Centro!
Da pag 30 a 63 di questo thread sono più preoccupato che convinto, nonostante le rassicuranti analisi soprattutto di
@sheik yerbouti e di alcuni moderatori.
Più che il non-problema di una corretta manutenzione, che non mi turberebbe, mi sembra, leggendo, che ci siano ancora tanti casi di imprevisto malfunzionamento, e differenze tra marche più sicure e altre più prone agli inconvenienti...
Molti mi diranno che sbaglio, ma è innegabile che troppi post mi spingono verso tale sensazione.
Saluti
IN MEDIA coloro i quali si oppongono agli sviluppi fanno più rumore di quelli che li accolgono, per cui IN MEDIA sembra sempre che i guai siano maggiori di quanto non siano in realtà, vale per i dischi ma è valso per tutto, dagli elettronici (forse ancora peggio) i quali non sono ancora stati sdoganati del tutto, ai comandi sulle leve, perfino ai pedali a sgancio rapido, ecc ecc.
Questo è generato dal fatto che spesso "i guai" sono dovuti a mancate conoscenze in quanto si tratta di nuovi elementi che vengono introdotti i quali richiedono di fare altre cose oppure di fare le stesse cose ma diversamente da come si è sempre stati abituati.
IN MEDIA la paura del nuovo fa sempre molti danni, non solo in questo ambito, che resta comunque il più conservatore tra tutte le discipline sportive.
Ci sono molti retaggi culturali, credenze consolidate, che è molto difficile rimuovere o smussare, ogni volta è necessario che passi del tempo e ci sia un ricambio generazionale dei praticanti e degli addetti ai lavori, il tutto rallentato ulteriormente dal fatto che i nuovi addetti ai lavori sono spesso "formati" dai vecchi addetti ai lavori.
Durante una telecronaca dei Mondiali inglesi di qualche giorno fà, un telecronista occasionale, mi pare qualcuno che sia nello staff delle nostre squadre femminili, ha affermato convintamente di essere contrario alla introduzione dei dischi nel ciclismo su strada, va bene ci può stare, ma il grave è che tra le motivazioni addotte la migliore è stata che "in gruppo sono pericolosi in quanto taglienti".
Ovvio che fino a quando la gente dell'ambiente è questa chi lo segue (l'ambiente) tende a credere a questo e ad altro.
Comunque lo sviluppo TENDENZIALMENTE se ne frega e prosegue indipendentemente da queste resistenze.
Nel caso dei dischi oggettivamente AL MOMENTO pesano di più e costano di più, normale siamo in una fase di prima introduzione massiccia sul mercato.
Tra non molto peseranno uguale e costeranno uguale.
Il resto PER ME è aria fritta.
P.S.: Io sono alla decima stagione con i Di2 ed alla terza con i dischi idraulici, non ho avuto folgorazioni elettriche dovute al mio gruppo né sono stato affettato dai dischi della mia biciletta o da quelli di altri.