News Il nuovo SRAM Red eTap AXS

Ser pecora

Diretur
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Sono d’accordo, il problema però è che non c’è più la bici da “corsa” e la bici per mantenersi in forma. Hanno semplicemente stravolto la bici da corsa rendendola “per tutti”. Le altrrnative, per i puristi e gli essenzialisti, sono sempre meno. E non è la direzione che mi piace, ma tant’è.

Ma è sempre il solito discorso: rispetto alla bici di Coppi erano uno stravolgimento anche le bici in alluminio degli anni '90...
Oggi i pro, che sono i destinatari ultimi delle "bici da corsa" usano bici ancora piu' stravolte. Ma senza penalizzazioni, anzi.
Ma sono solo le bici che si sono stravolte o il ciclismo tutto? Vale per ogni sport.

Poi fa parte dello Zeitgeist odierno anche il lamento verso questa evoluzione, tant'è che fioccano ciclostoriche a pioggia. Ci sono andato pure io...ma ora preferisco evitare.
 

alexilsecco

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Ma è sempre il solito discorso: rispetto alla bici di Coppi erano uno stravolgimento anche le bici in alluminio degli anni '90...
Oggi i pro, che sono i destinatari ultimi delle "bici da corsa" usano bici ancora piu' stravolte. Ma senza penalizzazioni, anzi.
Ma sono solo le bici che si sono stravolte o il ciclismo tutto? Vale per ogni sport.

Poi fa parte dello Zeitgeist odierno anche il lamento verso questa evoluzione, tant'è che fioccano ciclostoriche a pioggia. Ci sono andato pure io...ma ora preferisco evitare.
Sono d’accordo, è il progresso e se non fosse così pedaleremmo ancora sulle “eroiche”, giusto. Non è sempre facile accettarlo - soprattutto quando si spendono migliaia di euro per “macchine” che invecchiano velocemente - ma avanza che noi lo vogliamo o meno.

Dal canto mio, il nuovo Sram eTap AXS 1x lo proverò sicuramente. Se innovazione deve essere, almeno che sia a 360°.
 

FaFri

Novellino
7 Settembre 2016
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Troppe, ma troppe poche!
È proprio quello che mi sta frenando nel cambiare la mia Focus dell'ormai lontano 2011.
Ero bloccato sulla scelta tra rim e disc, ma ora dovrei essere convinto di passare ai dischi.
Mi piacerebbe tanto anche provare il cambio elettronico, ma mi interesserebbe l'etap che però costa troppo caro mentre l'ultegra di2 non mi fa impazzire. Quindi aspetterei il Force elettronico...
Stesso discorso per le cassette 12v, secondo me non ha senso prendere ora una bdc a 11v...
In conclusione penso che anche per quest'anno cambierò bici l'anno prossimo

Se aspetti che il mercato sia un attimo stabile, allora non la cambierai mai, non con i ritmi con cui i produttori impongono i mezzi. La penso come te eh, non mi fraintendere


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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Se aspetti che il mercato sia un attimo stabile, allora non la cambierai mai
Vero anche questo, così come si sta dimostrando sempre più veritiero il fatto che.. la bici moderna si dimostra sempre meno un investimento.
Certo non lo è mai stato ma almeno si poteva sperare in un eventuale perdita programmata nel caso il mezzo non rispondeva alle aspettative, oramai pare un vuoto a perdere.. c'è poco da fare bisogna farsene una ragione.
 

Ser pecora

Diretur
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Vero anche questo, così come si sta dimostrando sempre più veritiero il fatto che.. la bici moderna si dimostra sempre meno un investimento.
Certo non lo è mai stato ma almeno si poteva sperare in un eventuale perdita programmata nel caso il mezzo non rispondeva alle aspettative, oramai pare un vuoto a perdere.. c'è poco da fare bisogna farsene una ragione.

Credo che questo sia alla base del rinnovato successo della nicchia artigianale, che sia acciaio, titanio o carbonio. Molte persone preferiscono investire in qualcosa di almeno "personale/izzabile".
 

golias

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Credo che questo sia alla base del rinnovato successo della nicchia artigianale, che sia acciaio, titanio o carbonio. Molte persone preferiscono investire in qualcosa di almeno "personale/izzabile".
Ma difatti e per quanto mi riguarda tocchi una nota dolente, sono stato molto indeciso sul da farsi in occasione del recente nuovo acquisto, l'unica cosa che mi ha fatto propendere per il solito consumer sono stati i tempi.. ma mi rendo conto che purtroppo è l'ennesima prova che la fretta è cattiva consigliera, sarà per la prossima (forse ;pirlùn^ )
 

Stradista

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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
Ma è sempre il solito discorso: rispetto alla bici di Coppi erano uno stravolgimento anche le bici in alluminio degli anni '90...
Oggi i pro, che sono i destinatari ultimi delle "bici da corsa" usano bici ancora piu' stravolte. Ma senza penalizzazioni, anzi.
Ma sono solo le bici che si sono stravolte o il ciclismo tutto? Vale per ogni sport.

Poi fa parte dello Zeitgeist odierno anche il lamento verso questa evoluzione, tant'è che fioccano ciclostoriche a pioggia. Ci sono andato pure io...ma ora preferisco evitare.

Piergiorgio, sono da 12 anni in questo forum e di cose come te ne ho viste parecchie.
L'evoluzione c'è sempre stata nel tempo, oggi forse è piu' veloce, ma cio' che trovo cambiato è anche l'approccio delle persone alle novità.
Dieci anni fa ,c'era chi pubblicava le foto delle proprie bici e c'era da rimanere a bocca aperta per la bellezza o per il peso estremo a cui riuscivano a portare quelle bici spendendo fior fior di quattrini e li tutti giu' di "sbavon sbavon"....oggi se ti permetti di osservare che le bici discate pesano piu delle rim sono tutti a dirti che non sei un pro che ti frega di mezzo chilo in piu'....l'unico comune denominatore è che non siamo dei pro oggi come non lo eravano 10 anni fa.
 

Ser pecora

Diretur
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Piergiorgio, sono da 12 anni in questo forum e di cose come te ne ho viste parecchie.
L'evoluzione c'è sempre stata nel tempo, oggi forse è piu' veloce, ma cio' che trovo cambiato è anche l'approccio delle persone alle novità.
Dieci anni fa ,c'era chi pubblicava le foto delle proprie bici e c'era da rimanere a bocca aperta per la bellezza o per il peso estremo a cui riuscivano a portare quelle bici spendendo fior fior di quattrini e li tutti giu' di "sbavon sbavon"....oggi se ti permetti di osservare che le bici discate pesano piu delle rim sono tutti a dirti che non sei un pro che ti frega di mezzo chilo in piu'....l'unico comune denominatore è che non siamo dei pro oggi come non lo eravano 10 anni fa.

La verità è che piu' passa il tempo e meno pro si diventa :))): (:sbianca:)

In generale l'approccio delle persone è diventato:

1-piu' aggressivo
2-piu' polarizzato, ovvero è tutto "o bianco o nero". Dal che poi non si capisce il grande successo di 50 sfumature di grigio...ma tant'è...

La mia opinione è che ogni cosa vada sempre valutata sia "in se", che nel contesto generale. E cercando di non schierarsi come allo stadio. Ad esempio io sui freni a disco sono abbastanza "neutro". Ormai uso praticamente solo quelli perché le bici test che arrivano montano solo quelli. Ne apprezzo il funzionamento, ma allo stesso tempo non riesco a convincermi che sia un progresso epocale. Nel caso di questo gruppo mi sembra invece che sia qualcosa di piu' sostanziale, in quanto potrebbe cambiare veramente le carte in tavola e sconvolgere il mercato. Aldilà delle prestazioni. Quelle ce le mette sempre chi pedala.
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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cane sciolto
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si
condivido.
attenzione, mia opinione: l'allargamento eccessivo dell'offerta porta a ossa rotte da parte di qualcuno nel medio periodo. anche di qualcuno con le spalle larghe. c'è il consumatore scafato che vuole provare le novità. ma la maggior parte quando c'è troppa carne al fuoco attende.

è un mercato saturo e ci vuole un'idea forte per attrarre veramente il consumatore. qui ne abbiamo sempre più di piccole messe assieme in tante combinazioni. ripeto imho.


condivido ed aggiungo: anche la questione prezzi fà la differenza. un cambio da bici che costa come quello di una macchina è anche quello un freno. anche potendoselo permettere cominci a chiederti se ne vale la pena spendere molto di più per avere poco di più a livello di prestazione (da dimostrare) ma molto di più a livello di complicazioni.
si può dire quel che si vuole, ma il buon vecchio filo, o cavo, o fune come lo definiscono molti, è la cosa più semplice e funzionale sia per i freni che per il cambio per il ciclista che non vuole troppe pippe da seguire
 
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pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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Granducato di Toscana
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tutte rigorosamente nere
condivido ed aggiungo: anche la questione prezzi fà la differenza. un cambio da bici che costa come quello di una macchina è anche quello un freno. anche potendoselo permettere cominci a chiederti se ne vale la pena spendere molto di più per avere poco di più a livello di prestazione (da dimostrare) ma molto di più a livello di complicazioni.
si può dire quel che si vuole, ma il buon vecchio filo, o cavo, o fune come lo definiscono molti, è la cosa più semplice e funzionale sia per i freni che per il cambio per il ciclista che non vuole troppe pippe da seguire

appunto "buon vecchio filo" fortunatamente siamo nel 2019 :ronf:
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
La verità è che piu' passa il tempo e meno pro si diventa :))): (:sbianca:)

In generale l'approccio delle persone è diventato:

1-piu' aggressivo
2-piu' polarizzato, ovvero è tutto "o bianco o nero". Dal che poi non si capisce il grande successo di 50 sfumature di grigio...ma tant'è...

La mia opinione è che ogni cosa vada sempre valutata sia "in se", che nel contesto generale. E cercando di non schierarsi come allo stadio. Ad esempio io sui freni a disco sono abbastanza "neutro". Ormai uso praticamente solo quelli perché le bici test che arrivano montano solo quelli. Ne apprezzo il funzionamento, ma allo stesso tempo non riesco a convincermi che sia un progresso epocale. Nel caso di questo gruppo mi sembra invece che sia qualcosa di piu' sostanziale, in quanto potrebbe cambiare veramente le carte in tavola e sconvolgere il mercato. Aldilà delle prestazioni. Quelle ce le mette sempre chi pedala.
concordo, c'è anche da dire che il force etap secondo me avrà trasmissioni più "standard" o, comunque, non vedo impedimenti a fornire anche un classico 50-34 o 53-39 se le cose non dovessero funzionare o il mercato non gradisse
 

alexilsecco

Apprendista Cronoman
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condivido ed aggiungo: anche la questione prezzi fà la differenza. un cambio da bici che costa come quello di una macchina è anche quello un freno. anche potendoselo permettere cominci a chiederti se ne vale la pena spendere molto di più per avere poco di più a livello di prestazione (da dimostrare) ma molto di più a livello di complicazioni.
si può dire quel che si vuole, ma il buon vecchio filo, o cavo, o fune come lo definiscono molti, è la cosa più semplice e funzionale sia per i freni che per il cambio per il ciclista che non vuole troppe pippe da seguire
Vero, andiamo incontro a complicazioni sempre maggiori che effettivamente non danno nessun vantaggio in termini di prestazione. Anzi, aumentano solo il peso. Freni idraulici con tubi pieni d'olio e gruppi elettronici sempre più complicati da gestire, da ricaricare, da manutenere (il nuovo Quarq va sostituito insieme alle corone quando usurate...).
Prima, e parlo di due o tre anni fa, la bici era lì appoggiata al muro, sempre pronta a partire dovendola spingere con le gambe, senza pensare ad altro.

Mi sta venendo voglia di rimontare il Red 22 e vivere sereno :-x
 
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alexilsecco

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ma a parte creare un nuovo standar proprietario, non ho capito dov'è la novita di queste rapportature ;nonzo%
Praticamente nessuna, lo sviluppo metrico è sempre quello. Se non per il fatto che cambiano gli standard, la larghezza della catena, la spaziatura dei pignoni, e in pratica se cambi gruppo devi buttare ruote e pure rulli a trasmissione diretta, se ne hai. A meno che Sram non sia stata così in gamba da mettere TUTTI in condizione di poter aggiornare il corpetto. Ma sono scettico.
 

Moniper

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La verità è che piu' passa il tempo e meno pro si diventa :))): (:sbianca:)

In generale l'approccio delle persone è diventato:

1-piu' aggressivo
2-piu' polarizzato, ovvero è tutto "o bianco o nero". Dal che poi non si capisce il grande successo di 50 sfumature di grigio...ma tant'è...

La mia opinione è che ogni cosa vada sempre valutata sia "in se", che nel contesto generale. E cercando di non schierarsi come allo stadio. Ad esempio io sui freni a disco sono abbastanza "neutro". Ormai uso praticamente solo quelli perché le bici test che arrivano montano solo quelli. Ne apprezzo il funzionamento, ma allo stesso tempo non riesco a convincermi che sia un progresso epocale. Nel caso di questo gruppo mi sembra invece che sia qualcosa di piu' sostanziale, in quanto potrebbe cambiare veramente le carte in tavola e sconvolgere il mercato. Aldilà delle prestazioni. Quelle ce le mette sempre chi pedala.
dove vedi il vero punto di forza?
 

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Sulla carta le rapportature sembrano ben concepite: ampio range e ottima spaziatura.
Poi in prospettiva la convergenza on/off road.
grazie.

facevo la seguente domanda un mese fa ad un utente che mi ha risposto: no.

ma cìè possibilità in futuro di far convergere il sistema frenante disco, tipo xtr dura ace, rendendoli uguali?
se c'è una probabilità di unificare le due linee (che apputno mi dicono non esserci) si spiega, da parte mia, tutta la pressione marketing sul disco.
ma magari è già così per buona parte del prodotto freno disco. voglio dire se shimano ha scarti pesanti di lavorazione (oppure il v brake semplicemente richiede costi maggiori di produzione...sto ipotizzando eh) col v brake mentre col disco ne ha la metà etc etc dal loro punto di vista hanno una ragione ben forte in mano per sbarazzarsi dei rim.
faccio l'esempio di shimano perchè leggiucchiando qua e là mi dicono che gli scarti di lavorazione dell'azienda siano molto minori (pare siano maniaci su questo punto) rispetto alla concorrenza.
 
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Ser pecora

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grazie.

facevo la seguente domanda un mese fa ad un utente che mi ha risposto: no.

ma cìè possibilità in futuro di far convergere il sistema frenante disco, tipo xtr dura ace, rendendoli uguali?
se c'è una probabilità di unificare le due linee (che apputno mi dicono non esserci) si spiega, da parte mia, tutta la pressione marketing sul disco.
ma magari è già così per buona parte del prodotto freno disco. voglio dire se shimano ha scarti pesanti di lavorazione (oppure il v brake semplicemente richiede costi maggiori di produzione...sto ipotizzando eh) col v brake mentre col disco ne ha la metà etc etc dal loro punto di vista hanno una ragione ben forte in mano per sbarazzarsi dei rim.
faccio l'esempio di shimano perchè leggiucchiando qua e là mi dicono che gli scarti di lavorazione dell'azienda siano molto minori (pare siano maniaci su questo punto) rispetto alla concorrenza.

Come scritto nell'articolo: scambiando cambio e catena si possono utilizzare i comandi etap per comandare un cambio Eagle (tutto nell'opzione monocorona).
Poi nella pratica al momento mi sembra un'operazione improbabile, visto anche che la catena 12V non si puo' smagliare a piacimento. Infatti dicevo che è una cosa in prospettiva. Ma si tratta sempre di una "transizione" verso qualcosa d'altro. Di definitivo si sa cosa c'è...

La storia dei dischi e le pressioni per abbandonare i rim "per gli scarti" mi sembrano quelle cose un po' complottistiche...con tutto quello che produce Shimano (11 gruppi Bdc, 14 gruppi Mtb, 4 gruppi ebike, piu' componenti vari) non penso che ci possa essere chissà che ottimizzazione a non fare 3-4 serie di caliper...poi le vie del complottismo sono infinite...
 

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Come scritto nell'articolo: scambiando cambio e catena si possono utilizzare i comandi etap per comandare un cambio Eagle (tutto nell'opzione monocorona).
Poi nella pratica al momento mi sembra un'operazione improbabile, visto anche che la catena 12V non si puo' smagliare a piacimento. Infatti dicevo che è una cosa in prospettiva. Ma si tratta sempre di una "transizione" verso qualcosa d'altro. Di definitivo si sa cosa c'è...

La storia dei dischi e le pressioni per abbandonare i rim "per gli scarti" mi sembrano quelle cose un po' complottistiche...con tutto quello che produce Shimano (11 gruppi Bdc, 14 gruppi Mtb, 4 gruppi ebike, piu' componenti vari) non penso che ci possa essere chissà che ottimizzazione a non fare 3-4 serie di caliper...poi le vie del complottismo sono infinite...
in realtà era un thread forum usa molto lungo che parlava della produzione shimano in generale. in particolare l'uso dell'alluminio, la scelta di preferenza rispetto al carbonio su dura ace crank etc etc
no, no. non ci vedevo complotti ma semplici dané. diventando vecchio vedo dané dietro qualsiasi azione umana, sto entrando nella fase "non credo a nulla". confermi che la mia ipotesi non sta in piedi. come già a suo tempo.