Ötztaler 2007

Zlatan

Gregario
13 Novembre 2004
641
0
49
Romagnaland
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... Arrivo a Soelden in 9 ore e 8 minuti, che nonostante i problemini :shock::shock::shock: che ho avuto non è da buttar via, anche se lo scorso anno feci 9 ore ed 1 minuto; potevo fare una grande, per me si intende, prestazione invece è andata così, vediamo di riprovarci il prossimo anno.
cavolo ma con tutti i guai che hai avuto 9h8m è un grandissimo tempo!
già a farlo stando bene sarebbe una prestazione di tutto rispetto, figuriamoci col mal di pancia (e tutto il resto :wacko:) da metà gara in avanti; complimenti davvero, portare in fondo una Otzy in quelle condizioni non è da tutti :hail:
 

AlessandroBononcini

Apprendista Scalatore
21 Agosto 2007
2.180
296
Samone
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Bici
N/d
cavolo ma con tutti i guai che hai avuto 9h8m è un grandissimo tempo!
già a farlo stando bene sarebbe una prestazione di tutto rispetto, figuriamoci col mal di pancia (e tutto il resto :wacko:) da metà gara in avanti; complimenti davvero, portare in fondo una Otzy in quelle condizioni non è da tutti :hail:

Penso anch' io , di solito stare sotto le 10 ore stando bene non è proprio da tutti
 

#34

Maglia Gialla
25 Luglio 2005
10.566
68
Atlantide
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Bici
In garage, appoggiate una sull'altra, con le ruote a terra..
E anche l'oetztaler è nel sacco,come il prestigio 2007:-x
Giornata stupenda,solita atmosfera mitica e finalmente al secondo tentativo è arrivato un buon risultato,figlio più che altro di un' oculato approccio alla gara.
Il kuthai l'ho fatto piano,sul brennero "non c'ero" e sul giovo invece grande aglità e via a recuperare posizioni,sempre sotto soglia,dato che il mio vero spauracchio doveva ancora arrivare.
Alla base del rombo sono stanco,non di certo come l'anno scorso e i primi tornanti mi confermano che ho un passo discreto:la lunghezza però un po' mi preoccupa,mancano ancora troppi km.
Procedo quindi senza esagerare e dove spiana rilancio ma non troppo,riuscendo cmq a recuperare posizioni,ormai siamo tutti abbastanza bolliti.Gli ultimi km poi son sempre duri ma arriva il mio compagno di allenamenti,si aumenta addirittura l'andatura,scolliniamo bene,stanchi ma soddisfatti.
Arriviamo a solden quasi insieme appena 2 minuti ci dividono,poi il real time capovolge il risultato,ma poco importa davvero.

Grande giornata e grande miglioramento rispetto l'anno scorso,chiudo in 7h59m27s in 101esima posizione assoluta che non vorrà dire pure nulla ma quasi 1h di miglioramento è proprio una bella botta.:mrgreen:

Un vero peccato,invece,per la mia compagna di squadra Anna Corona che a causa dell'ultima caduta non ha potuto giocarsi le proprie carte in una bella sfida con Lancioni,Bandini,Gruber che l'ha vista cmq chiudere con un brillante 4° posto assoluto.
 

anto

Apprendista Velocista
23 Giugno 2005
1.545
4
60
san miniato
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Beh, come dice un po' retoricamente il motto della gara "I have a dream" (il sogno di finire l'Oetztaler): sì, l'ho finita.
Mi resterà nel cuore e nella mente il paesaggio, la maestosità dei monti, il Passo del Giovo che lo vedi, ti sembra già raggiunto e invece mancano ancora 3 km, la porta che alle 20 chiude la galleria del Rombo, le mucche che ti si parano davanti mentre scendi a 85 kmh il Kuthai, l'organizzazione perfetta, la vera sentita partecipazione della gente lungo il percorso come se fosse una corsa "vera"...
Dal punto di vista "ciclistico", mi sono ricordato invece che una volta l'Airone aveva bocciato questa gara, non ritenendola adatta ai non professionisti. Ebbene, se per tali si intendono coloro che hanno descritto finora le loro brillanti prestazioni, non si può essere d'accordo con lui, poichè sono andati più che bene: chi finisce il Rombo in crescendo merita che esista una gara come questa.
Non credo invece che l'Airone si sbagli se fa riferimento a quelli come me; trovo che il dislivello, il chilometraggio, la lunghezza delle salite siano eccessivi e finiscano per rendere patetico il gesto sportivo.
Mi spiego: niente di male se - come nel mio caso - si fa una Oetztaler a 22 kmh in 10h e 41m, a condizione però di fare il Rombo più o meno alla stessa velocità di pedalata con cui si fa il Kuthai.
Viceversa, e' vagamente comico vedere gli spettacoli a cui ho assistito sul Rombo, con gente che sale a piedi o fa zig zag su tratti al 5%, si stende sui muretti o nei prati, si trattiene al ristoro come se fosse una sagra paesana perchè non ce la fa a ripartire.
Non saremo Armstrong, ma il gesto ciclistico deve avere - ciascuno con i propri rapporti - una certa armoniosità, la fatica non può ammazzare del tutto l'estetica della pedalata. E soprattutto, non si possono fare 5050 mt di dislivello essendo abituati in allenamento a farne meno della metà.
Per quanto mi riguarda, sono arrivato nella serata di sabato dalla Croazia, dove ero in vacanza, dopo ben due giorni di viaggio (!); son partito sperando di fare un minuto meno di 10 ore, ma già Nicola e Giubbe, con cui ho condiviso la discesa di Solden, mi avevano fatto capire che avevo sbagliato i conti; peraltro, fino all'attacco del Rombo ero assolutamente in grado di farcela, se è vero che all'arrivo il contakm segnava un tempo pedalato di 10h e 03m; il problema è che dopo Moso si è spenta all'improvviso la lampadina, mi son fermato su un prato per 25 minuti, sgranocchiando una barretta e guardando la fiumana di gente che passava; tra l'altro, non sapevo che un km dopo la strada spianava e, sia pure a 8 kmh, avrei potuto far passare la crisi perdendo meno tempo.
Ma non ce la facevo, non avevo voglia di ripartire, mi passavano per la mente brutti pensieri tipo il tempo massimo, il carro scopa, la frontiera che chiude la sera, il nuovo hobby che sostituisse la bici. Poi son ripartito e, aiutato dal falsopiano iniziale e dal ristoro successivo, facendo il conto alla rovescia dei km mancanti, dandomi piccoli obiettivi (tipo "coraggio, adesso mancano 10 km, come quelli del Monte Serra che faccio spesso"), ho ripreso un passo più decente, scollinando e getttandomi in discesa verso l'arrivo, dove ritrovo un Giubbe che, per arrivare con me, deve aver fatto una passeggiatina senza impegnarsi.
Scoprire che dopo di me ne sono arrivati altri 1600 è stato sorprendente, pensavo di essere ultimo e invece ero 2236 su 3873 (ma gli altri 800 iscritti dov'erano, tutti rinunciatari dell'ultimora o rimorchiati sul carro scopa?).
Non so se tornerò alla Oetztaler o ad altre gare (a parte la 5 Terre con cui completerò il 10 su 10 del Prestigio), ma sono certo che lo farò solo se il mio grado di preparazione sarà tale da farmi andare alla fine con lo stesso passo (o quasi) della partenza.
Sia ben chiaro che per me la Oetzy è comunque un'esperienza fantastica, che merita di essere vissuta una volta; è la seconda volta che bisogna ripensarci bene prima di tornare...
 

Virenk

Maglia Iridata
19 Novembre 2005
12.373
21
44
Piana Maremmana
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Bici
bmc slr01+EPS+SRM+Bora WTO
cavolo ma con tutti i guai che hai avuto 9h8m è un grandissimo tempo!
già a farlo stando bene sarebbe una prestazione di tutto rispetto, figuriamoci col mal di pancia (e tutto il resto :wacko:) da metà gara in avanti; complimenti davvero, portare in fondo una Otzy in quelle condizioni non è da tutti :hail:

Mi girano un po' le scatole perchè ero nel gruppo della Lancioni che ho dovuto lasciare sul Brennero, sicuramente non sarei arrivato insieme a lei, ma potevo fare il "tempo della vita", ho chiuso in 9 ore e 8 minuti perchè ho attaccato il Rombo con un discreto margine.
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
3.620
1.389
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Bici
human-powered
Prima di tutto complimenti a tutti i finishers, sia che abbiano raggiunto il loro obiettivo, sia che non ci siano riusciti.

Alla prima partecipazione sono a Soelden per "imparare" come si affronta un percorso del genere, che non conosco minimamente (ho solo visto il Rombo in auto venerdì pomeriggio). Decido quindi di non strafare all'inizio, ben conscio che la Oetzy comincia a Vipiteno.
Così faccio, viaggio sempre a ritmo controllato, senza mai esagerare. Percorro dignitosamente anche il Giovo, con buona agilità (39x26 ad oltranza a 75 rpm), patisco appena un po' gli ultimi 2 km.
In discesa supero almeno 25 persone, mi diverto proprio, sono lucido e mi sento bene. Arrivo a S. Leonardo in circa 6 h (29.5 km/h di media), per me un tempone (pur non avendo riferimenti precedenti).
A 2 km da fine discesa sono però costretto a mettere da parte i sogni di gloria: crampi interno coscia ad entrambe le gambe, come già successo in altre 2-3 GF quest'anno (e solo quest'anno, e solo percorrendo discese lunghe ;nonzo%).
Fino a Moso limito i danni (le mie velocità variano dai 14 ai 18 km/h), poi comincia il mio calvario... son costretto a fermarmi per provare a distendere la muscolatura: la cosa sembra funzionare, ma dura poco.
Mi trascino fino al rifornimento, nenche nel tratto facile riesco a pedalare in modo proficuo, provo tutti i rapporti (dal 53x15 al 39x29) per trovarne uno che mi consenta di non sentire i crampi ma non lo trovo. Ingurgito liquidi, sali, banane ma non serve a nulla.
I muscoli delle gambe si contraggono e si decontraggono per i fatti loro, non so più cosa fare.
Inizia la parte dura finale e praticamente ogni km mi blocco, mi superano millemila persone. La situazione è abbastanza frustrante, finalmente comincia la discesa ma neppure qui mi riprendo ed arrivo a Soelden scaxxatissimo, scuotendo la testa e praticamente senza (poter) pedalare. :wacko:
Tempo finale 9h33'47", che non sarebbe di per se neanche malaccio, ma per come è venuto mi lascia l'amaro in bocca.

Se avevo qualche dubbio se tornare o no il prossimo anno, ora me li sono tolti tutti. Sotto con gli allenamenti: obiettivo 9h :cassius:
 

Clodovico

Mago di Otz
30 Ottobre 2006
14.555
647
Milano Milano
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Bici
Feathery Princess & Dark Mistress
Beh, come dice un po' retoricamente il motto della gara "I have a dream" (il sogno di finire l'Oetztaler): sì, l'ho finita.
Mi resterà nel cuore e nella mente il paesaggio, la maestosità dei monti, il Passo del Giovo che lo vedi, ti sembra già raggiunto e invece mancano ancora 3 km, la porta che alle 20 chiude la galleria del Rombo, le mucche che ti si parano davanti mentre scendi a 85 kmh il Kuthai, l'organizzazione perfetta, la vera sentita partecipazione della gente lungo il percorso come se fosse una corsa "vera"...
Dal punto di vista "ciclistico", mi sono ricordato invece che una volta l'Airone aveva bocciato questa gara, non ritenendola adatta ai non professionisti. Ebbene, se per tali si intendono coloro che hanno descritto finora le loro brillanti prestazioni, non si può essere d'accordo con lui, poichè sono andati più che bene: chi finisce il Rombo in crescendo merita che esista una gara come questa.
Non credo invece che l'Airone si sbagli se fa riferimento a quelli come me; trovo che il dislivello, il chilometraggio, la lunghezza delle salite siano eccessivi e finiscano per rendere patetico il gesto sportivo.
Mi spiego: niente di male se - come nel mio caso - si fa una Oetztaler a 22 kmh in 10h e 41m, a condizione però di fare il Rombo più o meno alla stessa velocità di pedalata con cui si fa il Kuthai.
Viceversa, e' vagamente comico vedere gli spettacoli a cui ho assistito sul Rombo, con gente che sale a piedi o fa zig zag su tratti al 5%, si stende sui muretti o nei prati, si trattiene al ristoro come se fosse una sagra paesana perchè non ce la fa a ripartire.
Non saremo Armstrong, ma il gesto ciclistico deve avere - ciascuno con i propri rapporti - una certa armoniosità, la fatica non può ammazzare del tutto l'estetica della pedalata. E soprattutto, non si possono fare 5050 mt di dislivello essendo abituati in allenamento a farne meno della metà.
Per quanto mi riguarda, sono arrivato nella serata di sabato dalla Croazia, dove ero in vacanza, dopo ben due giorni di viaggio (!); son partito sperando di fare un minuto meno di 10 ore, ma già Nicola e Giubbe, con cui ho condiviso la discesa di Solden, mi avevano fatto capire che avevo sbagliato i conti; peraltro, fino all'attacco del Rombo ero assolutamente in grado di farcela, se è vero che all'arrivo il contakm segnava un tempo pedalato di 10h e 03m; il problema è che dopo Moso si è spenta all'improvviso la lampadina, mi son fermato su un prato per 25 minuti, sgranocchiando una barretta e guardando la fiumana di gente che passava; tra l'altro, non sapevo che un km dopo la strada spianava e, sia pure a 8 kmh, avrei potuto far passare la crisi perdendo meno tempo.
Ma non ce la facevo, non avevo voglia di ripartire, mi passavano per la mente brutti pensieri tipo il tempo massimo, il carro scopa, la frontiera che chiude la sera, il nuovo hobby che sostituisse la bici. Poi son ripartito e, aiutato dal falsopiano iniziale e dal ristoro successivo, facendo il conto alla rovescia dei km mancanti, dandomi piccoli obiettivi (tipo "coraggio, adesso mancano 10 km, come quelli del Monte Serra che faccio spesso"), ho ripreso un passo più decente, scollinando e getttandomi in discesa verso l'arrivo, dove ritrovo un Giubbe che, per arrivare con me, deve aver fatto una passeggiatina senza impegnarsi.
Scoprire che dopo di me ne sono arrivati altri 1600 è stato sorprendente, pensavo di essere ultimo e invece ero 2236 su 3873 (ma gli altri 800 iscritti dov'erano, tutti rinunciatari dell'ultimora o rimorchiati sul carro scopa?).
Non so se tornerò alla Oetztaler o ad altre gare (a parte la 5 Terre con cui completerò il 10 su 10 del Prestigio), ma sono certo che lo farò solo se il mio grado di preparazione sarà tale da farmi andare alla fine con lo stesso passo (o quasi) della partenza.
Sia ben chiaro che per me la Oetzy è comunque un'esperienza fantastica, che merita di essere vissuta una volta; è la seconda volta che bisogna ripensarci bene prima di tornare...
Io sinceramente non me la sento di giudicare quelli per cui la Otzy é al di sopra delle proprie possibilitá. Per moltissimi, specie austriaci e tedeschi, é un sogno da realizzare dove non conta il tempo o il come ma il riuscire a superare (in qualunque modo) il traguardo. Il sabato si vedono delle bici assurde per una gara simile, stile una Scott Plasma completa di appendici da crono e ruote a 4 razze e ciclista che si prende molto seriamente al punto che sembra pensare che quelli che non hanno capito nulla siamo noi con le bici da 6 kgs. Poi la domenica quelli si vedono solo sulla discesa fino a Otz, mentre per tutta la gara ci sono le emozioni che tutti abbiamo provato. Per me era la quarta volta, e la prima dove mi sembra di averla capita (prova é un miglioramento di 45 minuti). Forse é li la vera difficoltá della gara, devi correre con la testa dal primo minuto, devi calcolare tutto e non lasciare nulla alle sensazioni. A tal proposito domenica sera stavo guardando le foto del passaggio sul Kuthai. Vicino alla mia c´erano foto di facce stravolte e condizioni di forma poco proponibili. Provo ad indovinare che magari avevano fatto il Kuthai a tutta senza capacitá di amministrarsi...
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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In primis, complimenti a tutti quelli che sono arrivati alla fine!!! Al forum raduno sono arrivata in tale ritardo che il raduno probabilmente s'era già sciolto, perché non ho visto nessuno... A parte che magari non vi ho riconosciuti! In compenso ho trovato Luca All_I_need_is_bike che si aggirava spaesato come me per l'Arena e, in campeggio, Fabioago: ciao e complimenti ad entrambi!!! Ho poi incontrato anche Femfem e la mitica Rosanna della PBP. Femfem l'ho ritrovato in gara, sul Kuthai, ma poi l'ho visto sfrecciare in discesa e da lì è sparito! :-x

Dunque, qui è pieno di gente che si lamenta d'essere stata male e ha fatto un tempone da moto da pista... Io invece ci ho messo un'eternità, ma in compenso sono stata benissimo! :mrgreen: O meglio: ho avuto, come al solito, le mie brave difficoltà in discesa; in particolare, la paura mi ha presa subito in partenza: così, ancor prima dell'inizio della salita del Kuthai, ero già quasi da sola; e dire che son partita abbastanza avanti... Chissà poi perché; gli anni scorsi non avevo tirato tanto i freni, almeno lì. Meglio la discesa del Kuthai, a parte il tratto ripidissimo, dove penso di aver fuso i freni perché il mio movimento era quasi impercettibile; benissimo, per le mie capacità, la discesa del Giovo, dove ho addirittura sorpassato qualcuno; maluccio la discesa del Rombo, almeno la prima parte, per la paura del vento.

Le salite invece sono andate bene, ma proprio bene! O meglio: non so se sono andata forte o piano, né mi interessa poi molto; quel che conta è che sono andata su tranquilla, regolare, senza mai né dolori, né il benché minimo segno di crisi. Ai ristori mi sarò fermata in tutto non più di 10 minuti: tempo di riempir la borraccia sul Brennero, sul Giovo e al primo ristoro del Rombo, sempre con Red Bull, ovviamente!

La mia grande soddisfazione resta la quantità di gente che ho sorpassato in salita, soprattutto sul Giovo e poi sul Rombo: tanta tanta tanta!!! Lo so, è una lotta tra derelitti come me, ma son contenta lo stesso. Mi resta sempre la curiosità di sapere che tempi potrei fare se solo sapessi andar decentemente in discesa, visto che sulle salite sorpasso una marea di persone e in discesa mi riacchiappano tutti ma proprio tutti. Ma vabbè, bisogna imparare a convivere con i propri handicap.

Il tempo finale è ben peggiore dell'anno scorso, 12h 18' contro le 11h e mezza del 2006, ma pazienza, che devo fà? Si vede che ho raggiunto il mio massimo l'anno scorso e ora sto declinando, e non solo in questa GF. Pazienza! Tanto, se anche fossi migliorata un po', avrei vinto le stesse cose che ho vinto ieri... NIENTE!!! :mrgreen:
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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Non credo invece che l'Airone si sbagli se fa riferimento a quelli come me; trovo che il dislivello, il chilometraggio, la lunghezza delle salite siano eccessivi e finiscano per rendere patetico il gesto sportivo.
Mi spiego: niente di male se - come nel mio caso - si fa una Oetztaler a 22 kmh in 10h e 41m, a condizione però di fare il Rombo più o meno alla stessa velocità di pedalata con cui si fa il Kuthai.
Viceversa, e' vagamente comico vedere gli spettacoli a cui ho assistito sul Rombo, con gente che sale a piedi o fa zig zag su tratti al 5%, si stende sui muretti o nei prati, si trattiene al ristoro come se fosse una sagra paesana perchè non ce la fa a ripartire.
Non saremo Armstrong, ma il gesto ciclistico deve avere - ciascuno con i propri rapporti - una certa armoniosità, la fatica non può ammazzare del tutto l'estetica della pedalata. E soprattutto, non si possono fare 5050 mt di dislivello essendo abituati in allenamento a farne meno della metà.

Comico??? Scusa, ma come ti permetti? Chi sei per dare un giudizio del genere? Comico il fatto che un ciclista vada a zig zag o si butti a terra stravolto sull'ultima salita? Ma stiamo scherzando??? Guarda che la maggior parte di quella gente lì, alla fine ci arriva, eccome se ci arriva; con una fatica indescrivibile ma una forza di volontà tale che ciascuno di noi, meglio allenati, dovrebbe solo AMMIRARE. Altro che ridere sotto i baffi.

Estetica della pedalata... Ma per favore... Allora io non avrei proprio mai dovuto iniziare a pedalare, visto che di estetico ed armonioso il mio modo di andare in bici non ha proprio nulla. Io trovo invece eccezionale il coraggio di tanti che si presentano a questa GF, o ad altre simili, anche senza il necessario allenamento, ed arrivano comunque alla fine, con uno sforzo fisico e di testa quasi sovrumani. Ammiro la forza di chi si ferma e giura "non riparto più, mi ritiro", e poi tira su il naso, chissà cosa pensa, riaggancia i pedali e pian piano riparte, poi si riferma, poi riparte ancora, e metro dopo metro arriva alla cima.

Ti ricordo che le GF sono gare per gente che non corre in bici per mestiere, ma solo per passione, almeno in teoria. Quindi l'allenamento è quello che è. E poi, non ridere mai di chi non ce la fa sulle salite. Sappi che la crisi non guarda in faccia nessuno e che, prima o poi, a barcollare potresti essere tu. E a passarti ridendo sotto i baffi saranno altri.
 

liuc1966

Pedivella
12 Ottobre 2006
336
1
vicino....bologna
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Bici
cervélo
:mrgreen::mrgreen:
Comico??? Scusa, ma come ti permetti? Chi sei per dare un giudizio del genere? Comico il fatto che un ciclista vada a zig zag o si butti a terra stravolto sull'ultima salita? Ma stiamo scherzando??? Guarda che la maggior parte di quella gente lì, alla fine ci arriva, eccome se ci arriva; con una fatica indescrivibile ma una forza di volontà tale che ciascuno di noi, meglio allenati, dovrebbe solo AMMIRARE. Altro che ridere sotto i baffi.

Estetica della pedalata... Ma per favore... Allora io non avrei proprio mai dovuto iniziare a pedalare, visto che di estetico ed armonioso il mio modo di andare in bici non ha proprio nulla. Io trovo invece eccezionale il coraggio di tanti che si presentano a questa GF, o ad altre simili, anche senza il necessario allenamento, ed arrivano comunque alla fine, con uno sforzo fisico e di testa quasi sovrumani. Ammiro la forza di chi si ferma e giura "non riparto più, mi ritiro", e poi tira su il naso, chissà cosa pensa, riaggancia i pedali e pian piano riparte, poi si riferma, poi riparte ancora, e metro dopo metro arriva alla cima.

Ti ricordo che le GF sono gare per gente che non corre in bici per mestiere, ma solo per passione, almeno in teoria. Quindi l'allenamento è quello che è. E poi, non ridere mai di chi non ce la fa sulle salite. Sappi che la crisi non guarda in faccia nessuno e che, prima o poi, a barcollare potresti essere tu. E a passarti ridendo sotto i baffi saranno altri.



:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
:angrymod: grande giancarla....straquoto.....
tutti fenomeni in bici.....
 

anto

Apprendista Velocista
23 Giugno 2005
1.545
4
60
san miniato
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:mrgreen::mrgreen:



:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
:angrymod: grande giancarla....straquoto.....
tutti fenomeni in bici.....


forse DEVI RILEGGERE MEGLIO ciò che ho scritto; mi pare di aver detto che la Oetztaler è adatta ai vari Clodovico, Amos, Virenk etc. che mantengono un certo ritmo anche sul Rombo, poichè il loro allenamento (e magari le loro attitudini) glielo consentono.
NON E' ADATTA A ME perchè mi sono penosamente trascinato sul Rombo, senza crampi o problemi particolari, senza crisi di fame o sete, senza aver dato di più del solito nelle salite precedenti.
SEMPLICEMENTE PER ME ERA TROPPO E AVEVO FINITO LA BENZINA, IL MIO FISICO O LA MIA PREPARAZIONE NON SONO SUFFICIENTI PER FARE BENE UNA GARA DEL GENERE.
Se ammettere questo a se stessi vuol dire credersi fenomeni.... lascio ad altri (spero più attenti a ciò che viene scritto) il commento.
 

Giancarla

Randonneur Hardcore
18 Aprile 2004
9.926
16
42
Carmagnola (TO)
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forse DEVI RILEGGERE MEGLIO ciò che ho scritto; mi pare di aver detto che la Oetztaler è adatta ai vari Clodovico, Amos, Virenk etc. che mantengono un certo ritmo anche sul Rombo, poichè il loro allenamento (e magari le loro attitudini) glielo consentono.
NON E' ADATTA A ME perchè mi sono penosamente trascinato sul Rombo, senza crampi o problemi particolari, senza crisi di fame o sete, senza aver dato di più del solito nelle salite precedenti.
SEMPLICEMENTE PER ME ERA TROPPO E AVEVO FINITO LA BENZINA, IL MIO FISICO O LA MIA PREPARAZIONE NON SONO SUFFICIENTI PER FARE BENE UNA GARA DEL GENERE.
Se ammettere questo a se stessi vuol dire credersi fenomeni.... lascio ad altri (spero più attenti a ciò che viene scritto) il commento.

L'hai usata, la definizione "comico", o no? Per chi arriva alla fine dopo aver dato fondo a tutte le proprie energie e anche molto di più, non è bello... Se ad una GF, qualsiasi GF, partecipasse solo chi "è adatto" a farla, secondo i tuoi canoni, allora il mondo delle GF sarebbe morto e sepolto da un pezzo. Per fortuna, invece, la grande maggioranza dei ciclisti che vi prende parte è gente come me, che sarebbe probabilmente molto più adatta a menare la forchetta a tavola o a fare la calzetta, o che si ferma secoli ai ristori, e che verso la fine un po' barcolla e un po' si ferma, ma prima o poi arriva...
 

anto

Apprendista Velocista
23 Giugno 2005
1.545
4
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san miniato
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Comico??? Scusa, ma come ti permetti? Chi sei per dare un giudizio del genere? Comico il fatto che un ciclista vada a zig zag o si butti a terra stravolto sull'ultima salita? Ma stiamo scherzando??? Guarda che la maggior parte di quella gente lì, alla fine ci arriva, eccome se ci arriva; con una fatica indescrivibile ma una forza di volontà tale che ciascuno di noi, meglio allenati, dovrebbe solo AMMIRARE. Altro che ridere sotto i baffi.

Estetica della pedalata... Ma per favore... Allora io non avrei proprio mai dovuto iniziare a pedalare, visto che di estetico ed armonioso il mio modo di andare in bici non ha proprio nulla. Io trovo invece eccezionale il coraggio di tanti che si presentano a questa GF, o ad altre simili, anche senza il necessario allenamento, ed arrivano comunque alla fine, con uno sforzo fisico e di testa quasi sovrumani. Ammiro la forza di chi si ferma e giura "non riparto più, mi ritiro", e poi tira su il naso, chissà cosa pensa, riaggancia i pedali e pian piano riparte, poi si riferma, poi riparte ancora, e metro dopo metro arriva alla cima.

Ti ricordo che le GF sono gare per gente che non corre in bici per mestiere, ma solo per passione, almeno in teoria. Quindi l'allenamento è quello che è. E poi, non ridere mai di chi non ce la fa sulle salite. Sappi che la crisi non guarda in faccia nessuno e che, prima o poi, a barcollare potresti essere tu. E a passarti ridendo sotto i baffi saranno altri.


Circa il "comico" e il "ridere sotto i baffi", ho detto che sentivo di rientrare nel novero dei "comici", mi sono fermato per quasi mezz'ora su un prato, son salito a 7 kmh, che fenomeno dovrei sentirmi? Quindi posso permettermi di esprimere concetti forse impopolari e non buonisti senza paura di sembrare presuntuoso. Ho AMMIRATO la costanza di tutti (anche la mia), anch'io ho contato i km uno ad uno fino alla cima; però trovo che gli sforzi dovrebbero essere commisurati alle capacità e all'allenamento: l'ho fatta, ma non la rifarei.
Circa l'estetica della pedalata, non bisogna essere per forza Armstrong o Bugno (per dire due dei più eleganti); si va su col 29 o con la tripla magari, ma un minimo di scioltezza (visto che non si è scalato nessun Mortirolo o Zoncolan) sarebbe necessaria. Se non c'è questa scioltezza (come nel mio caso) vuol dire che si è preteso troppo dal proprio fisico e bisogna fare gare meno toste o allenarsi di più.
Ripeto quel che avevo scritto: va bene anche arrivare col buio, godendo del paesaggio e dell'atmosfera splendida che ho vissuto domenica, ma pedalando decentemente anche alla fine, altrimenti preferisco fare 150 km e 2500 mt di dislivello in un'altra GF. Tutto qui.
 

Chopper

Maglia Gialla
Gente, cerchiamo anche di prenderci un po' meno sul serio e diamo il giusto perso ad affermazioni espresse con in modo corretto.
"Vagamente comico" non è "sono tutti sfi.gati" o "quelli che ci mettono più di 11 ore non dovrebbero esistere".
L'Oetzaler l'ho fatto l'anno scorso e per vari motivi ci ho messo 12 ore e spicci.
Di gente che arrancava, non solo sul Rombo, ne ho vista parecchia, sono salito a 5km/h per tutti l'ultimo tratto, fissando il mozzo per non perdere nemmeno una virgola di energia e imponendomi di non staccare i piedi, in pratica un relitto ambulante.
Beh, la situazione sul momento mi è sembrata vagamente comica, anzi veramente comica:
chissà vista dal di fuori, deve far ridere parecchio, c'è gente che fa numeri da circo quando è alla frutta.
Questo però non vuol dire che tutti quelli che ce la fanno non meritino rispetto.

Sono daccordo pure con il discorso "gesto di pedalta":
snaturare l'assetto in sella, pedalare spingendo con le braccia sulle gambe perchè le gambe non hanno più forza, fermarsi ogni 5 metri e cose simili sono sintomi di sofferenza e stanchezza estremi.
Se uno arriva a pedalare in condizioni simili è il caso che faccia un attimo mente locale sull'allenamento che ha nelle gambe e sull'impresa che sta cercando di compiere, casomai l'anno dopo si presenta con più km, oppure con più allenamento in salita.
Fa parte del migliorarsi nello sport, imparare dagli errori e se vengono raggiunti certi limiti siamo in errore.
Oltre alla Oetzy dell'anno scorso, ho raggiunto un simile stato alla Pantani:
ho capito che per salire sul Mortirolo in modo ciclisticamente decente (e non parlo di tempi) dovrei essere più allenato di quel che ero, che quella GF era al limite delle mie possibilità.

Poi ognuno è liberissimo di partire e soffrire come un cane pur di arrivare, ma deve anche essere consapevole che visto da fuori fa sorridere.
 

Rag. Addict

Apprendista Cronoman
19 Giugno 2006
3.546
79
Milàn
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Bici
bi emme scì
Circa il "comico" e il "ridere sotto i baffi", ho detto che sentivo di rientrare nel novero dei "comici", mi sono fermato per quasi mezz'ora su un prato, son salito a 7 kmh, che fenomeno dovrei sentirmi? Quindi posso permettermi di esprimere concetti forse impopolari e non buonisti senza paura di sembrare presuntuoso. Ho AMMIRATO la costanza di tutti (anche la mia), anch'io ho contato i km uno ad uno fino alla cima; però trovo che gli sforzi dovrebbero essere commisurati alle capacità e all'allenamento: l'ho fatta, ma non la rifarei.
Circa l'estetica della pedalata, non bisogna essere per forza Armstrong o Bugno (per dire due dei più eleganti); si va su col 29 o con la tripla magari, ma un minimo di scioltezza (visto che non si è scalato nessun Mortirolo o Zoncolan) sarebbe necessaria. Se non c'è questa scioltezza (come nel mio caso) vuol dire che si è preteso troppo dal proprio fisico e bisogna fare gare meno toste o allenarsi di più.
Ripeto quel che avevo scritto: va bene anche arrivare col buio, godendo del paesaggio e dell'atmosfera splendida che ho vissuto domenica, ma pedalando decentemente anche alla fine, altrimenti preferisco fare 150 km e 2500 mt di dislivello in un'altra GF. Tutto qui.

a me il tuo mi sembra buon senso...o-o