Eccoci... anche la sesta completata: fantastica come al solito.
Perchè accontentarsi della solita "banale" gestione di gara? Complice l'elevata umidità che mi manda in corto circuito i neuroni dedicati alle scelte ponderate
e visto che il gruppetto Vanden Brande è a vista a metà Kuhtai, mi decido per la tattica suicida. Allo scollinamento vantaggio sulla tabella di marcia del personal best :afraid: e caratura dei ciclisti che mi circondano :afraid: mi fanno capire (anche se la condizione con cui sono arrivato alla gara è molto buona) che i dubbi non saranno sul "se", ma sul "quando" colerò a picco :asd:
Il momento fatidico ai -4 dallo scollinamento del Giovo, complice anche una salita quasi completamente a secco (mi accorgo tardi di aver perso una borraccia durante la caduta -non mia- sui binari a inizio Brennero... lo scroscio di Innsbruck è servito a qualcosa
). Al massimo avrei potuto aspirare ad arrivare con la belga fino al ristoro, dove avrei comunque dovuto fermarmi; sul Rombo ho lasciato con gli interessi il residuo vantaggio (come mi attendevo a quel punto, anche se sperare non costa nulla :)). Anche la planata su Soelden è stata meno rapida del solito, un po' per il vento e un po' per i demeriti del sottoscritto... 8:20 senza infamia e senza lode.
Giornata comunque positiva in cui ho sperimentato una situazione per me nuova e penso di aver imparato molte cose, anche per impostare con criterio la preparazione della prossima stagione. Inoltre ho avuto la certezza di essere tornato a livelli comparabili con quelli pre-incidente, cosa che mi fa ovviamente enormemente piacere.
Ringrazio Clodovico per l'ospitalità pre-serale e gazario per quella a cena: sono in debito con entrambi.
Saluto brio, incontrato al pasta party, e rapportoagile, che quando son passato si è preoccupato di non avermi fotografato... meno male, non ero un bello spettacolo in quel momento