Questa logica funziona solo quando è applicabile, e l'applicabilità dipende dalla natura del prodotto.
Se il prodotto, ad esempio, fosse un automobile, oppure un telefonino, dove i componenti provengono da una serie di fornitori che a loro volta hanno degli stardard di un certo livello e il costruttore si occupa dell'assemblaggio, allora questa logica si potrebbe applicare ad occhi chiusi.
Se il prodotto, invece, ha una componente esageratamente sproporzionata di lavoro manuale e semi-manuale, come è un telaio in acciaio di una bicicletta, allora questa regola non è assolutamente applicabile, anzi se a costruire il telaio sono io, te o topolino FA LA DIFFERENZA.
Perché chi conosce a fondo il ciclo di fabbricazione di un telaio in acciaio sa quali sono le singole fasi costruttive e l'importanza che in ogni singola fase hanno:
- le attrezzature del telaista
- la mano del telaista
- l'esperienza del telaista (telai prodotti)
Che il telaio me lo disegni al CAD mio cuggino appassionato di strutture, piuttosto che Romolo Stanco piuttosto che l'ing. Nr. 1 della Nasa, posso anche disinteressarmene (se quanto meno sono in grado di leggere un disegno geometrico quotato), mentre devo assolutamente essere sicuro che il lavoro poi lo faccia Tizio e non Caio, se mi piace come lavora Tizio e non mi piace come lavora Caio.
Discorso diverso, come è già stato detto in altre discussioni, negli anni 80-90 dove la produzione dei telai era massiva, c'erano terzisti ovunque, ed il livello di tutti tendeva sempre a migliorarsi, a quel punto dopo pochi anni era difficile che i terzisti di Colnago di
Pinarello ecc.... non fossero all'altezza.
Ma oggi non è più così, oggi ci sono soggetti che saldano 4 telai all'anno (se va bene) e di sicuro il loro background non è paragonabile a quello di chi ne produce molti di più e di vario tipo.