la mia oetztaler inizia sabato sera, incontrado fuori dall'arena peval e utah e come un pivellino chiedo subito info sul percorso
domenica mattina parto ben vestito, soffro il freddo, in griglia trovo l'amico complice e Moreno, si scambia 2 parole, credo di essere vestito troppo, ma durante la gara il mio abbigliamento si rivela perfetto. scelta azzeccata.
partiamo come cannoni ma perdo la ruota di Moreno dopo 300m
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saliamo il khutai tra le nubi e una volta scollinato mi dico "per fortuna che è la prima". l'ho sofferta abbastanza essendo una salita così irregolare. scopro scaricando la gara sul pc che in discesa son andato giù a 95km/h.
ad innsbruck asfalto bagnato, giusto per darsi una lavata di piedi
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brennero insieme a complice ad andatura tranquilla, mi accorgo poi, dopo 5 6 km che stiamo tirando un gruppo di 40 persone, e smetto subito di pedalare.
arrivo al ristoro del Brennero da kamikaze. non avevo visto l'ingresso.
Giovo fatto con riserva (forse troppa
), bellissima salita. sinceramente non saprei dire se mi è piaciuto di più il Giovo o il Rombo
arrivati a moso riorganizzo le idee, perdo di vista complice, mi metto tranquillo e faccio il mio ritmo.
sul rombo inizio a pedalare decentemente,con il mio ritmo, prendo una coca al volo e inizia la parte finale, mi convinco che ne ho ancora (ma doooveee??
), calo il 23 e mi metto a spingere, dopo 200 metri una folata di vento gelido mi respinge e rimetto il 27, respiro a bocca aperta ma mi sembra di avere un compressore infilato in bocca.
prendo la galleria e ritrovo le energie. scollino, l'unica cosa che mi esce è un sorriso ebete.
penso a complice, se aspettarlo o cosa fare, non lo so.
scopro comunque dopo grazie a Nicola via twitter che anche complice è arrivato poco dopo di me. sano e salvo pure lui.
in discesa con quel vento tiro i freni, probabilmente se avevo un alto profilo e un paracadute sarei arrivato a solden planando.
il dente del casello passa senza problemi.
nel finale gente a bordo strada che ti incita, ti applaude, mi fanno sorridere. non riesco ancora a capire se ho fatto qualcosa di importante, penso solo a pedalare.
come ogni prima partecipazione ho preso le misure, e ho visto dove correggere la preparazione.
rimane sempre il fatto che in qualsiasi gara ho paura di saltare e corro sempre con riserva.
per cui, cara oetztaler radmarathon, non è finita qui. :angrymod:
uso questo spazio per ringraziare la mia fidanzata senza di lei nulla sarebbe stato possibile, l'utente FDG che ha condiviso con me tutti i miei allenamenti lunghi nella prima parte dell'anno al gelo e tutte le persone che mi hanno aiutato in questa avventura anche con semplici sms e via twitter.