Senza dimenticare la PFM,un elite' di musicisti!!!
È una buona idea perché la decauville è in leggera salita fino a Rochemolles, e si pedala su un tappeto di aghi di pino.pensavo dallo Jafferau, seguendo il percorso della vecchia decauville... prima o poi ci provo!
Nel 1968 acquistai una chitarrina ultraeconomica ma da cui in un paio d'anni ricavai di tutto, soprattutto gli arpeggi alla Simon e Garfunkel e quelli folk, alla Bob Dylan prima maniera e Pete Seeger o Woody Guthrie.Mah, a me è piaciuto cosi così... a parte la bruttezza delle immagini mi è sembrato di vedere un De André più autocelebrativo che sostanziale, arrangiamenti a volte azzeccati, a volte molto meno (e un po' forzati, come a voler dire "vedi? Noi sappiamo evolverci..." a tutti i costi). E poi la PFM: dichiaratamente lì per fare da spalla al fuoriclasse: "stasera non siamo qui come Pfm ma come singoli musicisti"... andava bene nel '70 quando erano I Quelli (sconosciuti), nel '79 erano uno dei 2-3 gruppi più famosi e apprezzati d' Italia, e quindi? il mutuo da pagare? Ordini di scuderia? Che cosa hanno fatto in più rispetto ad un gruppo di turnisti di buon livello?
Voglio dire: se organizzo un evento calcistico e, avendo Maradona lo faccio giocare in porta... la sua presenza sarà importantissima sul piano dell'immagine, ma del tutto insignificante sul piano tecnico.
My two cents...
Quante dita sanguinanti in inverno col freddo...io suonavo e gli altri becciavanoNel 1968 acquistai una chitarrina ultraeconomica ma da cui in un paio d'anni ricavai di tutto, soprattutto gli arpeggi alla Simon e Garfunkel e quelli folk, alla Bob Dylan prima maniera e Pete Seeger o Woody Guthrie.
Ma il primo gior o, a zero, um amico mi insegnò gli accordi principali e lo svezzamento avvenne con re-sol-do per "la bambolina che fa no no no" versione dei Quelli. Dopo i tre accordi c'era un colpo di basso a calare re-sol.
Due giorni sistemando le dita della sinistra che non ne volevano sapere...poi cominciai a prenderci gusto.
Ben presto vennero i calli... e unghie corte.Quante dita sanguinanti in inverno col freddo...io suonavo e gli altri becciavano
Immagino fosse una eko (eh, ci siamo passati tutti...) ma la cosa non cambia: bamboline a parte, i Quelli erano uno dei 150 gruppi che il pubblico seguiva confusamente fra dischi per l'estate, bandiere gialle e cantagiri: arrotondare facendo da spalla andava benissimo.Nel 1968 acquistai una chitarrina ultraeconomica ma da cui in un paio d'anni ricavai di tutto, soprattutto gli arpeggi alla Simon e Garfunkel e quelli folk, alla Bob Dylan prima maniera e Pete Seeger o Woody Guthrie.
Ma il primo giorno, a pratica zero, un amico mi insegnò gli accordi principali e lo svezzamento avvenne con re-sol-do per "la bambolina che fa no no no", nella versione dei "Quelli".
Dopo i tre accordi c'era un colpo di basso a calare re-sol, per il quale andavamo in visibilio.
È che non tutte le radioline o giradischi lo rendevano, il basso, e quando lo sentimmo... grande scoperta!
Due giorni sistemando le dita della sinistra che non ne volevano sapere...poi cominciai a prenderci gusto.
Nostalgia forse ma anche no. Ricordare è diverso.troppa aria di nostalgia qua dentro, me ne vado a pedalare - sperando di non squagliarmi al sole !
premetto che di musica ne capisco il giusto (modo gentile per dire "poco")Mah, a me è piaciuto cosi così... a parte la bruttezza delle immagini mi è sembrato di vedere un De André più autocelebrativo che sostanziale, arrangiamenti a volte azzeccati, a volte molto meno (e un po' forzati, come a voler dire "vedi? Noi sappiamo evolverci..." a tutti i costi). E poi la PFM: dichiaratamente lì per fare da spalla al fuoriclasse: "stasera non siamo qui come Pfm ma come singoli musicisti"... andava bene nel '70 quando erano I Quelli (sconosciuti), nel '79 erano uno dei 2-3 gruppi più famosi e apprezzati d' Italia, e quindi? il mutuo da pagare? Ordini di scuderia? Che cosa hanno fatto in più rispetto ad un gruppo di turnisti di buon livello?
Voglio dire: se organizzo un evento calcistico e, avendo Maradona lo faccio giocare in porta... la sua presenza sarà importantissima sul piano dell'immagine, ma del tutto insignificante sul piano tecnico.
My two cents...
Avendo la discografia completa del Faber, trovo validi il concerto e gli arrangiamenri PFM. Come dire... hanno una loro dignità e ragione.premetto che di musica ne capisco il giusto (modo gentile per dire "poco")
ma quello che ricordo io è che il contributo della PFM furono gli arrangiamenti di tutte le canzoni di Faber che, nell'originale, erano decisamente più minimaliste
insomma "compitino" e "spalla" mi sembrano parecchio riduttivi: erano li a suonare le canzoni da loro arrangiate e suonarle in modo superbo
aggiunto, ma questo è molto personale, che trovo gli arrangiamenti notevoli: a me piace in ugual modo la versione minimal\classica e la versione pfm\rock ...
Be'... proprio a essere onesti, i francesi hanno sgangherato in poche ore Chaberton, ma con la Maginot non è che abbiano fatto una gran figura (e la data di realizzazione e il costo della Maginot erano ben diversi da quelli di Chaberton...). E sì che qualcosa di molto diverso dal previsto prima o poi gli sarebbe arrivato da Oriente potevano aspettarselo...Chaberton: lo guardavo sempre con curiosità quando andavo a sciare a Sestriere con mio zio, da ragazzino... oggi mi fa pensare a come entrammo in guerra: giusto per dire di esserci... con armi vecchie e superate, senza piani strategici ( vedi Malta), appoggiandosi a strutture costruite ben 40 anni prima (Chaberton, Traversette ed altre) nell'ottica delle due triplici e già superate strategicamente e tecnologicamente fin dal 15/18... non meraviglia che i francesi (ben più svegli e motivati), l'abbiano sgangherata in poche ore...
Scusa, ma non è il forte di Exilles quello ?Oggi classico giro del Sestriere, oltre 170km.
Bellissima giornata e rientro velocissimo, aiutato da un baldo giovane con il fisico di Ganna. Si stava benissimo a ruota ed era anche simpatico.
La montagna della seconda foto è lo Chaberton, raggiunta in bici 3 anni fa. Per chi non conosce la storia del forte, merita approfondire.
Pedalare sulla cima tra i resti del forte, a 3140m è una soddisfazione unica e indimenticabile. Purtroppo ora la strada militare è franata e non più percorribile.
Vedi l'allegato 294668 Vedi l'allegato 294668 Vedi l'allegato 294669 Vedi l'allegato 294670 Vedi l'allegato 294671
Si, fatto nel giro in salita, per errore sono state allegate 2 foto uguali.Scusa, ma non è il forte di Exilles quello ?
In parte è vero (il qualcosa che arrivò da oriente), ma la Maginot fu aggirata, più che distrutta, con una serie di manovre che, fra polemiche e rese dei conti fra i comandi tedeschi, finirono per ricalcare a grandi linee il "piano Schlieffen" della 1^ guerra (=invasione del Benelux e successiva calata da nord sul territorio francese, prendendo la Maginot alle spalle)Be'... proprio a essere onesti, i francesi hanno sgangherato in poche ore Chaberton, ma con la Maginot non è che abbiano fatto una gran figura (e la data di realizzazione e il costo della Maginot erano ben diversi da quelli di Chaberton...). E sì che qualcosa di molto diverso dal previsto prima o poi gli sarebbe arrivato da Oriente potevano aspettarselo...
Che trio di smandrappati!CALDO, SEI ARRIVATO TI STAVO ASPETTANDO
Verissimo andai anni fa a visitarla e le guide rimarcavano il fatto che fu un opera costosissima quasi mai entrata in funzione perchè stra conosciuta ed aggirata dai tedeschi per cui era un pozzo senza fondo di soldi, morti perchè vivere li dentro era allucinante ma pressoché inutile e nel secondo conflitto usata quasi solo come magazzino addestramento etc. Boh avevo delle foto ma non riesco più a trovarle, comunque installazione pazzesca fra ospedali officine caserme e rotaie integralmente sottoterra, trattamento aria etcIn parte è vero (il qualcosa che arrivò da oriente), ma la Maginot fu aggirata, più che distrutta, con una serie di manovre che, fra polemiche e rese dei conti fra i comandi tedeschi, finirono per ricalcare a grandi linee il "piano Schlieffen" della 1^ guerra (=invasione del Benelux e successiva calata da nord sul territorio francese, prendendo la Maginot alle spalle)
....Ornella Vanoni, Orietta Berti, ùgianni Morandi.....top list anni 60.....Che trio di smandrappati!
Una sintesi di parecchie cose italiane, dalla politica alla musica...