Da Under, più di 10 anni fa, gli arrivi in salita abbastanza lunghi erano gestiti più o meno allo stesso modo. La salita veniva presa a velocità folli, primi 2km allucinanti poi la velocità diminuiva ma il ritmo rimane comunque alto. La selezione era rigorosamente da dietro...praticamente nessuno o quasi scattava. In gara entra in questione discorso psicologico oltre che fisico. Non a caso i numeri più significativi si fanno in gara e non in allenamento.
In certi casi tenere all’inizio permetteva di “rifiatare” un qualcosina se la salita lo permetteva...inoltre fatto il grosso della selezione, se si era fortunati ad essere rimasti con i primi 15, il ritmo diventava più altalenante e la potenza media calava in vista degli ultimi 2/3km. Chi però era rimasto indietro non rientrava praticamente mai per il semplice fatto che psicologicamente quando ti stacchi è difficile rimanere sul pezzo e secondo se ti sei staccato difficilmente lo fai “in controllo” ma perché eri andato abbondantemente fuori giri. Non è facile essere il Froome di turno (che in realtà sale forte ma regolare evitando strappi nella prima fase della salita e nei peggiori dei casi prende 200m dal primo)