News Il nuovo SRAM Red eTap AXS

alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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Puglia
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Bici
Specialissima
Leggi i miei post che ho già spiegato e ora ha spiegato nuovamente @Ipercool
Tu parli di forza ma è quella sulla catena che a chi pedala non fa alcuna differenza perché ciò che conta è il momento torcente
Ho letto i tuoi post, ma pur sforzandomi non sono riuscito a capire che importanza dai alla catena. A meno che non stai parlando di distanza tra catena e pedivella, data dalla grandezza della corona, e allora stiamo parlando della stessa cosa.
 

golance

via col vento
18 Febbraio 2013
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Bergamo
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cannnnnondale
azzo incredibile come si arrivi a dover essere sheldon cooper per discutere di una questione tanto insignificante. mettiamola così in ogni caso il vantaggio è o minimo o nullo(30secondi ipotesi su una cronometro di un ora può far la differenza tra i pro tra arrivare primo o terzo vedi alcune recenti. per noi amatori rientrare a casa alle 19.30 piuttosto che alle 19.30 e 30secondi da un allenamento penso proprio sia insignificante) quello che semmai vorrei far notare è come ci abbiano tartassato la minchia con queste menate per anni per poi uscirsene con prodotti che vanno nella direzione opposta(altro esempio ruote alto profilo per accorciare i raggi quindi meno turbolenze e piu aerodinamiche poi se ne escono con le bici disc che avrebbero addirittura vantaggi aerodinamici con il doppio dei raggi)
 

alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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Specialissima
azzo incredibile come si arrivi a dover essere sheldon cooper per discutere di una questione tanto insignificante. mettiamola così in ogni caso il vantaggio è o minimo o nullo(30secondi ipotesi su una cronometro di un ora può far la differenza tra i pro tra arrivare primo o terzo vedi alcune recenti. per noi amatori rientrare a casa alle 19.30 piuttosto che alle 19.30 e 30secondi da un allenamento penso proprio sia insignificante) quello che semmai vorrei far notare è come ci abbiano tartassato la minchia con queste menate per anni per poi uscirsene con prodotti che vanno nella direzione opposta(altro esempio ruote alto profilo per accorciare i raggi quindi meno turbolenze e piu aerodinamiche poi se ne escono con le bici disc che avrebbero addirittura vantaggi aerodinamici con il doppio dei raggi)
Concordo.
 

Docste

Apprendista Scalatore
6 Giugno 2013
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Lallazia!
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Giant
Personalmente sono molto affascinato da questo nuovo gruppo Sram. Lo trovo innovativo e se dovessi cambiare bici, sarebbe la mia prima scelta (in versione disco). Ho una sola perplessità, ed in parte mi ricollego agli ultimi post. Tutte le (rare) volte che mi trovo ad utilizzare i pignoni piccoli, 12 e 11, percepisco chiaramente una certa "ruvidità" nella pedalata. Questo con tutti i cambi avuti, Campagnolo o Shimano, perfettamente regolati e puliti, su tutte le bici da me possedute. Altri miei compagni di uscite però non se ne accorgono, anche provando le mie bici. Questione di sensibilità...plantare! Tornando all'AXS, mi chiedo se e quanto possa presentarsi il problema usando il 10t...

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alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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Bici
Specialissima
È il tuo ragionamento ad essere sbagliato. Parti dall’assunto che siamo in un sistema fisso, quando invece una corona più grande ha un diametro più grande che infatti offre un momento torcente inferiore e un momento resistente maggiore. Immagina di spingere con una piccola pedivella una corona gigantesca e immagina di spingere una corona minuscola con una pedivella lunghissima. Il momento resistente e il momento torcente ritieni che restino invariati?
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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cane sciolto
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Bici
si
Cosa non si farebbe per sostenere una posizione contro un'altra.

Vediamo se si riesce a far cessare gli equivoci più o meno strumentali.

Nello schema fisico teorico, come scritto, non cambia nulla, la forza da trasmettere è sempre e soltanto quella impressa sui pedali.

Se, a parità di forza impressa, si impiega una corona più piccola la tensione cui è sottoposta la catena sarà maggiore in quanto il momento generato dal braccio di pedivella sarà diviso da un braccio minore dato da una corona più piccola.
Fine.

Il "sostanziale" e stato introdotto per tenere conto del fatto che lo schema fisico è teorico mentre in pratica non possiamo essere certi che il modello sia perfettamente e costantemente aderente alla realtà.

Non è, ad esempio, certo che la planarita delle due corone sia perfetta ed identica, non è certo che lo stato delle dentature sia identica nelle due corone e molto altro ancora.

Quindi nello schema teorico non cambia nulla, in quello reale non cambia nulla di significativo.

Speriamo si capisca meglio.

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In soldoni, mi stai dicendo che sulla mia bici non ho la possibilità di sentire se sto' pedalando con il 36/15 o il 50/21.

Non è così ma se vuoi ti dico che è così
 

Fitzcarraldo

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2008
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klein, lynskey, sunn
È il tuo ragionamento ad essere sbagliato. Parti dall’assunto che siamo in un sistema fisso, quando invece una corona più grande ha un diametro più grande che infatti offre un momento torcente inferiore e un momento resistente maggiore. Immagina di spingere con una piccola pedivella una corona gigantesca e immagina di spingere una corona minuscola con una pedivella lunghissima. Il momento resistente e il momento torcente ritieni che restino invariati?
nel suo schema il diametro della corona si chiama R1, la lunghezza della pedivella si chiama L, non sono fissi come nessuna delle altre grandezze... puoi mettere l valori che vuoi e vedi che risultati ottieni.
 

alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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Bici
Specialissima
nel suo schema il diametro della corona si chiama R1, la lunghezza della pedivella si chiama L, non sono fissi come nessuna delle altre grandezze... puoi mettere l valori che vuoi e vedi che risultati ottieni.
Io la lunghezza della pedivella L la vedo soltanto nella prima formula, poi magicamente scompare e si parla di rapporti non meglio identificati. Al di la di uno schema su un foglio a quadretti, forse sarebbe utile una spiegazione come mi sono sforzato di fare io. Altrimenti mi sembrano semplicemente formule messe lì un po’ a caso.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Bici
Agente Bike
In soldoni, mi stai dicendo che sulla mia bici non ho la possibilità di sentire se sto' pedalando con il 36/15 o il 50/21.

Non è così ma se vuoi ti dico che è così


Ti sta dicendo che non ci sono differenze apprezzabili.
Sai bene che se si entra nel campo del "sentire" trovi qualcuno che "sente" se ha la borraccia da 500 ml o da 700 ml...
 

AutumnLord

Novellino
10 Luglio 2015
98
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Vajont (PN)
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Bici
LOOK KG 281
infatti ho scritto che il fenomeno fisico c'è... ma che è difficilmente misurabile anche in laboratorio...
In laboratorio magari si, ma anche io sostengo che percepire la differenza sia difficile . Dico solo che ad essere pignoli le differenze per chi bada ai marginal gains ci sono da un punto di vista fisico. Ridicoli o trascurabili non equivale a nulli in matematica. E la somma di fattori non nulli nel complesso può dare benefici o effetti negativi.
A me i rapporti scelti da Sram andrebbero più che genio

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bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
È il tuo ragionamento ad essere sbagliato. Parti dall’assunto che siamo in un sistema fisso, quando invece una corona più grande ha un diametro più grande che infatti offre un momento torcente inferiore e un momento resistente maggiore. Immagina di spingere con una piccola pedivella una corona gigantesca e immagina di spingere una corona minuscola con una pedivella lunghissima. Il momento resistente e il momento torcente ritieni che restino invariati?

continuo a non capire la tua domanda.

ipotizza che la corona sia infinitamente rigida.

in ogni suo punto le sollecitazioni trasmesse sono le stesse.

tu sostieni che un corpo infinitamente rigido con un momento applicato variando il punto varia anche il momento...

con una corona più grande diminuisce t1...

non il momento del corpo...

ma diminuisce anche t2 (catena infinitamente rigida)...

se fosse vero quello che sostieni tu basterebbe avere un "motore" che genera un momento su una corona piccola collegata in qualche modo ad una più grande (magari in parallelo lungo l'asse del perno) per avere uno "sconto" di forza e quindi di energia...

bello ma impossibile...

È il tuo ragionamento ad essere sbagliato. Parti dall’assunto che siamo in un sistema fisso, quando invece una corona più grande ha un diametro più grande che infatti offre un momento torcente inferiore e un momento resistente maggiore. Immagina di spingere con una piccola pedivella una corona gigantesca e immagina di spingere una corona minuscola con una pedivella lunghissima. Il momento resistente e il momento torcente ritieni che restino invariati?
 

alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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Specialissima
continuo a non capire la tua domanda.

ipotizza che la corona sia infinitamente rigida.

in ogni suo punto le sollecitazioni trasmesse sono le stesse.

tu sostieni che un corpo infinitamente rigido con un momento applicato variando il punto varia anche il momento...

con una corona più grande diminuisce t1...

non il momento del corpo...

ma diminuisce anche t2 (catena infinitamente rigida)...

se fosse vero quello che sostieni tu basterebbe avere un "motore" che genera un momento su una corona piccola collegata in qualche modo ad una più grande (magari in parallelo lungo l'asse del perno) per avere uno "sconto" di forza e quindi di energia...

bello ma impossibile...
Io ho capito il tuo ragionamento, ma non voglio nessuno sconto di forza, o meglio non è calcolabile nel mio sistema (rigido come il tuo chiaramente).
Lo sconto di forza però effettivamente c’è al variare della leva, su questo credo non possa esserci dubbio, nonostante lo spostamento uguale. Infatti a parità di corona e pignoni utilizzati, maggiore sarà la leva, minore sarà la forza a parità di spostamento. Giusto?
Ora, se la leva (la pedivella) resta la medesima, ma aumentiamo la distanza tra quest’ultima e la catena, aumentando il diametro della corona, la forza da applicare sarà la stessa? No, ci vorrà una forza maggiore.
Il problema però sono anche i pignoni posteriori, che giustamente chiedevi che fine fanno.
Seguono lo stesso principio espresso sopra, cioè un pignone più grande (abbinato a una corona grande, visto che per ottenere lo stesso sviluppo metrico è necessario un pignone piccolo se utilizziamo corona piccola) offrirà un minore momento resistente, perché aumenta il raggio, cioè il braccio. E dato che la Forza è data dal Momento diviso il Braccio (Forza=Momento/Braccio), maggiore sarà il Braccio (e quindi il diametro del pignone posteriore), minore sarà la forza richiesta.
Lo stesso vale davanti, ricordando però che bisogna anche considerare il Momento resistente, che aumenta all’aumentare del diametro della corona con pedivella costante.
Ecco perché diventa difficile calcolarne le differenze.
 
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Coverstem

Apprendista Cronoman
18 Agosto 2014
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Bici
Giant TCR pro team full integrated !!
credo anch'io che questa sia la strategia di sram.

di fatto sram soffre di una pessima nomea per quanto riguarda la deragliata, nonostante le ultime versioni elettroniche siano davvero efficienti.

shimano col di2 è però superiore, soprattutto quando la differenza di denti tra le corone è più grande (50-34).

quindi la scelta delle 12v ha come obiettivo ampliare la scala dei pignoni per "diminuire" la differenza tra le corone (13 denti) per "aiutare" il deragliatore e semplificargli la vita.

poi il monocorona sarà sicuramente una possibilità, ma 12v restano poche.

probabilmente la soluzione (non ancora sul mercato) più appetibile sarebbe una corona da 44 con il pacco 10-33.

questa mi stuzzica, anche perché sul muletto monto una corona da 44 e pacco 10-36 (10v)
ma corpetti sram che supportano il 10T su ruote da strada io non li ho mai visti da nessun venditore ma solo campy o shim.

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