Cadenza agile o forza?

Alessiuccio

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Ricordo a tutti che si era partiti da un discorso rivolto ai principianti. Allenare la forza, la mente, ecc. va benissimo ma è un qualcosa che viene dopo aver costruito un minimo di base (notare,ho scritto base, non fondo) su cui andare a costruire il resto.

Ho degli amici che invece amano le salite horse categorie

Ma vanno in bici o a cavallo? Oppure intendevi hors? :))):
 

GiaMatteoImpera

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Ricordo a tutti che si era partiti da un discorso rivolto ai principianti. Allenare la forza, la mente, ecc. va benissimo ma è un qualcosa che viene dopo aver costruito un minimo di base (notare,ho scritto base, non fondo) su cui andare a costruire il resto.



Ma vanno in bici o a cavallo? Oppure intendevi hors? :))):
Cavallo, cavallo! In certe strade si arriva solo a cavallo o con la panda 4x4

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nanomalefico

via col vento
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Ricordo a tutti che si era partiti da un discorso rivolto ai principianti. Allenare la forza, la mente, ecc. va benissimo ma è un qualcosa che viene dopo aver costruito un minimo di base (notare,ho scritto base, non fondo) su cui andare a costruire il resto.



Ma vanno in bici o a cavallo? Oppure intendevi hors? :))):
Non ci piove quello che dici e secondo me per cominciare a costruire una base (lui che sta agli inizi) deve per prima cosa lavorare soprattutto sul fiato perchè secondo me (mia opinione) se non hai quello una salita (per esempio) o la fai di forza o in agilità non arrivi neanche a metà che "schiatti" nel senso che inesorabilmente devi calare l'andatura di parecchio che stai in debito d'ossigeno, e questo vale anche per la pianura.
 

pirumpella

Pedivella
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Ritorno sul mio post per alcune precisazioni.
Mi si consiglia di mantenere le 80 rpm in salita,ma se non ci riesco neanche con il 34/32 che devo fare,se non rallentare e fare la salita piu`agile possibile?
Fiato: provengo dal running,col qualche maratona e molte mezze fatte negli anni scorsi,quindi presumo di avere una "base di fiato,
ma se in mezzo ad un muro delle Fiandre mi manca,che posso fare?
Non e`obbligatorio fare salite,e non e` masochismo provarci,io le affronto in un ottica di miglioramento dell`allenamento, nonche`varieta`dei percorsi.
 

Alessiuccio

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Ritorno sul mio post per alcune precisazioni.
Mi si consiglia di mantenere le 80 rpm in salita,ma se non ci riesco neanche con il 34/32 che devo fare,se non rallentare e fare la salita piu`agile possibile? Fiato: provengo dal running,col qualche maratona e molte mezze fatte negli anni scorsi,quindi presumo di avere una "base di fiato,
ma se in mezzo ad un muro delle Fiandre mi manca,che posso fare?
Non e`obbligatorio fare salite,e non e` masochismo provarci,io le affronto in un ottica di miglioramento dell`allenamento, nonche`varieta`dei percorsi.

Allora facciamo mente locale.
34/32 a 80 rpm vuol dire 10 all'ora, poco più. Sta benedetta salita si può vedere? hai un profilo, una traccia strava, qualcosa? Quanto è lunga?
 
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nanomalefico

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Ritorno sul mio post per alcune precisazioni.
Mi si consiglia di mantenere le 80 rpm in salita,ma se non ci riesco neanche con il 34/32 che devo fare,se non rallentare e fare la salita piu`agile possibile?
Fiato: provengo dal running,col qualche maratona e molte mezze fatte negli anni scorsi,quindi presumo di avere una "base di fiato,
ma se in mezzo ad un muro delle Fiandre mi manca,che posso fare?
Non e`obbligatorio fare salite,e non e` masochismo provarci,io le affronto in un ottica di miglioramento dell`allenamento, nonche`varieta`dei percorsi.
Si anche a me è stato consigliato di fare salite con cadenza tra le 70 e le 80 rpm ma che so io e che mi è stato detto queste cadenze vanno bene fino ad una certa pendenza ossia 7-8% ma oltre vanno bene anche di meno.
Pensa che ieri ho fatto una salita di circa 700 m con pendenza minima 8% e massima 11% e quindi con una media del 9% e l'ho fatta sulle 70 rpm a con fc al 90% e col 36-28 ma verso l'ultimo tratto l'ho fatto a 60 rpm e stavo un pò in debito di ossigeno
 
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all_i_need_is_bike

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Mi si consiglia di mantenere le 80 rpm in salita
Beh, un riferimento assoluto e non associato ad un contesto non è che abbia molto senso.
ma se non ci riesco neanche con il 34/32 che devo fare,se non rallentare e fare la salita piu`agile possibile?
Infatti comanda sempre l'intensità dello sforzo (da collegare alla durata in cui puoi sostenerlo). Evidentemente è un ritmo eccessivamente elevato per essere mantenuto abbastanza a lungo. E la cadenza diventa questione secondaria.
presumo di avere una "base di fiato, ma se in mezzo ad un muro delle Fiandre mi manca,che posso fare?
Ad esempio affrontare il muro con più margine, perché evidentemente le tue attuali capacità non ti permettono di mantenere lo sforzo che hai scelto di impostare per tutta la durata richiesta. Oppure metti in conto di rallentare nella seconda parte, dipende da cosa puoi / vuoi accettare o cosa decidi di fare.
Ma, ancora, mi pare che non sia un problema di cadenza.
Pensa che ieri ho fatto una salita di circa 700 m con pendenza minima 8% e massima 11% e quindi con una media del 9% e l'ho fatta sulle 70 rpm a con fc al 90% e col 36-28 ma verso l'ultimo tratto l'ho fatto a 60 rpm e stavo un pò in debito di ossigeno
Idem, anche qui è questione più di ritmo che di cadenza (ovvero l'impossibilità di mantenere una certa cadenza è conseguenza dell'impossibilità di mantenere una certa potenza, non viceversa).
 
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Bradipotamodimontallina

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Ma non è che negli ultimi anni,col "mantra" dell'alta cadenza con rapporti corti si sia un pò troppo tralasciato l'allenamento della forza per singola pedalata,o come si dice tecnicamente della forza resistente,magari non conbinandola con la pesistica per i muscoli delle gambe,ma proprio facendo"pesistica" in bici,cioè usare rapporti abbastanza lunghi su pendenze dure,tipo che so andare con un 39X17 su una salita di 2-3km al 10%medio con punte anche del 15?,scendendo anche a 30\50rpm?Non so è,chiedo da 'gnurante del corretto allenamento,cioè,l'abc(ma giusto quello)penso di conoscerlo ma non lo applico:mrgreen:.
 
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Bradipotamodimontallina

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Bisognerebbe riuscirci a spingere quei rapporti su quelle pendenze,se uno sale a 60 rpm o meno con un 34/28 la vedo difficile che possa spingere un 39/17 a 50rpm o 40rpm.Cmq la forza per singola pedalata serve e non ci piove,il punto e come allenarla al meglio.

Difatti per me uno dei problemi è che molti non allenano proprio la forza muscolare "pura" pensando che non sia collegata poi alla potenza complessiva.Se usi sempre rapporti agili anche su pendenze "facili" poi che fai su salite rampanti(se vuoi farle beninteso),monti pignoni sempre con più denti?Ci vorrebbe un giusto compromesso;è che per me molti,non quelli "sgamati" che fanno agonistica,ma tanti altri allenano solo la componente circolatoria-respiratoria(che comunque viene ben sollecitata anche nelle pedalate di "forza")trascurando quasi totalmente quella dello sviluppo muscolare.Poi,ripeto,io non sono certo un'esperto quindi.....
 
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6 Giugno 2018
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Specy
Ma non è che negli ultimi anni,col "mantra" dell'alta cadenza con rapporti corti si sia un pò troppo tralasciato l'allenamento della forza per singola pedalata,o come si dice tecnicamente della forza resistente.

secondo me si. si e' passati da un eccesso all'altro , dalle bici anni90 con rapporti lunghi che obbligavano a frequenze basse a gente che per "allenare l'agilita' " va a 20km/h a 120 rpm. in pianura

non sono un medico ne' un biologo ma presumo che cosi' facendo si allenino solo 4 fibre muscolari messe in croce! trascurando completamente la forza dell'intero muscolo che comunque e' parte del nostro motore.

purtroppo se si vuole andare forte o migliorare , forse bisognerebbe stimolare ed allenare proprio quelle fibre muscolari non sempre coinvolte a basse andature . quindi facendo anche lavori di forza e successivamente di potenza (con ripetute).

pero' le mie sono deduzioni empiriche senza alcun fondamento o prova scientifica. pour paré!
 
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nanomalefico

via col vento
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Per l'appunto, io alterno periodi (o almeno uscite) in cui alleno il "fiato" con l'agilità con quelli nei quali alleno la forza con rapporti duri.
Cmq nel periodo invernale non potendo/riuscendo ad uscire come in estate (almeno un'uscita settimanale su strada la faccio) vado in palestra e alterno lezioni di spinning (2-3) con giorni in sala pesi (soprattutto per la parte superiore del corpo e rinforzo delle gambe) però sempre mirato a tenere tonico la parte superiore del corpo o comunque se non faccio sala pesi faccio lezioni tipo totalbody o comunque esercizi funzionali.
Il mio diciamo problema essendo piccolino (160 cm circa), facendo un'alimentazione iperproteica e venendo da anni di pesistica come tocco i pesi metto su massa magra (e quindi peso).
Adesso (quest'anno per le poche uscite) vario dai 56 ai 58 Kg e nel periodo invernale sto sui 60-62 kg, pensate che quando la mia attività fisica principale era la pesistica e la bici non la praticavo ero arrivato a pesare 67 kg quasi puliti di massa magra
 

Bradipotamodimontallina

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Per l'appunto, io alterno periodi (o almeno uscite) in cui alleno il "fiato" con l'agilità con quelli nei quali alleno la forza con rapporti duri.
Cmq nel periodo invernale non potendo/riuscendo ad uscire come in estate (almeno un'uscita settimanale su strada la faccio) vado in palestra e alterno lezioni di spinning (2-3) con giorni in sala pesi (soprattutto per la parte superiore del corpo e rinforzo delle gambe) però sempre mirato a tenere tonico la parte superiore del corpo o comunque se non faccio sala pesi faccio lezioni tipo totalbody o comunque esercizi funzionali.
Il mio diciamo problema essendo piccolino (160 cm circa), facendo un'alimentazione iperproteica e venendo da anni di pesistica come tocco i pesi metto su massa magra (e quindi peso).
Adesso (quest'anno per le poche uscite) vario dai 56 ai 58 Kg e nel periodo invernale sto sui 60-62 kg, pensate che quando la mia attività fisica principale era la pesistica e la bici non la praticavo ero arrivato a pesare 67 kg quasi puliti di massa magra

Difatti un'altra caratteristica che noto in molti amatori "contemporanei" è che mi pare trascurino la parte alta del corpo,non è solo una questione di estetica(maggiore simmetria del corpo,che ad alcuni può interessare mentre ad altri ciclisti no perchè significherebbe mettere su troppo peso anche se di massa magra)ma di funzionalità,cioè ci sono millemila discussioni sulla posizione in bici(fondamentale,ci mancherebbe)con spostamenti millesimali di attacchi manubrio,selle etc.,ma se fossero combinati anche con l'allenamento muscolare della parte superiore del corpo(che non deve essere per forza di sviluppo ipertrofico dei muscoli,ma di allungamento del muscolo e rilassamento delle "contratture",le chiamo così,scusate l'imperizia,muscolari tramite streching,hatha-yoga,pilates etc.)forse i problemi si risolverebbero prima e meglio.Io facendo ciò che ho detto non ho mai avuto problemi(finora:mrgreen:)in 9 anni a schiena,collo,braccia,etc.Poi,certo,non sono uno che mena per km e km in presa bassa,quindi il mio corpo va incontro a una fatica molto minore rispetto a chi fa 15-20.000 km all'anno,ci mancherebbe,però......
 
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Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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Avrei un quesito da sottoporre a chi fa molta salita.
Nel tentativo di migliorare la mia (scarsa) preparazione per affrontare le salite,mi capita di usare i pignoni in questo modo.
Nella parte piu`impegnativa dei muri delle Fiandre,cerco di affrontarli con il penultimo pignone (11/34),che secondo il mio ragionamento,mi permette di salire abbastanza agile,ma di avere un ultimo pignone a cui "aggrapparmi"in caso di necessita`.
Il quesito e` il seguente: mi conviene cercare di continuare cosi a scapito della cadenza (65 rpm)e sforzare il muscolo,o utilizzare l`ultimo pignone e aumentare la cadenza?
Insomma,il miglioramento passa dallo sforzo muscolare,o e` meglio andare sempre in scioltezza.
Ps ;chiaramente questo "traguardo"e` stato raggiunto dopo due anni che pedalo abbastanza costantemente.
Grazie in anticipo.
dunque, la cadenza ideale, dipende 1 dalla tua potenza muscolare 2 fattore che ha il suo peso maggiore nel ciclismo, dalla potenza aerobica. premesso che ogni pendenza ha la sua cadenza ideale ma sempre relativa alla potenza dell'atleta (mix di potenza aerobica in primis, e potenza muscolare) :è evidente che su salite del 6-7%, un amatore di buon livello sale senza problemi oltre le 90 rpm, attorno al 10% tra 80-90 rpm, oltre il 12-13%, in questo caso si parla di "muri , sotto le 80 rpm. si sa che più è bassa la cadenza, quindi più si usa il fattore forza "più i muscoli si stancano, quindi è meglio usare la cadenza più alta che ci si può permettere,cadenza che come scrivevano altri, è relativa alla lunghezza della salita:un amatore un muro delle fiandre potrebbe farlo tra 70-80 rpm, magari alzandosi in piedi, lo zoncolan sicuramente a 60 rpm. finora ho parlato dell'aspetto tecnico, conta anche l'aspetto motivazionale, che ti spiego con il mio esempio personale. quando facevo agonismo, facevo gran fondo di 3-5 ore, anche con oltre 50 km di salita, x dirti la salita lunga più dura che ho mai fatto è il mortirolo, il muro di sormano è molto peggio ma sono meno di 2 km:la cadenza media nelle gare era sulle 85 rpm, perché anche in salita raramente scendevo sotto le 80, e nelle salite pedalabili, andavo oltre le 90, tutto questo x avere sempre la muscolatura sciolta. ora dopo anni da quei tempi , ho ripreso ad andare in bici dopo 2 anni di stop x grossi problemi fisici. x ora, mi accontento di poter essere tornato a pedalare. x la mia sicurezza, evito di fare sforzi intensi in pratica vado a passeggio in mtb su misto asfalto sterrato. questo su percorsi dove fino a prima di smettere, in uscite molto ondulate con dislivelli di 700-1.000 m, con tanti muri,avevo cadenze medie sempre superiori a 80 rpm(mi era ormai naturale ) :ora in pianura viaggio a 75 rpm, sulle salite asfaltate a 65-70, sugli strappi sterrati a 60 rpm. questo x dirti, che più la motivazione di avere alte prestazioni è alta, più è naturale elevare la cadenza perché ci si rende conto che le alte rpm, favoriscono più velocità e meno affaticamento muscolare. spero di esserti stato utile
 

nanomalefico

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dunque, la cadenza ideale, dipende 1 dalla tua potenza muscolare 2 fattore che ha il suo peso maggiore nel ciclismo, dalla potenza aerobica. premesso che ogni pendenza ha la sua cadenza ideale ma sempre relativa alla potenza dell'atleta (mix di potenza aerobica in primis, e potenza muscolare) :è evidente che su salite del 6-7%, un amatore di buon livello sale senza problemi oltre le 90 rpm, attorno al 10% tra 80-90 rpm, oltre il 12-13%, in questo caso si parla di "muri , sotto le 80 rpm. si sa che più è bassa la cadenza, quindi più si usa il fattore forza "più i muscoli si stancano, quindi è meglio usare la cadenza più alta che ci si può permettere,cadenza che come scrivevano altri, è relativa alla lunghezza della salita:un amatore un muro delle fiandre potrebbe farlo tra 70-80 rpm, magari alzandosi in piedi, lo zoncolan sicuramente a 60 rpm. finora ho parlato dell'aspetto tecnico, conta anche l'aspetto motivazionale, che ti spiego con il mio esempio personale. quando facevo agonismo, facevo gran fondo di 3-5 ore, anche con oltre 50 km di salita, x dirti la salita lunga più dura che ho mai fatto è il mortirolo, il muro di sormano è molto peggio ma sono meno di 2 km:la cadenza media nelle gare era sulle 85 rpm, perché anche in salita raramente scendevo sotto le 80, e nelle salite pedalabili, andavo oltre le 90, tutto questo x avere sempre la muscolatura sciolta. ora dopo anni da quei tempi , ho ripreso ad andare in bici dopo 2 anni di stop x grossi problemi fisici. x ora, mi accontento di poter essere tornato a pedalare. x la mia sicurezza, evito di fare sforzi intensi in pratica vado a passeggio in mtb su misto asfalto sterrato. questo su percorsi dove fino a prima di smettere, in uscite molto ondulate con dislivelli di 700-1.000 m, con tanti muri,avevo cadenze medie sempre superiori a 80 rpm(mi era ormai naturale ) :ora in pianura viaggio a 75 rpm, sulle salite asfaltate a 65-70, sugli strappi sterrati a 60 rpm. questo x dirti, che più la motivazione di avere alte prestazioni è alta, più è naturale elevare la cadenza perché ci si rende conto che le alte rpm, favoriscono più velocità e meno affaticamento muscolare. spero di esserti stato utile
esattamente
 
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Si parte dal presupposto che agile sia sempre meglio ma non è detto c’è chi sale bene anche a cadenze medio basse ma evidentemente ha il fisico per farlo, l’ideale sarebbe allenare la cadenza agile ma su certe pendenze o salite lunghe e impegnative ci vuole gamba e cuore quindi tanto allenamento e tempo per farlo
 

pirumpella

Pedivella
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dunque, la cadenza ideale, dipende 1 dalla tua potenza muscolare 2 fattore che ha il suo peso maggiore nel ciclismo, dalla potenza aerobica. premesso che ogni pendenza ha la sua cadenza ideale ma sempre relativa alla potenza dell'atleta (mix di potenza aerobica in primis, e potenza muscolare) :è evidente che su salite del 6-7%, un amatore di buon livello sale senza problemi oltre le 90 rpm, attorno al 10% tra 80-90 rpm, oltre il 12-13%, in questo caso si parla di "muri , sotto le 80 rpm. si sa che più è bassa la cadenza, quindi più si usa il fattore forza "più i muscoli si stancano, quindi è meglio usare la cadenza più alta che ci si può permettere,cadenza che come scrivevano altri, è relativa alla lunghezza della salita:un amatore un muro delle fiandre potrebbe farlo tra 70-80 rpm, magari alzandosi in piedi, lo zoncolan sicuramente a 60 rpm. finora ho parlato dell'aspetto tecnico, conta anche l'aspetto motivazionale, che ti spiego con il mio esempio personale. quando facevo agonismo, facevo gran fondo di 3-5 ore, anche con oltre 50 km di salita, x dirti la salita lunga più dura che ho mai fatto è il mortirolo, il muro di sormano è molto peggio ma sono meno di 2 km:la cadenza media nelle gare era sulle 85 rpm, perché anche in salita raramente scendevo sotto le 80, e nelle salite pedalabili, andavo oltre le 90, tutto questo x avere sempre la muscolatura sciolta. ora dopo anni da quei tempi , ho ripreso ad andare in bici dopo 2 anni di stop x grossi problemi fisici. x ora, mi accontento di poter essere tornato a pedalare. x la mia sicurezza, evito di fare sforzi intensi in pratica vado a passeggio in mtb su misto asfalto sterrato. questo su percorsi dove fino a prima di smettere, in uscite molto ondulate con dislivelli di 700-1.000 m, con tanti muri,avevo cadenze medie sempre superiori a 80 rpm(mi era ormai naturale ) :ora in pianura viaggio a 75 rpm, sulle salite asfaltate a 65-70, sugli strappi sterrati a 60 rpm. questo x dirti, che più la motivazione di avere alte prestazioni è alta, più è naturale elevare la cadenza perché ci si rende conto che le alte rpm, favoriscono più velocità e meno affaticamento muscolare. spero di esserti stato utile
Chiarissimo,
grazie mille!
 
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