Colnago: "molti non capiscono il valore reale di una bici"

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Bengi

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Dichiarazioni di mister Colnago:
"Colnago costa qualche centinaio di euro in più, ma i nostri telai non si rompono improvvisamente. Incontro centinaia di persone che hanno avuto una Colnago per anni. Forse ho fatto l'errore di rendere le mie bici troppo forti".
Qui mi sembra che faccia un po' di terrorismo psicologico: quanti e quali sono realmente gli "altri" telai (cioe' non suoi) che si rompono improvvisamente? E poi, sarcasticamente si autocolpevolizza del fatto di essere troppo bravo (rendere le proprie bici "troppo forti"). Suvvia, a che gioco vogliamo giocare?

Altra perla:
"le persone che acquistano telai economici e si concentrano sul prezzo non si rendono conto di essere derubate. Guardano lo strato finale di vernice, si fanno ammaliare dal marketing, ma non si preoccupano di cosa c'è sotto".
Qui in pratica considera degli inconsapevoli coloro che acquistano telai economici (non suoi) e non gli viene il dubbio che una persona possa fare tutta una serie di valutazioni razionali che lo inducono poi a non acquistare prodotti top di gamma (non suoi). Secondo la sua logica dovrebbero esistere solo telai curatissimi e (spropositatamente) costosi come i suoi. Ahime' (per lui) invece (per fortuna per tutti) il mercato offre una vasta gamma di prodotti dall'ottimo rapporto q/p che possono soddisfare un'ampia varieta' di acquirenti con esigenze diverse.

Altra uscita per rincarare la dose:
"La differenza è come quella che passa tra comprare una giacca economica e un abito italiano su misura. Non c'è paragone perché finisci per buttare via il capo economico dopo alcuni lavaggi".
E qui si cimenta nel tentativo maldestro di far passare l'idea che un prodotto economico debba essere per forza scarsamente duraturo. La realta' invece la conosciamo tutti e non e' proprio cosi'!

Se poi ci aggiungiamo il titolo del 3ad ("molti non capiscono il valore reale di una bici") cioe' il mercato non comprende il valore dei miei prodotti, si puo' vedere come la sua visione dela realta' sia totalmente distorta. Qualcuno glielo dica che: NON E' IL MERCATO CHE DEVE COMPRENDERE I SUOI PRODOTTI, MA SONO I SUOI PRODOTTI CHE DEVONO "COMPRENDERE" IL MERCATO!

Dopo queste uscite del patron di tale azienda, penso che non avro' MAI una bici con il suo marchio!
Rimane - per me- un mistero come un'azienda (ora sulla via del declino) possa aver avuto il discreto successo che in passato ha ottenuto con a capo una persona che la pensa in questo modo ...
 
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Dichiarazioni di mister Colnago:
"Colnago costa qualche centinaio di euro in più, ma i nostri telai non si rompono improvvisamente. Incontro centinaia di persone che hanno avuto una Colnago per anni. Forse ho fatto l'errore di rendere le mie bici troppo forti".
Qui mi sembra che faccia un po' di terrorismo psicologico: quanti e quali sono realmente gli "altri" telai (cioe' non suoi) che si rompono improvvisamente? E poi, sarcasticamente si autocolpevolizza del fatto di essere troppo bravo (rendere le proprie bici "troppo forti"). Suvvia, a che gioco vogliamo giocare?

Altra perla:
"le persone che acquistano telai economici e si concentrano sul prezzo non si rendono conto di essere derubate. Guardano lo strato finale di vernice, si fanno ammaliare dal marketing, ma non si preoccupano di cosa c'è sotto".
Qui in pratica da' dei beoti a quanti acquistano telai economici (non suoi) e non gli viene il dubbio che una persona possa fare tutta una serie di valutazioni razionali che lo inducono poi a non acquistare prodotti top di gamma (non suoi). Secondo la sua logica dovrebbero esistere solo telai curatissimi e (spropositatamente) costosi come i suoi. Ahime' (per lui) invece (per fortuna per tutti) il mercato offre una vasta gamma di prodotti dall'ottimo rapporto q/p che possono soddisfare un'ampia varieta' di acquirenti con esigenze diverse.

Altra uscita per rincarare la dose:
"La differenza è come quella che passa tra comprare una giacca economica e un abito italiano su misura. Non c'è paragone perché finisci per buttare via il capo economico dopo alcuni lavaggi".
E qui si cimenta nel tentativo maldestro di far passare l'idea che un prodotto economico debba essere per forza scarsamente duraturo. La realta' invece la conosciamo tutti e non e' proprio cosi'!

Se poi ci aggiungiamo il titolo del 3ad ("molti non capiscono il valore reale di una bici") cioe' il mercato non comprende il valore dei miei prodotti, si puo' vedere come la sua visione dela realta' sia totalmente distorta. Qualcuno glielo dica che: NON E' IL MERCATO CHE DEVE COMPRENDERE I SUOI PRODOTTI, MA SONO I SUOI PRODOTTI CHE DEVONO "COMPRENDERE" IL MERCATO!

Dopo queste uscite del patron di tale azienda, penso che non avro' MAI una bici con il suo marchio!
Rimane - per me- un mistero come un'azienda (ora sulla via del declino) possa aver avuto il discreto successo che in passato ha ottenuto con a capo una persona che la pensa in questo modo ...
Ora in via di declino non so dove lo vedi, non ho i bilanci sotto mano ma non mi sembra sia messa male anzi, per tutto il resto come detto ha venduto il suo prodotto, ha fatto marketing, qualcuno ci crede altri no, a qualcuno piace ad altri no, c’è chi crede che siano fatti meglio degli altri e di qualità eccelsa pur essendo fatti a livello industriale con prodotti della filiera industriale ovvero da terzisti che lavorano per altri, questo è il commercio
 

cbr70

Scalatore
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non capisco se il suo e' uno sfogo perche' sta perdendo fette di mercato in maniera preoccupante o perche' va a gonfie vele e se lo puo' permettere.
sono due posizioni che mi farebbero dire due cose differenti
 

Del Tongo

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Con ordine:

Il temuto marketing è veramente molto pervasivo,
sfrondiamo un po

per le taglie la situazione è questa, non direi che è l'unico modo per andare oltre le 4/5 taglie:

13 taglie per pinarello
7 per cannondale
7 per trek
c64 sloping -->9
c64h-->5
e ovviamente a richiesta su misura

Come detto precedentemente, per casi particolari, le soluzioni "manuali" possono aggiungere flessibilità (dovrebbe essere lo scopo). La domanda è sempre la stessa, al cliente serve? in quanti lo richiedono? regge il costo e la complessità in piu? aggiunge un beneficio?



Anche tu liquidi il processo produtttivo come un semplice incollaggio di tubi,quando invece non e' cosi',pensa solo alla progettazione delle congiunzioni.
Secondo te sono pezzi incollati pure quelli oppure sono elementi monoscocca?
Ssecondo te e' facile costruire una miriade di congiunzioni monoscocca con angolazioni diverse?
Vogliamo parlare dei tubi poi?
Io so che i tubi dei miei telai,all'interno,sono completamente lisci,puoi dire la stessa cosa dei monoscocca?
Hai mai visto delle sezioni di monoscocca all'interno?


qui mettiamo insieme il processo produttivo con la progettazione:

processo produttivo:
incollare i tubi è incollare i tubi, nulla di rivoluzionario si fa da piu di 30 anni con i noti pro e contro. Lo fa Colnago

per la domanda riguardo la complessità nel progettare/creare le congiunzioni e tubi non è nulla di complicato o dirompente: verosimilmente sono prodotte da fornitori che lavorano anche per altri produttori ed applicando tecnologie conosciute e diffuse. Lo fanno fornitori esterni

Non mi devi convincere, e a me personalmente, piace Colnago, ho sempre ammirato i master. Da un punto di vita industriale però ci sono un po' di incertezze dovute a quanto scritto sopra, spero che i clienti continuino a premiare la storia ed il fascino del marchio per il bene di tutto il settore. Questo non vuol dire pero prendere per buono tutto quello che vien raccontato in modo acritico.
Io devo convincere te?
Non e' che forse ci stiamo sopravvalutando un tantino?
" nulla di rivoluzionario" dici.....e cosa mai dovresti rivoluzionare,quando un progetto e' valido,lo si affina negli anni.
Che poi vatti a contare quante congiunzioni sono rimaste nel c64,se il carro e' simmetrico o meno,come e' fatto il canotto della forcella del modello a disco,quale sezione di pneumatici puoi adottare.
Confronta questo con il c60,il c60 con il c59 e via discorrendo,una evoluziine senza sosta,e il valore aggiunto ce l'hai,come sempre,sotto le chiappe.
Mi piacerebbe vederti con colla,tubi e congiunzioni in mano,forse adesso te la caveresti,visto che visto che la sagoma della congiunzione ricalca alla perfezione quella dei tubi,ma una volta,quando tutto era tondo,sai le.risate...
Cio' detto,non sono un colnaghista talebano,ultimamente mi trovo quasi sempre a pedalare sulla Bianchi Specialissima,nulla di rivoluzionario anche qui,otto tubbi piu' o meno giuntati,e da Bianchista,De Rosiano,Cinelliano etc,non mi sento ne' offeso ne' preso per i fondelli dal messaggio del cav.Colnago.
 

sembola

Velocista
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verde
@Paolillo stiamo parlando di due concetti di "valore" diversi tra loro.

A livello economico è fuori discussione che la manodopera manuale aumenti il "valore": si passa da un pacchetto di pelli o da un mazzo di tubi, di per sè inutilizzabili ed "inutili" ad un telaio fatto e finito che possiede un' utilità intrinseca maggiore.

Ma qua parliamo di una cosa diversa, del "valore" visto dalla parte del marketing, di dare al potenziale acquirente un motivo per aprire il blocchetto degli assegni. Ed in questo caso il fatto che ci sia (o che venga esaltata, vedi oltre) la componente manuale della fase produttiva può essere un elemento di "valore" oppure no a seconda del prodotto, del target, del mercato e di tante altre cose. @Raven ha fatto l'esempio dello smartphone, io posso farne uno preso dall'intervista, il fatto che un abito su misura sia realizzato da un abile sarto per me non rappresenta un valore nel senso del marketing perchè a) non uso abiti b) non me lo potrei permettere ergo non lo compero.

nota: la questione non è solo se ci sia una componente manuale, ma se questa faccia o non faccia parte di un progetto complessivo a livello di "racconto" del prodotto al cliente potenziale. Per dire nelle megafabbriche cinesi i telai in alluminio venivano (e vengono) saldati interamente a mano (vedi il racconto del direttore @marco ) eppure non ho mai visto questo elemento usato per convincere della loro qualità...
 
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@Paolillo stiamo parlando di due concetti di "valore" diversi tra loro.

A livello economico è fuori discussione che la manodopera manuale aumenti il "valore": si passa da un pacchetto di pelli o da un mazzo di tubi, di per sè inutilizzabili ed "inutili" ad un telaio fatto e finito che possiede un' utilità intrinseca maggiore.

Ma qua parliamo di una cosa diversa, del "valore" visto dalla parte del marketing, di dare al potenziale acquirente un motivo per aprire il blocchetto degli assegni. Ed in questo caso il fatto che ci sia (o che venga esaltata, vedi oltre) la componente manuale della fase produttiva può essere un elemento di "valore" oppure no a seconda del prodotto, del target, del mercato e di tante altre cose. @Raven ha fatto l'esempio dello smartphone, io posso farne uno preso dall'intervista, il fatto che un abito su misura sia realizzato da un abile sarto per me non rappresenta un valore nel senso del marketing perchè a) non uso abiti b) non me lo potrei permettere ergo non lo compero.

nota: la questione non è solo se ci sia una componente manuale, ma se questa faccia o non faccia parte di un progetto complessivo a livello di "racconto" del prodotto al cliente potenziale. Per dire nelle megafabbriche cinesi i telai in alluminio venivano (e vengono) saldati interamente a mano (vedi il racconto del direttore @marco ) eppure non ho mai visto questo elemento usato per convincere della loro qualità...
Ammaza, tutti "imprenditori" ed esperti di marketing... Forse non avete capito che a Colnago non gliene è mai importato niente del marketing. Lui ha sempre costruito ciò che gli piaceva e che riteneva funzionale . Ricordate ad esempio, quando introdusse la forcella dritta? Tutti a criticarla, adesso tutti i costruttori l'adottano.
 
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pietrogrip

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Ammaza, tutti "imprenditori" ed esperti di marketing... Forse non avete capito che a Colnago non gliene è mai importato niente del marketing. Lui ha sempre costruito ciò che gli piaceva e che riteneva funzionale . Ricordate ad esempio, quando introdusse la forcella dritta? Tutti a criticarla, adesso tutti i costruttori l'adottano.

allora perche' sponsorizza la uae e il dagrandevogliofareilprof, per beneficenza????
 

sembola

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@Paolillo del marketing non può fregarsene nessuno, altrimenti è come giocare alla pentolaccia, un colpo magari va a segno ma rischi di darne tanti a vuoto. Che poi è proprio quello di cui si lamenta il cavaliere...

Quanto all'essere esperti o imprenditori , io non sono né l'uno né l'altro ma ho una certa familiarità con i concetti economici ed aziendali per il lavoro che faccio. Se dico una castroneria puoi (devi!) contestarmela mostrandomi dove sbaglio, ma il dileggio anche no.
 

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allora perche' sponsorizza la uae e il dagrandevogliofareilprof, per beneficenza????
Non solo. Progettare una forcella diritta differenziando il tuo prodotto dagli altri (per motivi tecnici od estetici cambia poco o nulla) è innovazione ed è marketing tanto quanto sfruttare l'immagine di tradizione e di artigianalità. E tanto quanto crearsi una credibilità dal nulla come ha fatto ad esempio Canyon anche sponsorizzando i pro.
 

pietrogrip

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Non solo. Progettare una forcella diritta differenziando il tuo prodotto dagli altri (per motivi tecnici od estetici cambia poco o nulla) è innovazione ed è marketing tanto quanto sfruttare l'immagine di tradizione e di artigianalità. E tanto quanto crearsi una credibilità dal nulla come ha fatto ad esempio Canyon anche sponsorizzando i pro.

ma infatti è quello che cerco di ribadire dall’inizio del 3d ma vedo che i fan sfegatati hanno i paraocchi e poco obiettività’, come dicevi, tu puoi darmi del fesso ma se ti dico che in questa ampia cerchia dei fessi ci rientri pure tu, che il cavaliere ti sta prendendo per i fondelli alla stessa stregua degli altri marchi, non va bene, vabbè me ne farò una ragione
 

Raven

Cronoman
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Io devo convincere te?
Non e' che forse ci stiamo sopravvalutando un tantino?
" nulla di rivoluzionario" dici.....e cosa mai dovresti rivoluzionare,quando un progetto e' valido,lo si affina negli anni.
Che poi vatti a contare quante congiunzioni sono rimaste nel c64,se il carro e' simmetrico o meno,come e' fatto il canotto della forcella del modello a disco,quale sezione di pneumatici puoi adottare.
Confronta questo con il c60,il c60 con il c59 e via discorrendo,una evoluziine senza sosta,e il valore aggiunto ce l'hai,come sempre,sotto le chiappe.
Mi piacerebbe vederti con colla,tubi e congiunzioni in mano,forse adesso te la caveresti,visto che visto che la sagoma della congiunzione ricalca alla perfezione quella dei tubi,ma una volta,quando tutto era tondo,sai le.risate...
Cio' detto,non sono un colnaghista talebano,ultimamente mi trovo quasi sempre a pedalare sulla Bianchi Specialissima,nulla di rivoluzionario anche qui,otto tubbi piu' o meno giuntati,e da Bianchista,De Rosiano,Cinelliano etc,non mi sento ne' offeso ne' preso per i fondelli dal messaggio del cav.Colnago.

La bici da sterrato l'ha da poco presentata,elettroassistita e non.
Cosa dovrebbe reinventarsi?


La discussione è partita, ed è basata, sull'intervista del titolare di un'azienda. Si lamenta del fatto che i clienti non capiscono il valore del suo brand (prodotto). Facendo una rapida analisi, e vedendo quello che dici anche tu, il punto è questo.

Ha molto poco di sufficientemente innovativo/speciale per attirare nuovi clienti o convincere gli attuali a cambiare con alta frequenza, molto probabilmente perché come dici anche tu porta avanti "un progetto (e)' valido,lo si affina negli anni."

La domanda che ci siamo posti, e a cui abbiamo provato a dare risposta, è: dov'è il valore nella produzione Colnago? e la risposta per ora sembra essere:
  • storicità--> prestigio
  • made (designed) in italy
  • Classicità
  • Fatto a mano?--> su questo abbiamo visto che non è chiaro sia un valore in senso assoluto
  • Cura dei dettagli / maggior "qualità" --> qui sembra che i clienti di altri brand, anche a detta di Colnago non se ne accorgano. Non è chiaro cosa voglia dire qualità
Un cliente compra una Colnago se per lui questi valori superano l'eborso richiesto.

Per (definire) e comunicare in modo efficace questi valori si usa, tutti ed in tutto il mondo, una funzione aziendale che si chiama Marketing/comunicazione. Ed infatti anche Colnago fa questo, lo ha sempre fatto , prima in modo meno strutturato e più. istintivo ora in modo più strutturato (al netto dell'intervista.. )

Leggendo le sue dichiarazioni pare le vendite non vadano come lui si prefigge/desidera. Per cui tre possibilità:
  • Ha aspettative sbagliate sui volumi
  • I prezzi sono troppo alti
  • Il valore proposto non convince i clienti
è da capire quale sia il motivo principale, sicuramente un mix dei tre.
Se il suo valore di differenziazione (come da lui asserito) è l'essere sovraingegnerizzato e costruito in modo più costoso della concorrenza, ed i clienti non lo apprezzano ha un bel problema:
  • ha un costo industriale più alto --> margini piu bassi e poca flessibilità sul prezzo
  • Non sta offrendo un valore riconoscibile dai clienti, specialmente quelli da conquistare
Il rischio è quindi di aver puntato su un cavallo zoppo


Vedendo rapidamente i bilanci online si vede che i margini scendono molto e il fatturato meno, vuol dire che il prezzo non tiene/maggiore scontisitca/supporto alla rete od un peggiore mix prodotto (vendo in maggioranza bici con marginalità inferiore)

La domanda che viene naturale è quindi: cosa succederà nel futuro? è evidente che continuare cosi porta al galleggiamento/riduzione dei clienti.
Si è poi discusso sulla tipologia di azienda, definendola inequivocabilmente come industriale, ne consegue che la sopravvivenza non è possibile senza la crescita clienti.

Per crescere, è ormai evidente, deve innovare non basta affinare
 

Raven

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Ammaza, tutti "imprenditori" ed esperti di marketing... Forse non avete capito che a Colnago non gliene è mai importato niente del marketing. Lui ha sempre costruito ciò che gli piaceva e che riteneva funzionale . Ricordate ad esempio, quando introdusse la forcella dritta? Tutti a criticarla, adesso tutti i costruttori l'adottano.

E con questo chiudi il cerchio.

Citi esattamente il messaggio veicolato attraverso il tanto vituperato marketing, dichiarando al tempo stesso che non esiste. Non c'è miglior attestato alla bontà del lavoro svolto.

Com'era? la prima regola del fight club è che...?
 

golias

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Se il suo valore di differenziazione (come da lui asserito) è l'essere sovraingegnerizzato e costruito in modo più costoso della concorrenza, ed i clienti non lo apprezzano ha un bel problema:
  • ha un costo industriale più alto --> margini piu bassi e poca flessibilità sul prezzo
  • Non sta offrendo un valore riconoscibile dai clienti, specialmente quelli da conquistare
Il rischio è quindi di aver puntato su un cavallo zoppo
Diciamo che il cavallo si è azzoppato nel tempo, la sua filosofia lo ha sempre ripagato, ma oggi non ha più lo stesso valore e come ho già scritto.. è finito nel classico cul de sac da lui stesso creato quando altri invece hanno puntato molto di più sulla comunicatività facendo uso del vituperato marketing.
Sarà dura per lui sovvertire questa situazione perchè si troverebbe ad andar contro ai suoi stessi principi o alla sua filosofia di bici sulla quale lui stesso ha sempre puntato.
Forse gli conviene puntare sulla nicchia e ritagliarsi una fetta di mercato dal sapore vip ;-)
 

Bengi

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non capisco se il suo e' uno sfogo perche' sta perdendo fette di mercato in maniera preoccupante o perche' va a gonfie vele e se lo puo' permettere.
sono due posizioni che mi farebbero dire due cose differenti
Direi che in ogni caso la sua e' un'uscita quanto meno inopportuna...
(Forse soffre del fatto che il suo fatturato rimane sempre circa la meta' di quello di un suo diretto concorrente italiano: Pinarello, e non si capacita di questo...)
 
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non capisco se il suo e' uno sfogo perche' sta perdendo fette di mercato in maniera preoccupante o perche' va a gonfie vele e se lo puo' permettere.
sono due posizioni che mi farebbero dire due cose differenti
Secondo me sarebbe bastato portare uno o due dati concreti a supporto. La classica differenza tra opinioni personali e ragionare su fatti. Le opinioni sono discretamente inutili, specialmente se non sei un opinionista ma un produttore. Parlare di dati e casi pratici, cosa che ci si aspetterebbe da un produttore, sarebbe molto piu interessante.
Si potrebbe anche giungere alla conclusione, ventilata da colnago, che il suo prodotto non sia fatto nel modo giusto per il mercato. è alto in un attributo che non viene ne visto ne capito ne apprezzato da una fetta crescente del mercato e questo a fronte di un costo che viene visto da tutto il mercato (in pratica un prodotto non capito dal mercato ad un prezzo alto e non comprimibile). In aggiunta il mercato ed i clienti i tutti settori stanno andando in una direzione che è molto lontana dai valori storici del marchio, complicando ancora di più la situazione Di solito in questo caso o ci si chiude in una nicchia (ma bisogna deciderlo per tempo e non venir costretti), sempre che celo si possa permettere, o si chiude, o ci si deve inventare qualcosa di nuovo che sia pero credibile e coerente con il tuo marchio/valori.

I dati ed i fatti non sono così complessi da trovare, specialmente se sei il titolare di una azienda:
Il prezzo è un dato facilmente controllabile, la fragilità della concorrenza pure, il confronto col tuo prodotto viene facile, e, una volta definita la qualità pure quella. Inizierei pero a definire cosa vuol dire qualità: conformità nella produzione o in fase di progettazione? cambia molto.

facendo una rapidissima ricerca, se qualcuno ha dati piu precisi si puo capire meglio, ma cosi a vista; a fronte di un calo del fatturato c'è una distruzione clamorosa della marginalità dal 9 al 2%:



bianchi e Pinarello hanno un'altra traiettoria.

Se questi sono i numeri e non ci sono costi particolari dovuti ad operazioni che non conosco, sarei preoccupato anche io fossi in lui
Ultimi cinque anni: (da sinistra a destra dal 2018 al 2014)

Ricavi delle vendite20.576.95820.945.80222.446.31125.198.18619.793.491
EBITDA1.788.2002.737.4243.517.9004.300.4901.452.789
Utile Netto556.5301.460.4422.159.9262.776.319541.385
Totale Attività22.429.94621.920.05919.700.73523.152.21917.931.987
Patrimonio Netto18.382.08917.825.55916.365.11617.205.19114.428.872
Posizione finanziaria netta-3.250.173,00-3.555.872,00-3.811.896,00-7.907.269,00-3.414.501,00
EBITDA/Vendite (%)8,2011,9514,9216,446,97
Redditività delle vendite (ROS) (%)4,849,3312,4614,334,23
Redditività del totale attivo (ROA) (%)4,709,7414,9116,194,92
Redditività del capitale proprio (ROE) (%)3,038,1913,2016,143,75
Debt/Equity ratio0,000,000,000,000,00
Debiti v/banche su fatt. (%)0,080,050,040,050,16
Debt/EBITDA ratio0,010,000,000,000,02
Rotaz. cap. investito (volte)0,920,961,141,091,10
Dipendenti3435303033
 

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La discussione è partita, ed è basata, sull'intervista del titolare di un'azienda. Si lamenta del fatto che i clienti non capiscono il valore del suo brand (prodotto). Facendo una rapida analisi, e vedendo quello che dici anche tu, il punto è questo.

Ha molto poco di sufficientemente innovativo/speciale per attirare nuovi clienti o convincere gli attuali a cambiare con alta frequenza, molto probabilmente perché come dici anche tu porta avanti "un progetto (e)' valido,lo si affina negli anni."

La domanda che ci siamo posti, e a cui abbiamo provato a dare risposta, è: dov'è il valore nella produzione Colnago? e la risposta per ora sembra essere:
  • storicità--> prestigio
  • made (designed) in italy
  • Classicità
  • Fatto a mano?--> su questo abbiamo visto che non è chiaro sia un valore in senso assoluto
  • Cura dei dettagli / maggior "qualità" --> qui sembra che i clienti di altri brand, anche a detta di Colnago non se ne accorgano. Non è chiaro cosa voglia dire qualità
Un cliente compra una Colnago se per lui questi valori superano l'eborso richiesto.

Per (definire) e comunicare in modo efficace questi valori si usa, tutti ed in tutto il mondo, una funzione aziendale che si chiama Marketing/comunicazione. Ed infatti anche Colnago fa questo, lo ha sempre fatto , prima in modo meno strutturato e più. istintivo ora in modo più strutturato (al netto dell'intervista.. )

Leggendo le sue dichiarazioni pare le vendite non vadano come lui si prefigge/desidera. Per cui tre possibilità:
  • Ha aspettative sbagliate sui volumi
  • I prezzi sono troppo alti
  • Il valore proposto non convince i clienti
è da capire quale sia il motivo principale, sicuramente un mix dei tre.
Se il suo valore di differenziazione (come da lui asserito) è l'essere sovraingegnerizzato e costruito in modo più costoso della concorrenza, ed i clienti non lo apprezzano ha un bel problema:
  • ha un costo industriale più alto --> margini piu bassi e poca flessibilità sul prezzo
  • Non sta offrendo un valore riconoscibile dai clienti, specialmente quelli da conquistare
Il rischio è quindi di aver puntato su un cavallo zoppo


Vedendo rapidamente i bilanci online si vede che i margini scendono molto e il fatturato meno, vuol dire che il prezzo non tiene/maggiore scontisitca/supporto alla rete od un peggiore mix prodotto (vendo in maggioranza bici con marginalità inferiore)

La domanda che viene naturale è quindi: cosa succederà nel futuro? è evidente che continuare cosi porta al galleggiamento/riduzione dei clienti.
Si è poi discusso sulla tipologia di azienda, definendola inequivocabilmente come industriale, ne consegue che la sopravvivenza non è possibile senza la crescita clienti.

Per crescere, è ormai evidente, deve innovare non basta affinare
Togli pure "disegnato" in Italia e aggiungi disegnato e prodotto in Italia,per la serie C e l'acciaio,mica stiamo parlando dei Pinarello in carbonio.
 

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Togli pure "disegnato" in Italia e aggiungi disegnato e prodotto in Italia,per la serie C e l'acciaio,mica stiamo parlando dei Pinarello in carbonio.

il resto della gamma è disegnato in italia e prodotto all'estero, come gran parte dei concorrenti. I volumi non li fai certo con c e acciaio, motivo per cui ha introdotto il resto della gamma e la produce all'estero.
 
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