Freni a disco: pregi e difetti (Parte 4)

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cbr70

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No, perdonami, ma è chiaro. La formula che misura il tiro catena si basa sulla distanza che c'è tra il pignone e l'asse del forcellone. Se questa è zero (cioè il pignone è assiale al perno) o inferiore, cioè il pignone è dentro il forcellone (come negli scooter, ma non l'ADV o l'Integra, che sono a tutti gli effetti delle moto) questo valore è 0.
Qui non c'è possibilità di discussione. E' una formula matematica.
Sulla bici non esiste il tiro catena perchè non c'è un perno forcellone, non c'è un elemento mobile.
La stabilizzazione in frenata del posteriore è dovuto al fatto che senza agire sui freni direttamente sul posteriore la bici tenderebbe a scomporsi, perchè il posteriore, conservando immutata la sua velocità, tenderebbe a "superare" l'anteriore.
Questo, però non muta il fatto che il freno che maggiormente agisce sulla bici è quello d'avanti.
tu confondi la forza che genera il tiro della catena sul forcellone e l' "effetto tiro catena" che è tutta un altra cosa e di cui il tiro della catena è solo una componente che può o non può esserci ,come dici.
la risultante di queste forze che si generano in accelerazione che sono il trasf.di carico, il tiro della catena, la coppia ribaltante e mediate dalla durezza della sospensione , determinano se la moto si alzerà e di quanto in accelerazione.

percui lo scooter cosi come i bmw a cardano che non hanno catena a seconda di come sono progettati possono benissimo tendere ad alzarsi .
tendenzialmente ad occhio basta guardare quanto sia inclinato il forcellone per farsi un idea. le moto studiate per driftare hanno forcelloni molto paralleli

certe mtb hanno cinematismi a quadrilatero per minimizzare questi effetti dovuti però perlopiù proprio al tiro della catena
 

Ipercool

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Buon per te. Ma se pensi che questa frase dimostri che freni giusto, ti sbagli.

Beh, dipende da cosa si intende per giusto e che finalità deve avere quello che si fa.
Mi pare che in salita quello che arriva prima sopra si possa considerare il più bravo a fare le salite, se tu mi dici che invece quello che arriva prima giù nel fare le discese non sa fare quello che sta facendo ne prendo atto.
 

Mini4wdking

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Come dovrei frenare in una discesa non troppo ripida o tortuosa che conosco ma dove voglio comunque rallentare? Mi pare che modulare col posteriore sia la cosa migliore.
Tutti e due...
Ma tu, in auto, se potessi, su una strada "facile" e con leggera pendenza, sceglieresti di frenare solo dietro, se devi rallentare poco? E per quale ragione?
Frena con tutte le ruote che hai così basta un minimo di sforzo/forza su ogni ruota...
Mi pare banale.
 

Mini4wdking

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Beh, dipende da cosa si intende per giusto e che finalità deve avere quello che si fa.
Mi pare che in salita quello che arriva prima sopra si possa considerare il più bravo a fare le salite, se tu mi dici che invece quello che arriva prima giù nel fare le discese non sa fare quello che sta facendo ne prendo atto.
Se tu mi dici che chi vince non ha difetti ne prendo atto.
Il vero campione invece è sempre alla ricerca dei suoi difetti e cerca di eliminarli e migliorarsi sempre. Se tu siccome arrivi giù 10 secondi prima degli altri ti senti senza difetti buon per te.
 

Ipercool

Ciociaro
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Se tu mi dici che chi vince non ha difetti ne prendo atto.
Il vero campione invece è sempre alla ricerca dei suoi difetti e cerca di eliminarli e migliorarsi sempre. Se tu siccome arrivi giù 10 secondi prima degli altri ti senti senza difetti buon per te.

Bene, allora ho scritto giusto nella prima risposta, meno male almeno una l'ho azzeccata.

P.S. Sono tutto tranne che un campione, mi capita solo spesso di arrivare prima degli altri in fondo alle discese.
 

MP_nella_BG

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Tutti e due...
Ma tu, in auto, se potessi, su una strada "facile" e con leggera pendenza, sceglieresti di frenare solo dietro, se devi rallentare poco? E per quale ragione?
Frena con tutte le ruote che hai così basta un minimo di sforzo/forza su ogni ruota...
Mi pare banale.

Se freno con entrambi rallento troppo. Sto parlando di una frenata giusto per perdere un po' di velocità.
In ogni caso mi trovo bene a far cosi, è come scendere in presa bassa: lo so che sarebbe meglio, ma non mi viene, ho paura e allora sto in presa alta.
 

bonny92

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Io anche quando devo rallentare in condizioni normali freno sempre CON TUTTI E DUE...
Perché limitare di proposito la potenza frenante della propria bici, scegliendone di attivarne metà?
Perché non mi serve più potenza frenante, se sono in pianura e devo rallentare mi basta una leggera pressione alla leva con i dischi, farlo con entrambe le leve anche se le tiro leggermente frenerei troppo, per frenare uguale dovrei proprio muovere le leve di pochissimo, mi vien più comodo premere la leva posteriore e rilasciarla, non è questione di tenerla premuta.
Chiaramente se devo frenare maggiormente le premo entrambe,ma in condizioni normali basta cosi per farmi perdere quei boh 5/6 km/h che mi servono.
Poi le leve le ho impostate che mordano fin da subito quindi non è che debba essere cosi per tutti, a me è comodo cosi frenando sulle corna in pianura.
 
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RamboGuerrazzi

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Io ho avvertito la differenza in frenata nella gestione delle due leve. La frenata che utilizzavo con il freno tradizionale era un po' troppo sbilanciata sul posteriore, ora che sono passato al disco mi accorgo di come ogni tanto tendo a bloccare il posteriore. Probilmente devo usarlo di meno, ed appoggiarmi di più all'anteriore, cosa che sto cercando di imparare. Lo so che è ovvio, è giusto per dare una testimonianza in più.
 

MP_nella_BG

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Mi pare che dicano altro rispetto agli "esperti della frenata" che hanno scritto qua.
Non mi pare che dicano "frenate sempre con entrambi", dicono che, come faccio io, si può usare il posteriore per modulare la velocità.
 

Mini4wdking

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Perché non mi serve più potenza frenante, se sono in pianura e devo rallentare mi basta una leggera pressione alla leva con i dischi, farlo con entrambe le leve anche se le tiro leggermente frenerei troppo, per frenare uguale dovrei proprio muovere le leve di pochissimo, mi vien più comodo premere la leva posteriore e rilasciarla, non è questione di tenerla premuta.
Chiaramente se devo frenare maggiormente le premo entrambe,ma in condizioni normali basta cosi per farmi perdere quei boh 5/6 km/h che mi servono.
Poi le leve le ho impostate che mordano fin da subito quindi non è che debba essere cosi per tutti, a me è comodo cosi frenando sulle corna in pianura.

Se freno con entrambi rallento troppo. Sto parlando di una frenata giusto per perdere un po' di velocità.
In ogni caso mi trovo bene a far cosi, è come scendere in presa bassa: lo so che sarebbe meglio, ma non mi viene, ho paura e allora sto in presa alta.


AH, LA FAMIGERATA modulabilità dei dischi che viene negata!!!
Finalmente i nodi vengono al pettine.
Se fossero davvero modulabili in modo sopraffino, potresti agire su entrambe le leve e frenare dolcemente come vorresti. Ma non ci riesci. Freni troppo. Quindi non sono modulabili...
 

SCR1

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Su che basi lo dici?
Io sono esaminatore di guida per patenti, proprio il sistema di frenata dei motoveicolo e velocipedi è materia di esame, argomento delicato perchè riguarda la sicurezza. Se un esaminando mi dava la risposta che mi hai dato tu, lo rimandavo a casa in un secondo, inoltre per anni ho frequentato gli autodromi perchè correvo in pista con la moto ed ho anche fatto il Direttore tecnico di un team Ducati.
Credo di avere titolo. Tu invece?

E per ulteriore conferma, basta che leggi qualsiasi manuale di uso della bici che ti viene spiegato come funziona il freno, come in quello Canyon.
Valentino Rossi non mi pare sia nessuno dei titoli che tu ti attribuisci e ci svernicia tutti e due
Dunque quando si ragiona su un forum non si dice io sono un o son un'altro si ragiona e basta
Sai una sega te chi c'è dall'altra parte, tuttavia non serve sciorinare niente
 

ciclettico

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Io scendo ormai da qualche anno in maniera non pessima ma abbastanza mediocre, dopo alcune cadute e un'età che avanza; ma sia ora che quando scendevo più forte, mi si sono sempre consumati i pattini (eh si, uso ancora freni a pattino) in maniera uniforme, davanti e dietro. Nel senso che quando li cambio, li cambio entrambi, ogni 1 o anche 2 anni, facendo circa 10-12.000 km annui.
In qualche caso, è successo che li dovessi cambiare più spesso per via di una uscita o GF sotto la pioggia, e lì i pattini si finiscono in un amen, ma anche in questo caso sempre in maniera abbastanza uniforme davanti e dietro.

Freno sempre con entrambi i freni. L'anteriore fa il grosso del lavoro sul dritto, prima di entrare; poi si molla o quasi, e il posteriore regola la velocità in curva, se necessario. Non so se è giusto, ma è quello che faccio... andando in bici da tempo è diventato abbastanza istintivo e non credo sia conveniente modificare questa impostazione, per pensare troppo a come caricare anteriore o posteriore o come modificare le traiettorie. Poi con gli asfalti che ci ritroviamo quasi ovunque, il gusto di una bella discesa guidata, impostata in attacco e non in difesa, è diventato una cosa rarissima.

Per quanto riguarda l'uso dei dischi (che io non ho), man mano che gli amici cambiano bici e passano ai dischi, sto notando che migliorano sensibilmente in discesa solo quelli che prima, con i pattini, erano in difficoltà e nelle discese veloci accumulavano ritardo. Mentre quelli che erano già bravi non sono cambiati in maniera sensibile.
L'impressione (ne convengo, molto banale, dopo migliaia di paginate di discussione sui dischi, ma mi si consenta...) è che il limite sia rimasto comunque nella limitata aderenza degli pneumatici, che con gomme da 28 e pressioni leggermente abbassate è un po' migliorata rispetto al passato, ma rimane sempre il fattore limitante nella velocità di percorrenza di una curva in bdc, indipendentemente dal sistema frenante usato (dischi o pattini).
Vedo anche alcuni amici e conoscenti che andavano già bene in discesa con i freni a pattino e che ora, coni dischi, provano ad andare più veloci di prima. A costoro mi sentire di consigliare attenzione, perché un freno che dà maggiore sicurezza e potenza non migliora di nulla quello che è il limite insuperabile delle bici da corsa, cioè quei pochi mm2 di gomma che rotolano sull'asfalto.
Non ho provato ancora gomme sopra il 25, gonfio 1-2 bar meno che in passato con gomme da 20 e 23, ma non ho ancora notato reali e sensibili miglioramenti da questo punto di vista.
 

leandro_loi

Velocista
20 Luglio 2019
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dovunque si possa pedalare
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mia
Mi pare che dicano altro rispetto agli "esperti della frenata" che hanno scritto qua.
Non mi pare che dicano "frenate sempre con entrambi", dicono che, come faccio io, si può usare il posteriore per modulare la velocità.
Eh, ma Marangoni quanti KOM ha in discesa? Ci vogliono una buona base di KOM per sedersi alla cattedra di chi ha voce in capitolo in discesa :mrgreen:
 
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