Mi sono imbattuto per caso in questo forum e credo che le tematiche affrontate siano estremamente interessanti e sento la necessità di dire la mia. Innanzitutto mi presento: sono un ingegnere biomedico responsabile tecnico di LAB3Cube, laboratorio di biomeccanica ed analisi del movimento di Padova.
Concordo pienamente con il dott. Andrea Morelli sul fatto che il posizionamento non debba essere fatto in base a parametri di popolazione o a semplici misure antropometriche, in quanto sono fermamente convinto che oguno di noi si discosti dai parametri medi di popolazione che spesso sono utilizzati nelle formule comunemente utilizzate per determinare le misure della bici (es. altezza cavallo, ecc.).
Ritengo che un posizionamento corretto debba valutare numerosi parametri che richiedono strumenti accurati ed integrati tra loro, o in altre parole: non si possono analizzare le forze espresse al pedale se non si controlla con sistemi di analisi del movimento (motion capture) che "schema motorio" l'alteta utilizzi per svilupparle! E' vero, con una certa posizione si potrebbero ottenere delle spinte maggiori, ma è necessario analizzare anche gli effetti a lungo termine che tale posizione comporta pena l'insorgenza di numerosi fastidi o patologie riccorrenti nel ciclismo quali sindromi femoro-rotulee, dolori lombari e/o cervicali, formicolii, ecc. o ancora, dopo aver visto numerosi ciclisti amatoriali con manubri eccessivamente bassi lamentare oltre i suindicati "dolori" un affaticamento a fine gara mi verrebbe loro da chiedere se chi li ha posizionati in sella abbia effettuato degli studi sulla variazione dei parametri metabolici (consumo d'ossigeno, ecc.) che questa comporta come invece viene effettuato nel nostro centro in fase di sviluppo dei protocolli di posizionamento ed in corso di pubblicazione su riviste scientifiche.
Altra domanda..a che intensità di pedalata (a quanti watt) viene fatto pedalare il ciclista durante il test di posizionamento? Anche questo argomento riveste un ruolo importante..sentendo ciò che mi riferiscono i clienti del centro per cui lavoro c'è addirittura chi lo fa da fermo. Ovviamente un adeguato posizionamento dovrebbe valutare come si modifica la posizione del ciclista all'aumentare dello sforzo, ma credo ahimè che questo venga del tutto ignorato nella maggior parte dei casi!
Spesso mi sento dire che il posizionatore ha utilizzato 1 telecamera video per effettuare il posizionamento..bè sono un pò scettico..io nei test pur prevedendo l'utilizzo di 8 telecamere ad infrarosso che mi permettono di valutare su 3 dimensioni il movimento di pedalata non le ritengo sufficienti ed integro tali dati con le spinte esercitate al pedale o con valutazioni sulle pressioni plantari ecc.
Ovviamente l'utilizzo di tutte queste strumentazioni e soprattutto l'analisi dei dati ottenuti richiede competenze che spaziano dalla fisiologia, alla biomeccanica, alla metodologia dell'allenamento che richiedono la collaborazione di un team di diverse figure professionali (laureate) e non un corso di qualche week-end.
Saluti
Valerio Tegon
responsabile LAB3Cube
Human Motion Analysis Lab
Via Lussemburgo, 4 Padova
www.lab3cube.com