A tutti i condropatici

andergrey

Novellino
5 Settembre 2014
37
7
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Bici
basso devil / scott addict 10 disc
vi racconto la mia storia se può essere utile a qualcuno.
Ho 36 anni e vado in bici dal 2008 e non ho mai avuto problemi, non ho mai fatto gare, ho avuto periodi in cui pedalavo spesso e altri che non pedalavo proprio, qualche viaggio in bikepacking e tutto ok.
in questi ultimi anni sono più costante, mi trasferisco dalla pianura in zona collinare quindi aumento il dislivello annuale e tutto ok.
Anno 2020 lockdown marzo e aprile. mi alleno 4/5 volte a settimana e faccio esercizi specifici per aumentare la forza ecc (con la seconda bici dedicata al rullo).
Nel frattempo decido di cambiare i pedali sulla prima bici, passo da look keo 2 max e tacchette grigio ad ultegra e tacchette gialle. Arriva maggio, finalmente si può uscire, prendo la prima bici e inizio su strada, mi sentivo bene dopo gli allenamenti sui rulli e con la voglia di tornare all’aria aperta parto a tutta o quasi.
dopo un paio di settimane inizio ad avvertire fastidi ad entrambe le ginocchia. Fastidi che vanno e vengono. Inizio a preoccuparmi e vado da un osteopata, gli spiego la situazione, mi visita, preme in vari punti delle gambe e delle ginocchia e non avverto dolori, mi dice che è un semplice sovraccarico, mi da un antinfiammatorio, un integratore per la cartilagine e io mi tranquillizzo e continuo a pedalare. Ma i fastidi, che si fanno sentire principalmente a riposo tornano, allora vado da un biomeccanico per controllare principalmente le tacchette e poi la posizione in bici. Gli spiego tutto e lui mi stravolge abbastanza le regolazioni, soprattutto altezza dove mi porta a 83,5 e arretramento 26 (sono alto 1,85 cavallo 89).. Le prime impressioni infatti sono state quelle di essere altissimo ma mi dice di fidarmi che così non avrò fastidi e pedalo alle angolazioni giuste..
Continuo a pedalare ma il problema non si risolve, anzi, a fine estate inizio ad avere fastidi anche durante le uscite (non sempre). Allora decido di fare l’ultima pedalata a fine novembre e prenoto una risonanza che faccio a metà dicembre e vado da un ortopedico con l’esame prima di natale. Prima di guardare la risonanza mi visita, preme in vari punti dove non sento dolore, poi mi prende la gamba in un certo modo e mi dice di fare il muscolo lentamente, e li sento dolore… in entrambe le ginocchia… e dice: questa è sindrome femoro rotulea ma guardiamo l’esame.. Inizia a guardare le immagini e mi spiega dettagliatamente le varie parti del ginocchio dove non riscontra problemi e lesioni. Dice che star fermo non serve e che posso andare in bici (cosa che faccio ripristinando l’altezza sella che avevo prima e rimettendo i pedali look). A questo punto vuole vedere la centratura della rotula e mi manda a fare una Tac con metodo lionese (scan a muscolo rilassato, in tensione e leggermente piegato).
torno da lui, guarda l’esame e dice che le mie rotule sono perfette, rispettano le distanze e sono nella norma. Mi consiglia di continuare con il ripristino della pedalata, magari andando da un altro biomeccanico se non risolvo da solo.
kinesi attiva per riequilibrio del quadricipite, riequilibrio del bacino, rinforzo glutei, stabilizzazione coxo femorali, esercizi propriocettivi ecc…
adesso sto andando in bici il fine settimana e durante la settimana faccio esercizi in autonomia al posto dei rulli.. vorrei andare da un fisioterapista biomeccanico per controllare se l’assetto della bici è corretto ma è fuori regione quindi per ora aspetto.
rispetto a mesi fa la mia situazione è migliorata anche se tutt’ora ho ancora qualche leggero fastidio.
Da tutto ciò ho capito che: occhio ai cambi di assetto e che pedalare e basta con frequenza può essere troppo poco per il fisico ed è bene fare anche altro per il rinforzo e la stabilità di tutto il corpo per star meglio in bici e prevenire infortuni.
E per chi ha problemi e va da un biomeccanico meglio se questo è laureato in fisioterapia.
 

smania

Novellino
25 Maggio 2018
15
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Firenze
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Bici
N
vi racconto la mia storia se può essere utile a qualcuno.
Ho 36 anni e vado in bici dal 2008 e non ho mai avuto problemi, non ho mai fatto gare, ho avuto periodi in cui pedalavo spesso e altri che non pedalavo proprio, qualche viaggio in bikepacking e tutto ok.
in questi ultimi anni sono più costante, mi trasferisco dalla pianura in zona collinare quindi aumento il dislivello annuale e tutto ok.
Anno 2020 lockdown marzo e aprile. mi alleno 4/5 volte a settimana e faccio esercizi specifici per aumentare la forza ecc (con la seconda bici dedicata al rullo).
Nel frattempo decido di cambiare i pedali sulla prima bici, passo da look keo 2 max e tacchette grigio ad ultegra e tacchette gialle. Arriva maggio, finalmente si può uscire, prendo la prima bici e inizio su strada, mi sentivo bene dopo gli allenamenti sui rulli e con la voglia di tornare all’aria aperta parto a tutta o quasi.
dopo un paio di settimane inizio ad avvertire fastidi ad entrambe le ginocchia. Fastidi che vanno e vengono. Inizio a preoccuparmi e vado da un osteopata, gli spiego la situazione, mi visita, preme in vari punti delle gambe e delle ginocchia e non avverto dolori, mi dice che è un semplice sovraccarico, mi da un antinfiammatorio, un integratore per la cartilagine e io mi tranquillizzo e continuo a pedalare. Ma i fastidi, che si fanno sentire principalmente a riposo tornano, allora vado da un biomeccanico per controllare principalmente le tacchette e poi la posizione in bici. Gli spiego tutto e lui mi stravolge abbastanza le regolazioni, soprattutto altezza dove mi porta a 83,5 e arretramento 26 (sono alto 1,85 cavallo 89).. Le prime impressioni infatti sono state quelle di essere altissimo ma mi dice di fidarmi che così non avrò fastidi e pedalo alle angolazioni giuste..
Continuo a pedalare ma il problema non si risolve, anzi, a fine estate inizio ad avere fastidi anche durante le uscite (non sempre). Allora decido di fare l’ultima pedalata a fine novembre e prenoto una risonanza che faccio a metà dicembre e vado da un ortopedico con l’esame prima di natale. Prima di guardare la risonanza mi visita, preme in vari punti dove non sento dolore, poi mi prende la gamba in un certo modo e mi dice di fare il muscolo lentamente, e li sento dolore… in entrambe le ginocchia… e dice: questa è sindrome femoro rotulea ma guardiamo l’esame.. Inizia a guardare le immagini e mi spiega dettagliatamente le varie parti del ginocchio dove non riscontra problemi e lesioni. Dice che star fermo non serve e che posso andare in bici (cosa che faccio ripristinando l’altezza sella che avevo prima e rimettendo i pedali look). A questo punto vuole vedere la centratura della rotula e mi manda a fare una Tac con metodo lionese (scan a muscolo rilassato, in tensione e leggermente piegato).
torno da lui, guarda l’esame e dice che le mie rotule sono perfette, rispettano le distanze e sono nella norma. Mi consiglia di continuare con il ripristino della pedalata, magari andando da un altro biomeccanico se non risolvo da solo.
kinesi attiva per riequilibrio del quadricipite, riequilibrio del bacino, rinforzo glutei, stabilizzazione coxo femorali, esercizi propriocettivi ecc…
adesso sto andando in bici il fine settimana e durante la settimana faccio esercizi in autonomia al posto dei rulli.. vorrei andare da un fisioterapista biomeccanico per controllare se l’assetto della bici è corretto ma è fuori regione quindi per ora aspetto.
rispetto a mesi fa la mia situazione è migliorata anche se tutt’ora ho ancora qualche leggero fastidio.
Da tutto ciò ho capito che: occhio ai cambi di assetto e che pedalare e basta con frequenza può essere troppo poco per il fisico ed è bene fare anche altro per il rinforzo e la stabilità di tutto il corpo per star meglio in bici e prevenire infortuni.
E per chi ha problemi e va da un biomeccanico meglio se questo è laureato in fisioterapia.
Domande:
Il referto della risonanza che diceva?
Avevi dolore anche a riposo?
 

andergrey

Novellino
5 Settembre 2014
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Bici
basso devil / scott addict 10 disc
Sul referto nessun riferimento di femoro rotulea. Riportava questo principalmente:
in corrispondenza del corpo e del corno posteriore del menisco mediale si segnalano discreti fenomeni meniscosi a cui si associa una sfumata stria iperintensa a decorso longitudinale obliquo di probabile natura fissurativa...

l’ortopedico non l’ha neanche letto...

i fastidi li avevo e li ho principalmente a riposo
 

kompromesso

rovinapastiglie
5 Dicembre 2013
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Triciclo
Sto aspettando referto RM. Nel frattempo:
Ma qualcuno di voi ha effettivamente "risolto" con tecar+fisioterapia??? O non servono a niente?

tecar è come l'acqua fresca, perlomeno nel mio caso.

fisioterapia si, ma in forma attiva. Quindi il fkt ti dà una serie di esercizi e tu te li fai a casa o in palestra. Conta che quando c'è un problema ad una articolazione bisogna sempre indagare anche sulle articolazioni a monte e/o a valle. Nel caso del ginocchio anca e caviglia. Questo perchè spesso c'è qualche sbilancio posturale.
 
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marco.marani

Pignone
30 Settembre 2020
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Casadei Zefiro
Ma in base a cosa poi si decide chi ha ragione?
In cosa consistevano le cure nei vari casi?
Inficia qualsiasi sport? Io faccio anche windsurf, che non ha i classici piegamenti del ginocchio della bicicletta: diventa problematico comunque?
In base a cosa si decide chi ha ragione? Provi le varie cure: quella che risolve il problema, o riesce meglio ad attenuarlo, è la migliore. Altro modo non c'è.

Le cure sono state: nel primo "specialista" dei blandi esercizi di rinforzo del polpaccio, un bike setting un po' "artigianale", e una indicazione a stare attento, in pedalata, a non fare piegare il ginocchio verso l'interno della bici.
Diciamo che da questi interventi la situazione ha smesso di peggiorare, ma non migliorava. Aveva fatto centro sull'attenzione al movimento del ginocchio, sintomo della debolezza del vasto mediale che lascia piegare la gamba verso l'interno.

Il secondo è stato un fisiatra che mi ha fatto fare 10 sedute di laserterapia per 300 Euro + 160 delle due visite. Mi ha anche messo a riposo assoluto. Risultato: peggioramento, che attribuisco all'essere stato completamente fermo. Quando alla visita di controllo (in cui per 60 euro manco ha riguardato il ginocchio) le ho detto che non avevo avuto nessun esito è sbiancata, ha iniziato a balbettare qualcosa su delle sessioni di training neuromotorio che lì avevano fatto su 1 (1) persona, e per me è morta lì.
Questo per darti un'idea della differenza tra medico e medico: qui ci sono 256 pagine di post su ciclisti condropatici, per lei era una novità assoluta.

Il terzo è stato il biomeccanico dove sono andato per fare un bike setting all'altezza. Era anche laureato in medicina dello sport; è stato il primo a porsi il problema del perchè avevo male solo a un ginocchio e non all'altro. Mi ha dato degli esercizi da fare a casa che hanno aiutato. Mi ha fatto un bike setting con strumenti più accurati e sono stato meglio, ma non ero andato da lui per farmi curare, solo perchè il bike setting lo ritenevo necessario. Mi ha dato consigli e esercizi ma nulla più.

Ora sto andando all'Isokinetic a Bologna, un centro dove vanno anche tanti calciatori professionisti (in particolare è adiacente al centro sportivo del Bologna). 3 volte la settimana sto là per due ore e mezza a fare rafforzamento del quadricipite, laserterapia, terapia a ultrasuoni, massaggi, training neuromotorio. In più il programma, che è di 4 settimane, prevede due visite dal chiropratico e due visite dal fisiatra. L'obiettivo è rafforzare il vasto mediale per fare si che la rotula faccia il movimento corretto. Per ora ho fatto la prima settimana e ancora non si vedono risultati.
 

smania

Novellino
25 Maggio 2018
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Firenze
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Bici
N
In base a cosa si decide chi ha ragione? Provi le varie cure: quella che risolve il problema, o riesce meglio ad attenuarlo, è la migliore. Altro modo non c'è.

Le cure sono state: nel primo "specialista" dei blandi esercizi di rinforzo del polpaccio, un bike setting un po' "artigianale", e una indicazione a stare attento, in pedalata, a non fare piegare il ginocchio verso l'interno della bici.
Diciamo che da questi interventi la situazione ha smesso di peggiorare, ma non migliorava. Aveva fatto centro sull'attenzione al movimento del ginocchio, sintomo della debolezza del vasto mediale che lascia piegare la gamba verso l'interno.

Il secondo è stato un fisiatra che mi ha fatto fare 10 sedute di laserterapia per 300 Euro + 160 delle due visite. Mi ha anche messo a riposo assoluto. Risultato: peggioramento, che attribuisco all'essere stato completamente fermo. Quando alla visita di controllo (in cui per 60 euro manco ha riguardato il ginocchio) le ho detto che non avevo avuto nessun esito è sbiancata, ha iniziato a balbettare qualcosa su delle sessioni di training neuromotorio che lì avevano fatto su 1 (1) persona, e per me è morta lì.
Questo per darti un'idea della differenza tra medico e medico: qui ci sono 256 pagine di post su ciclisti condropatici, per lei era una novità assoluta.

Il terzo è stato il biomeccanico dove sono andato per fare un bike setting all'altezza. Era anche laureato in medicina dello sport; è stato il primo a porsi il problema del perchè avevo male solo a un ginocchio e non all'altro. Mi ha dato degli esercizi da fare a casa che hanno aiutato. Mi ha fatto un bike setting con strumenti più accurati e sono stato meglio, ma non ero andato da lui per farmi curare, solo perchè il bike setting lo ritenevo necessario. Mi ha dato consigli e esercizi ma nulla più.

Ora sto andando all'Isokinetic a Bologna, un centro dove vanno anche tanti calciatori professionisti (in particolare è adiacente al centro sportivo del Bologna). 3 volte la settimana sto là per due ore e mezza a fare rafforzamento del quadricipite, laserterapia, terapia a ultrasuoni, massaggi, training neuromotorio. In più il programma, che è di 4 settimane, prevede due visite dal chiropratico e due visite dal fisiatra. L'obiettivo è rafforzare il vasto mediale per fare si che la rotula faccia il movimento corretto. Per ora ho fatto la prima settimana e ancora non si vedono risultati.
Grazie.
Dalla RM risulta che la mia rotula va verso l'esterno quindi devrei rafforzare quadricipite e allungare muscoli esterni della coscia.
Il mio problema è su entrambe le ginocchia (più marcato su una).
Mi ha fatto provare ciclette e pressa ieri ed effettivamente pedalando a piedi larghi e tenendo piedi larghi alla pressa ho meno fastidio.
Dice il fisioterapista si rimette a posto con gli esercizi... Ti fanno allungare in qualche modo? Io usando foam roller (una macchina di tortura...)
 

marco.marani

Pignone
30 Settembre 2020
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Casadei Zefiro
Ma in base a cosa poi si decide chi ha ragione?
In cosa consistevano le cure nei vari casi?
Inficia qualsiasi sport? Io faccio anche windsurf, che non ha i classici piegamenti del ginocchio della bicicletta: diventa problematico comunque?
In base a cosa si decide chi ha ragione? Provi le varie cure: quella che risolve il problema, o riesce meglio ad attenuarlo, è la migliore. Altro modo non c'è.

Se diventa problematico... lo sai tu a seconda di come ti senti :cool:

Le cure sono state: nel primo "specialista" dei blandi esercizi di rinforzo del polpaccio, un bike setting un po' "artigianale", e una indicazione a stare attento, in pedalata, a non fare piegare il ginocchio verso l'interno della bici. Eo andato da lui in quanto fisioterapista che sapevo essere anche un ciclista appassionato, quindi avrebbe conosciuto meglio la problematica dal punto di vista del ciclista.
Diciamo che da questi interventi la situazione ha smesso di peggiorare, ma non migliorava. Ha fatto centro nel dirmi di fare attenzione al movimento del ginocchio, sintomo della debolezza del vasto mediale che lascia piegare la gamba verso l'interno. Ho iniziato a controllare il movimento e a pedalare meglio, e mi ha giovato. Ma in quanto fisioterapista e basta ha i suoi limiti (non può prescrivere nè valutare esami; sa poco o nulla di farmaci).

Il secondo è stato un fisiatra che mi ha fatto fare 10 sedute di laserterapia per 300 Euro + 160 delle due visite. Mi ha anche messo a riposo assoluto. Risultato: peggioramento, che attribuisco all'essere stato completamente fermo. Quando alla visita di controllo (in cui per 60 euro manco mi ha fatto calare i pantaloni per guardare il ginocchio) le ho detto che non avevo avuto nessun esito è sbiancata, ha iniziato a balbettare qualcosa su delle sessioni di training neuromotorio che lì avevano fatto su 1 (1) persona prima di allora, e per me il rapporto con quel fisiatra è finito lì.

Questo per darti un'idea della differenza tra medico e medico: qui ci sono 256 pagine di post su ciclisti condropatici, per lei era una novità assoluta.

Il terzo è stato il biomeccanico dove sono andato per fare un bike setting all'altezza. Era anche laureato in medicina dello sport; è stato il primo a porsi il problema del perchè avevo male solo a un ginocchio e non all'altro, e a farmi notare la differenza nei movimenti tra l'uno e l'altro. Non ero andato lì per farmi curare, ma solo per un bike setting più accurato; è andato molto oltre questo. Mi ha dato degli esercizi da fare a casa che hanno aiutato, in particolare per distendere i muscoli troppo contratti o corti. Mi ha fatto un bike setting con strumenti più accurati e sono stato meglio.

Ora sto andando all'Isokinetic a Bologna, un centro dove vanno anche tanti calciatori professionisti (in particolare è adiacente al centro sportivo del Bologna). 3 volte la settimana sto là per due ore e mezza a fare rafforzamento del quadricipite, laserterapia, terapia a ultrasuoni, massaggi, ghiaccio, elettrostimolazione, training neuromotorio. Sono seguito da un fisioterapista, ogni volta lo stesso, che controlla il mio programma e che faccia bene gli esercizi. In più il programma, che è di 4 settimane, prevede due visite dal chiropratico e due visite dal fisiatra. L'obiettivo è rafforzare il vasto mediale per fare si che la rotula faccia il movimento corretto. Per ora ho fatto la prima settimana e ancora non si vedono risultati. La cifra che spendo è... da dentista ma come vedete il trattamento è veramente ai massimi livelli. Inoltre molti degli esercizi sono a corpo libero o con attrezzi molto semplici, e potrò farli anche in seguito da solo a casa.
 

marco.marani

Pignone
30 Settembre 2020
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Casadei Zefiro
Grazie.
Dalla RM risulta che la mia rotula va verso l'esterno quindi devrei rafforzare quadricipite e allungare muscoli esterni della coscia.
Il mio problema è su entrambe le ginocchia (più marcato su una).
Mi ha fatto provare ciclette e pressa ieri ed effettivamente pedalando a piedi larghi e tenendo piedi larghi alla pressa ho meno fastidio.
Dice il fisioterapista si rimette a posto con gli esercizi... Ti fanno allungare in qualche modo? Io usando foam roller (una macchina di tortura...)
(per qualche motivo il mio post è uscito due volte...)

Secondo me l'approccio fisioterapistico è il migliore.
Se guardi i commenti, i fisiatri le provano tutte - tecar, laser, ultrasuoni... - ma quello che veramente non manca mai, e perlomeno ti fa convivere col problema se proprio non si risolve, sembra essere il rafforzamento muscolare.
 

smania

Novellino
25 Maggio 2018
15
5
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Firenze
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N
(per qualche motivo il mio post è uscito due volte...)

Secondo me l'approccio fisioterapistico è il migliore.
Se guardi i commenti, i fisiatri le provano tutte - tecar, laser, ultrasuoni... - ma quello che veramente non manca mai, e perlomeno ti fa convivere col problema se proprio non si risolve, sembra essere il rafforzamento muscolare.
Grazie.
Ma hai fatto RM? La mia non ha evidenziato grossi problemi se non appunto la rotula che tende ad andare verso l'esterno.
 

Lucc

Novellino
16 Febbraio 2021
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2
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Torre Santa Susanna
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Bianchi XR1
Buongiorno, seguo da pochi giorni questa discussione e ieri ho deciso di farne parte.
Sono soprattutto un runner, ma anche un ciclista della domenica. Ho una Bianchi XR1 con cui, appunto, la domenica faccio una passeggiatina di max 40km in inverno, mentre in estate sono arrivato anche ai 100km.
Come runner, invece, sono un velocista, corro (correvo) distanze dai 100 ai 400mt.
Mi sono fermato a Luglio 2017 per una tallonite, ho ripreso a correre a Dicembre, ma dopo un mese, quando sono iniziati i lavori più impegnativi, dopo un allenamento ho cominciato ad avere problemi al ginocchio. Il menisco aveva ceduto. Ho scoperto poi che ciò era avvenuto perchè a causa della tallonite a destra, avevo iniziato a pronare il piede opposto, correndo quindi fuori asse.
Dopo l'intervento al menisco ho faticato un bel pò a riprendere per problemi vari, ma gradualmente dall'anno scorso sono riuscito a farlo con continuità crescente.
Già da un pò di tempo stavo pensando di farmi infiltrare nelle ginocchia a scopo preventivo l'Hyadd 4, poi a inizi Novembre scorso ho avvertito improvvisamente una fitta al ginocchio destro che pensavo fosse sano.
Non riuscivo a correre, e ho avvertito qualche cosa anche sulla bici. Così, senza pensarci tanto ho ordinato online l'Hyadd 4 (due confezioni da 2 fiale ciascuna) e me le sono fatte infiltrare.
Dopo qualche giorno i sintomi si sono molto attenuati e in alcuni momenti non li avvertivo neanche più. Ho ripreso ad allenarmi, e gli allenamenti di un velocista non sono una passeggiata: balzi, salti, traino, sprint in piano e in salita...
Ogni tanto ho avvertito qualche sintomo sotto forma di piccole fitte anche in fase di riscaldamento, l'ho gestito rallentando il passo, poi una volta riscaldato, nonostante i timori, sono sempre riuscito a portare a termine gli allenamenti anche nella parte più impegnativa.
Nelle ultime settimane, dopo aver letto che l'infiammo causa una accelerazione nell'usura cartilaginea, ho iniziato a fare impacchi di ghiaccio per cercare di attenuare il lievissimo sintomo infiammatorio che comunque permaneva sotto al ginocchio destro (ed ancora più lievemente anche nel sinistro). Da quando ho iniziato a fare ghiaccio 2/3 volte al giorno sono scomparse le fitte in fase di riscaldamento, e questo mi ha dato ancora più fiducia nell'andare avanti. Ma poichè non sono uno che chiude gli occhi e il cervello di fronte ai problemi, ho iniziato ad informarmi per capire se e come risolvere o rallentare la degenerazione cartilaginea che ero certo fosse in atto. Quindi mi sono informato sul trattamento con cellule mesenchimali, PRP, Joint Rep e APS oltre all'acido ialuronico. Purtroppo sono consapevole che al momento non c'è soluzione definitiva, si può solo cercare di rallentare il decorso del problema. Settimana scorsa sono anche andato a fare una RM a tutte e due le ginocchia, solo che ho commesso l'errore di non informarmi sul tipo di macchina che avevano. Ho scoperto solo ieri dopo aver ritirato il referto che è a basso campo (0.4 Tesla). Al ginocchio destro ha letto "segni di osteocondropatia femoro rotulea con piccole lesioni osteocondrali sulla superficie articolare anteriore del condilo femorale esterno". Secondo voi ho buttato 200 euro inutilmente?
Sabato prossimo ho prenotato una visita col Dott Gardelin, specializzato su artrosi, che opera a Milano ma che riceve anche in Puglia dove vivo.
Da uno scambio su facebook so che lui propone a seconda dei casi infiltrazioni con cellule mesenchimali o APS.
Qualcuno di voi l'ha sentito nominare?
Io non voglio buttare soldi dalla finestra. Una volta capito che sia le cellule mesenchimali, il PRP, l'APS non rigenerano affatto, mi chiedo se non sia il caso di andare esclusivamente con l'acido ialuronico due volte l'anno, visto che ha un costo nettamente inferiore rispetto al APS (circa 1500) o cellule mesenchimali (leggo 2500-3500).
O voi riuscite a fare queste infiltrazioni gratis in convenzione?
 
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Dora123

Novellino
20 Settembre 2019
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Forlì
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Bici
bici
Buongiorno, seguo da pochi giorni questa discussione e ieri ho deciso di farne parte.
Sono soprattutto un runner, ma anche un ciclista della domenica. Ho una Bianchi XR1 con cui, appunto, la domenica faccio una passeggiatina di max 40km in inverno, mentre in estate sono arrivato anche ai 100km.
Come runner, invece, sono un velocista, corro (correvo) distanze dai 100 ai 400mt.
Mi sono fermato a Luglio 2017 per una tallonite, ho ripreso a correre a Dicembre, ma dopo un mese, quando sono iniziati i lavori più impegnativi, dopo un allenamento ho cominciato ad avere problemi al ginocchio. Il menisco aveva ceduto. Ho scoperto poi che ciò era avvenuto perchè a causa della tallonite a destra, avevo iniziato a pronare il piede opposto, correndo quindi fuori asse.
Dopo l'intervento al menisco ho faticato un bel pò a riprendere per problemi vari, ma gradualmente dall'anno scorso sono riuscito a farlo con continuità crescente.
Già da un pò di tempo stavo pensando di farmi infiltrare nelle ginocchia a scopo preventivo l'Hyadd 4, poi a inizi Novembre scorso ho avvertito improvvisamente una fitta al ginocchio destro che pensavo fosse sano.
Non riuscivo a correre, e ho avvertito qualche cosa anche sulla bici. Così, senza pensarci tanto ho ordinato online l'Hyadd 4 (due confezioni da 2 fiale ciascuna) e me le sono fatte infiltrare.
Dopo qualche giorno i sintomi si sono molto attenuati e in alcuni momenti non li avvertivo neanche più. Ho ripreso ad allenarmi, e gli allenamenti di un velocista non sono una passeggiata: balzi, salti, traino, sprint in piano e in salita...
Ogni tanto ho avvertito qualche sintomo sotto forma di piccole fitte anche in fase di riscaldamento, l'ho gestito rallentando il passo, poi una volta riscaldato, nonostante i timori, sono sempre riuscito a portare a termine gli allenamenti anche nella parte più impegnativa.
Nelle ultime settimane, dopo aver letto che l'infiammo causa una accelerazione nell'usura cartilaginea, ho iniziato a fare impacchi di ghiaccio per cercare di attenuare il lievissimo sintomo infiammatorio che comunque permaneva sotto al ginocchio destro (ed ancora più lievemente anche nel sinistro). Da quando ho iniziato a fare ghiaccio 2/3 volte al giorno sono scomparse le fitte in fase di riscaldamento, e questo mi ha dato ancora più fiducia nell'andare avanti. Ma poichè non sono uno che chiude gli occhi e il cervello di fronte ai problemi, ho iniziato ad informarmi per capire se e come risolvere o rallentare la degenerazione cartilaginea che ero certo fosse in atto. Quindi mi sono informato sul trattamento con cellule mesenchimali, PRP, Joint Rep e APS oltre all'acido ialuronico. Purtroppo sono consapevole che al momento non c'è soluzione definitiva, si può solo cercare di rallentare il decorso del problema. Settimana scorsa sono anche andato a fare una RM a tutte e due le ginocchia, solo che ho commesso l'errore di non informarmi sul tipo di macchina che avevano. Ho scoperto solo ieri dopo aver ritirato il referto che è a basso campo (0.4 Tesla). Al ginocchio destro ha letto "segni di osteocondropatia femoro rotulea con piccole lesioni osteocondrali sulla superficie articolare anteriore del condilo femorale esterno". Secondo voi ho buttato 200 euro inutilmente?
Sabato prossimo ho prenotato una visita col Dott Gardelin, specializzato su artrosi, che opera a Milano ma che riceve anche in Puglia dove vivo.
Da uno scambio su facebook so che lui propone a seconda dei casi infiltrazioni con cellule mesenchimali o APS.
Qualcuno di voi l'ha sentito nominare?
Io non voglio buttare soldi dalla finestra. Una volta capito che sia le cellule mesenchimali, il PRP, l'APS non rigenerano affatto, mi chiedo se non sia il caso di andare esclusivamente con l'acido ialuronico due volte l'anno, visto che ha un costo nettamente inferiore rispetto al APS (circa 1500) o cellule mesenchimali (leggo 2500-3500).
O voi riuscite a fare queste infiltrazioni gratis?
0,40 tesla è una risoluzione bassina..anche se migliore di certe macchine che ci sono in giro da soli 0,24..quello che stupisce è che ti abbiano fatto pagare ben 200 euro visto che in genere questo sarebbe il costo di una risonanza da 1,5 tesla che peraltro alle volte costa pure meno....
detto ciò per quanto concerne le infiltrazioni finora ho provato solo quelle di acido ialuronico che però su di me sono state acqua fresca..acqua comunque costosa visto che il punturone tra medico e prodotto costa assai..
quanto al prp o alle mesenchimali non posso parlare per esperienza diretta..però ho notato ,dalle visite che ho fatto..tante.., che mentre i medici di strutture private tendono a spingere per questi rimedi ,invece quelli che lavorano nel pubblico ,anche se nel mio caso li ho pagati in libera professione.., sono piuttosto scettici e me li hanno sconsigliati..anzi a dire la verità mi hanno sconsigliato pure l'acido ialuronico , ma l'ho voluto provare lo stesso senza il benchè minimo risultato.Insomma personalmente ho notato una spinta privatistica in questa direzione..ovviamente questa è una mia umile opinione basata semplicemente sulle mie esperienze personali dei discorsi intercorsi con i diversi medici consultati.Quella che vorrei conoscere è l'opinione di persone che davvero sono migliorate grazie a questi rimedi..e mi riferisco ad opinioni vere, non di quelle artefatte e scritte ad arte di cui ormai il web è strapieno.
 
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Dora123

Novellino
20 Settembre 2019
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bici
(per qualche motivo il mio post è uscito due volte...)

Secondo me l'approccio fisioterapistico è il migliore.
Se guardi i commenti, i fisiatri le provano tutte - tecar, laser, ultrasuoni... - ma quello che veramente non manca mai, e perlomeno ti fa convivere col problema se proprio non si risolve, sembra essere il rafforzamento muscolare.
Non lo so..posto che è vero che le terapie strumentali si rivelano spesso e volentieri soldi buttati..vedi tecar,laser, ultrasuoni ..la fisioterapia alle volte è controproducente e lo dice qualcuno che come me ha cambiato negli anni fisioterapisti su fisioterapisti riscontrando scarsa conoscenza della patologia e incapacità di adeguare la terapia fisica alle caratteristiche uniche del singolo paziente..per esperienza devo dire che non ho tratto alcun giovamento in questo campo, anzi alcuni terapisti sono pure stati in grado di peggiorarmi la situazione creando veri e propri danni ..a guardarsi indietro ora mi rammarico davvero di aver buttato tanti soldi ,ma purtroppo quando si sta male facilmente ci si lascia abbindolare da false promesse e speranze..il mio consiglio è quello di stare molto attenti a certe ingannevoli pubblicità sul web..
 

kompromesso

rovinapastiglie
5 Dicembre 2013
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Buongiorno, seguo da pochi giorni questa discussione e ieri ho deciso di farne parte.
Sono soprattutto un runner, ma anche un ciclista della domenica. Ho una Bianchi XR1 con cui, appunto, la domenica faccio una passeggiatina di max 40km in inverno, mentre in estate sono arrivato anche ai 100km.
Come runner, invece, sono un velocista, corro (correvo) distanze dai 100 ai 400mt.
Mi sono fermato a Luglio 2017 per una tallonite, ho ripreso a correre a Dicembre, ma dopo un mese, quando sono iniziati i lavori più impegnativi, dopo un allenamento ho cominciato ad avere problemi al ginocchio. Il menisco aveva ceduto. Ho scoperto poi che ciò era avvenuto perchè a causa della tallonite a destra, avevo iniziato a pronare il piede opposto, correndo quindi fuori asse.
Dopo l'intervento al menisco ho faticato un bel pò a riprendere per problemi vari, ma gradualmente dall'anno scorso sono riuscito a farlo con continuità crescente.
Già da un pò di tempo stavo pensando di farmi infiltrare nelle ginocchia a scopo preventivo l'Hyadd 4, poi a inizi Novembre scorso ho avvertito improvvisamente una fitta al ginocchio destro che pensavo fosse sano.
Non riuscivo a correre, e ho avvertito qualche cosa anche sulla bici. Così, senza pensarci tanto ho ordinato online l'Hyadd 4 (due confezioni da 2 fiale ciascuna) e me le sono fatte infiltrare.
Dopo qualche giorno i sintomi si sono molto attenuati e in alcuni momenti non li avvertivo neanche più. Ho ripreso ad allenarmi, e gli allenamenti di un velocista non sono una passeggiata: balzi, salti, traino, sprint in piano e in salita...
Ogni tanto ho avvertito qualche sintomo sotto forma di piccole fitte anche in fase di riscaldamento, l'ho gestito rallentando il passo, poi una volta riscaldato, nonostante i timori, sono sempre riuscito a portare a termine gli allenamenti anche nella parte più impegnativa.
Nelle ultime settimane, dopo aver letto che l'infiammo causa una accelerazione nell'usura cartilaginea, ho iniziato a fare impacchi di ghiaccio per cercare di attenuare il lievissimo sintomo infiammatorio che comunque permaneva sotto al ginocchio destro (ed ancora più lievemente anche nel sinistro). Da quando ho iniziato a fare ghiaccio 2/3 volte al giorno sono scomparse le fitte in fase di riscaldamento, e questo mi ha dato ancora più fiducia nell'andare avanti. Ma poichè non sono uno che chiude gli occhi e il cervello di fronte ai problemi, ho iniziato ad informarmi per capire se e come risolvere o rallentare la degenerazione cartilaginea che ero certo fosse in atto. Quindi mi sono informato sul trattamento con cellule mesenchimali, PRP, Joint Rep e APS oltre all'acido ialuronico. Purtroppo sono consapevole che al momento non c'è soluzione definitiva, si può solo cercare di rallentare il decorso del problema. Settimana scorsa sono anche andato a fare una RM a tutte e due le ginocchia, solo che ho commesso l'errore di non informarmi sul tipo di macchina che avevano. Ho scoperto solo ieri dopo aver ritirato il referto che è a basso campo (0.4 Tesla). Al ginocchio destro ha letto "segni di osteocondropatia femoro rotulea con piccole lesioni osteocondrali sulla superficie articolare anteriore del condilo femorale esterno". Secondo voi ho buttato 200 euro inutilmente?
Sabato prossimo ho prenotato una visita col Dott Gardelin, specializzato su artrosi, che opera a Milano ma che riceve anche in Puglia dove vivo.
Da uno scambio su facebook so che lui propone a seconda dei casi infiltrazioni con cellule mesenchimali o APS.
Qualcuno di voi l'ha sentito nominare?
Io non voglio buttare soldi dalla finestra. Una volta capito che sia le cellule mesenchimali, il PRP, l'APS non rigenerano affatto, mi chiedo se non sia il caso di andare esclusivamente con l'acido ialuronico due volte l'anno, visto che ha un costo nettamente inferiore rispetto al APS (circa 1500) o cellule mesenchimali (leggo 2500-3500).
O voi riuscite a fare queste infiltrazioni gratis in convenzione?

Scusa la brutalità ma mi pare tu sia completamente fuori strada. Sostanzialmente finora ti sei fatto delle autodiagnosi con come unica base le tue percezioni. Questo probabilmente perchè, come tutti noi, soffri come un cane a dover stare fermo e non allenarti. Il problema grosso è che ti sei pure autoprescritto delle terapie. Ma chi te l'ha detto che quel farmaco faceva al caso tuo? Bucare la capsula articolare non è uno scherzo e va valutato opportunamente. Peraltro ti sei completamente focalizzato sui sintomi, ma non hai indagato le cause. Ognuna delle terapie che tu menzioni, se effettuata professionalmente, ha un protocollo ben preciso da seguire con anche vari casi di esclusione. A fare in questo modo ti può andare di fortuna e per qualche ragione trovi la soluzione, più probabilmente non risolverai nulla se non a brevissimo e c'è anche uno scenario in cui di fatto vai addirittura a peggiorare e qualcosa che magari oggi si può trattare conservativamente in futuro lo sarà solo chirurgicamente o peggio ancora non trattabile proprio. Cercati un bravo fisiatra o un ortopedico, che abbiano esperienza con articolazioni di sportivi e magari lavorino in un "mare grande" come qualche centro di medicina dello sport o di ricostruzione articolare e fatti fare una diagnosi seria, illustrare tutte le opzioni con annessi rischi e benefici.
 

kompromesso

rovinapastiglie
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0,40 tesla è una risoluzione bassina..anche se migliore di certe macchine che ci sono in giro da soli 0,24..quello che stupisce è che ti abbiano fatto pagare ben 200 euro visto che in genere questo sarebbe il costo di una risonanza da 1,5 tesla che peraltro alle volte costa pure meno....
detto ciò per quanto concerne le infiltrazioni finora ho provato solo quelle di acido ialuronico che però su di me sono state acqua fresca..acqua comunque costosa visto che il punturone tra medico e prodotto costa assai..
quanto al prp o alle mesenchimali non posso parlare per esperienza diretta..però ho notato ,dalle visite che ho fatto..tante.., che mentre i medici di strutture private tendono a spingere per questi rimedi ,invece quelli che lavorano nel pubblico ,anche se nel mio caso li ho pagati in libera professione.., sono piuttosto scettici e me li hanno sconsigliati..anzi a dire la verità mi hanno sconsigliato pure l'acido ialuronico , ma l'ho voluto provare lo stesso senza il benchè minimo risultato.Insomma personalmente ho notato una spinta privatistica in questa direzione..ovviamente questa è una mia umile opinione basata semplicemente sulle mie esperienze personali dei discorsi intercorsi con i diversi medici consultati.Quella che vorrei conoscere è l'opinione di persone che davvero sono migliorate grazie a questi rimedi..e mi riferisco ad opinioni vere, non di quelle artefatte e scritte ad arte di cui ormai il web è strapieno.

Sono piu o meno nella tua situazione: l'acido ialuronico che anni fa dava qualche beneficio, oggi invece non funziona più per la mia sindrome femoro-rotulea (c'è un beneficio marginale decrescente in alcuni casi particolarmente ostici). Ho rivalutato da poco tutte le possibilità che ci sono facendo un paio di consulti. Nelle prossime settimane mi sottoporrò ad una terapia infiltrativa innovativa alla Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva del Rizzoli. Ti farò sapere.
 

Dora123

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20 Settembre 2019
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Sono piu o meno nella tua situazione: l'acido ialuronico che anni fa dava qualche beneficio, oggi invece non funziona più per la mia sindrome femoro-rotulea (c'è un beneficio marginale decrescente in alcuni casi particolarmente ostici). Ho rivalutato da poco tutte le possibilità che ci sono facendo un paio di consulti. Nelle prossime settimane mi sottoporrò ad una terapia infiltrativa innovativa alla Chirurgia Ortopedica Ricostruttiva del Rizzoli. Ti farò sapere.
A quale terapia infiltrativa innovativa ti riferisci?in cosa consiste?