Telai Aero: pentiti?

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Mi sembra di capire che l'impressione generale sia che con i telai aero ci si trova ugualmente bene anche in salita a patto che il gradiente sia costante, quando ci sono strappi risulta meno agile.

Cio' che mi chiedo e', pero'.. Questo dipende piu' dal peso piuttosto che dalla struttura del telaio, no?

Mettiamo caso che uno si faccia una salitona ripida con strappi vari, con una aero superleggera (si lo so che saranno sempre piu' pesanti ecc ecc, ma passatemi il termine), ruote basso profilo. Sarebbe in grado di percepire differenze di comportamento rispetto ad un telaio da salita?
Non so se qualcuno abbia mai fatto una roba del genere (anche perche' una aero con ruote basso profilo non si puo' vedere :mrgreen: ) ma sarebbe interessante riuscire a separare l'elemento peso e ruote aero dalla forma e struttura del telaio.

Ps. Si lo so che sono disquisizioni abbastanza inutili per l'umanita', vorrei solo capire se sti telai siano come i vini costosi che se li si beve bendati hanno lo stesso sapore di quelli da due euro a bottiglia :espulso.

prova fatta.

è chiaro che la maggior parte delle sensazioni dipende dalle ruote più che dalle geometrie diverse.
con le basso profilo il telaio aero acquista agilità tra le gambe, mentre con le alto profilo la light diventa più "ferma"..
resta però una differenza ben percepibile.
nel senso che una aero con delle ruote da 1 kg non diventa un mostro da salita, ma solo più brutta.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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Bici
sempre una in meno...
Si certo, pero' anche a parita' di geometria di base (intesa come stack e reach) ci sono vari elementi diversi, a partire dalle forme (chesso', i forcellini ribassati delle aero, o anche lo spessore del tubo piantone, ecc), e anche il layout del carbonio (anche se qui si entra forse nel reame del marketing)
Il forcellino è quell'occhiello a cui si avvita il deragliatore posteriore.
Tu intendi forse il gli steli obliqui del carro posteriore.
Ho (ed ho avuto) diverse bici. Una delle poche a cui sono affezionato nonostante l'età è la BMC Timemachine, uno dei primi modelli di bici aerodinamiche uscito ormai cinque anni fa.
Ci ho fatto di tutto e sempre con grande soddisfazione. Questi telai se montati con componentistica idonea possono dar vita a biciclette molto leggere e quindi adatte anche alla salita.
Quello che fa la differenza nel comportamento di una bici, e che sembra incuriosirti stando ai limiti che hai posto alla discussione, è - invece - la geometria della bici, in particolare l'altezza del tubo sterzo. Su di un telaio areo troverai generalmente posizioni molto raccolte, anche estremizzate in rapporto alla taglia. Su altro tipo di bici invece il tubo sterzo e l'angolo del tubo piantone saranno più rilassati (per agevolare il fuori sella tipico delle salite prolungate e ripide od una posizione più consona alle lunghe distanze...)
Io penso che alla fine sia solo una questione estetica: la stesura del carbonio c'entra poco, o meglio, sono in pochissimi ad essere così sensibili da poter percepire le differenze; il peso non è un problema, riesci a fare buone realizzazioni anche con telai areo e sagome generose (la mia pesa meno di 7 kg ad esempio), la comodità nemmeno: se uno vuole stare comodo gira su una MTB ammortizzata e con gomme da 1 pollice no? In definitiva le bici areo, piacendoti il genere, sono piu' belle, catturano l'attenzione dei passanti, incuriosiscono e danno l'idea di andare più forte anche se spesso non è vero.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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tutte rigorosamente nere
Il forcellino è quell'occhiello a cui si avvita il deragliatore posteriore.
Tu intendi forse il gli steli obliqui del carro posteriore.
Ho (ed ho avuto) diverse bici. Una delle poche a cui sono affezionato nonostante l'età è la BMC Timemachine, uno dei primi modelli di bici aerodinamiche uscito ormai cinque anni fa.
Ci ho fatto di tutto e sempre con grande soddisfazione. Questi telai se montati con componentistica idonea possono dar vita a biciclette molto leggere e quindi adatte anche alla salita.
Quello che fa la differenza nel comportamento di una bici, e che sembra incuriosirti stando ai limiti che hai posto alla discussione, è - invece - la geometria della bici, in particolare l'altezza del tubo sterzo. Su di un telaio areo troverai generalmente posizioni molto raccolte, anche estremizzate in rapporto alla taglia. Su altro tipo di bici invece il tubo sterzo e l'angolo del tubo piantone saranno più rilassati (per agevolare il fuori sella tipico delle salite prolungate e ripide od una posizione più consona alle lunghe distanze...)
Io penso che alla fine sia solo una questione estetica: la stesura del carbonio c'entra poco, o meglio, sono in pochissimi ad essere così sensibili da poter percepire le differenze; il peso non è un problema, riesci a fare buone realizzazioni anche con telai areo e sagome generose (la mia pesa meno di 7 kg ad esempio), la comodità nemmeno: se uno vuole stare comodo gira su una MTB ammortizzata e con gomme da 1 pollice no? In definitiva le bici areo, piacendoti il genere, sono piu' belle, catturano l'attenzione dei passanti, incuriosiscono e danno l'idea di andare più forte anche se spesso non è vero.

quoto, non e' la bici che ti fa andare forte ma se questa e' "ritagliata" x le tue misure con geometrie che ti calzano a pennello vedrai che la differenza si sente che questa sia aero o no, io mi sono approcciato alle bdc aero con la mitica cipollini RB1000, bici scomoda, rigidissima, con geometrie estreme ma x me davvero una gran bici ed esteticamente impagabile.
 
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robeambro

Passista
25 Aprile 2018
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Factor Ostro Gravel
Il forcellino è quell'occhiello a cui si avvita il deragliatore posteriore.
Tu intendi forse il gli steli obliqui del carro posteriore.
Ho (ed ho avuto) diverse bici. Una delle poche a cui sono affezionato nonostante l'età è la BMC Timemachine, uno dei primi modelli di bici aerodinamiche uscito ormai cinque anni fa.
Ci ho fatto di tutto e sempre con grande soddisfazione. Questi telai se montati con componentistica idonea possono dar vita a biciclette molto leggere e quindi adatte anche alla salita.
Quello che fa la differenza nel comportamento di una bici, e che sembra incuriosirti stando ai limiti che hai posto alla discussione, è - invece - la geometria della bici, in particolare l'altezza del tubo sterzo. Su di un telaio areo troverai generalmente posizioni molto raccolte, anche estremizzate in rapporto alla taglia. Su altro tipo di bici invece il tubo sterzo e l'angolo del tubo piantone saranno più rilassati (per agevolare il fuori sella tipico delle salite prolungate e ripide od una posizione più consona alle lunghe distanze...)
Io penso che alla fine sia solo una questione estetica: la stesura del carbonio c'entra poco, o meglio, sono in pochissimi ad essere così sensibili da poter percepire le differenze; il peso non è un problema, riesci a fare buone realizzazioni anche con telai areo e sagome generose (la mia pesa meno di 7 kg ad esempio), la comodità nemmeno: se uno vuole stare comodo gira su una MTB ammortizzata e con gomme da 1 pollice no? In definitiva le bici areo, piacendoti il genere, sono piu' belle, catturano l'attenzione dei passanti, incuriosiscono e danno l'idea di andare più forte anche se spesso non è vero.

Si intendevo quelli - vivendo all’estero li conosco come “dropped seatstays” e i termini equivalenti italiani mi sfuggono sempre.

Comunque si, non è questione di andar forte o meno, è che spesso si legge come una bdc da salita dia un feeling migliore in salita, e volevo capire perché :)

Sono d’accordo sulla questione dell’angolo piantone, anche se non è sempre il caso (per esempio se a me serve uno stack da 55mm, una bdc endurance me lo offre con due taglie in meno rispetto ad una aero, e sulle taglie piccole l’angolo è quasi (se non pari) come quello di una aero di taglia superiore.

Comunque ok, mi sembra di capire che a parità di geometrie, il layout del carbonio e lo spessore dei tubi faccia poco. :mrgreen:


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emilio78

Apprendista Passista
20 Novembre 2013
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ex Moser Speed ex Canyon Ultimate ex Merida Reacto Bahrain, ora Trek 5200 USPS & Emonda SL 6 Disc
Volevo riproporre qui una discussione simile ad una che ho trovato su un altro forum.
Sono stato tra l'altro ispirato involontariamente da un paio di utenti qui, uno che si chiedeva come mai si dovrebbe mai comprare un telaio aero, e l'altro che mi ha fatto riflettere su come scegliamo una bdc e cerchiamo di "giustificarci".

Questa non vuole essere una discussione scientifica su quali telai sono piu' leggeri o aerodinamici, su quali siano superiori e perche'.
Se fosse possibile, vorrei che gli interventi venissero per lo piu' da utenti che hanno acquistato un telaio aero dopo averne avuto uno tradizionale, per spiegare come si sono trovati, e se pensano di acquistare telai simili in futuro o di ritornare a telai dalle forme piu' tradizionali.

Se potete, onde evitare di finire in caciara, limitatevi al feeling che avete trovato col telaio senza riferimenti prestazionali, si tratta di capire in generale come vi siete trovati, non se avete migliorato il vostro record sul segmento dietro casa di 3 secondi, ne' sui trend di mercato e i produttori cattivi. E per l'amor del cielo, non menzionate neanche i freni.


Prima bdc seria: Canyon Ultimate CF SL 8.0 del 2015 montata Campagnolo Athena 11 con ruote carbonio FarSport da 38 con tubolari da 25
Seconda bici: Merida Reacto Bahrain del 2017 montata DuraAce 9000 con ruote carbonio tubeless ready Giant SLR1 da 55 (montate tubeless)

Per dovere di cronaca la differenza di pesa rilevata tra i due mezzi: 3 etti in favore della Canyon.

A livello prestazionale in salita non ho notato differenze in quanto essendo un passista che non ama strappare ma salire regolare cercando di evitare dei fuori sella i tempi sono praticamente rimasti gli stessi.
In discesa il telaio della Reacto (top di gamma) è decisamente più rigido e ciò io lo avverto molto nelle discese veloci dove sinceramente la guida è molto più precisa.
Nel vallonato nonostante la mia scarsa potenza ammetto se mi alzo in piedi la Reacto recepisce meglio la potenza applicata.
Sul piano la Reacto sembra andare più forte ma penso che ciò sia dovuto essenzialmente al profilo più alto delle ruote.

Partendo dal pressuposto che io voglio pedalare una bdc che "mi fa battere il cuore" non escludo in futuro l'abbandono del telaio "aero" in favore di un ritorno ai telai "tradizionali".
A me piaciono i telai aero e se avessi tanti soldini prenderei una Colnago Concept Disc top di gamma, se ne avessi un pò meno la bellissima Orbea Orca Aero Disc.
 
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Denilson 5

Gregario
28 Agosto 2017
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Bianchi Oltre XR1, Bianchi SL Lite Alloy
Ciao a tutti. Ho trovato questa discussione e vorrei dire la mia. Premetto che io da quando ho iniziato con la BDC ho pedalato sempre modelli vecchiotti: una Bianchi Favonius dell'88, in acciaio pesante con comandi cambio sull'obliquo, sostituita poi ad inizio 2018 con una Bianchi SL Lite Alloy in alluminio e carbonio che ho usato tantissimo per tutto l'anno. Un mese e mezzo fa ho trovato una offerta su una Bianchi Oltre XR1, bici dal telaio aero ( anche se non estremo) che mi ha catapultato nel mondo moderno e alla mia prima bici in carbonio da sempre. Perché l'ho presa (ed entriamo così nel tema della discussione)? Perché ho un debole per la serie Oltre, e ho voluto cogliere la buona occasione capitatami. Ho quindi soddisfatto principalmente un desiderio, senza in un primo momento pensare ad eventuali differenze con quanto pedalato in precedenza. Ho quindi guardato al solo lato estetico, alla bellezza della bici ( attualmente la mia preferita). Però.... C'è un però! Rispetto alla SL, che userò insieme alla Oltre, quest'ultima l'ho trovata più comoda (!) e decisamente migliore in discesa, mi sono sentito molto più sicuro. In salita grossomodo non ho notato grandi differenze, ma ho ancora pochi elementi per valutare. In generale ho trovato un po’ tutto migliorato, probabilmente anche per la grande differenza di età tra i due modelli, sicuramente devo abituarmi al 50/34 della Oltre che ha un comportamento ben diverso dal 53/39 della SL e della vecchia Favonius che invece conosco bene. Nelle prossime uscite conto di avere ancora più elementi che poi condividerò con voi. Ciao a tutti!
 
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evolux

Apprendista Scalatore
7 Agosto 2013
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Bici
BIANCHI OLTRE XR1 - Specialized Tarmac SL5 S-Works Team Edition
Io vado controcorrente perché preferisco il disegno classico della bicicletta, le aero non le digerisco molto perché assumono forme sempre più stravaganti, vedasi la Trek Madone o l'ultima Cannondale SystemSix (a me sembra un cavatappi).
Ho avuto una Oltre XR.1, non propriamente "aero" ma neppure classica, e sono passato con enorme soddisfazione a una Cervélo R5 (leggera, agile, reattiva e comunque velocissima) che potrei cambiare con una nuova S5 2019, ma non lo farò proprio per l'estetica. Ma si sa, i gusti sono soggettivi!
R5
Vedi l'allegato 172514
S5
Vedi l'allegato 172513


Io ho l'XR1 ancora e sono molto contento! Con la R5 che differenze hai trovato? Imputabili a telaio e geometrie o all'allestimento?
 

alexilsecco

Apprendista Cronoman
28 Agosto 2013
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1.078
40
Puglia
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Bici
Specialissima
Io ho l'XR1 ancora e sono molto contento! Con la R5 che differenze hai trovato? Imputabili a telaio e geometrie o all'allestimento?
Sicuramente ad entrambe le cose. L’allestimento è di alta gamma, cosa che non avevo sulla Oltre. Le geometrie invece sono più scomode per i miei gusti, molto più racing la R5 ma comunque ci si fa l’abitudine.
È una bici diversa ed anche di diversa categoria, non riesco a fare un confronto preciso ma di sicuro posso dire che la R5 è più facile da portare in salita, anche perché pesa 1kg in meno.
 

farfugno

Novellino
22 Aprile 2014
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Caravate
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Roubaix sl4 - Madone 7
Volevo riproporre qui una discussione simile ad una che ho trovato su un altro forum.
Sono stato tra l'altro ispirato involontariamente da un paio di utenti qui, uno che si chiedeva come mai si dovrebbe mai comprare un telaio aero, e l'altro che mi ha fatto riflettere su come scegliamo una bdc e cerchiamo di "giustificarci".

Questa non vuole essere una discussione scientifica su quali telai sono piu' leggeri o aerodinamici, su quali siano superiori e perche'.
Se fosse possibile, vorrei che gli interventi venissero per lo piu' da utenti che hanno acquistato un telaio aero dopo averne avuto uno tradizionale, per spiegare come si sono trovati, e se pensano di acquistare telai simili in futuro o di ritornare a telai dalle forme piu' tradizionali.

Se potete, onde evitare di finire in caciara, limitatevi al feeling che avete trovato col telaio senza riferimenti prestazionali, si tratta di capire in generale come vi siete trovati, non se avete migliorato il vostro record sul segmento dietro casa di 3 secondi, ne' sui trend di mercato e i produttori cattivi. E per l'amor del cielo, non menzionate neanche i freni.

Esperienza personale. Sicuramente qualcuno mi smentirà o non condividerà il mio punto di vista.
Premetto che sono possessore di una bici da Crono/Triathlon e in queste discipline mi sono sempre ben difeso e divertito.
Affascinato dal design accattivante, qualche anno fa ho comprato il primo modello della Specy Venge, lo ricordate?
Entusiasta nonostante la spesa, ho iniziato ad utilizzare quel modello aero con la felicità di un bambino. Effettivamente volava, ma appena la strada si impennava per più di 1/2 Km, sentivo la bici molto “legata”: le gambe non giravano come al solito. Accantonato il problema come una semplice necessità di trovare il giusto feeling con il mezzo, ho deciso di utilizzarla per “correre” (pensavo solo a divertirmi) la allora GF Giordana. Risultato: un calvario! La bici proprio non andava. Ero inchiodato suo pedali. Sono riuscito a superare in qualche modo il Gavia senza perdere troppo sul mio tempo personale, ma quando ho dovuto affrontare Il Mortirolo sono crollato: più di 2 ore per arrivare in cima, con un personale di 54’. Effetto, l’ho retituita al rivenditore commutandola con una SL4.
Ma come si dice, sbagliare è umano, persevare diabolico e nel 2016(seppur mi ero riproposto di non prendere più una aero), ho acquistato , questa volta in mega occasione, la Wilier 110air. Bella bici, in tutti i sensi, ma anche questa, come la Venge, nelle salite più ostiche è un “cancello”! Ho deciso di disfarmene quando su una salita semplice,normalmente la scalo mantenendo una media sui 25/28 senza spremermi!, sono stato superato al doppio della velocità da un gruppo di “allievi” in allenamento mentre ero inchiodato a 12 all’ora. Consiglio molto personale da chi ha sbagliato 2 volte: utilizzate le airbike solo se avete intenzione di partecipare a gare di Triathlon drift, per l’utilizzo dell’utente medio o a cui comunque piace variare, le sconsiglio assolutamente.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Esperienza personale. Sicuramente qualcuno mi smentirà o non condividerà il mio punto di vista.
Premetto che sono possessore di una bici da Crono/Triathlon e in queste discipline mi sono sempre ben difeso e divertito.
Affascinato dal design accattivante, qualche anno fa ho comprato il primo modello della Specy Venge, lo ricordate?
Entusiasta nonostante la spesa, ho iniziato ad utilizzare quel modello aero con la felicità di un bambino. Effettivamente volava, ma appena la strada si impennava per più di 1/2 Km, sentivo la bici molto “legata”: le gambe non giravano come al solito. Accantonato il problema come una semplice necessità di trovare il giusto feeling con il mezzo, ho deciso di utilizzarla per “correre” (pensavo solo a divertirmi) la allora GF Giordana. Risultato: un calvario! La bici proprio non andava. Ero inchiodato suo pedali. Sono riuscito a superare in qualche modo il Gavia senza perdere troppo sul mio tempo personale, ma quando ho dovuto affrontare Il Mortirolo sono crollato: più di 2 ore per arrivare in cima, con un personale di 54’. Effetto, l’ho retituita al rivenditore commutandola con una SL4.
Ma come si dice, sbagliare è umano, persevare diabolico e nel 2016(seppur mi ero riproposto di non prendere più una aero), ho acquistato , questa volta in mega occasione, la Wilier 110air. Bella bici, in tutti i sensi, ma anche questa, come la Venge, nelle salite più ostiche è un “cancello”! Ho deciso di disfarmene quando su una salita semplice,normalmente la scalo mantenendo una media sui 25/28 senza spremermi!, sono stato superato al doppio della velocità da un gruppo di “allievi” in allenamento mentre ero inchiodato a 12 all’ora. Consiglio molto personale da chi ha sbagliato 2 volte: utilizzate le airbike solo se avete intenzione di partecipare a gare di Triathlon drift, per l’utilizzo dell’utente medio o a cui comunque piace variare, le sconsiglio assolutamente.

Mah, che a causa della tipologia di bici tu possa avere un rendimento inferiore di oltre il 50% mi sembra un po eccessivo.
 

-andrea-

Apprendista Velocista
19 Settembre 2016
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giant propel
Per la miseria!!!!
Vado di corsa a comprarmi una Èmonda e poi vado da Bruyneel.
Anzi no, quando avrà visto come vado con la Èmonda me la da direttamente lui la bicicletta.

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:)))::)))::)))::)))::)))::)))::)))::)))::)))::))): io che ho dato via le emonda per tenere la m9 allora cosa devo fare?? la devo segare in 2 ;nonzo%;nonzo%;nonzo%
io vado assolutamente uguale sia con la emonda che con la m9 ho deciso di tenere la m9 perchè mi piace di piu esteticamente A mio parere non ci sono differenze cosi marcate tra una aerobike e una diciamo tradizionale,forse le geometrie estreme alla lunga di stancano un po per la posizione ma le gambe girano ne piu e ne meno nello stesso modo
 

alterpeople

Apprendista Scalatore
29 Dicembre 2012
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dove mi vogliono bene
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Kuota KALIBUR
Mi sembra di capire che l'impressione generale sia che con i telai aero ci si trova ugualmente bene anche in salita a patto che il gradiente sia costante, quando ci sono strappi risulta meno agile.

Cio' che mi chiedo e', pero'.. Questo dipende piu' dal peso piuttosto che dalla struttura del telaio, no?

Mettiamo caso che uno si faccia una salitona ripida con strappi vari, con una aero superleggera (si lo so che saranno sempre piu' pesanti ecc ecc, ma passatemi il termine), ruote basso profilo. Sarebbe in grado di percepire differenze di comportamento rispetto ad un telaio da salita?
Non so se qualcuno abbia mai fatto una roba del genere (anche perche' una aero con ruote basso profilo non si puo' vedere :mrgreen: ) ma sarebbe interessante riuscire a separare l'elemento peso e ruote aero dalla forma e struttura del telaio.

Ps. Si lo so che sono disquisizioni abbastanza inutili per l'umanita', vorrei solo capire se sti telai siano come i vini costosi che se li si beve bendati hanno lo stesso sapore di quelli da due euro a bottiglia :espulso.


Si , nel senso che sempre faticare devi.
No nel senso che dietro ogni innovazione tecnologica quando non è copiata da qualcun altro ci sono grandi sacrifici.

Per il casino hai ragione , ma avviene per lo più sulle discussioni dove entrano in gioco allenamenti,gare e roba varia (goliardia del chi cel' ha più grande -il telaio XD ).

Per quanto riguarda i telai aero non sta scritto da nessuna parte che debbano essere pesanti , o più pesanti dei telai da salita.

A me farebbe piacere far intervenire qualche costruttore che abbia più esperienza di me (seguo con mio padre alcuni progetti di laminazione in carbonio ma per componenti nautici).

Quello che vedi nel catalogo di qualcuno è solo spesso e volentieri la moltiplicazione dei pani e dei pesci per spandere più caratteristiche verso più prodotti.

In sostanza , una buona disposizione del modulo durante la posa , e una forma aero , ma bilanciata dei tubi fanno si da avere dei prodotti solidi , leggeri e volendo elastici nei punti giusti.

Questo vuol dire che il produttore deve progettare in casa il disegno in CAD/CAM ,
Fare dei prototipi tagliando lui la stoffa e disponendola sul pezzo da essiccare.
Fare dei test meccanici e del peso del prodotto finito ed eventualmente correggere la posa nel prototipo successivo.

È ovvio che quando fai tutto questo in casa e non lo copi o fai fare a qualcun altro si trasforma in costi.

E qui non ho ancora menzionato verniciatura , schema colore e marketing.

Per il discorso freni posso solo dirti che i puristi della grammomania montano freni standard. Magari in magnesio. Dipende però da quanto pesa il ciclista .

E in ogni caso basta montare delle ruote con pista frenante in alluminio e dei buoni pattini.
Sul bagnato se anche riesci a frenare meglio rischi che ti parta la ruota frontale.
E in ogni caso una buona soluzione è quella del doppio sistema (pinza calibro o predisposizione disco) solo sul frontale , dove ha senso visto che tutta la forza frenante anche sull'asciutto è li.
Il posteriore solo se lo guardi si blocca (non ha senso il disco).

Se mi sono mai pentito di aver comprato telai aero ?
No.

Ho cambiato un po di prodotti , partendo da quelli fatti coi tubi dell'acqua, e non voglio tornare indietro.

Per quanto riguarda le mie bestemmie con felt , non se hai letto qualcosa rivolte alla gestione , soprattutto nel caso di supporto post vendita ma come capirai non è un problema solo di questo marchio (che non è più neanche del proprietario ma di gruppo rossignol , e non so come facciano a gestire la concorrenza interna con look)

Entrambi i telai che ho comprato ( soprattutto la AR) sono qualitativamente buoni, anzi buonissimi.

Anche la DA , volendola assaporare da cliente (e non da meccanico che se la deve montare) è un ottimo prodotto.
Leggero rispetto alle altre crono , reattivo , rigido dove serve e completamente personalizzabile per un set-up della posizione ottimale.

Se mi permetti 2 righe di OT
Tutti i produttori , soprattutto quelli che vendono telai dai 2000 ai 5000€ e passa dovrebbero essere obbligati a fornire supporto inteso come riparazione in garanzia e fuori garanzia (a pagamento con cifre agevolate) ai clienti. Come si fa o si faceva ad esempio nel campo dell hi tech , Philips o Saeco.Tanto per fare 2 nomi.

Non è possibile buttare via prodotti che costano migliaia di € per delle sciocchezze perché vengono prodotti dall'altra parte del mondo avendo poco o niente nel paese di vendita.

Ritorniamo in tema.

La felt ar 3 che è nelle recensioni allestita da triathlon pesa 6.5 kg senza pedali.
Volendola alleggerire arriva tranquillamente a poco più di 6kg

La kuota kuraro che avevo pesava circa la stessa cosa (grazie anche ai freni in magnesio)

Il kit kryon della foto in rebuild pesa completo come lo vedi di serie sterzo , expander e tappo 1.8 kg.

La felt DA (triathlon) eravamo a memoria sui 7.5 kg ma anche li ci sarebbero margini di alleggerimento.

(Riassunto)
Per quanto riguarda rigidità/robustezza/elasticità , ci sono dei componenti che con la giusta disposizione delle fibre e con forme aero con rapporti non esasperati riescono a non flettere ed avere lo stesso peso di forme non aero.

Basta solo pagare il costruttore per investire tempo nel fare tutto ciò.
 
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dente1976

Novellino
23 Ottobre 2012
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Look 695SR, Specy Epic Expert
Ciao ti riporto la mia esperienza personale, vengo da bici tipo roubaix, look 695 e penultima Giant Propel Advance SL con zipp404, bici fichissima con la quale però nn riuscivo a farci più di 100 Km, poi dovevo scendere causa dolori a schiena e braccia (sempre messo in sella da biomeccanico), sul piano effettivamente trovavo qualche vantaggio mentre in salita, dove sono abbastanza fermo, non cambiava nulla, mio malgrado venduta dopo un anno e mezzo, per la cronaca ora ho una S6 montata entry level con cui mi ci trovo benissimo!!!
Non so dove poteva stare il mio problema, ruote???? Telaio aero??? Reggisella integrato???? Sicuramente il connubio di tutto quanto per me era devastante, lascio volentieri questo tipo di bici a chi la riesce a portare e sfruttare.....
 

farfugno

Novellino
22 Aprile 2014
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Roubaix sl4 - Madone 7
Mah, che a causa della tipologia di bici tu possa avere un rendimento inferiore di oltre il 50% mi sembra un po eccessivo.
Rendimento inferiore di oltre il 50% su una salita come il Mortirolo. Sul vallonato, in pianura ecc le aero vanno benissimo. Poi sai, è anche questione di attitudini personali, io non sono uno scalatore:1,78 per 75kg, massa grassa 8%, non ho il fisico adatto a certe salite
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Rendimento inferiore di oltre il 50% su una salita come il Mortirolo. Sul vallonato, in pianura ecc le aero vanno benissimo. Poi sai, è anche questione di attitudini personali, io non sono uno scalatore:1,78 per 75kg, massa grassa 8%, non ho il fisico adatto a certe salite

Tu hai scritto che su una salita che solitamente fai ai 25/28 senza spremerti, e anche qui ci sarebbe da parlarne, con la 110air salivi ai 12 e ti ha passato un gruppo di ragazzi.
Converrai con me che la cosa non è credibile se si da come una causa la tipologia di bici.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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tutte rigorosamente nere
Esperienza personale. Sicuramente qualcuno mi smentirà o non condividerà il mio punto di vista.
Premetto che sono possessore di una bici da Crono/Triathlon e in queste discipline mi sono sempre ben difeso e divertito.
Affascinato dal design accattivante, qualche anno fa ho comprato il primo modello della Specy Venge, lo ricordate?
Entusiasta nonostante la spesa, ho iniziato ad utilizzare quel modello aero con la felicità di un bambino. Effettivamente volava, ma appena la strada si impennava per più di 1/2 Km, sentivo la bici molto “legata”: le gambe non giravano come al solito. Accantonato il problema come una semplice necessità di trovare il giusto feeling con il mezzo, ho deciso di utilizzarla per “correre” (pensavo solo a divertirmi) la allora GF Giordana. Risultato: un calvario! La bici proprio non andava. Ero inchiodato suo pedali. Sono riuscito a superare in qualche modo il Gavia senza perdere troppo sul mio tempo personale, ma quando ho dovuto affrontare Il Mortirolo sono crollato: più di 2 ore per arrivare in cima, con un personale di 54’. Effetto, l’ho retituita al rivenditore commutandola con una SL4.
Ma come si dice, sbagliare è umano, persevare diabolico e nel 2016(seppur mi ero riproposto di non prendere più una aero), ho acquistato , questa volta in mega occasione, la Wilier 110air. Bella bici, in tutti i sensi, ma anche questa, come la Venge, nelle salite più ostiche è un “cancello”! Ho deciso di disfarmene quando su una salita semplice,normalmente la scalo mantenendo una media sui 25/28 senza spremermi!, sono stato superato al doppio della velocità da un gruppo di “allievi” in allenamento mentre ero inchiodato a 12 all’ora. Consiglio molto personale da chi ha sbagliato 2 volte: utilizzate le airbike solo se avete intenzione di partecipare a gare di Triathlon drift, per l’utilizzo dell’utente medio o a cui comunque piace variare, le sconsiglio assolutamente.

forse ti eri fatto a colazione una peperonata con le cozze e dai la colpa alla bici :doh:
 

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23 Luglio 2009
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Bugliano
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Bici
qualunquemente
Tu hai scritto che su una salita che solitamente fai ai 25/28 senza spremerti, e anche qui ci sarebbe da parlarne, con la 110air salivi ai 12 e ti ha passato un gruppo di ragazzi.
Converrai con me che la cosa non è credibile se si da come una causa la tipologia di bici.
25/28 all'ora senza spremersi su una salita 'media' (diciamo un 6% medio?) danno una vam intorno ai 1.500 mt/ora... chissà in che squadra pro corre...