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30 settembre - DOPATI 530 MILA ITALIANI, FRA PALESTRATI E SPORTIVI DELLA DOMENICA: ALLARME GIOVANISSIMI
MILANO - Tra palestrati e sportivi della domenica, su oltre 6 milioni di persone che praticano sport a livello dilettantistico sono circa 530 mila gli italiani che assumono sostanze proibite. Ovvero quasi il 9%. L'inchiesta del nuovo numero di Terre di mezzo-street magazine, in distribuzione dal 1^ ottobre, indaga sul mondo del "doping fai da te", in cui un esercito di dilettanti allo sbaraglio (tra cui molti giovanissimi) non ci pensa due volte a mettere a repentaglio la propria salute per ottenere un fisico da copertina o una prestazione al di sopra delle proprie possibilità.
LA PUNTA DELL'ICEBERG. Negli ultimi 10 anni i carabinieri dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni) hanno sequestrato sostanze anabolizzanti per circa 26 milioni di euro, oltre 280 mila confezioni solo nei primi sei mesi del 2009. "Ma rappresentano probabilmente il 10-15 % del circolante", ha detto Giovani Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. La punta di un iceberg, in gran parte coperto dalle acque del commercio via internet, dove e' facilissimo comprare steroidi e altri pericolosissimi prodotti. Basta digitare le parole "buy steroids" su un motore di ricerca e compare un elenco di 2 milioni 860mila voci. Aprendo un sito a caso si possono acquistare centinaia di prodotti senza ricetta medica, recapitati direttamente a casa. Nel 2008 la Cvd, Commissione di vigilanza sul doping, che effettua esami di urine e sangue durante le competizioni sportive dilettantistiche, ha colto in fallo il 4,1% degli atleti controllati, percentuale che schizza al 14% se si considera solo il ciclismo. Un allarme sociale, che rischia di allargarsi a macchia d'
olio. E che richiederebbe armi e strumenti adeguati per una lotta al momento solo accennata
INTEGRATORI TRADITORI - La nuova frontiera della lotta al doping, infatti, riguarda gli innocui (e largamente accessibili) integratori alimentari: per il 2009 e' previsto un fatturato di 1 miliardo e 351 milioni di euro, tra farmacie e grande distribuzione. "Sul mercato ci sono integratori alimentari che contengono principi farmacologicamente attivi. In pratica alcuni sono sostanze dopanti", ha detto il sostituto procuratore di Torino, Raffaele Guariniello. "Esiste una fascia di giovani e giovanissimi che fanno un uso spasmodico degli integratori: bevono uno, due litri di sali minerali per sopperire a quelle che, nella loro fantasia, sono necessità - ha detto Roberta Pacifici, membro della Commissione di vigilanza antidoping - Ma abusarne può nuocere alla salute, perché se non ci sono carenze e' un carico inutile per l'organismo. Per sopperire al dispendio energetico di un intenso allenamento basterebbero due forchettate di pastasciutta in più".
DOPING UNDER 16. E la paura del doping serpeggia anche tra i genitori dei ciclisti della categoria "giovanissimi", di età compresa tra i 7 e i 12 anni. "Io non avrei voluto che mio figlio scegliesse il ciclismo - ha detto un papà ai campionati italiani di categoria a Cuneo. Anche lui era ciclista, ma lasciò le gare per non cadere nella trappola del doping - a me non hanno mai imposto niente, ma e' l'ambiente che ti condiziona". Un timore non infondato: secondo una ricerca realizzata nel 2003 da Demoskopea (la piu' recente, ndr) su 10mila ragazzi tra i 13 e i 18 anni che praticano sport, il 7% ha ammesso di assumere sostanze dopanti, dietro consiglio di amici o dello stesso allenatore. Come ha fatto la ciclista sedicenne inchiodata quest'estate da un video della Guardia di finanza mentre si sottoponeva a pratiche fortemente sospette nello studio di un medico e davanti agli occhi del padre.