Lasciamo stare l'intolleranza, nel senso che se uno è intollerante (spero) se ne sia accorto prima, ovvero notando problemi digestivi e quant'altro assumendo latte anche in ambiti normali e non prima attività fisiche, e che abbia conseguentemente fatto analisi per rilevare tale intolleranza.
Quello invece che ho scritto io riguarda una corretta tempistica per l'assunzione di latte senza che esso causi quei sintomi descritti sopra da altri utenti (ovviamente escluso essi siano intolleranti ma questa appunto è un'altra storia).
la tempistica (sacrosanta) che citi è la tempistica STANDARD di una CORRETTA ABBONDATE colazione, prima di un prolungato sforzo fisico.
se poi uno fa colazione 20 minuti prima di partire in bici, perchè non ha voglia di alzarsi prima, è un altro discorso ma è un comportamento assolutamente sbagliato, sicuramente frequente, ma ciò non lo fa diventare un comportamento corretto.