do un po’ di numeri tanto per per far capire come stanno le cose...
I velocisti top dopo una tappa di un giro relativamente piatta sono in grado di sprigionare un picco massimo di circa watt 1400/1450 per circa 10-15 secondi, questi tendono ad usare Bdc più rigide/strutturate quali le aero, appunto per ridurre al massimo eventuali fenomeni torsionali.
Ci sono diversi articoli, si trovano in rete, che spiegano che per far flettere un telaio tanto da disperdere parte della potenza (watt) erogata non basta solo valori rilevanti della stessa ma anche che sia tenuta per un certo lasso di tempo.
Adesso già faccio fatica ad immaginarmi un amatore seppur evoluto, per intenderci che vinca o che competa per farlo gf, mf o circuiti, riuscire ad erogare watt 1400/1450 ad un eventuale sprint, ma ne faccio ancora di più ad immaginarmi che seppur erogasse tali watt li riesca a tenere 10-15 secondi, range di tempo nel quale è immaginabile che si possa innescare il fenomeno della torsione-dispersone di watt...
Aggiungo, così rispondo pure a quel qualcuno che sosteneva che uno scalatore professionista in quanto tale non faccia testo se si parla di far flettere un telaio, che un certo Nibali se non ricordo male sulla salita Cote de Jenkin Road negli ultimi 1500 m (2 minuti) con pendenze a doppia cifra ha avuto due picchi a watt 900...immagino che pure Nibali in una volata piatta possa arrivare tranquillamente ad erogare watt 1200-1250-1300 ...ma lui é solo uno scalatore [emoji6]
Concludo dicendo che si, si può avere una sensazione di flessibilità in certi frangenti ma la maggior parte delle volte sono le
ruote che flettono, ed in quei casi dove il telaio tenda a farlo, più per sua caratteristica tecnica magari di garantire una certo confort, non raggiungerà quei livelli tali da farci disperdere i watt erogati, appunto perché parliamo di valori modesti.
Spero che con questo mio ennesimo intervento sia stato esaustivo.
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