Concordo, qui il tema non è la differenza tra fiesta e classe c, segmenti diversi, ma, eventualmente tra un a4, una classe c ed una serie 3 insomma diverse declinazioni all'interno dello steso segmento.
Esatto. I paragoni con l'ambito automotive sono sempre fuorvianti secondo me, perché spesso si fanno "massimalizzando", tipo "Fiat vs Ferrari" o facendo paralleli sul prestigio del marchio, tipo "Colnago è la Mercedes delle bici". Che possono anche essere azzeccati, ma solo nell'identificare una certa identità (che in questo caso può essere "il marchio del cümenda"
). Ma finisce li perché poi le differenze "tecnico-pratiche" sono molto più sfumate, e rilevano quasi sempre proprio e solo nell'accuratezza della realizzazione. Che può fare differenze notevoli in realtà, ma non percepibili al solito.
Non a caso c'è gente che ha fatto una ragione di vita dire "che è tutto uguale". Non lo è, ma dipendentemente da una certa prospettiva. È come dire: cambia qualcosa accelerare da 0-100kmh in 3" o 2,5"? Per quello che guida no. Deve infatti misurarlo per verificarlo. Ma dal punto di vista "ingegneristico" tirare via quel mezzo secondo è un'impresa! Servono
molti kg in meno e/o cv in più.
Idem per le bici. Una scatola movimento press-fit fatta male, con tolleranze troppo lasche o non in asse (di meno di 1mm) può essere una noia di rumorini vari e ciucciarsi anche 10W. Che sono un'enormità in bici! Ma di cui uno è impossibile si accorga pedalando.
il dito verso un indirizzo del marketing delle biciclette che ormai punta tutto su concetti, come hai ben scritto anche tu, più di apparenza che di sostanza
Non direi tanto di apparenza, ma spostando l'attenzione su concetti irrilevanti o impossibili da verificare. Definire "reattività" non è univoco ad esempio, quindi puoi dire senza problemi che hai la bici più reattiva del mondo senza che nessuno te lo possa contestare.
quindi si parla di elementi più "intangibili" che se vuoi puoi tradurre, di nuovo, in marketing. E colnago in questo è sempre stato maestro (marketing, sponsorizzazioni, cura dell'estetica/dettaglio)
Colnago è sempre stato un genio (visto che non ha mai studiato marketing) a porre l'attenzione nella promozione dei propri prodotti rispetto il proprio posizionamento.
Ci sono aziende più piccole della sua che stupidamente fanno il verso a quelle gigantesche ripetendo a pappagallo gli stessi slogan.
Lui invece, essendo di nicchia, valorizza l'affidabilità e la cura della realizzazione. Strizzando l'occhio all'età media del suo target.
Bisogna dargli atto che poi queste caratteristiche hanno un riscontro reale.