Non so se quoti me e parli di
Trek perché sai che uso le Trek o se è un caso.
Comunque, io non desidero una Colnago ed infatti non la compro.
Dopo aver sentito il proprietario dire che sono buone solo le sue e gli altri rubano i soldi per me può anche andare a ramengo.
Se a dirlo è un vecchio signore che ha avuto un impatto significativo nel mondo della bicicletta può andarci lo stesso.
Tra saper fare delle biciclette e saperle vendere è ovviamente molto più importante la seconda cosa, ma questo non vale solo per le biciclette.
Se poi fai bene una cosa e sai anche venderla è ancora meglio.
Sarebbe intetessante sapere quante Colnago in più, o in meno, ha fatto vendere questa esternazione.
Quando ho comprato la prima Trek, una Y33, non ce le aveva nessuno, la marca era sconosciuta.
Contador era un bambino, Armstrong era appena passato professionista ed io non sapevo neanche chi fosse.
Uso gli elettronici da 10 anni ed i dischi idraulici su strada da 4.
Ho fatto anche una intera stagione di GF su strada con un ciclocross a dischi e con le alto profilo e gomme da strada.
Alle partenze ho visto molti puristi schifati, qualcuno si è preso anche la briga di dirmelo.
Come vedi c'è anche chi delle mode se ne frega e sceglie quello che gli piace quando gli piace, anche se in quel momento è tutto tranne che di moda.
Ho parlato qui delle mie ultime biciclette, ho scritto perché mi piacciono e perché le compro, ciò non toglie che ho criticato, a volte aspramente, cose che in quelle biciclette per me non andavano o che non mi sono piaciute.
Tutti quelli che si sperticano in lodi incondizionate alle loro biciclette alle quali non si è mai verificato il minimo problema e che gli scappano costantemente da sotto al culo con i loro magnifici telai reattivissimi completati da
ruote scorrevolissime non fanno per me.
Non so se una Colnago sia fatta meglio della mia, la mia per me è fatta bene a sufficienza per i miei canoni.
Della mia mi fa piacere l'idea di averla, di una Colnago no, quindi non c'è partita.
Comprare una di quelle biciclette solo perché è Italiana, anche se quasi sempre fabbricata all'estero, non è per me una motivazione sufficiente.
Ormai queste classificazioni sono piuttosto datate, certo se devo comprare il Parmigiano compro quello italiano, gli altri fanno schifo in confronto, ma oggi questi casi sono purtroppo sempre meno diffusi.
Allora bisogna adeguarsi, arroccarsi nel nazionalismo a tutti i costi non è una buona soluzione, fa perdere di vista la realtà, che è ben più ampia di qualsiasi confine di Stato.
Ci siamo fatti fregare dall'autarchia già quasi un secolo fa ed allora la globalizzazione non era stata neanche immaginata, figuriamoci oggi.