Perchè i Pro sono riluttanti al disco ?

FabB

Pedivella
15 Settembre 2013
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Perugia
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Bici
graziella
E' interessante come ad essere fermi e tradizionalisti rispetto all'innovazione delle biciclette da corsa siano proprio i produttori europei (italiani in primis), dalle foto dei ritiri vedo che Ineos - Pinarello, Jumbo Visma - Bianchi, Uae - Colnago, Ag2r - Eddy Merckx stanno utilizzando biciclette con i freni tradizionali, fanno eccezione le Ridley del team Lotto Soudal equipaggiate con Campagnolo a disco.
Ho letto da qualche parte (non ricordo dove, scusatemi) che le ruote Shimano Dura Ace disc che per sponsor sarebbero fornite a Ineos e Jumbo Visma sembra abbiano problemi di peso e affidabilità.
Anche la Movistar userà biciclette Canyon con i freni a disco con gruppo Sram, mentre le Giant Tcr del team CCC in ritiro avevano freni tradizionali, le Cervélo del team Sunweb? La S5 sicuramente a disco, la R5?
E' innegabile che in questa fase storica a spingere di più per i freni a disco siano i costruttori americani, che portano sulla bici da corsa diverse innovazioni sperimentate in altre discipline.
Dopo ste considerazioni mi fa ridere che 3/4 della gente che conosco che abbuffa la uallera col marketing brutto e cattivo che vuole farti "kambiareeeelabbbiiciiiii!!!!11!!!1!!" usa poi biciclette specialized (meglio se marchiate s-works), che sono quelli che spingono di più i dischi e le loro biciclette con aggressivissime campagne pubblicitarie e di caccia a testimonial eccellenti (vedi i pro più in voga).
Il buon vecchio italico analfabetismo funzionale.
:D
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Bici
sempre una in meno...
E' interessante come ad essere fermi e tradizionalisti rispetto all'innovazione delle biciclette da corsa siano proprio i produttori europei (italiani in primis), dalle foto dei ritiri vedo che Ineos - Pinarello, Jumbo Visma - Bianchi, Uae - Colnago, Ag2r - Eddy Merckx stanno utilizzando biciclette con i freni tradizionali, fanno eccezione le Ridley del team Lotto Soudal equipaggiate con Campagnolo a disco.
Ho letto da qualche parte (non ricordo dove, scusatemi) che le ruote Shimano Dura Ace disc che per sponsor sarebbero fornite a Ineos e Jumbo Visma sembra abbiano problemi di peso e affidabilità.
Anche la Movistar userà biciclette Canyon con i freni a disco con gruppo Sram, mentre le Giant Tcr del team CCC in ritiro avevano freni tradizionali, le Cervélo del team Sunweb? La S5 sicuramente a disco, la R5?
E' innegabile che in questa fase storica a spingere di più per i freni a disco siano i costruttori americani, che portano sulla bici da corsa diverse innovazioni sperimentate in altre discipline.
Dopo ste considerazioni mi fa ridere che 3/4 della gente che conosco che abbuffa la uallera col marketing brutto e cattivo che vuole farti "kambiareeeelabbbiiciiiii!!!!11!!!1!!" usa poi biciclette specialized (meglio se marchiate s-works), che sono quelli che spingono di più i dischi e le loro biciclette con aggressivissime campagne pubblicitarie e di caccia a testimonial eccellenti (vedi i pro più in voga).
Il buon vecchio italico analfabetismo funzionale.
:D
Quindi? Coi pro' riluttanti cosa c'entra?
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Che non credo assolutamente che siano i pro ad essere riluttanti, ma semmai i fornitori a dare loro il materiale da usare, mentre noi ci facciamo sette miliardi di seghe mentali su 100 grammi più o meno o su un quarto di watt risparmiato per aerodinamica o meno.
E come mai allora nonostante i fornitori dei team che hai citato all'inizio del tuo ragionamento abbiano a catalogo bici a disco, quei team, quegli stessi pro' , corrono su bici con freni caliper?
 

FabB

Pedivella
15 Settembre 2013
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graziella
E come mai allora nonostante i fornitori dei team che hai citato all'inizio del tuo ragionamento abbiano a catalogo bici a disco, quei team, quegli stessi pro' , corrono su bici con freni caliper?
Vediamo dopo le presentazioni ufficiali delle biciclette innanzitutto, intanto quelli che hanno presentato la bicicletta 2020 con freni tradizionali finora sono solo UAE e Jumbo Visma, che però metterà a disposizione dei corridori anche la XR4 disc.
Alcuni corridori della Ag2r avevano le bici coi dischi in ritiro, adesso secondo te o chiunque altro, un corridore professionista che praticamente utilizza la bicicletta come se fosse estensione dei propri arti, che problema dovrebbe avere ad usare una bicicletta con freni diversi?
In genere poi a cavallo del Tour de France molti costruttori presentano le nuove biciclette, scommettiamo che questa reticenza se Bianchi, Giant o altri presenteranno le nuove biciclette solo con freni a disco non ce l'avrà nessuno?
 

faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
Non hai risposto.
Tra l'altro è almeno da tre anni che tutti i brand hanno a catalogo bici coi freni a disco ma solo una parte (fino allo scorso anno per altro minoritaria) lì ha utilizzati nelle squadre pro tour di cui è fornitore.
Anche qui decine di pagine sui pregi dei freni a disco e sull'arretratezza di chi non li usa (chiaramente o.t.), ma nessuno sa dare una risposta plausibile alla domanda di chi ha aperto la discussione.
 

FabB

Pedivella
15 Settembre 2013
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graziella
Non hai risposto.
Tra l'altro è almeno da tre anni che tutti i brand hanno a catalogo bici coi freni a disco ma solo una parte (fino allo scorso anno per altro minoritaria) lì ha utilizzati nelle squadre pro tour di cui è fornitore.
Anche qui decine di pagine sui pregi dei freni a disco e sull'arretratezza di chi non li usa (chiaramente o.t.), ma nessuno sa dare una risposta plausibile alla domanda di chi ha aperto la discussione.
I pro usano quello che gli dai, i pro di oggi sono gente cresciuta agonisticamente con queste biciclette che magari non ha la più pallida cognizione tecnica o voglia di sperimentarsi con materiale nuovo per paura di incorrere in problemi che inficino le prestazioni, così come magari qualche squadra, considerando anche investimenti e problemi eventuali di assistenza nei grandi giri.
Le ragioni per cui ancora non tutti usano le bici di nuova generazione sono molteplici, ma io vedo solo giustificare questa cosa con la storiella del marketing, come se lo stesso non vale per tutti gli altri prodotti.
Le transizioni in un mondo tradizionalista come quello del ciclismo pro sono lente, questa discussione ne è l'esempio.
O.T. per me è puntare il dito contro il marketing quando il marketing è lo stesso che t'ha fatto comprare la bici tradizionale che hai adesso.
 
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faberfortunae

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sempre una in meno...
E perché mai allora, se come dici i pro usano quello che gli dai, un brand avrebbe interesse a promuovere ancora un oggetto che a detta di tutti è destinato ad estinguersi e a scomparire? Per altro meno performante (sempre a detta di molti) rispetto a quello più moderno i cui costi di produzione dovrebbero giustificarne una diffusione immediata?
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
E perché mai allora, se come dici i pro usano quello che gli dai, un brand avrebbe interesse a promuovere ancora un oggetto che a detta di tutti è destinato ad estinguersi e a scomparire? Per altro meno performante (sempre a detta di molti) rispetto a quello più moderno i cui costi di produzione dovrebbero giustificarne una diffusione immediata?
Alla tua domanda non ho risposte certe....o meglio non credo ce ne sia una definitiva e valida per quei casi che hai enunciato. Credo sia un mix di motivazioni che inducono alcune squadre a tenere i rim anche nel 2020. Vedremo poi in effetti quali lo faranno. Io credo che sostenere che il futuro del mercato non sia rivolto verso i dischi sia ormai ragionevolmente una tesi rimasta sulle tastiere di pochissime persone, non credo anche sulla tua. Quindi anche i vari Bianchi, Pinarello, Colnago credo lo sappiano. Perchè i loro team useranno forse ancora le rim (al momento scommetterei su Ineos, gli altri vedremo). Forse (forse lo ripeto) perchè non sono marchi così potenti da poter imporsi? Il prò usa quel che gli dai, inteso come singolo, questo è sicuro (ci sono fior di campionissimi passati a disc, gli ultimi Nibali e Valverde sembrano), però ci sta che una intera squadra abbia voce in capitolo col produttore....specie se il produttore non è così potente come a noi sembra (i marchi italiani sono potenti in Italia, ma sulla portata mondiale non saprei) come ci sta che una squadra abbia la/le menti che decidono che sono tradizionaliste come del resto lo sono certi utenti che rifiutano ciecamente ogni discorso disc. Ora, appurato che con la bici rim non perdi e con la bici disc non vinci, e viceversa, che bagnato a parte i prò non ne traggono vantaggi, mentre gli amatori secondo me si, credo basti tranquillamente un mix di squadra potente, con mente tradizionalista e costruttore "debole" affinchè una Ineos, piuttosto che una Lotto Jumbo, possano dire al produttore: "se vuoi darci le bici. le bici le scegliamo noi". Del resto la sponsorizzazione è un do ut des. Anzi, forse certi marchi han più bisogno di veicolare in qualche maniera il loro marchio di quanto certe squadre hanno bisogno di avere le loro bici, essendo che un altro fornitore loro lo trovano più di quanto un Pinarello trovi una squadra del livello di una Ineos.
Sarebbe curioso di trovare le statistiche nel mondo di Bianchi, Pinarello, e Colnago vendute...magari vendono più di Specy e allora il mio discorso cade.
 
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Cronoman
3 Novembre 2018
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Cannondale + n
E perché mai allora, se come dici i pro usano quello che gli dai, un brand avrebbe interesse a promuovere ancora un oggetto che a detta di tutti è destinato ad estinguersi e a scomparire? Per altro meno performante (sempre a detta di molti) rispetto a quello più moderno i cui costi di produzione dovrebbero giustificarne una diffusione immediata?

per diverse ragioni tra cui, non trascurabile, il continuare a mungere il più a lungo possibile anche tutti quelli che ragionano come te
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
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Cannondale S6 Dura Ace
Azzardo una risposta al titolo della discussione (pur non possedendo una bici disk, mi perdonerete): l'unica ragione che vedo alla resistenza dei pro è nell'eventuale cambio ruota nella concitazione della gara.
Non tanto nella rapidità della sostituzione quanto nella tolleranza del sistema disco.
Molto spesso dopo un cambio ruota al volo (e quindi magari non precisissimo) si vedono i pro aprire l'archetto freno (in genere quello posteriore).
Mi chiedo se una simile operazione potrebbe essere eseguita anche su dei freni a disco.
Questa secondo me l'unico vero motivo della loro (vera o presunta) resistenza al nuovo sistema.
Ricordiamoci che le soluzioni tecniche che valgono per noi non valgono necessariamente per loro (e viceversa).
 

never give up!

max_good
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Azzardo una risposta al titolo della discussione (pur non possedendo una bici disk, mi perdonerete): l'unica ragione che vedo alla resistenza dei pro è nell'eventuale cambio ruota nella concitazione della gara.
Non tanto nella rapidità della sostituzione quanto nella tolleranza del sistema disco.
Molto spesso dopo un cambio ruota al volo (e quindi magari non precisissimo) si vedono i pro aprire l'archetto freno (in genere quello posteriore).
Mi chiedo se una simile operazione potrebbe essere eseguita anche su dei freni a disco.
Questa secondo me l'unico vero motivo della loro (vera o presunta) resistenza al nuovo sistema.
Ricordiamoci che le soluzioni tecniche che valgono per noi non valgono necessariamente per loro (e viceversa).
Con il perno passante la posizione della ruota è una e unica....
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Azzardo una risposta al titolo della discussione (pur non possedendo una bici disk, mi perdonerete): l'unica ragione che vedo alla resistenza dei pro è nell'eventuale cambio ruota nella concitazione della gara.
Non tanto nella rapidità della sostituzione quanto nella tolleranza del sistema disco.
Molto spesso dopo un cambio ruota al volo (e quindi magari non precisissimo) si vedono i pro aprire l'archetto freno (in genere quello posteriore).
Mi chiedo se una simile operazione potrebbe essere eseguita anche su dei freni a disco.
Questa secondo me l'unico vero motivo della loro (vera o presunta) resistenza al nuovo sistema.
Ricordiamoci che le soluzioni tecniche che valgono per noi non valgono necessariamente per loro (e viceversa).
I dischi non hanno quel genere di regolazione al volo e obiettivamente la distanza delle pastiglie dal disco è piuttosto vicina e non regolabile. Però, la ruota, oltre ad essere come ti è stato detto, ponibile in una unica precisa posizione per via del perno passante, di base non crea problemi di intercambiabilità. Una posizione millimetricamente diversa del disco per via del mozzo, tale da poter strusciare sulla pastiglia, la si potrebbe avere con ruote di marca diversa. Improbabile, ma possibile. Però loro usano sempre le stesse ruote all'interno dell squadre quindi a rigor di logica sono tutte uguali. Fra l'altro è una cosa che la si può provare prima, dunque controllare prima della partenza che nessuna ruota crei un problema del genere, fermo restanto che come detto è una ipotesi difficile ma possibile sostanzialmente solo se metti una Shimano al posto di una Mavic (due marche a caso) cosa che per loro sicuramente non è.
 
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guido76b

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BMC Team Machine slr01
E' interessante come ad essere fermi e tradizionalisti rispetto all'innovazione delle biciclette da corsa siano proprio i produttori europei (italiani in primis), dalle foto dei ritiri vedo che Ineos - Pinarello, Jumbo Visma - Bianchi, Uae - Colnago, Ag2r - Eddy Merckx stanno utilizzando biciclette con i freni tradizionali, fanno eccezione le Ridley del team Lotto Soudal equipaggiate con Campagnolo a disco.
Ho letto da qualche parte (non ricordo dove, scusatemi) che le ruote Shimano Dura Ace disc che per sponsor sarebbero fornite a Ineos e Jumbo Visma sembra abbiano problemi di peso e affidabilità.
Anche la Movistar userà biciclette Canyon con i freni a disco con gruppo Sram, mentre le Giant Tcr del team CCC in ritiro avevano freni tradizionali, le Cervélo del team Sunweb? La S5 sicuramente a disco, la R5?
E' innegabile che in questa fase storica a spingere di più per i freni a disco siano i costruttori americani, che portano sulla bici da corsa diverse innovazioni sperimentate in altre discipline.
Dopo ste considerazioni mi fa ridere che 3/4 della gente che conosco che abbuffa la uallera col marketing brutto e cattivo che vuole farti "kambiareeeelabbbiiciiiii!!!!11!!!1!!" usa poi biciclette specialized (meglio se marchiate s-works), che sono quelli che spingono di più i dischi e le loro biciclette con aggressivissime campagne pubblicitarie e di caccia a testimonial eccellenti (vedi i pro più in voga).
Il buon vecchio italico analfabetismo funzionale.

:D
Non ho capito cosa intendi...
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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I dischi non hanno quel genere di regolazione al volo e obiettivamente la distanza delle pastiglie dal disco è piuttosto vicina e non regolabile. Però, la ruota, oltre ad essere come ti è stato detto, ponibile in una unica precisa posizione per via del perno passante, di base non crea problemi di intercambiabilità. Una posizione millimetricamente diversa del disco per via del mozzo, tale da poter strusciare sulla pastiglia, la si potrebbe avere con ruote di marca diversa. Improbabile, ma possibile. Però loro usano sempre le stesse ruote all'interno dell squadre quindi a rigor di logica sono tutte uguali. Fra l'altro è una cosa che la si può provare prima, dunque controllare prima della partenza che nessuna ruota crei un problema del genere, fermo restanto che come detto è una ipotesi difficile ma possibile sostanzialmente solo se metti una Shimano al posto di una Mavic (due marche a caso) cosa che per loro sicuramente non è.
Perfettamente d'accordo.
Ma nell'ipotesi del cambio ruota neutro (che in genere è Mavic o Shimano) questo problema si potrebbe verificare per le squadre che montano (ad esempio), Roval, Campagnolo, Bontrager, Ursus, ecc.
Aggiungo (e chiedo) che le tolleranze sono di decimi di millimetro e che a parità di marca bici e ruote potrebbero esserci degli scarti tali da far strisciare il disco sulle pastiglie.
Inoltre ho letto che i dischi sono delicati e si storgono con facilità: nella concitazione della gara e dello stivaggio delle ruote all'interno dell'ammiraglia potrebbero esserci rischi di storgerli?
Mi interrogo perché siano riluttanti visto che (al netto della manutenzione che non fanno loro ma i meccanici) i vantaggi sulla carta sono innegabili....ci sfugge qualcosa?
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.027
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Perfettamente d'accordo.
Ma nell'ipotesi del cambio ruota neutro (che in genere è Mavic o Shimano) questo problema si potrebbe verificare per le squadre che montano (ad esempio), Roval, Campagnolo, Bontrager, Ursus, ecc.
Aggiungo (e chiedo) che le tolleranze sono di decimi di millimetro e che a parità di marca bici e ruote potrebbero esserci degli scarti tali da far strisciare il disco sulle pastiglie.
Inoltre ho letto che i dischi sono delicati e si storgono con facilità: nella concitazione della gara e dello stivaggio delle ruote all'interno dell'ammiraglia potrebbero esserci rischi di storgerli?
Mi interrogo perché siano riluttanti visto che (al netto della manutenzione che non fanno loro ma i meccanici) i vantaggi sulla carta sono innegabili....ci sfugge qualcosa?
Ci sfugge tutto e niente, solo loro potrebbero dare una risposta, e non è detto che avrebbe una ragione tecnica. Chi andrebbe in giro oggi con punta piedi e cinghietti se non all'Eroica? Eppure quando io correvo tra gli esordienti con i Look Saronni aveva ancora i puntapiedi, oltre che le guaine dei freni sopramanubrio, l'avversione al casco...
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
.............Ma nell'ipotesi del cambio ruota neutro (che in genere è Mavic o Shimano) questo problema si potrebbe verificare per le squadre che montano (ad esempio), Roval, Campagnolo, Bontrager, Ursus, ecc.
Aggiungo (e chiedo) che le tolleranze sono di decimi di millimetro e che a parità di marca bici e ruote potrebbero esserci degli scarti tali da far strisciare il disco sulle pastiglie.........
Ammesso che succeda, quante volte l'assistenza neutra è più pronta dell'ammiraglia? (di questo non ho idea). Cosa ci mettono se accade un caso del genere a ricambiargliela al volo di nuovo? Sebbene, sia ovviamente da evitare.
Inoltre ho letto che i dischi sono delicati e si storgono con facilità: nella concitazione della gara e dello stivaggio delle ruote all'interno dell'ammiraglia potrebbero esserci rischi di storgerli?.......
Che si storcono con facilità non è vero. E' vero che può succedere leggermente non standoci attenti, ma se lo sai ci stai attento. Nel caso si storca leggermente (per piegarlo di brutto ci vuole volontà) al massimo fa zin zin. Fastidioso acusticamente ma irrilevante come watt.
......
Mi interrogo perché siano riluttanti visto che (al netto della manutenzione che non fanno loro ma i meccanici) i vantaggi sulla carta sono innegabili....ci sfugge qualcosa?
Alla tua domanda, e ammesso che siano effettivamente reticenti(qualcuno probabilmente si) è già stata data più e più volte (ipotetica) risposta in questo 3d. Altre diverse non credo ne siano possibili. Può essere che ti sfuggano le risposte già date :-)xxxx