Divieti per coronavirus: come ti comporti? (Parte seconda)

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faberfortunae

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30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Io appartengo a quella minoranza che ritiene il Corona solo una brutta influenza, ancora senza vaccino, e con altissima capacità di contagio (solo per questo pericolosissima). Per cui non mi preoccupo più di tanto; rispetterò le indicazioni di profilassi di rito, ovvio. Ma siccome non penso di rientrare tra le categorie di immunodepressi cronici o temporanei, malati gravi o soggetti patologicamente predisposti, che corrono rischio di morte in caso di contagio, vivo serenamente anche queste ore.
Ciò detto, per rispondere a chi mi ha tirato in questo circo di discussione, maledetto @samuelgol, prima ancora che valutare la volontarietà o meno della diffusione degli agenti patogeni da parte del paziente zero, andrebbe verificata l'esistenza degli altri elementi costitutivi oggettivi del reato di epidemia (438 c.p.) ossia: la rapidità della diffusione, la diffusibilità ad un numero indeterminato e notevole di persone, l'ampia estensione territoriale della diffusione del male. Su questi requisiti si potrebbe discutere lungamente perché, contrariamente a quel che si potrebbe pensare leggendoli velocemente, non è detto che ricorrano nella storia e nella condotta del paziente zero, ammesso che sia scientificamente dimostrabile (e anche qui ho un po' di riserve) che il contagio sia partito proprio da lui..;
Dopodiché si dovrebbe valutare l'atteggiamento psicologico dell' "untore". Lo ha fatto di proposito? O per semplice trascuratezza, ossia per "cazzonaggine" (in termini tecnici) ?
Nel primo caso, se il tizio si fosse rappresentato correttamente la diffusione pandemica del virus a causa della sua condotta attiva (ma a quanto pare questo manco sapeva di essere infetto fino all'ultimo ricovero...), beh, allora potrebbe parlarsi coscienza e volontà del fatto, e quindi di dolo, e dunque potrebbe essere scomodato l'art. 438 (e sempre a patto che, come premesso, possano sussistere tutti gli altri elementi materiali del reato.... ed ho qualche dubbio..)
Nel secondo caso, si dovrebbe parlare di "colpa" (non lo ha fatto apposta, ma è ugualmente rimproverabile per essere stato negligente, trascurato, "leggero" insomma) ma anche in questo caso potrebbero esserci dei problemi ad affermarne la punibilità, perché il reato di "epidemia colposa" (438/452 c.p.) non può essere commesso in modo omissivo (ossia rimproverando a taluno un'omissione, ossia di non aver fatto ciò che viceversa doveva fare): il concetto di "diffusione", implicando un comportamento attivo a forma vincolata, è infatti incompatibile con la natura dell'omissione.
In realtà l'unica fattispecie configurabile potrebbe essere quella di lesioni personali colpose, ma solo ove si riuscisse a dimostrare la sua consapevolezza d'esser infetto in un momento precedente rispetto ai successivi comportamenti "disinvolti" .
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
certo andate a fare la scorta e a che ci siete rintanatevi nei bunker atomici a mangiare scatolette (ma fatelo per tanto tempo mi raccomando), ma e' scoppiata la terza guerra mondiale e non ce ne siamo accorti?????
Vedo che non hai perso il vizio di augurare agli altri un mondo di bene e felicità
A quale vizio ti riferisca non è dato sapere.. ma a quanto pare chi ben inizia è a metà dell'opera dicono e l'inizio sta li scritto e non a caso sei amico dell'altro che riporta spesso le stesse cose ;pirlùn^


ma cmq anche li hanno isolato il focolaio con l'unica differenza che li era una metropoli di milioni di abitanti qui 5 comuni della bassa lombarda, il sistema e' lo stesso ma cambiano i numeri, vedrai che i supermercati saranno sempre aperti e per assurdo ci sarà meno gente visto che tutti presi dal panico hanno fatto incetta (ingiustificatamente) di alimenti, a me sembra che TV, giornali, social e qualche demente che dà fiato alla bocca solo a fini politici stia cavalcando oltre misura l’emergenza
Ma isolato dove che c'è mezza Cina impestata ??
Dove nelle zone di prima diffusione vivono rintanati con il coprifuoco (vuoi che ti giri un paio di mail ? potessi farlo !!)
Lo vuoi capire che se nelle varie ordinanze c'è il divieto di raggrupparsi e quindi stare a stretto contatto sigifica che meno contatti si avranno nel periodo clou e meno sarà la diffusione del virus e per fare questo non conviene evitare prevendendo di girare quando magari il virus avrà già infettato l'area in cui vivi ?
Tutti coglioni i milioni di italiani che in previsione si sono premuniti mentre gli altri, i furbi, vivono tranquilli perchè tanto l'incidenza di mortalità del virus è "solo" del 2-3 % a detta di chi dovrebbe saper tener sottomano la sistuazione.. situazione che è andata ben oltre le aspettative e intanto muoiono anche i 30-40enni.
Ma ci sono poche speranze questo è il genere umano.. morte tua vita mea !!
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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...........
prima ancora che valutare la volontarietà o meno della diffusione degli agenti patogeni da parte del paziente zero,
Aspetta. Non mi riferisco al paziente zero, che ancora nemmeno è identificato, quindi non ne è identificata la condotta. Mi riferisco al paziente 1 ossia quello che accusando dei sintomi, più e più volte ha risposto in maniera mendace a chi gli faceva domande per identificare l'origine del malessere andandosene liberamente in giro fra l'altro in luoghi affollati come manifestazioni sportive.
...........
......... elementi costitutivi oggettivi del reato di epidemia (438 c.p.) ossia: la rapidità della diffusione, la diffusibilità ad un numero indeterminato e notevole di persone, l'ampia estensione territoriale della diffusione del male. Su questi requisiti si potrebbe discutere lungamente perché, contrariamente a quel che si potrebbe pensare leggendoli velocemente, non è detto che ricorrano nella storia e nella condotta del paziente zero, ammesso che sia scientificamente dimostrabile (e anche qui ho un po' di riserve) che il contagio sia partito proprio da lui..;
Come detto parliamo del paziente 1. Riguardo agli elementi costitutivi: rapidità, diffusibilità e ampiezza: non essendoci dei numeri codificati (10/50/100/1000, 1 settimana, 2, 3 ecc.) sarà un giudice a stabilire se essi ricorrano o meno. A me sembra che rapidità, diffusibilità e ampiezza ci siano.....è in allarme mezzo Nord Italia e centinaia di contagiati. Però come detto, non saremo mai noi a poter mettere un punto ad una questione del genere qui....solo un giudice potrebbe farlo....e un altro giudice potrebbe dargli torto, figuriamoci un pò. Io al momento ho ipotizzato una denuncia. Per la condanna c'è tempo.
...........
Dopodiché si dovrebbe valutare l'atteggiamento psicologico dell' "untore". Lo ha fatto di proposito? O per semplice trascuratezza, ossia per "cazzonaggine" (in termini tecnici) ?
Nel primo caso, se il tizio si fosse rappresentato correttamente la diffusione pandemica del virus a causa della sua condotta attiva (ma a quanto pare questo manco sapeva di essere infetto fino all'ultimo ricovero...), beh, allora potrebbe parlarsi coscienza e volontà del fatto, e quindi di dolo, e dunque potrebbe essere scomodato l'art. 438 (e sempre a patto che, come premesso, possano sussistere tutti gli altri elementi materiali del reato.... ed ho qualche dubbio..)
Nel secondo caso, si dovrebbe parlare di "colpa" (non lo ha fatto apposta, ma è ugualmente rimproverabile per essere stato negligente, trascurato, "leggero" insomma) ma anche in questo caso potrebbero esserci dei problemi ad affermarne la punibilità, perché il reato di "epidemia colposa" (438/452 c.p.) non può essere commesso in modo omissivo (ossia rimproverando a taluno un'omissione, ossia di non aver fatto ciò che viceversa doveva fare): il concetto di "diffusione", implicando un comportamento attivo a forma vincolata, è infatti incompatibile con la natura dell'omissione.
Il dolo, lo ho escluso con abbastanza convinzione anche io. Sulla colpa....la colpa secondo me c'è tutta e non si è limitata all'omissione. Omissione sarebbe; sono stato a contatto con soggetti a rischio, ho i sintomi, ma me ne sto a casa e non dico nulla a nessuno. No!!!! Lui è andato (2 volte?) al PS. Non ha omesso di dire la verità tacendo, ma ha risposto in maniera mendace. Comportamento COMMISSIVO a mio avviso non omissivo. Poi se ne è stato a casa però infettando involontariamente qualcuno? No. Se ne è andato in giro in luighi affollati e manifestazioni sportive. Altro comportamento COMMISSIVO. Occhio che se un buon pm dimostra che lui sapeva, dopo le domande dei medici precise e il tam tam mediatico, di avere i sintomi di quella malattia, dalla colpa finiamo al dolo eventuale
In realtà l'unica fattispecie configurabile potrebbe essere quella di lesioni personali colpose, ma solo ove si riuscisse a dimostrare la sua consapevolezza d'esser infetto in un momento precedente rispetto ai successivi comportamenti "disinvolti" .
Il discorso vale comunque non solo per il paziente 1, ma anche per l'altro fenomeno che è scappato in Campania e quello in Valtellina.
 
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gore07

via col vento
13 Ottobre 2019
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venezia
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scott
Essendo del Lodigiano e lavorando nella sanità pubblica vi racconto un po' come si è evoluta la situazione nella bassa lodigiana (ma credo che sarebbe potuto accadere lo stesso in qualsiasi altra parte in Italia).
Il "paziente uno", il ragazzo di 38 anni di Codogno che ha infettato mezzo lodigiano nonostante accusasse sintomi influenzali ha pensato bene di partecipare a due gare podistiche sia nel Lodigiano che in Liguria ed a varie partite di calcetto con amici.
Poi ha pensato bene di recarsi in Pronto Soccorso a Codogno negando di aver avuto contatti con persone rientrate dalla Cina. Visitato e dimesso.
Si è ripresentato in PS dopo alcuni giorni e ricoverato in un reparto non in isolamento sempre negando di aver avuto contatti con persone potenzialmente infette. Solo all'aggravarsi della situazione la moglie ha confessato ai medici che avevano avuto contatti con un collega da poco rientrato dalla Cina (risultato poi negativo).
Se il paziente uno avesse seguito le disposizioni e avesse chiamato il 112 o il 1500 e non si fosse recato due volte in PS o almeno avesse informato il personale dell'ospedale del possibile contatto con persone a rischio ora non ci ritroveremmo con un ospedale in isolamento, diversi medici ed infermieri positivi al test, e diverse persone ignare contagiate per uno sprovveduto.
Da venerdì nel Lodigiano c'era un'ordinanza che vietava agli abitanti di allontanarsi da una decina di comuni, ebbene, sia sabato che domenica giravano foto di persone che conosco e che abitano in quei paesi che erano bellemente in giro per l'Italia, chi a sciare e chi in bici, chi a fare aperitivi, perché il problema dell'italiano medio è che "tanto a me non succede" oppure "è un problema che riguarda altri".

Dispiace ma trovo grave che un forum di bici da corsa ospiti n post come questo.

E' fuori contesto, mancano le basi per un contradditorio. Anche se esiste la legge sulla privacy il nome e cognome di quel ragazzo sono facilmente reperibili.
Questo post lo espone ad una pubblica gogna.

Tu potrai sentirti di avere cognizione di causa per scrivere, ma ripeto il contesto è sbagliato e sopratutto non ci sono le basi per controbattere.

Ti senti in obbligo di fare una denuncia, falla

Ma non stai disquisendo del peso specifico di un cuscinetto e purtroppo vedo che non lo capisci!!

Dispiace anche che questo post sia stato lasciato scrivere..
 
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faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Aspetta. Non mi riferisco al paziente zero, che ancora nemmeno è identificato, quindi non ne è identificata la condotta. Mi riferisco al paziente 1 ossia quello che accusando dei sintomi, più e più volte ha risposto in maniera mendace a chi gli faceva domande per identificare l'origine del malessere andandosene liberamente in giro fra l'altro in luoghi affollati come manifestazioni sportive.
Come detto parliamo del paziente 1. Riguardo agli elementi costitutivi: rapidità, diffusibilità e ampiezza: non essendoci dei numeri codificati (10/50/100/1000, 1 settimana, 2, 3 ecc.) sarà un giudice a stabilire se essi ricorrano o meno. A me sembra che rapidità, diffusibilità e ampiezza ci siano.....è in allarme mezzo Nord Italia e centinaia di contagiati. Però come detto, non saremo mai noi a poter mettere un punto ad una questione del genere qui....solo un giudice potrebbe farlo....e un altro giudice potrebbe dargli torto, figuriamoci un pò. Io al momento ho ipotizzato una denuncia. Per la condanna c'è tempo.

Il dolo, lo ho escluso con abbastanza convinzione anche io. Sulla colpa....la colpa secondo me c'è tutta e non si è limitata all'omissione. Omissione sarebbe; sono stato a contatto con soggetti a rischio, ho i sintomi, ma me ne sto a casa e non dico nulla a nessuno. No!!!! Lui è andato (2 volte?) al PS. Non ha omesso di dire la verità, ma ha risposto in maniera mendace. Comportamento COMMISSIVO a mio avviso non omissivo. Poi se ne è stato a casa però infettando involontariamente qualcuno? No. Se ne è andato in giro in luighi affollati e manifestazioni sportive. Altro comportamento COMMISSIVO. Occhio che se un buon pm dimostra che lui sapeva, dopo le domande dei medici precise e il tam tam mediatico, di avere i sintomi di quella malattia, dalla colpa finiamo al dolo eventuale

Il discorso vale comunque non solo per il paziente 1, ma anche per l'altro fenomeno che è scappato in Campania e quello in Valtellina.

Non voglio aprire qui, nel forum, uno spazio "Forum" :mrgreen: , non è il luogo adatto...
Un conto è processare uno di cui si ha la certezza che fosse consapevole della propria condizione patologica prima delle azioni che gli si rimprovera.
Altro è prendersela con la dabbenaggine di chi è stato reticente al momento della prima anamnesi, altro ancora è valutare le conseguenze della violazione di comandi legalmente impartitigli. Tutti profili differenti (paziente 1, tizio reticente nella fase amnestica e fenomeno che trasgredisce alle ordinanze urgenti in materia di sanità e salute pubblica; piani differenti, situazioni molto diverse).
Ripeto l'epidemia colposa non può configrarsi per omissioni (e dunque per non aver detto o non aver fatto qualcosa che viceversa si doveva fare)

E qui la chiudo e torno di là in sala riunioni che ho alcuni clienti cinesi che mi stanno aspettando.
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Dispiace ma trovo grave che un forum di bici da corsa ospiti n post come questo.

E' fuori contesto, mancano le basi per un contradditorio. Anche se esiste la legge sulla privacy il nome e cognome di quel ragazzo sono facilmente reperibili.
Questo post lo espone ad una pubblica gogna.

Tu potrai sentirti di avere cognizione di causa per scrivere, ma ripeto il contesto è sbagliato e sopratutto non ci sono le basi per controbattere.

Ti senti in obbligo di fare una denuncia, falla

Ma non stai disquisendo del peso specifico di un cuscinetto e purtroppo vedo che non lo capisci!!

Dispiace anche che questo post sia stato lasciato scrivere..
Guarda che non siamo in televisione, dove siamo soggetti all'Agcom.
Qui, ognuno dice la propria, assumendosi la responsabilità di quanto scrive di fronte a diffamazioni.
Qui siamo di fronte ad un post dove una operatrice in ambito sanitario ha ricostruito come sono andate le cose.
Non ci sono nomi, né cognomi. Né sui media è mai uscito il nome del 38enne. Solo che lavora alla Unilever. Il nome dell'ospedale è già stato detto già in televisione e il post incriminato non aggiunge nulla a quanto già detto e/o pubblicato.
Se vuoi fare il contradditorio, se hai notizie differenti da quelle di @arwen dille e vi confrontate.
 

Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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milano
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Il dolo, lo ho escluso con abbastanza convinzione anche io. Sulla colpa....la colpa secondo me c'è tutta e non si è limitata all'omissione. Omissione sarebbe; sono stato a contatto con soggetti a rischio, ho i sintomi, ma me ne sto a casa e non dico nulla a nessuno. No!!!! Lui è andato (2 volte?) al PS. Non ha omesso di dire la verità, ma ha risposto in maniera mendace.

In piena stagione i sintomi dell'influenza non portano nessuno, specialmente prima di avere la diffusione in italia del virus, a pensare di essere colpiti. Pensa che pure il preparatissimo (o almeno dovrebbe esserlo) personale del ps non ha riconosciuto questi chiarissimi sintomi (per ben 2 volte, eppure dovrebbero essere ben piu sul pezzo del povero cristo ammalato). Non mi sembra che il poveretto abbia fatto chissà quale furbata.

omissione nel dire la verità. Anche questo punto è ben discutibile, se non hai idea di aver altro che una influenza e poi si aggrava, sempre prima della diffusione del primo caso, a te verrebbe in mente di pensare alla cena col tuo amico (che magari non sai neppure essere stato in Cina, e che comunque poi si è rivelato essere sano e non portatore di alcun che, quindi completamente ininfluente nel contsagio del povero 1)? Siamo sicuri che in ps abbiano chiesto al povero ammalato di suoi contatti con persone di ritorno dalla Cina? E anche lo avessero fatto non sarebbe cambiato molto perche il contagio è derivato dal paziente 0 che non è il suo povero amico tornato dalla Cina ma qualcun altro non ancora identificato. Ed anche il focolaio avrà ricevuto un contributo da questo paziente 0 o dopo aver contagiato il paziente 1 è evaporato ed ha fatto tutto solo l'1?
 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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tutte rigorosamente nere
A quale vizio ti riferisca non è dato sapere.. ma a quanto pare chi ben inizia è a metà dell'opera dicono e l'inizio sta li scritto e non a caso sei amico dell'altro che riporta spesso le stesse cose ;pirlùn^



Ma isolato dove che c'è mezza Cina impestata ??
Dove nelle zone di prima diffusione vivono rintanati con il coprifuoco (vuoi che ti giri un paio di mail ? potessi farlo !!)
Lo vuoi capire che se nelle varie ordinanze c'è il divieto di raggrupparsi e quindi stare a stretto contatto sigifica che meno contatti si avranno nel periodo clou e meno sarà la diffusione del virus e per fare questo non conviene evitare prevendendo di girare quando magari il virus avrà già infettato l'area in cui vivi ?
Tutti coglioni i milioni di italiani che in previsione si sono premuniti mentre gli altri, i furbi, vivono tranquilli perchè tanto l'incidenza di mortalità del virus è "solo" del 2-3 % a detta di chi dovrebbe saper tener sottomano la sistuazione.. situazione che è andata ben oltre le aspettative e intanto muoiono anche i 30-40enni.
Ma ci sono poche speranze questo è il genere umano.. morte tua vita mea !!

Beh guarda che non ho augurato io al mio “amico” di cascare ad una gara comunque che io sappia tu non sei medico specialista in malattie infettive pertanto sei uno che come me non capisce una mazza di medicina ma con l’unica differenza che tu fai del semplice allarmismo aggratiss.
 

Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
702
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Guarda che non siamo in televisione, dove siamo soggetti all'Agcom.
Qui, ognuno dice la propria, assumendosi la responsabilità di quanto scrive di fronte a diffamazioni.
Qui siamo di fronte ad un post dove una operatrice in ambito sanitario ha ricostruito come sono andate le cose.
Non ci sono nomi, né cognomi. Né sui media è mai uscito il nome del 38enne. Solo che lavora alla Unilever. Il nome dell'ospedale è già stato detto già in televisione e il post incriminato non aggiunge nulla a quanto già detto e/o pubblicato.
Se vuoi fare il contradditorio, se hai notizie differenti da quelle di @arwen dille e vi confrontate.

sull'assumersi le responsabilità avrei qualche dubbio...

Nella fattispecie sono riportate informazioni contraddittorie, non validate contro un povero cristo che è ammalato. Il tutto ammantato da una "conoscenza dovuta al lavorare nella sanità pubblica".

L'ultima cosa di cui c'è bisogno è istigare alla ricerca di colpevoli/untori ed aizzare gli animi, specialmente in un caso come questo.

tutta la tesi del post è che il paziente 1, in piena consapevolezza, ha voluto gabbare (chissà perche) i medici e far ammalare la popolazione perche non ha detto di avere un virus di cui ignorava l'esistenza e che per 2 volte in pronto soccorso nessuno ha riconosciuto (forse la situazione non era cosi evidente e chiara anche per personale in teoria preparatissimo a fronteggiare il problema?).
La sua colpa è quella che avrebbe dovuto sapere che il suo amico era tornato dalla Cina e comunicarlo. Tu pensa poi che il suo amico si è rivelato essere sano e non ha contagiato nessuno, quindi il contagio è avvenuto per altra causa da qualcuno non individuato e che forse ha contribuito a diffondere il contagio. Ma la colpa è di questo poveretto che "ha pensato bene, negato e confessato".

E se il poveretto il contagio lo avesse preso in ospedale in una di quelle due visite? Magari per imperizia del personale? Pensa come cambierebbe la storia... e la distribuzione di colpe e di "denunce penali"
 
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pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Non dobbiamo dimenticare che ogni anno a causa dell'influenza muoiono un sacco di persone e nessuno fa il casino che stiamo facendo adesso. I soggetti deboli sono gli stessi, ad eccezione dei bambini.
Quindi, okay alle precauzioni (non fa piacere a nessuno ammalarsi), cerchiamo di essere responsabili ma non ingigantiamo la cosa più del dovuto con allarmismi ingiustificati.

Vero anche questo ma non scordiamoci che per molte influenze esistono i vaccini. Ti faccio un esempio: mia madre che è un soggetto a rischio ed è over 70 si vaccina da anni, io stesso faccio il vaccino proprio per evitare di ammalarmi anche se non sono a rischio.
Ora se malauguratamente dovesse accadere di beccarsi il covi, io rientrerei nella fascia di età per cui non dovrei correre rischi essendo una persona abbastanza sana mentre per mia madre il rischio di serie complicazioni sarebbe elevato.
Non venitemi a dire quindi che è una semplice influenza come quella che capita ogni anno perchè non lo è affatto.
 
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samuelgol

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24 Settembre 2007
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E qui la chiudo e torno di là in sala riunioni che ho alcuni clienti cinesi che mi stanno aspettando.
Se ti contagiano avvertimi.
In piena stagione i sintomi dell'influenza non portano nessuno, specialmente prima di avere la diffusione in italia del virus, a pensare di essere colpiti. Pensa che pure il preparatissimo (o almeno dovrebbe esserlo) personale del ps non ha riconosciuto questi chiarissimi sintomi (per ben 2 volte, eppure dovrebbero essere ben piu sul pezzo del povero cristo ammalato). Non mi sembra che il poveretto abbia fatto chissà quale furbata.

omissione nel dire la verità. Anche questo punto è ben discutibile, se non hai idea di aver altro che una influenza e poi si aggrava, sempre prima della diffusione del primo caso, a te verrebbe in mente di pensare alla cena col tuo amico (che magari non sai neppure essere stato in Cina, e che comunque poi si è rivelato essere sano e non portatore di alcun che, quindi completamente ininfluente nel contsagio del povero 1)? Siamo sicuri che in ps abbiano chiesto al povero ammalato di suoi contatti con persone di ritorno dalla Cina? E anche lo avessero fatto non sarebbe cambiato molto perche il contagio è derivato dal paziente 0 che non è il suo povero amico tornato dalla Cina ma qualcun altro non ancora identificato. Ed anche il focolaio avrà ricevuto un contributo da questo paziente 0 o dopo aver contagiato il paziente 1 è evaporato ed ha fatto tutto solo l'1?
Ti rispondo con quale semplice controdomanda. Se non era consapevole di poter avere quella malattia, come ipotizzi, perchè mentire alle domande che ti vengono rivolte? Se pensi di avere un banale raffreddore perchè vai ben 2 volte al ps? Non mi par la norma che un 38enne vada al ps per un banale raffreddore. Ammesso che ci vada perchè si sente parecchio male (ma poi va a fare spot? Quindi non stava poi tanto male) ripeto, perchè mentire a delle specifiche domande che i sanitari ti fanno?
Ovviamente ragioniamo sul fatto che quelle domande gli siano state poste come ci dicono. Se non è così, almeno ne suoi confronti, verrebbe meno anche la colpa commissiva.
Riguardo alla preparazione del personale sanitario: io medico ti chiedo tutta una serie di info per capire l'origine del male. Non lo faccio perchè mi diverto a fare il detective, ma per capirne l'origine. Se io ti chiedo se sei stato a contatto con soggetti di ritorno dalla Cina, non è perchè sono razzista, ma perchè essendo che i sintomi sono uguali a quelli di una banale influenza, se mi dici che sei stato fino a ieri a Pechino, io approccio la diagnosi in una maniera, se mi dici che hai preso freddo cìperchè ti sei scordato la finestra aperta, io non penso al Corona ma a una banale influenza.
Tante volte, parlo in generale, quando si ha un problema, al corpo, alla macchina, al pc ecc.ecc. le domande che l'esperto ci pone sono a lui fondamentali per inquadrare nel momo migliore e più sbrigativo possibile il problema e risolverlo. Se non non gli diamo risposte o peggio gliele diamo false, di certo non gli diamo una mano.
Dopo di chè io non sto condannando nessuno. Però ipotizzo, fondatamente, che lui quantomeno potrebbe finire indagato per il suo comportamento....non sempre le indagini sfociano in una condanna.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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omissione nel dire la verità. Anche questo punto è ben discutibile, se non hai idea di aver altro che una influenza e poi si aggrava, sempre prima della diffusione del primo caso, a te verrebbe in mente di pensare alla cena col tuo amico (che magari non sai neppure essere stato in Cina, e che comunque poi si è rivelato essere sano e non portatore di alcun che, quindi completamente ininfluente nel contsagio del povero 1)? Siamo sicuri che in ps abbiano chiesto al povero ammalato di suoi contatti con persone di ritorno dalla Cina? E anche lo avessero fatto non sarebbe cambiato molto perche il contagio è derivato dal paziente 0 che non è il suo povero amico tornato dalla Cina ma qualcun altro non ancora identificato. Ed anche il focolaio avrà ricevuto un contributo da questo paziente 0 o dopo aver contagiato il paziente 1 è evaporato ed ha fatto tutto solo l'1?
Parecchie domanda a cui credo sia difficile dare riposta e anche fosse oramai ci siamo.. sarebbe invece interessante capire se il contagio possa avvenire anche con paziente esente da sintomatologia ma semplicemente portatore (una virologa intervistata in uno dei tanti programmi televisivi di cui non ricordo il nome ha affermato che potrebbe essere possibile)
A me pare che la situazione non sia per niente sotto controllo e che la conoscenza odierna riguardo al virus e al contagio è lacunosa.
 

golias

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Beh guarda che non ho augurato io al mio “amico” di cascare ad una gara comunque che io sappia tu non sei medico specialista in malattie infettive pertanto sei uno che come me non capisce una mazza di medicina ma con l’unica differenza che tu fai del semplice allarmismo aggratiss.
Ma per piacere Pietro, ma dove lo leggi allarmismo.. ho semplicemente scritto che chi si appresta a fare scorte alimentari non fa altro che mettere in atto della prevenzione che è molto più saggio di chi si siede e aspetta per vedere cosa accade.. fatto salvo che poi sono quelli che.. non mi resta che piangere.
Però oh.. se è una battaglia personale ditelo, magati la sistemiamo in Pm senza andare ad appensatire una discussione che a leggere ha dell'inverosimile tanta è la sufficienza.
 

samuelgol

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Cronoman
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Se ti contagiano avvertimi.

Ti rispondo con quale semplice controdomanda. Se non era consapevole di poter avere quella malattia, come ipotizzi, perchè mentire alle domande che ti vengono rivolte? Se pensi di avere un banale raffreddore perchè vai ben 2 volte al ps? Non mi par la norma che un 38enne vada al ps per un banale raffreddore. Ammesso che ci vada perchè si sente parecchio male (ma poi va a fare spot? Quindi non stava poi tanto male) ripeto, perchè mentire a delle specifiche domande che i sanitari ti fanno?
Ovviamente ragioniamo sul fatto che quelle domande gli siano state poste come ci dicono. Se non è così, almeno ne suoi confronti, verrebbe meno anche la colpa commissiva.
Riguardo alla preparazione del personale sanitario: io medico ti chiedo tutta una serie di info per capire l'origine del male. Non lo faccio perchè mi diverto a fare il detective, ma per capirne l'origine. Se io ti chiedo se sei stato a contatto con soggetti di ritorno dalla Cina, non è perchè sono razzista, ma perchè essendo che i sintomi sono uguali a quelli di una banale influenza, se mi dici che sei stato fino a ieri a Pechino, io approccio la diagnosi in una maniera, se mi dici che hai preso freddo cìperchè ti sei scordato la finestra aperta, io non penso al Corona ma a una banale influenza.
Tante volte, parlo in generale, quando si ha un problema, al corpo, alla macchina, al pc ecc.ecc. le domande che l'esperto ci pone sono a lui fondamentali per inquadrare nel momo migliore e più sbrigativo possibile il problema e risolverlo. Se non non gli diamo risposte o peggio gliele diamo false, di certo non gli diamo una mano.
Dopo di chè io non sto condannando nessuno. Però ipotizzo, fondatamente, che lui quantomeno potrebbe finire indagato per il suo comportamento....non sempre le indagini sfociano in una condanna.

come vedi c'è qualche incongruenza...tu sai chi ha chiesto cosa, quando e cosa è stato risposto? come ben sai a seconda di come formuli la domanda ottieni risposte differenti, sei sicuro che il paziente "ha mentito!" ?

Secondo te uno che pensa di avere il virus di cui si parla da settimane, con moglie incinta va dal medico e non dice le cose per fregarlo?

Se era in condizioni gravi riusciva ad andare in ps," ha pensato bene di partecipare a due gare podistiche sia nel Lodigiano che in Liguria ed a varie partite di calcetto con amici" e poi tornare al ps?

c'è piu di un pezzo del racconto che non è chiaro per cui il minimo sindacale sarebbe stare zitti ed aspettare di capire.

Con I racconti del momento si potrebbe giungere, come già scritto, ad una tesi diametralmente opposta:

povero 38 sportivo si reca in pronto soccorso e viene contagiato.

Per questo è meglio tacere che saparare a zero su di un ammalato. Non ci vuole un acume eccezionale
 
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samuelgol

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come vedi c'è qualche incongruenza...tu sai chi ha chiesto cosa, quando e cosa è stato risposto? come ben sai a seconda di come formuli la domanda ottieni risposte differenti, sei sicuro che il paziente "ha mentito!" ?

Secondo te uno che pensa di avere il virus di cui si parla da settimane, con moglie incinta va dal medico e non dice le cose per fregarlo?

Se era in condizioni gravi riusciva ad andare in ps," ha pensato bene di partecipare a due gare podistiche sia nel Lodigiano che in Liguria ed a varie partite di calcetto con amici" e poi tornare al ps?

c'è piu di un pezzo del racconto che non è chiaro per cui il minimo sindacale sarebbe stare zitti ed aspettare di capire.

Con I racconti del momento si potrebbe giungere, come già scritto, ad una tesi diametralmente opposta:

povero 38 sportivo si reca in pronto soccorso e viene contagiato.

Per questo è meglio tacere che saparare a zero su di un ammalato. Non ci vuole un acume eccezionale
Attenzione. Io NON ho sparato a zero su nessuno. Ho detto che a mio avviso ci sono gli estremi per una denuncia.
Parlo ovviamente sulla base di quel che si sa, che sono pienamente consapevole potrebbe essere non vero.
Una denuncia serve per istruire un procedimento e valutare da un pm a un giudice, il ricorrere di ipotesi di reato. Fine.
Mi trovi dove io lo avrei appellato in qualche maniera quel soggetto? Non confondermi con altri, io le parole le ho misurate ben bene. Non ho appellato nessuno, non ho condannato nessuno ecc.ecc.ecc.
Se altri lo hanno fatto, non ne rispondo io.
 
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