Ciao a tutti! Domani si torna a casa dopo uno splendido soggiorno nella valle Zoldana! Che dire? Erano ormai tanti anni che volevo venirci e questa volta ci sono riuscito... Posti incantevoli, gente ospitale, cibo ottimo, belle camminate in montagna e qualche irrinunciabile uscita in bici, naturalmente, anche se a causa di qualche giorno di pioggia, sono riuscito a fare un po' meno di ciò che avrei voluto.
La prima uscita è stata il giro del monte Civetta, con partenza da Fornesighe fino a Dont, dove è iniziata la prima salita della giornata, il passo Duran, poi discesa lunga e panoramica fino ad Agordo. Risalgo la valle agordina fino a Caprile e poi attacco il colle Santa Lucia, veramente bello, per poi ridiscendere a Selva di Cadore. Ultima asperità, il colle Staulanza, e lunga discesa per tornare a Fornesighe... Totale 85km e 2200mt di dislivello.
La seconda uscita è stata il giro del Sella, partendo da Arabba, passo Pordoi, discesa verso Canazei, poi risalita al passo Sella concatenato a breve distanza al passo Gardena. Inutile commentare ciò che si vede da lassù! Discesa a Corvara e poi La Villa, dove inizia la quarta e ultima fatica della giornata, il colle Valparola/Falzarego.... Qui crisi di caldo, sete, fame e chi più ne ha più ne metta, ma alla fine ad Arabba ci rientro felice, contento e... Stremato! Totale km84 e 2300mt di dislivello.
La terza ed ultima uscita è stata il giro del monte Pelmo. Partenza da Fornesighe subito in salita fino al passo Cibiana ( da dove parte anche una bellissima escursione a piedi o anche in mtb al monte Rite, assolutamente imperdibile!), poi discesa nella valle del Piave. Qui risalgo fino a Cortina grazie ad una stupenda ciclabile di 15km a poche centinaia di metri dalla strada statale ma che nemmeno si percepisce, tanto è bella e ben fatta la ciclabile ( neanche un attraversamento, tanto per dire) e per quanto è bello il panorama circostante, veramente da cartolina!!! A Cortina però si riprende a fare sul serio, con la salita fino a Pocol e poi il Giau, duro e bellissimo come previsto. Poi discesa fino a Selva di Cadore e, ultima fatica, il passo Staulanza. Rientro con il solito discesone fino a Fornesighe... Totale 100km e 2700mt di dislivello.
Solo tre uscite, ma è stata una esperienza bellissima, ricca di emozioni, che mi lascerà un ricordo indelebile di questa vacanza. Sulle Dolomiti non basterebbero le parole per descrivere tanta bellezza, così come non basterebbero a descrivere il piacere e la soddisfazione di percorrere certe strade così ricche di storia ciclistica del nostro paese.
Ultima considerazione riguardo all'ultima gita, riservata alla valle del Vajont e a Longarone... È stato il momento che più mi ha emozionato e rattristato, perché per quanto si conosca di quella tragedia di 50 anni fa, vedere questi luoghi e la loro trasformazione, oltre al ricordo di migliaia di vittime mette davvero i brividi addosso.... Ma come spesso accade, crea in te un senso di unione profonda a questa gente e a questi luoghi.
Torno a casa molto più ricco, con la speranza e la voglia di tornare.
La prima uscita è stata il giro del monte Civetta, con partenza da Fornesighe fino a Dont, dove è iniziata la prima salita della giornata, il passo Duran, poi discesa lunga e panoramica fino ad Agordo. Risalgo la valle agordina fino a Caprile e poi attacco il colle Santa Lucia, veramente bello, per poi ridiscendere a Selva di Cadore. Ultima asperità, il colle Staulanza, e lunga discesa per tornare a Fornesighe... Totale 85km e 2200mt di dislivello.
La seconda uscita è stata il giro del Sella, partendo da Arabba, passo Pordoi, discesa verso Canazei, poi risalita al passo Sella concatenato a breve distanza al passo Gardena. Inutile commentare ciò che si vede da lassù! Discesa a Corvara e poi La Villa, dove inizia la quarta e ultima fatica della giornata, il colle Valparola/Falzarego.... Qui crisi di caldo, sete, fame e chi più ne ha più ne metta, ma alla fine ad Arabba ci rientro felice, contento e... Stremato! Totale km84 e 2300mt di dislivello.
La terza ed ultima uscita è stata il giro del monte Pelmo. Partenza da Fornesighe subito in salita fino al passo Cibiana ( da dove parte anche una bellissima escursione a piedi o anche in mtb al monte Rite, assolutamente imperdibile!), poi discesa nella valle del Piave. Qui risalgo fino a Cortina grazie ad una stupenda ciclabile di 15km a poche centinaia di metri dalla strada statale ma che nemmeno si percepisce, tanto è bella e ben fatta la ciclabile ( neanche un attraversamento, tanto per dire) e per quanto è bello il panorama circostante, veramente da cartolina!!! A Cortina però si riprende a fare sul serio, con la salita fino a Pocol e poi il Giau, duro e bellissimo come previsto. Poi discesa fino a Selva di Cadore e, ultima fatica, il passo Staulanza. Rientro con il solito discesone fino a Fornesighe... Totale 100km e 2700mt di dislivello.
Solo tre uscite, ma è stata una esperienza bellissima, ricca di emozioni, che mi lascerà un ricordo indelebile di questa vacanza. Sulle Dolomiti non basterebbero le parole per descrivere tanta bellezza, così come non basterebbero a descrivere il piacere e la soddisfazione di percorrere certe strade così ricche di storia ciclistica del nostro paese.
Ultima considerazione riguardo all'ultima gita, riservata alla valle del Vajont e a Longarone... È stato il momento che più mi ha emozionato e rattristato, perché per quanto si conosca di quella tragedia di 50 anni fa, vedere questi luoghi e la loro trasformazione, oltre al ricordo di migliaia di vittime mette davvero i brividi addosso.... Ma come spesso accade, crea in te un senso di unione profonda a questa gente e a questi luoghi.
Torno a casa molto più ricco, con la speranza e la voglia di tornare.