La mente e l'epigenetica

CX2

Pignone
12 Luglio 2009
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Questo topic è veramente molto interessante ( di questi tempi una rarità, sul Forum come altrove )...

Personalmente credo molto nella componente mentale, ma un approccio per così dire "istintivo" può risultare proficuo se parliamo di qualcuno che ha un'idea di cosa significhi allenarsi in uno sport ( non necessariamente il ciclismo )....

In quel caso può eventualmente fare a meno di tabelle asfissianti, ma da quelli che sono certi fondamentali è praticamente impossibile prescindere... Sarebbe un po' come pretendere di suonare il sax e improvvisare senza aver mai fatto ( migliaia di volte :impic::impic: ) scale e arpeggi...

Solo diventando ciechi si riesce a vedere fino in fondo l'ambiente circostante...; e per diventare ciechi, bisogna sfinirsi di... :mrgreen::mrgreen:
esercizi, tabelle, ripetute, scatti, progressioni.....

E coltivare quella che possiamo definire la memoria tattile ( negli strumenti a fiato, a corda o a percussione ), anche se non saprei bene come definirla applicata alle due ruote...

È tutto un po' generico, me ne rendo conto....
Quotoo-o
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
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dove capita
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E coltivare quella che possiamo definire la memoria tattile ( negli strumenti a fiato, a corda o a percussione ), anche se non saprei bene come definirla applicata alle due ruote...

Forse "mestiere"...ma non credo ci sia un corrispettivo. Attaccarsi alle ruote giuste, stare nel gruppetto giusto, etc. sono cose utili che alcuni affinano ed altri "annusano", cose utili, ma non sempre determinanti.
Il ciclismo non é uno sport "tecnico", o cmq non si basa solo su quello.

Non é uno sport dove il ripetere meccanicamente certi gesti all'infinito é basilare.
Oggi anche in questo la mentalità sta cambiando: vengono accettati "sport" che fino a qualche anno fa non sarebbero nemmeno stati considerati tali e che si basano molto di più sulla "tecnica". Che poi é ripetere il gesto giusto al momento giusto. Memoria tattile come la chiami tu.

Non credo che il ciclismo su strada si avvicini a questo concetto. Forse quello su pista, di più le discipline "gravity' della mtb come il downhill.

Gli approcci "mentali" pero' credo siano molto differenti.
 

menez

Pedivella
7 Giugno 2009
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livorno
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credo che una minima programmazione possa rendere più efficace l'allenamento.
L'organizzazione dei carichi di lavoro condiziona le uscite.
Avresti voglia di rimanere con il gruppo oggi, invece devi andare a fare ripetute in salita.........
l'allenamento è una cosa seria anche per questo.
Ma è anche il limite di chi si allena esclusivamente per "andare forte".
viceversa l'allenamento "istintivo" è l'organizzazione immediata al lavoro da svolgere a seconda della condizione corrente e della disponibilità psicologica.
In teoria, per chi vuole divertirsi e togliersi qualche piccola soddisfazione, può funzionare benissimo a patto che si abbia maturato con gli anni di allenamento (non necessariamente solo ciclismo) la sensibilità a comprendere cosa è opportuno o meglio fare durante l'uscita.
In genere se si identificano alcuni mezzi allenanti ovvero alcune sedute particolari tipo lungo lento, corto veloce, uscita di ritmo con gruppo, salite agili, credo sia semplice allenare a rotazione queste qualità.
 

Clodovico

Mago di Otz
30 Ottobre 2006
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Bici
Feathery Princess & Dark Mistress
Io se seguo il mio istinto, come quest'anno, vado in overtraining perenne. Questo perchè la parte ludica di me (quella a cui piace troppo stare in bici e troppo poco seguire le tabelle) prende il sopravvento e mi fà fare troppi km e fatti male. Con le tabelle invece riuscivo a fare prevalere la parte razionale e ad appagare anche il mio istinto agonistico.

In sintesi seguire gli istinti è una massimazione del breve termine.
 

Luka

Apprendista Scalatore
15 Giugno 2004
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Bici
Scott Alu sub40
alle 12:30 l'istinto m'imporrebbe di mangiare. E magari, dopo, di schiacciare un pisolino. Invece esco in bici e mi faccio la bellezza di 70 km (media estiva, in inverno un po' meno), magari in un giorno di vento. Tutti i giorni feriali (o quasi). E fino a sera non tocco cibo (lavoro). Allenarsi serve, e occorre farlo bene. Con 12.000 km da inizio anno, quasi tutti di pianura, senza grossi dislivelli vado benissimo. Ma se mi mettete ai piedi di una salita dopo qualche chilometro sarei nelle stesse condizioni di chi, di chilometri, ne ha fatti un centinaio.
Non sono programmato per le salite semplicemente perchè vivo in pianura, esco agl'intervalli e non ho dislivelli importanti raggiungibili.o-o
 

cipitoz

Gregario
3 Dicembre 2004
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Mia mamma non sapeva nuotare, almeno fino a 64 anni. Ora si è iscritta ad un corso di nuoto. Le prime lezioni sono state drammatiche, non stava a galla, non riusciva a respirare, beveva in continuazione. Eppure appena nata, come tutti i neonati, stare a galla e nuotare le riusciva naturale, non da primato del mondo, ma senza timore sicuramente. Mi dice che non riesce a “pensare” a tutti i movimenti che deve fare: battere i piedi, muovere le braccia, respirare etc. Ieri però a metà vasca si è improvvisamente ricordata che dopo la piscina doveva fare la spesa e mentre tentava di nuotare, con la mente conscia si è messa a fare la lista della spesa. Solo che senza “pensarci”, nuotando è arrivata dall’altra parte della vasca.
Mio fratello, quando era piccolo, si mise a fare il piccolo chimico in taverna. Il divano prese fuoco. Mio fratello prese paura, scappò. Scappando tentò di aprire il portoncino della taverna che non si aprì subito. Lo scardinò e si ritrovò con il portoncino in mano a metà giardino, solo che il portoncino pesava oltre un quintale e mio fratello aveva solo 8 anni.
Disponiamo di forza ed energia molto superiorio a quello che pensiamo.
Anzi proprio quello che pensiamo (consciamente) a volte limita le nostre azioni. Mia mamma ha sempre pensato di aver paura dell’acqua, e la volta che a smesso di pensare, d’istinto ha nuotato. Mio fratello ha sempre pensato di essere una bambino normale, smesso di essere razionale è diventato un supereroe.
Per istinto intendevo questo.
Comunque non ci si può affidare sempre e solamente all’istinto, se così fosse saremmo tutti rinchiusi in prigione (certamente meno stressati però). Non possiamo affidarci solo ad aride tabelle. E’ un peccato non sfruttare tutta la “forza” di cui disponiamo.
La mente pienamente consapevole vince sempre, sia su quella che è la nostra natura sia sulla nostra educazione.
 

VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
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Bici
Tecnotrat
Comunque non ci si può affidare sempre e solamente all’istinto, se così fosse saremmo tutti rinchiusi in prigione (certamente meno stressati però). Non possiamo affidarci solo ad aride tabelle. E’ un peccato non sfruttare tutta la “forza” di cui disponiamo.
La mente pienamente consapevole vince sempre, sia su quella che è la nostra natura sia sulla nostra educazione.
Come sfruttare la forza di cui disponiamo? il freno è la mente, come togliere questo freno ? Altre volte mi hai consigliato di "pensare positivo" o di immaginare per esempio un successo, mentre il più delle volte a me viene da pensare che non vado un caxxo..... è quella la strada ?
Un esempio motociclistico potrebbe essere Jorge Lorenzo, passato (dopo le cadute dello scorso anno) dalla paura di morire al voler battere Rossi a tutti i costi, mentre gli altri hanno sempre la coda tra le gambe ( tipo Stoner).
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Nordest
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Bici
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mi sono accorto che per andare in bici conta molto soffrire..........saper soffrire è una cosa molto mentale perchè la testa deve accettare la cosa ed implementarla se la risposta è positiva

Convinzione.
Io soffro volentieri perchè so che la ricompensa sarà grande più della sofferenza...se non fossi convinto di ciò molto probabilmente non soffrirei così tanto...e volentieri.
 

cipitoz

Gregario
3 Dicembre 2004
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Scusami Vadabrut se non riesco a risponderti direttamente, ma sono incapace di seguire un filo logico e vado a ruota libera.
Metodo delle 10 ripetute.
Tecnicamente il giorno in cui faccio qualità uso allenarmi su 10 ripetute, almeno è il numero di ripetute che mi prefiggo fare.
Di solito le “battezzo” con il nome di 10 miei avversari che normalmente mi bastonano, è un modo di convincermi che se le faccio, poco a poco mi creo l’oppurtunità di diventare più forte di loro.
Poi invece ne faccio altre due. E’ che mi vengono in mente i miei due nipoti, ci tengo troppo, e spero con questo non deluderli quando mi vengono a vedere nei circuiti. Poi invece ne faccio un’altra, la tredicesima. Ne basterebbero dodici, ma la tredicesima mi serve. Voglio vedere cosa c’è dopo. E’ come nei miei incubi. Arrivo fino ad un certo punto e poi mi sveglio. Mi manca la soddisfazione di rimane e vedere che faccia ha il mio incubo, e mi dispiace.
Ovviamente dopo la tredicesima ripetuta non c’è nulla. E’ come la storiella della paura che bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire ma non vide nessuno.
Però rimane la soddisfazione di aver tentato la tredicesima ripetuta. Poi però ci si accorge che s’è fatto terribilmente tardi, che a lavoro mi stanno aspettando e mi tocca fare un’altra ripetuta se voglio tornare in tempo alla realtà.
 

Trinity77

Apprendista Velocista
15 Luglio 2008
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Romagna
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Bici
Pinarello fp5
"La Legge dell'Attrazione è una delle leggi che governano l'Universo.
Una espressione che secondo me ne sintetizza molto efficacemente il significato è "simile attrae simile".
Energia e vibrazioni positive attraggono altra energia dello stesso tipo,e lo stesso accade per quelle negative.
Anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto, siamo come dei magneti che attraggono esperienze in sintonia con l'energia e le vibrazioni che ognuno di noi emana nell'Universo.
Quindi,essere focalizzati sul lato negativo della vita,su ciò che ancora manca nell'esistenza di ognuno,non farà altro che attrarre ancora più negatività e più scarsità;al contrario,pensieri positivi,pieni di gioia e fiducia nell'Universo,attrarranno cose,persone e avvenimenti perfettamente allineate con essi."
 

Trinity77

Apprendista Velocista
15 Luglio 2008
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Pinarello fp5
....Visto che così tanti individui hanno una serie di questioni più o meno negative che affliggono le loro esistenze,questo dovrebbe servirci come un avvertimento per capire che i nostri pensieri/emozioni quotidiani,non sono così positivi e in linea con i nostri desideri. Quindi,per cambiare le nostre esistenze in meglio,è necessario cominciare ad acquisire un po' più di controllo sulle nostre menti.
Fortunatamente,non è così difficile da fare. La chiave dell'intero processo è quella di acquisire consapevolezza delle emozioni che proviamo in ogni momento della giornata. Ti senti bene o male? In definitiva è questo il metodo attraverso il quale è possibile calibrare i propri pensieri. (più o meno l'ISTINTO di cui parlava Cipitoz)
Quando ti senti bene,prova a prendere nota delle tue sensazioni. Diventerai così consapevole del tipo di pensieri e di processi mentali che stai portando avanti e che ti fanno stare bene. ....


I sogni ad occhi aperti non sono altro che sogni! Generano emozione che a sua volta è energia,che mette in moto il processo di attrazione. Per esempio,se ti immagini cose del tipo " e se non arrivo in quel posto prima che chiuda?” o “e se mio figlio non arriva a casa in orario?” o “e se non riesco a finire il mio progetto entro la scadenza?” ti accorgerai presto che tutta questa energia negativa avrà un effetto deleterio sulla realtà. La paura,lo stress,la preoccupazione spesso giocano il loro ruolo in queste attività mentali dannose,e lavorano tutte insieme per soffocare le emozioni positive.Ma la bella notizia è che non sono altro che abitudini e schemi mentali. Possono essere cambiate,prima di tutto diventandone consapevoli,cercando di cogliere il momento in cui cominciano i pensieri negativi e cercare di spostare la propria mente verso qualcosa di più positivo.
Le prime volte sembra difficile,ma dopo poco tempo di pratica ti accorgerai che ti sei completamente liberato dalle brutte abitudini mentali,come se una grossa nuvola si fosse dissolta dalla tua vita.
E' stupefacente rendersi conto del come eliminare gli schemi di pensiero negativi sia potente. La vita di tutti i giorni diventa più leggera,più facile,più positiva. Ti sentirai meglio dal punto di vista fisico,mentale,emotivo. E sarai così consapevole di avere il controllo della tua mente. Controllare i propri pensieri in modo che siano positivi fa diventare automaticamente positive anche le emozioni,e questo fa si che a loro volta anche le tue parole e azioni siano positive.Il risultato finale sarà quello di manifestare risultati soddisfacenti nella tua vita.
.....
 
"La Legge dell'Attrazione è una delle leggi che governano l'Universo.
Una espressione che secondo me ne sintetizza molto efficacemente il significato è "simile attrae simile".
Energia e vibrazioni positive attraggono altra energia dello stesso tipo,e lo stesso accade per quelle negative.
Anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto, siamo come dei magneti che attraggono esperienze in sintonia con l'energia e le vibrazioni che ognuno di noi emana nell'Universo.
Quindi,essere focalizzati sul lato negativo della vita,su ciò che ancora manca nell'esistenza di ognuno,non farà altro che attrarre ancora più negatività e più scarsità;al contrario,pensieri positivi,pieni di gioia e fiducia nell'Universo,attrarranno cose,persone e avvenimenti perfettamente allineate con essi."


per favore non diventiamoe soterici! di energia ce ne e' una sola e si misura in Joule o Calorie o elletronVolt o watt x h!!!e le forze son 4 (gravitazionale, nucleare forte, elettrodebole elettromagnetica). Quella dell'attrazione l'ha inventata qualche furbastro x venderequalche libro!

A mio avviso la mente entra nello sport in vari aspetti e anche abbastanza diversi:

- nell'allenamento: da' la determinazione a perseguire un obiettivo e insegna a stringere i denti, a sopportare allenamenti duri e snervanti. Dovrebbe dare la lucidita' di accettare le giornate no, i cali di forma senza drammi e evitando di abbattersi x niente. Se ci si convince che non si va piu', non ci son santi che tengano: non si andra' manco a calci in cu.o.

-- nel pregara: l'agitazione e la paura possono far bruciare energie inutilemnte, col risultato che uno arriva in gara spompato. La testa dovrebbe esclusivamente focalizzarsi sulla concentrazione e sulle vaie fasi della gara, ma con estrema tranquillita'

--in gara: a non aver paura di soffrire troppo, a non aver paura degli avversari, a non gettar la spugna se non si va come si sperava, a non far caxxate quando non serve (tipo partire piu' forte delle proprie capacita') , a dare il tutto per tutto quando serve...fino a sputar sangue

--e infine nella vita quotidiana: vedere lo sport x quello che e'. inoltre se si hanno problemi extra sportivi (lavorativi, familiari, scolastici/universitari) non si potra' sicuramente rendere al 100%.

L'ideale sarebbe che la ''testa'' ci fosse a 360 gradi, ma e' spesso difficile : non serve a niente essere una macchina in allenamento ma un pulcino in gara, ed e' un peccato essere animali da combattimento che aman la sfida senza voglia di allenarsi. se poi uno ha perso la fiducia in se'..allora li' si che e' difficile ottenere risultati.