Alcuni studi che sono usciti confermano proprio questo dato: 10-12 giorni dopo l'apertura delle scuole c'è stato il balzo significativo della curva. Non tanto per le scuole in sé, quanto per tutto quello che movimentano, trasporti, personale, incontri extra scolastici di persone più o meno numerose, etc. Forse era stato previsto, o forse no. Il fatto che ci si sia trovati impreparati può dipendere dal fatto che si era previsto uno scenario meno invasivo, e ci si è ritrovati invece da subito ad avere a che fare con numeri importanti, che poi una volta partiti è difficile far diventare stabili.
Io sono convinto che i ragazzi rischino meno a scuola, magari portati da mezzi di trasporto in condizioni decenti, che in giro a bar o a parchi assembrati senza mascherina e senza distanziamento. E' inutile che li priviamo della scuola e li lasciamo in giro per le strade.
Ho letto uno studio l'altro giorno che stimava una diminuzione dei casi al massimo del 15% se chiudessimo tutte le scuole, non mi sembra una parte cosi' rilevante a fronte del danno futuro che gli creiamo. Forse se si fossero potenziati i trasporti e continuato con una rotazione degli alunni, magari al 50% avremmo potuto continuare a fare andare a scuola i ragazzi con un minimo rischio.
Non ho detto questo ovviamente. ( privarli della scuola) .
Intendevo privarli della didattica in presenza che secondo me e' essenziale.
Hanno scoperto l'acqua calda......ancor prima che riaprissero le scuole c'erano state tante perplessità in tal senso, presidi e professori già erano in fermento (mia moglie è professoressa e parla con colleghi e presidi) ma chi decideva, si era giocato la reputazione con le promesse di riapertura delle scuole e la sua reputazione era più importante della salute pubblica.
Ma chi ha detto di lasciarli in giro per le strade? La DAD, soprattutto se fatta bene, li tiene a casa. Non sono mica in vacanza. I miei figli, con le scuole chiuse, sono tutta la mattina attaccati al pc anche se non continuativamente.....e poi devono fare i compiti. Sono mica in vacanza. Non avrebbero più tempo di stare in giro. In compenso non salgono sui mezzi pubblici e non stanno attaccati a scuola, essendo che i mezzi pubblici fanno schifo e la logistica delle scuole, dove è ottima (come da me) è sufficiente per una situazione normale, non certo per una emergenza e in molte parti d'Italia non è sufficiente nemmeno per una situazione normale, figuriamoci per una emergenza.
Non so dove vivi tu, ma nel mondo reale i giovani anche se li fai studiare davanti ad un computer, al pomeriggio escono e si trovano lo stesso con i coetanei quindi tenerli a casa da scuola non serve. Oltretutto per quello che riguarda la dad , il 30% delle famiglie del sud Italia non possiaede una connessione che permetta ai figli di seguire correttamente le lezioni.
Ah, tu cerchi delle certezze nella medicina? E chi ti ha detto che la medicina è una scienza esatta? Tu stesso hai postato l'esempio dei tuoi nonni, dove uno dei due si è preso il virus e l'altro no, pur vivendo insieme. Non ti dovrebbe far pensare che le certezze che vuoi non esistono?
Ai morti facevano le autopsie, i tamponi li hanno fatti solo ai vivi.
Per non saper leggere nè scrivere la settimana scorsa ho comprato una confezione di lievito
.
Mentre nel mondo dove vivi tu (sempre quello del rimbalzo del 3 trimestre) i ragazzi che vanno a scuola, finiti i compiti stanno a casa. Non escono nel pomeriggio e si incontrano con i loro coetanei.
Sempre la settimana scorsa ho chiesto a qualche amico se voleva investire con me in lievito. Ho ricevuto solo dei no.Quasi quasi investo sul lievito
www.ansa.it
