- 14 Giugno 2010
- 11.591
- 13.240
- 49
- Bici
- Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Allora, per i pochi ma buoni (prima la qualità!) che seguono le mie piccole avventure bavaresi, ecco le ultime "malefatte"!
Il 18 la EVO, o meglio Das EVO, compiva un anno.
Ho festeggiato con un giro dopo il lavoro in cui sono andato pure forte (rispetto a me stesso ovviamente), credo perché avevo appena tagliato i capelli, quindi ero più leggero !
Che dire, abbiamo avuto tante avventure e tante ancora ne abbiamo davanti!
La bici in quest'anno non è cambiata moltissimo, più che altro dove serviva. L'ho resa più adatta alle strade che affronto ed alle mie gambe, più personale dai!
Quindi: la rapportatura è passata dalla 52/36-11/28 alla più "montanara" 50/34-11/32, che mi permette di pedalare davvero bene!
La "coperta" è lunga il giusto, uso spesso sia il 50/11 che il 34/32, i buchi nel mezzo non mi infastidiscono vista la presenza di soli 10km totali di pianura in tutta la zona in cui vivo.
La guarnitura è Rotor, ovale ma non troppo, il resto è tutto Ultegra.
Le ruote originali sono diventate di riserva ed ho preso delle Vision da 45mm Alu-Carbon, carine ma molto sensibili al vento, cosa che forse avevo sottovalutato, qui sempre presente e spesso di taglio sulle discese veloci "aperte".
La posizione in sella l'ho affinata col tempo, l'altezza l'ho trovata subito (coi pedali da Mtb è leggermente diversa da quella che avevo in Italia). Con la pipa invece ho penato un po' di più e forse ad un certo momento mi sono abbassato ed allungato troppo, per cui ho fatto un passo indietro e sono tornato ad una pipa da 110mm con 1cm sotto, contro i 100mm e 2cm originali.
La sella, grazie a Krm88, è una splendida Selle Italia Slr con buco e carro in qualchecosa di tecnologico, simile ma migliore a quelle che usavo in Italia, questo mi permette di pedalare molto comodo, cosa che con la Fizik "di serie" non sempre avveniva.
La bici, come detto appunto prima, a volte è difficile da portare in discesa, devo dire che però in assenza di vento ho superato i 90km/h varie volte (l'ultima proprio nel giro del "complebici") sulla discesa dietro casa, cosa che mi fa pensare che più che il telaio nervoso, siano proprio le ruote a soffrire molto il vento laterale.
Non è una bici da Pavè o diciamo Endurance, certo che essendo messo bene in sella sono arrivato varie volte fino ai 200km ma, in qualche tratto di ciottolato nei paesi o strade un po' dissestate, senti che è una bici Racing con nessun sistema o accorgimento volto alla comodità.
I copertoncini sono da 25mm, Continental Gran Prix, non mi convincono al 100% perché pur gonfiati a 8Atm, a volte mi ritornano sul ripido un fastidioso "molleggio" che fa sembrare più faticoso avanzare ma, è sicuramente solo una sensazione.
Avevo provato anche dei 23mm ma, la bici diventava davvero troppo secca ed ancora più "nervosa" in discesa.
I portaborraccia sono dei Blackburn, tengono benissimo la presa, anche della borraccia da 3/4L e venivano la metà degli Elite.
Come detto ho i pedali da Mtb, e le relative scarpe, un paio di Scott ed un paio di Mavic, molto più carine.
Ho fatto questa scelta in primis perché avevo preso prima la Ciclocross (tra l'altro Scott) della Bdc e, non ultimo, il fatto di potere camminare, che sia poco o in caso di guasto tanto (aspettate che mi tocco per scaramanzia), mi fa stare più tranquillo, dato che qua sono completamente da solo e non avrei sicuramente voglia di scarpinare con le tacchette sotto i piedi (tra l'altro distruggendole)!
Dopo questo noioso preambolo, vediamo qualcosa di più leggero!
Foto:
La EVO su di uno sfondo "neutro", tipo video di GCN Oberbayern!
Come promesso, la foto di Castelvetro (Mo) 2013 con @Pancio!
Eccoci qua, quando i Selfie si facevano a caso che non esistevano le fotocamere frontali.
Il giro di oggi, coi primi 60km sotto la pioggia (temperatura media 13 gradi, non proprio quella preferita dal mio Agente), dopo averne presa per 40 sabato (8 gradi!) ed una 20ina in settimana, per fortuna era solo pioggia e non Sturmböen, quindi ero bagnato dalla testa ai piedi (entrambe le scarpe zuppe in 2 uscite) ma si poteva pedalare senza paura.
La velocità sulla discesa che porta a Nußdorf, chissà se con il 52 si riuscirebbero a sfiorare i 100km/h?
Il "gelatino" che ho preso oggi, 1 milione di calorie, dopo tanta acqua non vedevo perché no!
Al lavoro ho fatto un po' di Controllo Qualità, c'erano tante bici da strada e Mtb, molto divertente!
La nuova giacchina della Corratec Team Edition.
Essendo uscita la nuova linea per i corridori del Team, noi "scarsi" ora possiamo prendere la linea uscente…
E al 50% in meno!!!
La spiegazione della mia nuova Firma, che personalmente trovo molto divertente!
“La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Cosi avrebbe detto Albert Einstein, almeno secondo la saggezza popolare. […]
Prima di tutto va chiarito che il termine “calabrone” è sbagliato: l’insetto in questione, dal corpo tozzo e le ali minuscole, è invece il bombo (Bombus terrestris). […]
L’ origine einsteiniana dell’aforisma è anch’essa errata. Secondo le ricerche dell’ingegnere aeronautico John H. McMasters, la fonte più amica è infatti una frase scritta nel 1934 da un entomologo, Antoine Magnan, nel libro Le Vol des lnsectes, una pietra miliare nel settore. Magnan scrisse: “Ho applicato agli insetti le leggi della resistenza dell’aria e sono arrivato con il signor Sainte-Lague alla conclusione che il loro volo è impossibile”. Sainte-Lague era coautore del libro con Magnan. […]
P.S. Questo Post è stato scritto con tastiera italiana, ogni errore o strafalcione è frutto della mia ignoranza, che mi fa stare bene di cuore e pure di panza!
Il 18 la EVO, o meglio Das EVO, compiva un anno.
Ho festeggiato con un giro dopo il lavoro in cui sono andato pure forte (rispetto a me stesso ovviamente), credo perché avevo appena tagliato i capelli, quindi ero più leggero !
Che dire, abbiamo avuto tante avventure e tante ancora ne abbiamo davanti!
La bici in quest'anno non è cambiata moltissimo, più che altro dove serviva. L'ho resa più adatta alle strade che affronto ed alle mie gambe, più personale dai!
Quindi: la rapportatura è passata dalla 52/36-11/28 alla più "montanara" 50/34-11/32, che mi permette di pedalare davvero bene!
La "coperta" è lunga il giusto, uso spesso sia il 50/11 che il 34/32, i buchi nel mezzo non mi infastidiscono vista la presenza di soli 10km totali di pianura in tutta la zona in cui vivo.
La guarnitura è Rotor, ovale ma non troppo, il resto è tutto Ultegra.
Le ruote originali sono diventate di riserva ed ho preso delle Vision da 45mm Alu-Carbon, carine ma molto sensibili al vento, cosa che forse avevo sottovalutato, qui sempre presente e spesso di taglio sulle discese veloci "aperte".
La posizione in sella l'ho affinata col tempo, l'altezza l'ho trovata subito (coi pedali da Mtb è leggermente diversa da quella che avevo in Italia). Con la pipa invece ho penato un po' di più e forse ad un certo momento mi sono abbassato ed allungato troppo, per cui ho fatto un passo indietro e sono tornato ad una pipa da 110mm con 1cm sotto, contro i 100mm e 2cm originali.
La sella, grazie a Krm88, è una splendida Selle Italia Slr con buco e carro in qualchecosa di tecnologico, simile ma migliore a quelle che usavo in Italia, questo mi permette di pedalare molto comodo, cosa che con la Fizik "di serie" non sempre avveniva.
La bici, come detto appunto prima, a volte è difficile da portare in discesa, devo dire che però in assenza di vento ho superato i 90km/h varie volte (l'ultima proprio nel giro del "complebici") sulla discesa dietro casa, cosa che mi fa pensare che più che il telaio nervoso, siano proprio le ruote a soffrire molto il vento laterale.
Non è una bici da Pavè o diciamo Endurance, certo che essendo messo bene in sella sono arrivato varie volte fino ai 200km ma, in qualche tratto di ciottolato nei paesi o strade un po' dissestate, senti che è una bici Racing con nessun sistema o accorgimento volto alla comodità.
I copertoncini sono da 25mm, Continental Gran Prix, non mi convincono al 100% perché pur gonfiati a 8Atm, a volte mi ritornano sul ripido un fastidioso "molleggio" che fa sembrare più faticoso avanzare ma, è sicuramente solo una sensazione.
Avevo provato anche dei 23mm ma, la bici diventava davvero troppo secca ed ancora più "nervosa" in discesa.
I portaborraccia sono dei Blackburn, tengono benissimo la presa, anche della borraccia da 3/4L e venivano la metà degli Elite.
Come detto ho i pedali da Mtb, e le relative scarpe, un paio di Scott ed un paio di Mavic, molto più carine.
Ho fatto questa scelta in primis perché avevo preso prima la Ciclocross (tra l'altro Scott) della Bdc e, non ultimo, il fatto di potere camminare, che sia poco o in caso di guasto tanto (aspettate che mi tocco per scaramanzia), mi fa stare più tranquillo, dato che qua sono completamente da solo e non avrei sicuramente voglia di scarpinare con le tacchette sotto i piedi (tra l'altro distruggendole)!
Dopo questo noioso preambolo, vediamo qualcosa di più leggero!
Foto:
La EVO su di uno sfondo "neutro", tipo video di GCN Oberbayern!
Come promesso, la foto di Castelvetro (Mo) 2013 con @Pancio!
Eccoci qua, quando i Selfie si facevano a caso che non esistevano le fotocamere frontali.
Il giro di oggi, coi primi 60km sotto la pioggia (temperatura media 13 gradi, non proprio quella preferita dal mio Agente), dopo averne presa per 40 sabato (8 gradi!) ed una 20ina in settimana, per fortuna era solo pioggia e non Sturmböen, quindi ero bagnato dalla testa ai piedi (entrambe le scarpe zuppe in 2 uscite) ma si poteva pedalare senza paura.
La velocità sulla discesa che porta a Nußdorf, chissà se con il 52 si riuscirebbero a sfiorare i 100km/h?
Il "gelatino" che ho preso oggi, 1 milione di calorie, dopo tanta acqua non vedevo perché no!
Al lavoro ho fatto un po' di Controllo Qualità, c'erano tante bici da strada e Mtb, molto divertente!
La nuova giacchina della Corratec Team Edition.
Essendo uscita la nuova linea per i corridori del Team, noi "scarsi" ora possiamo prendere la linea uscente…
E al 50% in meno!!!
La spiegazione della mia nuova Firma, che personalmente trovo molto divertente!
“La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso.” Cosi avrebbe detto Albert Einstein, almeno secondo la saggezza popolare. […]
Prima di tutto va chiarito che il termine “calabrone” è sbagliato: l’insetto in questione, dal corpo tozzo e le ali minuscole, è invece il bombo (Bombus terrestris). […]
L’ origine einsteiniana dell’aforisma è anch’essa errata. Secondo le ricerche dell’ingegnere aeronautico John H. McMasters, la fonte più amica è infatti una frase scritta nel 1934 da un entomologo, Antoine Magnan, nel libro Le Vol des lnsectes, una pietra miliare nel settore. Magnan scrisse: “Ho applicato agli insetti le leggi della resistenza dell’aria e sono arrivato con il signor Sainte-Lague alla conclusione che il loro volo è impossibile”. Sainte-Lague era coautore del libro con Magnan. […]
P.S. Questo Post è stato scritto con tastiera italiana, ogni errore o strafalcione è frutto della mia ignoranza, che mi fa stare bene di cuore e pure di panza!
Allegati
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