il rapporto W/Kg è QUASI lineare.
Nella semplificazione, utile, del concetto è evidente come un soggetto che esprime 5W/Kg otterrà una prestazione migliore, su un determinato tratto di percorso/salita, a parità di condizioni e variabili, rispetto ad un soggetto che esprime 4.5W/Kg.
Come può, eventualmente, migliorare il soggetto che esprime 4.5W/Kg rispetto all'altro? Lavorando su entrambe i fattori ossia prestazione aerobica e peso/massa grassa. Tenendo però in considerazione che entrambe i fattori sono "età dipendenti" ossia sono più difficili da "migliorare" con l'avanzare dell'età (vd:
http://www.bdc-mag.com/migliorare-la-propria-performance-atletica-dopo-gli-anta/)
Venendo alla quasi linearità: due soggetti che esprimono un medesimo rapporto W/Kg esprimono due prestazioni identiche? Dipende dal contesto e dalla situazione in cui si sviluppa la performance. Il modello deve tenere in considerazione anche le implicazioni biologiche/fisiologiche. In realtà esprime un risultato finale netto presupponendo una prestazione lineare nel tempo.
Nello specifico, poiché l'espressione di potenza non è mai costante, ossia non si assiste mai ad una isopotenza, tanto maggiore sarà la variabilità (del percorso o dei cambi di ritmo/accelerazioni) tanto più sarà avvantaggiato il soggetto con una minor massa. Questo anche considerando tutti i fattori legati alla dispersione termica (l'efficienza della pedalata è nell'ordine del~20-25% ossia il 75% dell'energia data dalla combustione dei substrati energetici viene dispersa in calore).
Viceversa se la prestazione è molto lineare e con poche variazioni (pendenza e/o accelerazioni) è potenzialmente più avvantaggiato l'atleta con un maggior valore assoluto (W) non normalizzato su peso. Potenzialmente perché in questo secondo caso entrano in gioco anche le variabili legate all'efficienza aerodinamica.