C'è una bella differenza tra frenare il meno possibile e frenare al momento giusto.
Banalmente su un rettilineo lungo in discesa i pro (e anche per andar forte) i freni non li toccano, ma ad una data distanza dalla curva frenano al massimo (staccata), tanto che ritardando di qualche meteo la frenata arriverebbero lunghi.
Ino che va a spasso magari frena anche in rettilineo perché ha paura della velocità e poi frena leggermente prima della curva ma ad una distanza notevolmente superiore ai pro anche se va più adagio.
Chi dei due frena il meno possibile?
I dischi garantiscono il massimo della potenza in ogni condizione.
I freni tradizionali quando la pista è bagnata non frenano.
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Hai centrato la questione di cosa vuole dire frenare.
Sono un pivello della bdc, ma di moto ne mastico sino dagli anni '80.
Dicorso moto: se hai una guida tranquilla da passeggio, i freni troppo potenti di una superspirtiva rancing ti possono mettere in difficoltà per la potenza eccessiva ad andature (troppo) moderate.
Se invece guidi aggressivo su percorsi tipo montagna o pista, la potenza frenante non è mai abbastanza, si ritarda la staccata all'ultimo metro e poi si frena per pochissimo tempo alla morte.
Il buon impianto frenante ti garantisce la modulazione della frenata anche in queste condizioni estreme.
Se corri in auto è praticamente la stessa cosa (abs speciali a parte).
A questo punto mi chiedo perché con le bdc le cose dovrebbero stare diversamente: i pro avranno sicuramente bisogno di un setting dell'impianto frenante diverso da quello del tranquillo ragioniere che si fa la girata della domenica con gli amici.
Probabilmente entrerà in gioco la diversa mescola delle pastiglie che renderà diverse le caratteristiche della frenata...
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