non ho capito se la discussione è inerente al covid o al mondo del lavoro. Nel dubbio daro' un parere per entrambe le cose. Pe il Covid purtroppo c'è poco da dire, il virus c'è ed è innegabile purtroppo come in tutte le occasioni che lo permettono ( vedi guerre, terremoti, nubifragi ....) c'è qualcuno che riesce a trarne vantaggio a scapito dei più. ...Quindi non esiste un complotto , ma come si suol dire l'occasione fa l'uomo ladro , in questo caso le grandi multinazionali del farmaco ci vanno a nozze. Guardandoci bene non solo loro, anche la borsa con gli stravolgimenti causati dalla pandemia sta delapidando ingenti capitali, che per forza di cose qualcuno intasca sempre a scapito dei piccoli e medi investitori......Quà la soluzione sarebbe molto semplice, chiudere le borse e congelare la situazione fino a tempi migliori.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro la cosa , a parer mio è un po' piu' complessa e comincia ad evidenziarsi già all'inizio degli anni 90. Guarda caso è proprio il periodo in cui io ho iniziato a lavorare, proprio come metalmeccanico .....All'inizio degli anni 90 gli operai avevano ottenuto, grazie a lotte sindacali e a scioperi portati avanti dai nostri nonni e dai nostri genitori, contratti veramente ottimali soprattutto per quanto riguarda i diritti ai lavoratori. Poi si è scatenato un meccanismo occulto tale per cui , pian piano, le cose conquistate con anni di lotte venivano scambiate per un pugno di soldi. Ci hanno fatto credere che era essenziale avere 2/3 auto in famiglia , che bisognava fare almeno 2 vacanze all'anno e altre cose scambiate per indispensabili.... Cosi' 2 soldi in piu' facevano comodo e altri innumerevoli diritti dei lavoratori sono finiti sotto l'uscio. Poi sono avvenute 2 cose, sempre a parer mio , che hanno veramente faccio precipitare gli eventi. La prima è stata la chiusura degli uffici di collocamento e la legalizzazione del caporalato ( leggasi lavoro interinale). L'altra è quando il buon Marchionne decise di licenziare gli operai iscritti alla Fiom perchè contrari al contratto da lui proposto e nessuno mosse un dito per impedire la cosa. Io mi ricordo che durante un'assemblea sindacale mi permisi di sostenere che occorreva scioperare immediatamente per evitare che anche altri settori prendessero al balzo la palla per replicare la mossa del povero Marchionne. Mi fu risposto che la cosa riguardava la fiat e quindi no era necessario scioperare...inutile dire cosa accadde poi ...Oggi quasi tutte le aziende se ne sbattono delle richieste dei lavoratori, il contratto lo decidono i "padroni" senza che nessuno possa farci nulla ( anche la firma dei sindacati è solo un proforma....chiamarli sindacati è un insulto ..). Tutto questo, vorrei sottolineare, è avvenuto sotto i nostri occhi e con il nostro tacito consenso. Pensavamo di star bene perchè avevamo 2 soldi in piu' ed invece pian piano oltre a diritti hanno cominciato a limare anche gli stipendi ( tra l'altro anche il diritto di sciopero ha avuto grosse limitazioni..) e adesso ci troviamo senza diritti e con stipendi all'osso.