jacknipper

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Ho letto tutto il thread e a mio avviso la faccenda é più o meno cosi: cavaliere sente il "produtore" che dice lo riparo e lo rivernicio. Ci vuol fare bella figura, dice al cliente che arriva nuovo (tanto arriva tutto riverniciato).
Il telaio é riverniciato solo in zona danno, Il cliente se ne accorge e cavaliere si arrampica sugli specchi.
Il cliente da per certo che cavaliere sia onesto e cbt no. Cosa che secondo me visti i precedenti del negozio stride un poco!


Per la riparazione se é fatta bene non é un rappezzo ma tiene meglio di prima, il carbonio é estremamente riparabile!
io ipotizzo, sembrerebbe, credo, penso, che abbia fatto tutto cavaliere
cbt avrà detto che se fosse stato crepato lo avrebbe cambiato: non essendo crepato ma solo una riga sulla vernice avrà risposto che non faceva nulla
al che cavaliere, dopo aver promesso la sostituzione, ipotizzo, penso, sembrerebbe, credo, forse, ha fatto lui la riparazione ad cazzum
potrebbe, ipotizzo, sembra, credo, essere andata così
 
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CANCELLO
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WINSPACE GOTOBIKE / fm056 29er
importare dalla Cina e verniciare in Italia è considerato, correttamente, Made in Italy
questo dice la norma
Niente di scorretto
Piuttosto...incauto acquisto. La legge non ammette ignoranza
 

golance

via col vento
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se i telai sono presi grezzi e rifiniti, verniciati, montati da loro, credo possano scriverlo

copioincollo quanto trovato sul loro sito:

Amiamo definirci alfieri del Made in Italy in quanto tutta la produzione avviene all’interno del nostro stabilimento di Cuneo, struttura all’interno della quale è presente anche il nostro outlet di fabbrica.

poi qua leggo che i telai sono importati(semo sicuri?) e che addirittura non ci sarebbe nessuna fabbrica ma al massimo una sede legale al loro indirizzo.
 

golance

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importare dalla Cina e verniciare in Italia è considerato, correttamente, Made in Italy
questo dice la norma
Niente di scorretto
Piuttosto...incauto acquisto. La legge non ammette ignoranza

copioincollo quanto ho trovato su wiki

Secondo quanto regolamentato dall'art.16 della legge 166 del 2009 (Decreto legge 135, 25 settembre 2009 - Parlamento Italiano) solo i prodotti totalmente fatti in Italia (cioè progettati, fabbricati e confezionati in Italia) possono fregiarsi dei marchi Made in Italy, 100% Made in Italy, 100% Italia, tutto italiano, in qualsiasi linguaggio essi espressi, con o senza la bandiera italiana. Ogni abuso è punito dalla legge[18].

non mi sembra di dedurre che telai progettati dal far east , importati e in italia solo verniciati e rimarchiati possano fregiarsi di made in italy.
mi sorge il subbio perchè non è la prima volta che leggo questa cosa. francamente non che mi importi più di tanto a livello di qualità del prodotto. ricordo con non troppo piacere l'adesivo made in china che stava sotto la mia cannondale, ma non per questo penso siano fabbricate da ipovedenti con materiali di terz'ordine, più che altro in casi come questo se è lecito aspettarsi una riparazione in sede scoprendo invece che i telai sono fabbricati da tutt'altra parte le aspettative dell'ignaro acquirente cambiano. non sono un esperto di legge ma secondo quanto leggo mi sembra siamo più vicini alla definizione di truffa che non a quella di made in italy.
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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copioincollo quanto ho trovato su wiki

Secondo quanto regolamentato dall'art.16 della legge 166 del 2009 (Decreto legge 135, 25 settembre 2009 - Parlamento Italiano) solo i prodotti totalmente fatti in Italia (cioè progettati, fabbricati e confezionati in Italia) possono fregiarsi dei marchi Made in Italy, 100% Made in Italy, 100% Italia, tutto italiano, in qualsiasi linguaggio essi espressi, con o senza la bandiera italiana. Ogni abuso è punito dalla legge[18].

non mi sembra di dedurre che telai progettati dal far east , importati e in italia solo verniciati e rimarchiati possano fregiarsi di made in italy.
mi sorge il subbio perchè non è la prima volta che leggo questa cosa. francamente non che mi importi più di tanto a livello di qualità del prodotto. ricordo con non troppo piacere l'adesivo made in china che stava sotto la mia cannondale, ma non per questo penso siano fabbricate da ipovedenti con materiali di terz'ordine, più che altro in casi come questo se è lecito aspettarsi una riparazione in sede scoprendo invece che i telai sono fabbricati da tutt'altra parte le aspettative dell'ignaro acquirente cambiano. non sono un esperto di legge ma secondo quanto leggo mi sembra siamo più vicini alla definizione di truffa che non a quella di made in italy.

quello che tu enunci e' l'iter x avere la certificazione da parte dell'ITPI (Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani) di prodotto 100% Qualità Originale Italiana, in merito all'indicazione del marchio d’origine “Made in Italy”, non dovrebbe essere cambiato nulla ovvero si puo' apporre sui prodotti finiti le cui fasi di lavorazione abbiano avuto luogo prevalentemente nel territorio nazionale ovvero almeno due delle fasi di lavorazione previste per ciascun settore siano state eseguite nel territorio.
 

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quello che tu enunci e' l'iter x avere la certificazione da parte dell'ITPI (Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani) di prodotto 100% Qualità Originale Italiana, in merito all'indicazione del marchio d’origine “Made in Italy”, non dovrebbe essere cambiato nulla ovvero si puo' apporre sui prodotti finiti le cui fasi di lavorazione abbiano avuto luogo prevalentemente nel territorio nazionale ovvero almeno due delle fasi di lavorazione previste per ciascun settore siano state eseguite nel territorio.

quindi es. in questo cas due fasi di lavorazione potrebbero essere verniciatura e assemblaggio?inteso come montare i componenti sul telaio.
cioè paradossalmente io da un'attività di verniciatura potrei ordinare telai no brand che vernicio e componenti gruppi ruote etc per potermi definire "un alfiere del made in italy"?
o anche semplicemente prendere delle ruote a basso costo cinesi metterci una grafica col mio marchio e venderle come ruote in carbonio made in italy a un prezzo gonfiato? sperando che qualche pesce abbocchi?
 

jacknipper

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quindi es. in questo cas due fasi di lavorazione potrebbero essere verniciatura e assemblaggio?inteso come montare i componenti sul telaio.
cioè paradossalmente io da un'attività di verniciatura potrei ordinare telai no brand che vernicio e componenti gruppi ruote etc per potermi definire "un alfiere del made in italy"?
o anche semplicemente prendere delle ruote a basso costo cinesi metterci una grafica col mio marchio e venderle come ruote in carbonio made in italy a un prezzo gonfiato? sperando che qualche pesce abbocchi?
se compri cerchi grezzi cinesi, li assembli con mozzi e raggi , aggiungi verniciatura, scritte, packaging, puoi mettere made in italy
 
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quindi es. in questo cas due fasi di lavorazione potrebbero essere verniciatura e assemblaggio?inteso come montare i componenti sul telaio.
cioè paradossalmente io da un'attività di verniciatura potrei ordinare telai no brand che vernicio e componenti gruppi ruote etc per potermi definire "un alfiere del made in italy"?
o anche semplicemente prendere delle ruote a basso costo cinesi metterci una grafica col mio marchio e venderle come ruote in carbonio made in italy a un prezzo gonfiato? sperando che qualche pesce abbocchi?

purtroppo e' proprio cosi', acquisto il grezzo dal far est e lo vernicio e rifinisco qui in Italia.
 
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j-axl

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ce l'ho
Se uguale alla maglieria, è sufficiente attaccarci l'etichetta ed imbustarle per definirle made in Italy.
Così mi disse una persona che lavora nel settore abbigliamento.
 

j-axl

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ce l'ho
Il problema è che quello che me lo ha detto ha un maglificio e fila in Italia, a Carpi per la precisione.
Lui si riferiva a quello che fanno "certi" brand del settore....di cui non riporto il nome.
Non ha interesse ne a mentirmi ne a convincermi visto che era un pour parler e non vende al privato.
Probabilmente la fase finale del telaio, la verniciatura, corrisponde all'etichettatura/confezionamento del filato.
 

pietrogrip

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Il problema è che quello che me lo ha detto ha un maglificio e fila in Italia, a Carpi per la precisione.
Lui si riferiva a quello che fanno "certi" brand del settore....di cui non riporto il nome.
Non ha interesse ne a mentirmi ne a convincermi visto che era un pour parler e non vende al privato.
Probabilmente la fase finale del telaio, la verniciatura, corrisponde all'etichettatura/confezionamento del filato.

allora siamo parecchio ot e stiamo inquinando il 3d aperto sulla cbt, comunque nel settore maglieria lo conosco parecchio ti ripeto quello che ti ha detto il tuo amico accade ma quella è una frode bella e buona, accade anche nel settore delle calzature anzi (successo nemmeno un mese fa) c’è chi si avvantaggia e si fa spedire direttamente dalla Cina il container con le scarpe con la targhetta Made in Italy già attaccata il problema nasce quando ti fanno l’ispezione doganale:yoga:
 

Takus

via col vento
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Bianchi
“il risultato è la conquista finale della maglia gialla.
Il telaio in questione è il Karbon Fiber, realizzato interamente all’interno del nostro stabilimento di Cuneo e progenitore degli attuali telai in carbonio monoscocca.
La Società oggi
La produzione di telai per biciclette da corsa continua ad essere il punto forte della società, al quale si affianca anche l’industria legata alla saldatura di acciaio, alluminio e titanio.


La scelta aziendale è rimasta la stessa di un tempo: privilegiare la qualità a scapito della quantità, utilizzando materiali di primissima scelta e tecnologia innovativa, rivolgendoci ad un target di mercato medio-alto con esigenze specifiche. I nostri telai Infatti sono realizzati interamente in fibra di carbonio 3K VHM o HM, centimetro per centimetro, su misura o slooping.”
Dal sito.
Comunque questa è l’azienda,

dovrebbero avere i macchinari per fare i telai in carbonio: autoclave etc che se vai a vedere aziende italiane che lo lavorano sono un po’ diverse, vedi WR compositi che sicuramente fanno loro in casa tutto, ma in ben altra struttura.
47209749-6DA0-4D03-9547-7682D132178D.jpeg FAF2AA35-D8EA-4A7D-86FB-0E41DF1CD9B8.jpeg

a voi il giudizio io non mi espongo e vorrei credere a quello che leggo sul loro sito.
 
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j-axl

Passista
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Nella foto dall'alto si vede un capannoncino, perciò qualcosina di attrezzatura avranno, forse.
Faccio un esempio, un piccolo OT: sono andato nella fabbrica che produce scarichi per moto, e che fornisce alcuni team che corrono al mondiale, e sono pure stato all'interno.
Invece che una factory con R&D asettica mi sono trovato davanti un capannone vecchio e piccolo, sembrava una di quelle strutture da fabbro di una volta, pure parecchio incasinata.
Tubi buttati di qua e di là, trucioli, zero operai o impiegati, solo il padrone.
Questo per dire che magari l'interno non ha nulla a che vedere con l'esterno.
Fine Ot.
 
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golance

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esatto magari è una ditta piccola che fa pochi pezzi e stop. quella che frontalmente sembra a tutti gli effetti un'abitazione può benissimo essere la casa dove vive il titolare/famigliari. ne conosco a bizzeffe che hanno la propria impresa attigua all'abitazione. comunque sia mi sono perso via, come si è arrivati alla conclusione che i telai sono importati e non effettivamente fatti da loro?
 

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scusa, ma tu come lo chiami uno che sul sito mette disponibili degli articoli che invece non ci sono e che ti manda una mail con ordine pronto per la consegna e invece non è vero?
ok, allora non è nè una truffa nè una frode!

è un comportamento molto corretto allora.
Non è il mio campo, ma effettivamente le parole truffa e Truffatore hanno un significato dal punto di vista giuridico che mal si sposano con la tua vicenda. Comunque ci sono anche altri siti non di ciclismo che fanno così, prezzi bassi, merce reale disponibile incongruente con l’ordine online, il cliente compra, loro intascano i soldi e dopo settimane spediscono. È un comportamento certamente scorretto ma se mi garantisce il prezzo più basso potrei anche accettarlo, dipende dalla situazione.
 

Ciclocancello

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16 Gennaio 2018
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Non ho idea di come lavori CBT e della eventuale provenienza dei sui telai, ma questa:



è Colnago (che penso abbia ben altro volume di vendite) .

Forse se CBT fosse realmente posizionata nel capannone che si vede alle spalle della casa avrebbe abbastanza spazio per una produzione numericamente contenuta, anche se mi lascia perplesso, ad esempio, l'assenza di un qualunque veicolo commerciale (nemmeno un furgoncino) fuori dalla struttura.

L'autoclave postato mi pare gigantesco, forse destinato a manufatti in carbonio piuttosto grandi (oppure ad un elevato numero di pezzi piccoli trattati simultaneamente).
Io ho trovato una foto di una unità più piccola sul sito di un'azienda artigianale che produce anche telai per bicicletta in carbonio.

Comunque a me sembra che si stia perdendo di vista il reale problema di chi ha aperto il topic, ovvero come è stata gestito gestito il difetto di un telaio in garanzia, poi che venga dall'Italia, dalla Cina o da Marte poco importa, secondo me.
 

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Takus

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Bianchi
Può essere che l’autoclave sia grande, ma dove metti poi i banchi per comporre i tubi con le fibre, dime, il magazzino materiali, banchi di montaggio, reparto verniciatura, prova materiali, bagni spogliatoi etc
Hai visto quanto è grande la WR compositi? Vedendo la pianta saranno si e no 200 mq lavorativi perché la casa davanti è al pianterreno il negozio in piccola parte perché il resto è occupato dalla pizzeria Gaudí ( si vede che il carbonio lo cuociono li)e al superiore civile abitazione; Inoltre di solito chi produce manufatti in fibra fa anche la componentistica, o lavora conto terzi.
Mah.
Comunque, se ci legge o glielo vanno a dire può sempre intervenire come a volte correttamente fa il Sig. Spada.
Diversamente una brutta virtuale figura.
 
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POWDERFINGER

Pignone
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Può essere che l’autoclave sia grande, ma dove metti poi i banchi per comporre i tubi con le fibre, dime, il magazzino materiali, banchi di montaggio, reparto verniciatura, prova materiali, bagni spogliatoi etc
Hai visto quanto è grande la WR compositi? Vedendo la pianta saranno si e no 200 mq lavorativi perché la casa davanti è al pianterreno il negozio in piccola parte perché il resto è occupato dalla pizzeria Gaudí ( si vede che il carbonio lo cuociono li)

Il capannone misura circa 550 m².
Simpatica la battuta sul forno per pizze/carbonio :mrgreen: