Colnago: "molti non capiscono il valore reale di una bici"

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sembola

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Povera Italia,ecco perche' abbiamo fatto sta misera fine.
Certo, mica abbiamo fatto questa "misera fine" perchè da cinquant'anni viviamo al di sopra dei nostri mezzi, abbiamo creato una burocrazia che garantisce solo posti di lavoro e decine di migliaia di leggi che ingessano qualsiasi attività e foraggiano solo l'avvocatura più grande del mondo, e che ostacolano in ogni modo il fare impresa e creare lavoro... mica per la mancanza di senso della comunità e per il "familismo amorale", mica per il sospetto verso chi guadagna ("il denaro è lo sterco del diavolo!") lavora e studia ("...meglio un asino vivo che un dottore morto!").

No, abbiamo fatto questa "misera fine" per l'inaccettabile libertà lasciata alla gente di comprare quello che preferisce e ritiene "migliore" per sè, invece di essere costretta al prodotto autarchico. E' colpa dell' inaccettabile concetto di libertà economica se siamo finiti così, una volta, caro lei, sì che il caffe di cicoria era buono.

Da parte mia aspetto il bollettino autarchico che prescriva quello che si può o non può comprare, e nell'attesa del glorioso sol dell'avvenire rifletto su quella massima di Samuel Johnson che descriveva il patriottismo come ultimo rifugio della canaglia.
 

samuelgol

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Si si, tranquilli, ci mancherebbe, chi nel suo discorso ha ravvisato cose negative è giusto che le esprima. Io trovo che Colnago abbia semplicemente portato acqua al suo mulino e che con la storia che ha alle spalle se lo possa anche permettere. Ma resta una mia idea, non ho detto ne di stare zitti "come ebeti" e neanche che va seguito come "un leader religioso".
Paolo
Chiunque può portare l'acqua al suo mulino, ci mancherebbe. Non serve nemmeno avere una storia ultracinquantennale per poterlo fare. Solo che ad avviso di qualcuno, incluso il sottoscritto, c'è modo e modo e in questo caso il modo non sembra il più corretto. Non a tutti almeno.
 
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sembola

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ma scherzi? se l'avesse detto Mr. Specy sarebbe scoppiato il finimondo!
Sinyard o chi per lui non se lo sogna neppure di fare dichiarazioni del genere. L'unico di cui ho letto dichiarazioni in qualsiasi modo "critico" è Bontrager, che ormai non ha più alcun ruolo nell'azienda omonima (parte del gruppo Trek) se non quella di "padre nobile".

Tra l'altro Mike Sinyard a suo tempo ha avuto la sua dose di peana e di critiche: è stato colui che ha avuto l'intuizione di far produrre "copie" a basso prezzo nel sudest asiatico delle prime mtb saldate a mano dai vari Ritchey, Breeze e c., trasformando la mtb da giocattolo per hippie a prodotto di massa. E per questo è stato visto come un genio o come un traditore a seconda dei punti di vista.
 

sembola

Velocista
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Vorrei sommessamente far notare che non siamo qui a commentare la qualita' delle bici col seme di fiori, ne' i risultati commerciali aziendali, ma semplicemente le dichiarazioni (inopportune e inadeguate) del patron di tale marchio cercando di capire cosa puo' averlo spinto a farla fuori dal vaso.
Sono d'accordo col ragionamento complessivo ma non del tutto con i termini che usi.

Dei "risultati commerciali aziendali" è lo stesso cavaliere a lamentarsi nel momento in cui dice che "molti non capiscono il valore".

Consentimi poi di non essere d'accordo con i termini con i quali descrivi le dichiarazioni. Possono essere inopportune ed adeguate, ma anche no. magari da un punto di vista dell'immagine del marchio sono esattamente quello che il cliente potenziale o attuale delle sue bici vuole sentire.

Per cui è tutto da vedere che "l'abbia fatta fuori dal vaso", magari il vaso è proprio quello lì.
 
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Paolore

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Vorrei sommessamente far notare che non siamo qui a commentare la qualita' delle bici col seme di fiori, ne' i risultati commerciali aziendali, ma semplicemente le dichiarazioni (inopportune e inadeguate) del patron di tale marchio cercando di capire cosa puo' averlo spinto a farla fuori dal vaso.
Assolutamente, io inoltre valuto anche chi queste cose le dice. Perdonami ma ho sempre ascoltato i più esperti, ammirato chi ha costruito (in modo lecito naturalmente) qualcosa e penso che se una persona di 80 e rotti anni parla, qualcosa da dire lo ha. Parti cmq dal presupposto che, mia opinione, non ha detto cose assolutamente inopportune e inadeguate.

Chiunque può portare l'acqua al suo mulino, ci mancherebbe. Non serve nemmeno avere una storia ultracinquantennale per poterlo fare. Solo che ad avviso di qualcuno, incluso il sottoscritto, c'è modo e modo e in questo caso il modo non sembra il più corretto. Non a tutti almeno.
Infatti, come già detto, ognuno esprime la sua opinione.
Paolo
 
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samuelgol

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............
Consentimi poi di non essere d'accordo con i termini con i quali descrivi le dichiarazioni. Possono essere inopportune ed adeguate, ma anche no. magari da un punto di vista dell'immagine del marchio sono esattamente quello che il cliente potenziale o attuale delle sue bici vuole sentire.....
Ciò però equivarrebbe a dire che il fine giustifica i mezzi. Siccome il cliente o potenziale cliente posso convincerlo dicendo che gli altri sono ladri e i clienti che gli vanno appresso sono fessi, io faccio così. Questo non mi par condivisibile.
 

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non ha detto cose assolutamente inopportune e inadeguate.
Esattamente.. ha semplicemente inquadrato la situazione per quel che è realmente* e per uno uomo della sua età non è cosa da poco (ma daltronde se è arrivato dove è arrivato un motivo c'è e questo bisogna saperlo riconoscere)
Certo che con i canoni attuali di una determinta politica di marketing è quanto di più inopportuno potesse fare, ma se poniamo il caso avesse pienamente ragione.. al posto suo cosa fareste ?
Perchè criticare son capaci tutti.

* la maggior parte acquista bdc per le lodi tessute dal marketing e/o per estetica.
 
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Esattamente.. ha semplicemente inquadrato la situazione per quel che è realmente* e per uno uomo della sua età non è cosa da poco (ma daltronde se è arrivato dove è arrivato un motivo c'è e questo bisogna saperlo riconoscere)
Certo che con i canoni attuali di una determinta politica di marketing è quanto di più inopportuno potesse fare, ma se poniamo il caso avesse pienamente ragione.. al posto suo cosa fareste ?
Perchè criticare son capaci tutti.

* la maggior parte acquista bdc per le lodi tessute dal marketing e/o per estetica.
Che è un mercato che ha contribuito in gran parte a creare. Le colorazioni decor che distraggono dalla sostanza le ha "inventate" lui. Le bici valutate in base a cosa vincono: "Ogni epoca ha un campione, ogni campione ha una Colnago." Tutte tecniche di marketing vincenti per decenni, ma che ora altri marchi sfruttano meglio.
 
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sembola

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Ciò però equivarrebbe a dire che il fine giustifica i mezzi. Siccome il cliente o potenziale cliente posso convincerlo dicendo che gli altri sono ladri e i clienti che gli vanno appresso sono fessi, io faccio così. Questo non mi par condivisibile.
Dipende da che punto di vista assumi. Se sei un produttore convinto di lavorare in modo adeguato e per questo sai di sostenere costi superiori alla concorrenza, non è del tutto assurdo dedurre che chi ha prezzi minori possa aver preso delle scorciatoie.
Detto questo, lo scopo del commercio è vendere, ed il proverbio accomuna il commercio all'amore ed alla guerra come campi dove vale tutto. Ovviamente bisogna prendere poi prendere tutto il pacchetto, l'adorazione dei fan come i fischi degli altri ;-)

la maggior parte acquista bdc per le lodi tessute dal marketing e/o per estetica.
Non possiamo escludere che anche chi compera Colnago lo faccia a causa del marketing e/o dell' estetica. Anche l'aura di "artigianalità" è marketing, e le verniciature accurate ed elaborate sono estetica.
Altrimenti si torna alla questione che il marketing lo fanno sempre e solo gli altri...;-)
 
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golias

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e le verniciature accurate ed elaborate sono estetica.
O un tocco di classe, che poi anch'egli si sia adeguato è chiaro a chiunque credo e se vuol continuare a vendere dovrà farlo di nuovo, come -vista la sua collocazione attuale e la politica da lui stesso messa in campo- non si sa ?
 

sembola

Velocista
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O un tocco di classe...
Ma comunque non certo una caratteristica tecnica ;-)

... che poi anch'egli si sia adeguato è chiaro a chiunque credo e se vuol continuare a vendere dovrà farlo di nuovo, come -vista la sua collocazione attuale e la politica da lui stesso messa in campo- non si sa ?
Io credo che non sia sia "adeguato" al marketing ma che lo abbia messo in campo fin dal principio, magari in maniera istintiva e non a tavolino, e per questo ne merita ancor più riconoscimento. Qualsiasi azienda che voglia perlomeno sopravvivere, non parliamo poi di crescere, deve adeguarsi alle condizioni del mercato...
 

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Semplificando molto ed ipotizzando due soli concorrenti: su 4 clienti interessati a comprare una bici di un brand italiano con simile prestigio, storia e posizionamento (Colnago per me come brand dovrebbe pesare di piu e quindi aiutare in questo confronto), 3 comprano pinarello e 1 colnago.

Faccio solo notare che Pinarello ha venduto tutto da qualche anno ad un fondo d'investimento.
 

samuelgol

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È questo come influenza i volumi di vendita o le politiche aziendali? Pinarello vendeva almeno il doppio di Colnago già prima del trasferimento del controllo...
Credo volesse solamente intendere che Pinarello non è più un brand italiano, essendo stato ceduto all'estero...come Bianchi ad esempio.
 
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bici che si rompono...come se fosse un evento giornaliero e frequente.
Sono casi rarissimi e attenzione alla statistica perchè bisogna considerare sia numeratore (numero di bici in circolazione della tal marca) che denominatore (numero di bici rotte della tal marca) sennò si rischia di dire delle bestialità
 
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