integratori alimentari contaminati da steroidi anabolizzanti

paul 61

Gregario
29 Agosto 2008
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WILIER ESCAPE 07 ; Ibrida Olympia Country
Apro questa discussione, perchè sul numero di settembre della rivista "Ciclismo.it" è apparso un articolo che mi ha a dir poco inquietato: secondo l'autore, alcuni integratori alimentari usati dagli sportivi, in buona parte prodotti da aziende degli Stati Uniti, sarebbero risultati da alcuni studi contaminati da steroidi anabolizzanti, sostanze notoriamente inserite nella famigerata lista delle sostanze proibite. Il contenuto di tali sostanze non è scritto nè sulle confezioni, nè sul foglietto illustrativo di tali prodotti, ma peggio ancora l'autore dell'articolo, che è un avvocato, sostiene che chi fa uso di integratori alimentari è direttamente responsabile della verifica per accertare se vi siano presenti sostanze proibite! Io sono sbalordito, sui farmaci contenenti sostanze proibite c'e' un bel marchio DOPING, possibile che la legge non lo preveda anche per questi prodotti? E poi non dovrebbe essere tutto sottoposto alla vigilanza di un organo ufficialmente preposto a tale compito??? Qualcuno sa dire qualcosa di più preciso a tale riguardo?
 

paul 61

Gregario
29 Agosto 2008
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WILIER ESCAPE 07 ; Ibrida Olympia Country
Ah, non c'è scritto? E che razza di articolo è? Senza fare nomi sa di *******ta...
Anch'io ho subito avuto la tua stessa perplessità, ma ripeto che l'autore dell'articolo risulta essere un avvocato e se non ha citato espressamente il nome dei prodotti in causa avrà avuto le sue ragioni...tra l'altro invitava gli sportivi a non fare uso di integratori per il rischio di essere beccati in un controllo antidoping a sorpresa! Ma a me, aldilà di questo aspetto, preoccupa soprattutto il rischio per la salute...
 

Il Gatto 76

Gregario
28 Marzo 2008
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Seregno
www.pelusomoreno.splinder.com
Anch'io ho subito avuto la tua stessa perplessità, ma ripeto che l'autore dell'articolo risulta essere un avvocato e se non ha citato espressamente il nome dei prodotti in causa avrà avuto le sue ragioni...tra l'altro invitava gli sportivi a non fare uso di integratori per il rischio di essere beccati in un controllo antidoping a sorpresa! Ma a me, aldilà di questo aspetto, preoccupa soprattutto il rischio per la salute...
....uhm. complimenti, un ottimo alibi per tutti coloro i quali verranno beccati positivi nei prossimi mesi.
Io corro tutto l'anno senza integratori e sono vivo e vegeto.
se proprio mi sento scarico, mi "dopo" con la pasta e ceci che fa mammina.

Per quanto riguarda la posizione dell'avvocato in termini di responsabilità di chi non conosca il contenuto effettivo del prodotto, ritengo che sia una sorta di richiamo all'utilizzo di soli prodotti approvati dal ministero e a scapito di quelli un pò esotici, senza marchio, acquistati in giro
 

paul 61

Gregario
29 Agosto 2008
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WILIER ESCAPE 07 ; Ibrida Olympia Country
....uhm. complimenti, un ottimo alibi per tutti coloro i quali verranno beccati positivi nei prossimi mesi.
Io corro tutto l'anno senza integratori e sono vivo e vegeto.
se proprio mi sento scarico, mi "dopo" con la pasta e ceci che fa mammina.

Per quanto riguarda la posizione dell'avvocato in termini di responsabilità di chi non conosca il contenuto effettivo del prodotto, ritengo che sia una sorta di richiamo all'utilizzo di soli prodotti approvati dal ministero e a scapito di quelli un pò esotici, senza marchio, acquistati in giro
Ah, addirittura siamo arrivati al moralismo dietetico!:prega:Ma tu sei sicuro che nei pomodori con cui condisci la pasta o in qualunque cosa ti cucina la mammina non ci sia una qualche sostanza proibita? Perchè secondo quello che dice l'avvocato siamo noi che dovremmo essere sicuri che cio' che assumiamo non contenga alcunchè di proibito...se in un controllo viene trovato qualcosa scatta il provvedimento disciplinare e non ci sono scuse nè alibi che tengano! Ribadisco che a me l'aspetto doping interessa relativamente perchè non partecipo a gare, mi preoccupano di più le conseguenze sulla salute...tengo a precisare che personalmente uso prima delle uscite in bdc semplicemente una barretta a base di carboidrati (maltodestrine ) di una stranota ditta italiana ( credo diano il vantaggio di un assorbimento più graduale rispetto a pane e marmellata ) e sciolgo nell'acqua della borraccia dei sali minerali della stessa marca...Mi preoccupa che non siano stati ritirati dal commercio dei prodotti sospetti...
 

caligola

Pedivella
8 Giugno 2009
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look 675
Si e' vero, ma e' anche vero che e' una voce che gira gia da tanto tempo negli ambienti di palestra ed io personalmente mi sono dovuto sottoporre ad alcuni esami dopo che il mio medico sportivo aveva rilevato anomalie emerse nelle analisi del sangue dopo assunzione di proteine, aminoacidi e complessi ramificati, tutto di derivazione statunitense.
Il problema e' che i prodotti non vengono controllati da nessuno e sono importati come " integratori dietetici o sostitutivi del pasto"..e non come prodotti farmaceutici accrescitivi della massa muscolare....in piu specie negli Stati Uniti..." Size Matters!!!! " e quindi alcune aggiunte sono tollerate....
Ci sono stati moltissimi articoli sulle riviste specializzate di culturismo...
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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tra bologna e la montagna
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Cervelo R3
www.sportpro.it

30 settembre - DOPATI 530 MILA ITALIANI, FRA PALESTRATI E SPORTIVI DELLA DOMENICA: ALLARME GIOVANISSIMI

MILANO - Tra palestrati e sportivi della domenica, su oltre 6 milioni di persone che praticano sport a livello dilettantistico sono circa 530 mila gli italiani che assumono sostanze proibite. Ovvero quasi il 9%. L'inchiesta del nuovo numero di Terre di mezzo-street magazine, in distribuzione dal 1^ ottobre, indaga sul mondo del "doping fai da te", in cui un esercito di dilettanti allo sbaraglio (tra cui molti giovanissimi) non ci pensa due volte a mettere a repentaglio la propria salute per ottenere un fisico da copertina o una prestazione al di sopra delle proprie possibilità.

LA PUNTA DELL'ICEBERG. Negli ultimi 10 anni i carabinieri dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni) hanno sequestrato sostanze anabolizzanti per circa 26 milioni di euro, oltre 280 mila confezioni solo nei primi sei mesi del 2009. "Ma rappresentano probabilmente il 10-15 % del circolante", ha detto Giovani Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. La punta di un iceberg, in gran parte coperto dalle acque del commercio via internet, dove e' facilissimo comprare steroidi e altri pericolosissimi prodotti. Basta digitare le parole "buy steroids" su un motore di ricerca e compare un elenco di 2 milioni 860mila voci. Aprendo un sito a caso si possono acquistare centinaia di prodotti senza ricetta medica, recapitati direttamente a casa. Nel 2008 la Cvd, Commissione di vigilanza sul doping, che effettua esami di urine e sangue durante le competizioni sportive dilettantistiche, ha colto in fallo il 4,1% degli atleti controllati, percentuale che schizza al 14% se si considera solo il ciclismo. Un allarme sociale, che rischia di allargarsi a macchia d'olio. E che richiederebbe armi e strumenti adeguati per una lotta al momento solo accennata

INTEGRATORI TRADITORI - La nuova frontiera della lotta al doping, infatti, riguarda gli innocui (e largamente accessibili) integratori alimentari: per il 2009 e' previsto un fatturato di 1 miliardo e 351 milioni di euro, tra farmacie e grande distribuzione. "Sul mercato ci sono integratori alimentari che contengono principi farmacologicamente attivi. In pratica alcuni sono sostanze dopanti", ha detto il sostituto procuratore di Torino, Raffaele Guariniello. "Esiste una fascia di giovani e giovanissimi che fanno un uso spasmodico degli integratori: bevono uno, due litri di sali minerali per sopperire a quelle che, nella loro fantasia, sono necessità - ha detto Roberta Pacifici, membro della Commissione di vigilanza antidoping - Ma abusarne può nuocere alla salute, perché se non ci sono carenze e' un carico inutile per l'organismo. Per sopperire al dispendio energetico di un intenso allenamento basterebbero due forchettate di pastasciutta in più".

DOPING UNDER 16. E la paura del doping serpeggia anche tra i genitori dei ciclisti della categoria "giovanissimi", di età compresa tra i 7 e i 12 anni. "Io non avrei voluto che mio figlio scegliesse il ciclismo - ha detto un papà ai campionati italiani di categoria a Cuneo. Anche lui era ciclista, ma lasciò le gare per non cadere nella trappola del doping - a me non hanno mai imposto niente, ma e' l'ambiente che ti condiziona". Un timore non infondato: secondo una ricerca realizzata nel 2003 da Demoskopea (la piu' recente, ndr) su 10mila ragazzi tra i 13 e i 18 anni che praticano sport, il 7% ha ammesso di assumere sostanze dopanti, dietro consiglio di amici o dello stesso allenatore. Come ha fatto la ciclista sedicenne inchiodata quest'estate da un video della Guardia di finanza mentre si sottoponeva a pratiche fortemente sospette nello studio di un medico e davanti agli occhi del padre.
 

airmat

Velocista
3 Maggio 2008
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Furia CDW
Io ho sempre detto che non mi fido degli integratori... nemmeno quelli di marche famose. Non tanto x i produttori, anzi non solo, ma per chi commercia 'taroccando' i prodotti
E ci vuole tanto poco a farsi in casa un integratore...
 

paul 61

Gregario
29 Agosto 2008
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Bici
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30 settembre - DOPATI 530 MILA ITALIANI, FRA PALESTRATI E SPORTIVI DELLA DOMENICA: ALLARME GIOVANISSIMI

MILANO - Tra palestrati e sportivi della domenica, su oltre 6 milioni di persone che praticano sport a livello dilettantistico sono circa 530 mila gli italiani che assumono sostanze proibite. Ovvero quasi il 9%. L'inchiesta del nuovo numero di Terre di mezzo-street magazine, in distribuzione dal 1^ ottobre, indaga sul mondo del "doping fai da te", in cui un esercito di dilettanti allo sbaraglio (tra cui molti giovanissimi) non ci pensa due volte a mettere a repentaglio la propria salute per ottenere un fisico da copertina o una prestazione al di sopra delle proprie possibilità.

LA PUNTA DELL'ICEBERG. Negli ultimi 10 anni i carabinieri dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni) hanno sequestrato sostanze anabolizzanti per circa 26 milioni di euro, oltre 280 mila confezioni solo nei primi sei mesi del 2009. "Ma rappresentano probabilmente il 10-15 % del circolante", ha detto Giovani Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. La punta di un iceberg, in gran parte coperto dalle acque del commercio via internet, dove e' facilissimo comprare steroidi e altri pericolosissimi prodotti. Basta digitare le parole "buy steroids" su un motore di ricerca e compare un elenco di 2 milioni 860mila voci. Aprendo un sito a caso si possono acquistare centinaia di prodotti senza ricetta medica, recapitati direttamente a casa. Nel 2008 la Cvd, Commissione di vigilanza sul doping, che effettua esami di urine e sangue durante le competizioni sportive dilettantistiche, ha colto in fallo il 4,1% degli atleti controllati, percentuale che schizza al 14% se si considera solo il ciclismo. Un allarme sociale, che rischia di allargarsi a macchia d'olio. E che richiederebbe armi e strumenti adeguati per una lotta al momento solo accennata

INTEGRATORI TRADITORI - La nuova frontiera della lotta al doping, infatti, riguarda gli innocui (e largamente accessibili) integratori alimentari: per il 2009 e' previsto un fatturato di 1 miliardo e 351 milioni di euro, tra farmacie e grande distribuzione. "Sul mercato ci sono integratori alimentari che contengono principi farmacologicamente attivi. In pratica alcuni sono sostanze dopanti", ha detto il sostituto procuratore di Torino, Raffaele Guariniello. "Esiste una fascia di giovani e giovanissimi che fanno un uso spasmodico degli integratori: bevono uno, due litri di sali minerali per sopperire a quelle che, nella loro fantasia, sono necessità - ha detto Roberta Pacifici, membro della Commissione di vigilanza antidoping - Ma abusarne può nuocere alla salute, perché se non ci sono carenze e' un carico inutile per l'organismo. Per sopperire al dispendio energetico di un intenso allenamento basterebbero due forchettate di pastasciutta in più".

DOPING UNDER 16. E la paura del doping serpeggia anche tra i genitori dei ciclisti della categoria "giovanissimi", di età compresa tra i 7 e i 12 anni. "Io non avrei voluto che mio figlio scegliesse il ciclismo - ha detto un papà ai campionati italiani di categoria a Cuneo. Anche lui era ciclista, ma lasciò le gare per non cadere nella trappola del doping - a me non hanno mai imposto niente, ma e' l'ambiente che ti condiziona". Un timore non infondato: secondo una ricerca realizzata nel 2003 da Demoskopea (la piu' recente, ndr) su 10mila ragazzi tra i 13 e i 18 anni che praticano sport, il 7% ha ammesso di assumere sostanze dopanti, dietro consiglio di amici o dello stesso allenatore. Come ha fatto la ciclista sedicenne inchiodata quest'estate da un video della Guardia di finanza mentre si sottoponeva a pratiche fortemente sospette nello studio di un medico e davanti agli occhi del padre.
Secondo me pero' non bisogna neanche sparare a zero su tutti gli integratori...se ve ne sono alcuni sul mercato che contengono sostanze dopanti, dovrebbe esserci sulla loro confezione l'evidente marchio Doping, come avviene per i farmaci...è proprio su questo aspetto del problema che volevo attirare l'attenzione...quello che è ufficialmente sul mercato dovrebbe essere sicuro...poi se uno vuole rischiare col mercato nero è scelta e responsabilità sua.
 

Glicerina

Novellino
12 Gennaio 2008
71
0
Cinisello Balsamo
www.laghettodiglicerina.it
Bici
Wilier Triestina Thor
Ciao ragazzi,

premetto che non sono nè un medico nè uno scienziato.
Spezzo semplicemente una lancia nei confronti degli integratori naturali nel senso che se il Ministero della Salute (o della Sanità, non ricordo quale dei due abbia competenza in merito) ha deciso di autorizzarne la messa in vendita significa che un'analisi circa la loro composizione è stata fatta.
Non sto parlando di alcune marche in particolare: io ho i miei gusti, altri hanno i loro. Sto parlando in generale e vado contro la cultura del sospetto che oramai circonda tutto ciò che è ciclismo.

Non sono gli integratori a fare andare più forte e, fino a prova contraria (visto che da quanto ne so io i produttori sono tenuti per legge ad indicare sull'etichetta gli ingredienti di un prodotto) finchè da qualche parte non mi si dirà che un determinato integratore è doping io non mi farò il minimo problema ad assumerlo.

Intendiamoci: i miei integratori sono bevande isotoniche, barrette dietetiche e, quando serve, sostituti del pasto.
Non li assumo per andare più forte (sarebbe da pazzi soprattutto per chi in bici ama divertirsi in sfide con il fratello o in giri con la morosa) ma semplicemente per sentirmi bene.
Come ha detto qualcuno in questo stesso topic: chi mi dice che quello che mi cucina mammina sia cucinato con cibo assolutamente innocuo e non trattato? Cosa dovrei fare? non mangiare più nulla?

Finchè continueremo a parlare di aria fritta senza dati certi ognuno resterà della sua idea.
Secondo me in questo momento ci si basa troppo sui sentito dire.
 

paul 61

Gregario
29 Agosto 2008
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WILIER ESCAPE 07 ; Ibrida Olympia Country
Ciao ragazzi,

premetto che non sono nè un medico nè uno scienziato.
Spezzo semplicemente una lancia nei confronti degli integratori naturali nel senso che se il Ministero della Salute (o della Sanità, non ricordo quale dei due abbia competenza in merito) ha deciso di autorizzarne la messa in vendita significa che un'analisi circa la loro composizione è stata fatta.
Non sto parlando di alcune marche in particolare: io ho i miei gusti, altri hanno i loro. Sto parlando in generale e vado contro la cultura del sospetto che oramai circonda tutto ciò che è ciclismo.

Non sono gli integratori a fare andare più forte e, fino a prova contraria (visto che da quanto ne so io i produttori sono tenuti per legge ad indicare sull'etichetta gli ingredienti di un prodotto) finchè da qualche parte non mi si dirà che un determinato integratore è doping io non mi farò il minimo problema ad assumerlo.

Intendiamoci: i miei integratori sono bevande isotoniche, barrette dietetiche e, quando serve, sostituti del pasto.
Non li assumo per andare più forte (sarebbe da pazzi soprattutto per chi in bici ama divertirsi in sfide con il fratello o in giri con la morosa) ma semplicemente per sentirmi bene.
Come ha detto qualcuno in questo stesso topic: chi mi dice che quello che mi cucina mammina sia cucinato con cibo assolutamente innocuo e non trattato? Cosa dovrei fare? non mangiare più nulla?

Finchè continueremo a parlare di aria fritta senza dati certi ognuno resterà della sua idea.
Secondo me in questo momento ci si basa troppo sui sentito dire.
Bene, sostanzialmente vedo che la pensi come me e se non sbaglio sei il primo, almeno fra quelli che hanno partecipato a questa discussione...comunque, credo che gli integratori incriminati siano quelli a base di proteine, o meglio di aminoacidi, che sono usati per il recupero ed erano guarda caso nati per i culturisti...per lo più prodotti da ditte americane...credo che le barrette a base di maltodestrine prodotte da ditte italiane siano sicure ed anche utili, specie nelle uscite lunghe...percio', sono daccordo con te che non si debba demonizzare tutta la categoria degli integratori, in modo così indiscriminato come fanno molti.
 

Glicerina

Novellino
12 Gennaio 2008
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Cinisello Balsamo
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Wilier Triestina Thor
Tra allenamenti e gare faccio 5 uscite settimanali, non utilizzo nè integratori, nè barrette o aminoacidi (di qualsivoglia nazione di provenienza).
Se sono stanco mi alleno poco, se mi sento bene mi alleno di più e poi....c'è sempre la pasta e ceci...

Il discorso non è tanto: integratori si/integratori no.
Lì ognuno è libero di scegliere cosa fare (grazie al cielo!)

La discussione è legata più al fantomatico (per alcuni) contenuto di alcuni integratori e al terrorismo psicologico che oramai li circonda (integratore??? doping!!!! che, se vai a vedere, è ormai la stessa equazione che fanno i profani quando ci vedono per strada...ciclisti? Drogati!!!!)
E' logico che occorre per prima cosa rispettare il proprio fisico e che bisogna concedersi (lavoro e vita quotidiana permettendo) i giusti tempi di riposo però mi dico che fino a quando qualcuno non proverà scientificamente che gli integratori fanno male alla salute in quanto doping io continuerò ad assumerli...
Esattamente come fai tu con la pasta e ceci (che tra l'altro è buonissima).
 

Glicerina

Novellino
12 Gennaio 2008
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Cinisello Balsamo
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Wilier Triestina Thor
Non solo la legge e' chiara, ma viene anche applicata:

[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?p=1459883#post1459883[/URL]

Perdonami Clodovico, ho dato un'occhiata al link che hai postato ma sono in pausa pranzo e non riesco a leggermi tutta la discussione.
Però mi sfugge il nesso: qui si parla di integratori che, per sentito dire, conterrebbero steroidi (senza riferimento a quali, prodotti da chi e con quale provenienza), di là si parla di doping tra gli amatori e di controlli pressochè inesistenti.
La legge di cui parli si riferisce all'obbligatorietà di indicare la composizione del prodotto o a cosa?
Senza polemica ovvio, è davvero per capire. o-o