News Ennesimo show di Pogačar all'Amstel

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
3.266
2.470
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Comunque disarmante la freddezza e la lucidità in gara.
Al momento ci sono 4-5 corridori che sembra corrano letteralmente in un'altra categoria.
Eppure sono tutti professionisti e credo tutti seguiti e allenati "al meglio"...

Pogacar ha vinto l'Avenir e il Lunigiana...ma, a differenza di un Remco, non è che facesse tutta sta differenza con gli altri (mentre il Belga ha sempre corso letteralmente su un'altro livello rispetto ai coetanei). Tadej non ha vinto mondiali da junior e nemmeno da under. Da Junior ha vinto il campionato nazionale a cronometro ed il lunigiana, fine (che per carità, vincere il lunigiana ci vuole un bel motore).
Anche tra gli Under ha vinto, ha fatto molto bene, specie il secondo anno...ma su un livello ben lontano da quello di ora.

E' passato professionista ed ha fatto un salto quantico di prestazioni. Oppure i professionisti di oggi vanno più piano degli under e delle continental solo che hanno più visibilità...cosa improbabile.

Mi chiedo cosa possa essere cambiato.

Dall'altro lato, vedo ragazzi come Gaffuri che, da amatori, fanno allenamenti con 1h30' a 370w medi (circa 67/68kg)...che da under andava benino ma sostanzialmente non è andato a risultato.
Non ci capisco più niente anche se mi diverte vedere le gare di adesso quando le corse esplodono a 60km dall'arrivo.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
13.854
12.524
Nordest
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Bici
2
Dopo aver visto come ha buttato giù la birra sul podio, ha pareggiato MVDP nella mia classifica di gradimento!

Tra l'altro da come l'ha bevuta, mi sa che quando stacca dalla bici quelle poche settimane all'anno, ne deve trincare un bel po' :mrgreen:
Come già ho scritto altrove, in Slovenia sono birrofili più di quanto si sappia in giro:
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
17.390
7.027
bassano del grappa
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Colnago
Comunque disarmante la freddezza e la lucidità in gara.
Al momento ci sono 4-5 corridori che sembra corrano letteralmente in un'altra categoria.
Eppure sono tutti professionisti e credo tutti seguiti e allenati "al meglio"...

Pogacar ha vinto l'Avenir e il Lunigiana...ma, a differenza di un Remco, non è che facesse tutta sta differenza con gli altri (mentre il Belga ha sempre corso letteralmente su un'altro livello rispetto ai coetanei). Tadej non ha vinto mondiali da junior e nemmeno da under. Da Junior ha vinto il campionato nazionale a cronometro ed il lunigiana, fine (che per carità, vincere il lunigiana ci vuole un bel motore).
Anche tra gli Under ha vinto, ha fatto molto bene, specie il secondo anno...ma su un livello ben lontano da quello di ora.

E' passato professionista ed ha fatto un salto quantico di prestazioni. Oppure i professionisti di oggi vanno più piano degli under e delle continental solo che hanno più visibilità...cosa improbabile.

Mi chiedo cosa possa essere cambiato.

Dall'altro lato, vedo ragazzi come Gaffuri che, da amatori, fanno allenamenti con 1h30' a 370w medi (circa 67/68kg)...che da under andava benino ma sostanzialmente non è andato a risultato.
Non ci capisco più niente anche se mi diverte vedere le gare di adesso quando le corse esplodono a 60km dall'arrivo.
In effetti Taddeo era si forte da Juniores e Under ma niente di eccezionale.......Remco era indubbiamente altra cosa,adesso bisogna capire se Pogacar e' esploso a 20 anni e quanto durerà su questi livelli,su Remco io invece credo che abbia ancora margini di crescita,fa ancora oggi cose devastanti ma sbaglia in alcuni momenti.....lo sloveno di testa e' certamente superiore
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Comunque disarmante la freddezza e la lucidità in gara.
Al momento ci sono 4-5 corridori che sembra corrano letteralmente in un'altra categoria.
Eppure sono tutti professionisti e credo tutti seguiti e allenati "al meglio"...

Pogacar ha vinto l'Avenir e il Lunigiana...ma, a differenza di un Remco, non è che facesse tutta sta differenza con gli altri (mentre il Belga ha sempre corso letteralmente su un'altro livello rispetto ai coetanei). Tadej non ha vinto mondiali da junior e nemmeno da under. Da Junior ha vinto il campionato nazionale a cronometro ed il lunigiana, fine (che per carità, vincere il lunigiana ci vuole un bel motore).
Anche tra gli Under ha vinto, ha fatto molto bene, specie il secondo anno...ma su un livello ben lontano da quello di ora.

E' passato professionista ed ha fatto un salto quantico di prestazioni. Oppure i professionisti di oggi vanno più piano degli under e delle continental solo che hanno più visibilità...cosa improbabile.

Mi chiedo cosa possa essere cambiato.

Dall'altro lato, vedo ragazzi come Gaffuri che, da amatori, fanno allenamenti con 1h30' a 370w medi (circa 67/68kg)...che da under andava benino ma sostanzialmente non è andato a risultato.
Non ci capisco più niente anche se mi diverte vedere le gare di adesso quando le corse esplodono a 60km dall'arrivo.
Ogni persona ha i suoi tempi di maturazione.
Prendi l'esempio di fenomeni, anche in altri sport, che da giovanissimi sbancano e poi quando si misurano con atleti più esperti smontano come fossero un soufflé. Vuol dire semplicemente che raggiungono il loro massimo in ambito giovanile.
Altri, che pur essendo promettenti, hanno giusti tempi di maturazione e sbocciano al momento giusto. Poi, se uno diventa fenomeno o semplice ottimo atleta dipende, oltre che dalle doti fisiche, da quelle mentali.
Un esempio che mi viene in mente in ambito ciclistico è Yaroslav Popovich. Finché era negli U23 non ce n'era per nessuno, fra i pro' si è ritrovato a fare il gregario alla US Postal. Mi sembra che non abbia vinto nemmeno una classica, attendo conferme.
Se non vogliamo parlare della US Postal, che non è un esempio limpido, mi viene in mente un ragazzino napoletano di 10 anni che a detta di tutti era un fenomeno a pallone. Fu preso, armi e bagagli famiglia compresa, dal Torino. Non se n'è saputo più niente.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Bevo Lasko fin che casco, bevo Pivo fin che rivo...
La Union no, gonfia :))):
Sono estremamente deluso dagli amministratori che hanno concesso il cambio nickname a te e a me no !mabbasta!;:

Ps. Lasko fan pure io, anche se ultimamente sto apprezzando anche le Croate Ožujsko & Karlovačko che sicuramente apprezzi anche tu :mrgreen:
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
Ogni persona ha i suoi tempi di maturazione.
Prendi l'esempio di fenomeni, anche in altri sport, che da giovanissimi sbancano e poi quando si misurano con atleti più esperti smontano come fossero un soufflé. Vuol dire semplicemente che raggiungono il loro massimo in ambito giovanile.
Altri, che pur essendo promettenti, hanno giusti tempi di maturazione e sbocciano al momento giusto. Poi, se uno diventa fenomeno o semplice ottimo atleta dipende, oltre che dalle doti fisiche, da quelle mentali.
Un esempio che mi viene in mente in ambito ciclistico è Yaroslav Popovich. Finché era negli U23 non ce n'era per nessuno, fra i pro' si è ritrovato a fare il gregario alla US Postal. Mi sembra che non abbia vinto nemmeno una classica, attendo conferme.
Se non vogliamo parlare della US Postal, che non è un esempio limpido, mi viene in mente un ragazzino napoletano di 10 anni che a detta di tutti era un fenomeno a pallone. Fu preso, armi e bagagli famiglia compresa, dal Torino. Non se n'è saputo più niente.
Certo essere un grandissimo da giovane no nsignifica essere fortissimo anche da grande....cosi come pure il contrario
Su Popovich vale lo stesso discorso,era fortissimo ma poi qualcosa deve essere capitato,oltre al fatto che bisogna vedere quanto reali erano le sue gambe da under23.
Comunque la bici non e' solo gambe e cuore...ma anche molta testa,quindi al netto di talento,doping,la componente testa e' fondamentale,alcuni come maturano riescono a fare un gran bel mix mentre altri no
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Ogni persona ha i suoi tempi di maturazione.
Prendi l'esempio di fenomeni, anche in altri sport, che da giovanissimi sbancano e poi quando si misurano con atleti più esperti smontano come fossero un soufflé. Vuol dire semplicemente che raggiungono il loro massimo in ambito giovanile.
Altri, che pur essendo promettenti, hanno giusti tempi di maturazione e sbocciano al momento giusto. Poi, se uno diventa fenomeno o semplice ottimo atleta dipende, oltre che dalle doti fisiche, da quelle mentali.
Un esempio che mi viene in mente in ambito ciclistico è Yaroslav Popovich. Finché era negli U23 non ce n'era per nessuno, fra i pro' si è ritrovato a fare il gregario alla US Postal. Mi sembra che non abbia vinto nemmeno una classica, attendo conferme.
Se non vogliamo parlare della US Postal, che non è un esempio limpido, mi viene in mente un ragazzino napoletano di 10 anni che a detta di tutti era un fenomeno a pallone. Fu preso, armi e bagagli famiglia compresa, dal Torino. Non se n'è saputo più niente.

Perdonami ma conosco fin troppo bene quel periodo. Non fa assolutamente testo. Ogni valore era completamente storpiato da fattori esterni che gravavano e pesavano ben più del singolo talento.
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Il mio discorso non era tanto a voler demonizzare Tadej (ripeto, uno che vince Lunigiana e Avenir i numeri li ha, punto)...mi chiedevo piuttosto cosa lo ha portato a questo salto di livello.
Il tabellino di marcia è straordinario e lo spettacolo che da è qualcosa di meraviglioso per noi appassionati.

Quello che mi chiedevo è, quanti possibili giovani talenti ci stiamo perdendo per i motivi più disparati?

Ok, magari non sarà il nuovo Tadej e ci sta eh...ma se un'ottimo/eccezionale corridore (ripeto, ha vinto Lunigiana e Avenir) arriva a fare questo salto quantico...quanti altri "buoni" corridori che potrebbero fare un altrettanto ottimo salto e diventare "eccellenti atleti" ci stiamo perdendo?
 

TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Il mio discorso non era tanto a voler demonizzare Tadej (ripeto, uno che vince Lunigiana e Avenir i numeri li ha, punto)...mi chiedevo piuttosto cosa lo ha portato a questo salto di livello.
Il tabellino di marcia è straordinario e lo spettacolo che da è qualcosa di meraviglioso per noi appassionati.

Quello che mi chiedevo è, quanti possibili giovani talenti ci stiamo perdendo per i motivi più disparati?

Ok, magari non sarà il nuovo Tadej e ci sta eh...ma se un'ottimo/eccezionale corridore (ripeto, ha vinto Lunigiana e Avenir) arriva a fare questo salto quantico...quanti altri "buoni" corridori che potrebbero fare un altrettanto ottimo salto e diventare "eccellenti atleti" ci stiamo perdendo?

Se prendo il mio caso, da under sono stato un corridore "mediocre"...valori buoni sui test (circa 5.5w/kg ad ftp) un cosidetto "piazzato" (sicuramente avrei fatto meglio se avessi avuto uno spunto più veloce ma ahime non cè l'avevo). Un paio d'anni con qualche soddisfazione personale (e dei team manager che c'erano attorno) ma sostanzialmente con risultati che nel ciclismo che conta non avevano né arte né parte.

Non mi lamento di come mi allenavo/ero seguito ma è chiaro che, rispetto a quello che si sa oggi, non avevamo un'approccio cosi scientifico e di certo c'era margine di miglioramento anche solo per il sistema di allenamento/alimentazione (ok, dubito ci sarebbero stati salti quantici).

Ma, tralasciando il mio caso nello specifico...riscontro un problema analogo anche su atleti di più recente esperienza (vedi Gaffuri e Vergallito)...e chissa quanti altri non hanno tempo/modo/possibilità di esprimersi nelle giuste condizioni...e chissa quanti, di questi, magari potrebbero diventare dei punti di riferimento e avere una carriera più che dignitosa (tralasciando il fatto di capire SE e cosa di intende per carriera dignitosa)
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
Ogni persona ha i suoi tempi di maturazione.
Prendi l'esempio di fenomeni, anche in altri sport, che da giovanissimi sbancano e poi quando si misurano con atleti più esperti smontano come fossero un soufflé. Vuol dire semplicemente che raggiungono il loro massimo in ambito giovanile.
Altri, che pur essendo promettenti, hanno giusti tempi di maturazione e sbocciano al momento giusto. Poi, se uno diventa fenomeno o semplice ottimo atleta dipende, oltre che dalle doti fisiche, da quelle mentali.
Un esempio che mi viene in mente in ambito ciclistico è Yaroslav Popovich. Finché era negli U23 non ce n'era per nessuno, fra i pro' si è ritrovato a fare il gregario alla US Postal. Mi sembra che non abbia vinto nemmeno una classica, attendo conferme.
Se non vogliamo parlare della US Postal, che non è un esempio limpido, mi viene in mente un ragazzino napoletano di 10 anni che a detta di tutti era un fenomeno a pallone. Fu preso, armi e bagagli famiglia compresa, dal Torino. Non se n'è saputo più niente.
Gli esempi che si possono fare sono tantissimi. A me viene in mente il mondiale U23 di Lugano 1996, con quattro italiani in fuga: quallo che ebbe di gran lunga la carriera migliore, in quell'occasione finì quarto...
 
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TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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Gli esempi che si possono fare sono tantissimi. A me viene in mente il mondiale U23 di Lugano 1996, con quattro italiani in fuga: quallo che ebbe di gran lunga la carriera migliore, in quell'occasione finì quarto...

Che bello 4 italiani in fuga ad un mondiale...il 90% dei talenti erano qui...magari tutti seguiti dallo stesso staff.

Per cortesia e onestà, evitiamo TUTTI i riferimenti dal 1991 al 2007...
 
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martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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Pianeta Terra
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cletta
Ragazzi non vorrei farvi cadere un mito, ma credo che la birra sia analcolica...
Ho fatto l'Amstel amatori quattro volte e ti danno sempre la birra analcolica, credo sia tale anche quella.
Il che giustificherebbe le facce schifate di un irlandese e un inglese sul podio.
Ma allora il gesto plateale di Pogacar diventa quasi ridicolo. Al pari di un mio amico di quando avevo 16 anni. Gli servimmo un'acqua tonica dicendo che era un alcolico fortissimo con essenze inebrianti. Lui bevve lo shottino a piccoli sorsi, senza esitare di informarci di tanto in tanto quanto fosse forte e bruciasse gia' sulla lingua.
 
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