Non condivido. Ci sono molti medicinali, anche da banco, che contengono sostanze vietate a vario titolo o perchè potenzialmente dopanti o perchè potenzialmente coprenti o altro e che assunte magari per curare una banale malattia, e nelle dosi prescritte, non incrementano di certo la prestazione di nessuno. Io posso assumere una qualsiasi di queste sostanze anche per una banale influenza o tosse (anni fa per la tosse secca prendevo uno sciroppo contenente codeina, derivato della cocaina), magari fino al giovedì e trovarmi la domenica in buona salute e in condizioni di gareggiare, ma potenzialmente positivo ad un controllo antidoping. Oppure essere raffreddato e stringere i denti perchè alla tal gara ci tengo o per ragioni di classifica (ogni tanto capitano anche di queste cose, per chi non capitano è più facile rinunciare e stare a casa), o perchè è un bel percorso, o perchè è la gara di casa, o perchè si era organizzata la trasferta dal giorno prima con gli amici o con la famiglia, o perchè dopo anni di tentativi falliti si è stati estratti al sorteggio (MdD? Oetzy?), o perchè sono mesi che la si sta preparando ecc.ecc. E tu a uno così gli dici stattene a casa perchè eri raffreddato fino a giovedì? Oppure squalifica a vita?
Io penso che gli organi giudicanti antidoping sanno benissimo quando la positività è derivata dal doping e quando è derivata da casi fortuiti che in amatori come noi, che non sono seguiti h24 da staff medici, può capitare, e che come in ogni situazione le norma debbano essere chiare ed elastiche al tempo stesso e applicate con rigore e fermezza che non contrastano col buonsenso.
Dire: sei stato raffreddato, sei un amatore, stai a casa, non è imho una cosa di buonsenso. Come non è di buonsenso partire per una gara avendo 39° di febbre però, questo va detto.