È arrivata l'ora del freno a disco? ( abbiamo bisogno di frenare di più?)

È necessario avere freni a disco in bicicletta??

  • Si

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  • No

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  • Dipende

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pantera

Passista
5 Marzo 2009
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da corsa
Signori in un mondo in cui minore peso significa maggiore costo noi stiamo aggiungendo peso ad un costo superiore, già questo è un grosso punto a sfavore

Non sono mai stato un grammo maniaco e non ho mai avvertito evidenti cambiamenti in prestazioni levando peso e credo che chi afferma il contrario e contemporaneamente sostiene i dischi che di fatto aggiungono peso non sia coerente con le sue idee

Per chi ricerca la prestazione attraverso un sistema frenante più efficiente nel video c'è un ingegnere meccanico che ha lavorato nel settore auto che non parla di motori ma di freni a fini prestazionali,lui afferma che a fini prestazionali non serve frenare di più e se per aumentare i freni si aumenta il peso la prestazione ne risente,nel nostro mondo si riesce ad ottenere una bicicletta disc dal peso contenuto quindi il problema non si pone salvo però fare i conti col portafoglio e ritrovarsi una bicicletta più pesante della vecchia,dal punto di vista economico ( il mio) non è accettabile,e sembra non esserlo neanche da parte di chi cerca la prestazione perché appunto si aggiunge del peso per frenare di più lì dove serve frenare meno ed avere meno peso

I freni a disco sulle bici sono sempre esistiti si sta di fatto potenziando in sistema attraverso un disco ed un sistema idraulico aumentando contemporaneamente e conseguentemente la sezione delle ruote e rinforzando il telaio in alcuni punti
A scapito di prezzo peso e manutenzione superiore
 
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green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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E' vero che la maggior parte dei critici dei dischi, specie quelli della prima ora, molto numerosi e ora quasi in estinzione, salvo pochi testardi casi, non ha mai provato i dischi. Riguardo al paragone 26/29, va detto che le prime 29 erano un qualcosa di totalmente nuovo, mal fatto e del tutto da ottimizzare. Avevano ruote pesanti, copertoni pesanti e con pochissima scelta di ricambio, geometrie errate, mutuate dalle 26, componenti errati, come manubri troppo stretti per le esigenze delle ruotone e rapporti cambi delle 26. In pratica su delle 26 un po' allungate come telai avevano messo delle ruote di diametro più grande. Lì finiva la differenza. Come mettere su una MotoGP le ruote di una motocross.
Chi scrive, avendole testate negli anni per conto del forum gemello, ha avuto modo di apprezzare l'evoluzione delle 29, confrontandole fra loro sia di produttori diversi che del medesimo produttore, dalla 1 29, all'ultima uscita attualmente in commercio (la methanol). Pian piano, sono state rivedute le geometrie, alleggerite le ruote, allargati i manubri, alleggeriti e variegati i copertoni, modificati i rapporti e le 29 hanno di fatto eliminato tutti i difetti di gioventù diventando oggettivamente meglio delle vechie 26....salvo pochissimi residuali frangenti. Ma gli ultras della 1 ora era talebani ridicoli. Le prime 29 erano catafalchi nella maggior parte dei casi inferiori alle 26.
L'introduzione disc nella bdc, non era invece del tutto una novità, avendosi la scorta della pluriennale esperienza mtb e quindi i bachi di gioventù, dovuti ad alcune oggettive differenze tra bdc e mtb, erano ben più limitati e meno influenti.
Beh dai, le prime Gary Fisher avevano già geometrie specifiche, anche Niner nasce come marchio dedicato alle ruotone con geometrie studiate per le 29er, e nei primi anni è il telaio front che va di più a livello commerciale e ha anche un gran riscontro sul campo. Poi certo, non c'erano ancora manubri dedicati con la larghezza adeguata, copertoni, cerchi leggeri. Per non parlare dei rapporti, eravamo nella fase in cui ormai abbandonata la tripla si studiavano varie soluzioni per la doppia (e anche lì Shimano arrivò quasi per ultima).

Vero che le bdc disc partono con questo vantaggio dell'esperienza fatta nel settore mtb, ma devono anche scardinare un sistema freno a rim collaudato e che funziona bene direi: non si può non essere soddisfatti da un impianto a rim su ruote in alluminio se settato bene, al momento è così. Sulla mtb tale sistema, nonostante i cerchi in ceramica, etc. era arrivato ad un punto morto: nella maggioranza delle situazioni era insufficiente o poco performante. Quindi il passaggio è stato decisamente più facile, anche perché necessario.

Da parte mia sono un po' fuori dal coro, non ho provato una bdc disc, (ma ho una gravel disc oltre alla mtb) eppure non mi spaventa il cambiamento, anzi lo approvo. Ben sapendo che ciò mi obbligherà a cambiare set di ruote, telaio, perni passanti, etc. Ma la domanda che mi faccio è: tra 10 anni o poco oltre la mia bdc che già è un 2001 sarà l'equivalente delle bdc in acciaio con il cambio al telaio, 8-9 velocità, che ancora vedo pedalare a qualche anziano, alcuni con i punta piedi (per carità, bellissime bici alcune e con un gran fascino). Ma io voglio veramente fermarmi a ciò che ho oppure voglio seguire il cambiamento? Perché se no non si spiega perché ad esempio tutti cambiamo casco, al di là della sicurezza, nessuno o quasi pedala più con scarpe con il velcro che andavano per la maggiore prima dei vari cricchetti e poi boa. Eppure ricordo bene che ci sono stati anni in cui si cercava il casco più ventilato e leggero possibile, ora vedi le foto di gente con delle scodelle praticamente chiuse in testa anche con 40°. Quindi a fronte di tutto questo ci vuole coraggio a dire che scegliere i dischi è solo una moda...
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Signori in un mondo in cui minore peso significa maggiore costo noi stiamo aggiungendo peso ad un costo superiore, già questo è un grosso punto a sfavore
[...]

I freni a disco sulle bici sono sempre esistiti si sta di fatto potenziando in sistema attraverso un disco ed un sistema idraulico aumentando contemporaneamente e conseguentemente la sezione delle ruote e rinforzando il telaio in alcuni punti
A scapito di prezzo peso e manutenzione superiore

In realtà alcuni telai in carbonio monoscocca da crono o triathlon pesano di più di un semplice telaio da gran fondo. E costano mediamente di più, che io ricordi. Il rapporto peso/prezzo non è quindi sempre un punto a sfavore, dipende dall'ambito di utilizzo. In questo caso paghi di più per il materiale, la lavorazione, etc. E perché non dovrebbe essere così per i dischi? C'è un circuito idraulico, pinze, leve integrate con i comandi con tanto di serbatoio, e dovrebbe costare uguale o meno di un sistema rim?!?

Tra l'altro, se non ce ne fossimo accorti, il prezzo medio dei telai e delle bici in carbonio, come delle ruote, è lievitato negli ultimi anni, tanto che ci sono bici top di gamma che si avvicinano ai 10.000 €. Ed il problema sarebbe il prezzo di un gruppo disc? Quel qualcosa in più che si paga per i dischi quando saranno ampiamente commercializzati calerà o si assesterà. Nel frattempo saranno aumentati i prezzi dei telai :-(
 

GiaMatteoImpera

Apprendista Scalatore
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Va anche considerato però un altro fattore nella tua considerazione e cioè la paura della svalutazione della rim.
Non è una paura ma un dato di fatto. Le bici rim si svalutano molto più di quelle disc, perché il mercato è ormai orientato su una precisa direzione.

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Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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E' vero che la maggior parte dei critici dei dischi, specie quelli della prima ora, molto numerosi e ora quasi in estinzione, salvo pochi testardi casi, non ha mai provato i dischi. Riguardo al paragone 26/29, va detto che le prime 29 erano un qualcosa di totalmente nuovo, mal fatto e del tutto da ottimizzare. Avevano ruote pesanti, copertoni pesanti e con pochissima scelta di ricambio, geometrie errate, mutuate dalle 26, componenti errati, come manubri troppo stretti per le esigenze delle ruotone e rapporti cambi delle 26. In pratica su delle 26 un po' allungate come telai avevano messo delle ruote di diametro più grande. Lì finiva la differenza. Come mettere su una MotoGP le ruote di una motocross.
Chi scrive, avendole testate negli anni per conto del forum gemello, ha avuto modo di apprezzare l'evoluzione delle 29, confrontandole fra loro sia di produttori diversi che del medesimo produttore, dalla 1 29, all'ultima uscita attualmente in commercio (la methanol). Pian piano, sono state rivedute le geometrie, alleggerite le ruote, allargati i manubri, alleggeriti e variegati i copertoni, modificati i rapporti e le 29 hanno di fatto eliminato tutti i difetti di gioventù diventando oggettivamente meglio delle vechie 26....salvo pochissimi residuali frangenti. Ma gli ultras della 1 ora erano talebani ridicoli. Le prime 29 erano catafalchi nella maggior parte dei casi inferiori alle 26.
L'introduzione disc nella bdc, non era invece del tutto una novità, avendosi la scorta della pluriennale esperienza mtb e quindi i bachi di gioventù, dovuti ad alcune oggettive differenze tra bdc e mtb, erano ben più limitati e meno influenti.

Condivido pienamente l'analisi fatta sulla MTB. Anche io ho vissuto tutta L'evoluzione di questi mezzi, dalla mia prima 26 Giant in acciaio con forcella praticamente inesistente all'ultima 29 in carbonio che pesa poco più di una bici da strada. L'evoluzione è stata tanta ma le prime 29 uscite sul mercato erano veramente dei carri inguidabili ma c'era chi sosteneva il contrario. Per quanto riguarda i dischi sulle BDC credo che la prima generazione non era per niente eccezionale e non priva di difetti sia dal punto di vista estetico (comandi giganteschi e pinze orrende con gli standard mutuati dalle MTB) da quello funzionale (ricordo i richiami di Sram ad esempio) oltre al fatto che pesavano una fucilata cosa che per i puristi della bdc era un'eresia. Ora si è arrivati alla seconda generazione con un notevole passo in avanti ma a parere mio la consacrazione si avrà con la terza generazione quando usciranno i nuovi gruppi Shimano. Sicuramente i pesi si allineeranno a quelli dei gruppi rim e spariranno tutti quei piccoli difettucci (basta leggere i post di quelli che lamentano rumori e dischi che sfregano) o-o
 

Petgold969

pistorium opus chef
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Non è una paura ma un dato di fatto. Le bici rim si svalutano molto più di quelle disc, perché il mercato è ormai orientato su una precisa direzione.

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Le bici si svalutano tutte, prova a rivendere una bici disc di qualche anno fa, magari con vecchi standard com'eran le prime e vedi cosa succede o-o
 
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RedCaad

Guest
dipende dal cerchio...con canali larghi tende ad essere più grande...io monto un 25 (nominale), misurato è più di 28 mm (copertoncino)

Cmq il mio discorso era, che spesso le bici disk montano gomme che in confronto al mio 25 (nominale, su cerchio nato per il 25) hanno una dimensione maggiore visibile ad occhio nudo... Per tanto sicuramente hanno una migliore frenata solo per quello, logicamente frenata ancora migliore usando i diski ai rim.
 

golias

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dal mio punto di vista non c'e' paragone ma proprio per nulla tra disc e rim . e' una differenza significativa (per me) tanto da rimanere stupito di chi dice il contrario.
Con la speranza di non sfociare nella solita polemica.. in cosa esattamente hai avvertito la differenza ?
Se mi dici in potenza frenante siamo già fuori strada ;-)
 

cbr70

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Con la speranza di non sfociare nella solita polemica.. in cosa esattamente hai avvertito la differenza ?
Se mi dici in potenza frenante siamo già fuori strada ;-)
sono piu' efficienti a mio avviso per prontezza, modularita', affidabilita' nel tempo (la frenata non si allunga ) e mediamente anche per potenza.

mediamente intendo che trovare/abbinare un cerchio ai pattini che sia effettivamente efficace , non e' cosi' scontato. a me non e' mai successo ma ho compagni di BDC che hanno/avevano cerchi/pattini sufficientemente potenti

Ma se dovessi dire quello che penso invero , secondo me quello che fa la differenza e' l'impianto idraulico ....ovvero se domani uscissero del caliper azionati solo da un impianto idraulico senza nessun cavo , gli impianti sarebbero per frenate non esasperate nel tempo (dove ho dubbi sulla sulle piste in alluminio frenate dalla gomma) equivalenti.

concludendo per come sono oggi i sistemi frenanti per me non c'e' storia. Poi se per altri la frenata e' soddisfacente coi caliper , buon per loro.
 

GiaMatteoImpera

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Con la speranza di non sfociare nella solita polemica.. in cosa esattamente hai avvertito la differenza ?
Se mi dici in potenza frenante siamo già fuori strada ;-)
Non so se qualcuno lo ha già detto, ma per me il grande pregio dei dischi è la quasi assenza di effetto "on/off". I rim frenano, anzi se sbagli la strizzata dai il giro. L'impianto idraulico rende la frenata subito efficiente ma sempre graduale. Per inchiodare una ruota ti devi proprio applicare. Dirlo a parole non è facile: l'impianto a disc è più spugnoso e morbido, anche nelle frenate decise all'azione sul comando, ma al tempo stesso subito pronto, l'impianto tradizionale se gli chiedi qualcosa di più è subito scorbutico e il rischio di inchiodare involontariamente la ruota è molto più alto.

Sul bagnato quanto sopra si nota in maniera ancora più netta.

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italrubik

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Ho una bici da cross con i freni a disco meccanici, diciamo che frenare......è una parola grossa....diciamo che rallenta:==, ma fortunatamente nel cross non serve frenare molto, ci pensano già il fango, l'erba, e i percorsi tortuosi....non mi lancerei mai in discese lunghe con questa bici, e comunque van più che bene se c'è fango che invece con i cantilever tende ad accumularsi tra forcelle e freno
Sulla bdc ho invece i caliper tradizionali, e quelli posso dire che frenano bene e non sento assolutamente la necessità dei freni a disco, Se invece si parla di mtb allora giustifico pienamente i dischi idraulicio-o, su certe discese a rompicollo servono eccome!
 

Leosacco

Pedivella
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Sulla bdc ho invece i caliper tradizionali, e quelli posso dire che frenano bene e non sento assolutamente la necessità dei freni a disco, Se invece si parla di mtb allora giustifico pienamente i dischi idraulicio-o, su certe discese a rompicollo servono eccome!

MTB significa tante cose, dal XC al downhill, per cui difficile interpretare bene il senso della tua frase.
Mi spiego, ho la sensazione che su MTB il freno a disco è diventato un must prima di tutto per lo sporco più che per le caratteristiche delle discese anche perchè, per quella che è la mia esperienza, in MTB le frenate sono magari brusche ma brevi, diciamo anche violente ma circostanziate e favorite da ruote ampie che limitano i bloccaggi.
In BDC, quella vera, che vede discese da valichi montani dove non solo le pendenze sono importanti ma le frenate si prolungano per chilometri (tanto da mettre in difficoltà anche gli impianti dei mezzi motorizzati che devo gestire masse portanti) secondo me è proprio li che col disco da il meglio di se, dissipando rapidanente il calore e garantendo una frenata efficente anche dopo sollecitazioni prolungate nel tempo.
Non ho esperienza personale e quindi posso solo dire che per intuito e ricordando il comportanento dei vbrake sulla mia vecchia MTB, faccio veramente fatica anpensare chenle performance in questo contesto di utilizzo possa avvicinarsi a quello di un disco, poi sicuramente qualcuno dirà che sono 20 anni che scende da Passo Giovo con i caliper e non sente necessità dei dischi ma io penso proprio che questa necessità non la senta perché non li ha provati...
Capisco l'affetto per una vecchia tecnologia, capisco il malcontento per vedere magari inpropri mezzi perdere valore ma credo che continuare a sostenere che i freni vanno bene cosi come erano è come quando 10 anni fa si diceva che gli smartphone non servivano a nulla perché per telefonare bastava ed avanzava il cellulare.
Poi sabato mi sono imbattuto in un Wolsit con i freni a bacchetta, spettacolare ed affascinante ma ci fermiamo qui...


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pantera

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le frenate si prolungano per chilometri (tanto da mettre in difficoltà anche gli impianti dei mezzi motorizzati che devo gestire masse portanti) secondo me è proprio li che col disco da il meglio di se, dissipando rapidanente il calore e garantendo una frenata efficente anche dopo sollecitazioni prolungate ne
Sotto la pioggia da il meglio di sé anche perché si asciuga più rapidamente,su frenate prolungate all'asciutto il disco con un diametro più piccolo scalda velocemente perdendo parte della potenza l'unico vantaggio in questo caso è non rischiare esplosioni della camera cosa comunque non così frequente

PS: smettiamola di dire che il freno a disco è tecnologia nuova oramai stanno anche sulle MTB da supermercato, presente su bici da cosa da quasi un decennio
 
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Leosacco

Pedivella
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PS: smettiamola di dire che il freno a disco è tecnologia nuova oramai stanno anche sulle MTB da supermercato, presente su bici da cosa da quasi un decennio

Se vuoi la smetto... però che il disco sia una tecnologia più nuova dei freni che agiscono sul cerchio mi sa che è vero e quindi...
Poi certo ormai è una tecnologia consolitata pure questa vero, per questo sicura ed affidabile.
Di qui a 5 anni sarà l'unica presente sul mercato e chissà che magari per quel tempo non ci sia ancora qualcosa di nuovo ma la vedo difficile visto chenil sistema a disco è ormai uno standard universale sui mezzi di trasporto (auto, moto, gran parte delle bici, etc...).
A mio modestissimo parere se i dischi non fossero stati vietati per anni nelle competizioni a questo punto di sistemi frenanti RIM non se ne vederebbero più in commercio da tempo, sempre IMHO e con rispetto per tutti...


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Boooooo

Apprendista Velocista
2 Settembre 2016
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PU
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da corsa :)
...
PS: smettiamola di dire che il freno a disco è tecnologia nuova oramai stanno anche sulle MTB da supermercato, presente su bici da cosa da quasi un decennio

date una occhiata a questi articoli datati 2012 (purtroppo in inglese) intervista ai costruttori che esponevano i problemi e le sfide per portare il freno a disco su bici da strada
https://bikerumor.com/2012/02/23/disc-brakes-are-coming-to-road-bikes-but-what-about-wheels/
https://bikerumor.com/2012/02/14/road-bike-disc-brakes-are-coming-but-will-they-work/
https://bikerumor.com/2013/04/11/te...-down-and-implications-for-road-disc-updated/
 

alex75

Pedivella
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AN
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Frenano, non frenano poco cambia, siete sicuri di essere voi a decidere se la vs prossima bici sara disc o tradizionale? io non credo.
mentre per altre cose, tipo 12v, monocorona, ruote carbonio o alluminio, tubolare tubles copertoncino ad investire erano solo alcuni, il disco coinvolge multinazionali a livello di Telai, Gruppi e ruote . Detto cio figlioli, io vi dicoooo , la vs prossima bici sara Disc, perche loro iloro soldi li riprenderanno sicuramente. Come faranno, inizieranno a produrre i nuovi top di gamma solo disc e figuriamoci se noi torneremo a comperare bici montate 105 tradizionali che pesano piu delle disc
 

Jaguar

Apprendista Passista
17 Giugno 2016
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da corsa
sulle bici con freno a disco non c'è bisogno di aumentare il peso ma la superficie di contatto a terra, ovvero la larghezza del copertone. Ecco quindi che sempre più aziende propongono cerchi con gole sempre più larghe per ospitare copertoni più larghi. Non lo dico a caso ma per esperienza personale da uno che ha impianto Sram con dischi da 160 mm e pastiglie organiche.
 
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doghy

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21 Maggio 2015
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Trek
premetto che, facendo tendenzialmente + mtb, non ho ovviamente alcun pregiudizio per partito preso

quest' anno mi sono regalato una bdc nuova, disk e tubeless per non farci mancare nulla
sicuramente non e' il solo disk, ma tutto il complesso cerchi, pneumatici, telaio e disco porta, tempi alla mano, ad essere piu' efficiente della vecchia bdc con i rim (che va comunque benissimo)

e peso meno di 64 kg in ordine di marcia..
 
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Amex

Novellino
10 Maggio 2019
1
2
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Finale Ligure
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Bianchi Titanio 125 anniversario
Scusate ma mi permetto un riassunto pro e contro punto per punto
PRO
Potenza Frenante
Modulabilita Frenante
Durabilita Frenanate
Costanza Frenante in lunghe discese
Estetica

CONTRO
Costo
Rumorosità
Manutenzione frequente
Peso anche se relativo

A ciascuno le proprie valutazioni
Mi permetto di dire che Vincenzo Nibali che è il più grande discesista al mondo alla domanda di cosa ne pensa dei dischi lui ha risposto.... "Non li ho ancora provati" .... risposta diplomatica.
 

gilvaganudo

Apprendista Velocista
3 Ottobre 2010
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Giant defy advanced pro 0
Scusate ma mi permetto un riassunto pro e contro punto per punto
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Potenza Frenante
Modulabilita Frenante
Durabilita Frenanate
Costanza Frenante in lunghe discese
Estetica

CONTRO
Costo
Rumorosità
Manutenzione frequente
Peso anche se relativo

A ciascuno le proprie valutazioni
Mi permetto di dire che Vincenzo Nibali che è il più grande discesista al mondo alla domanda di cosa ne pensa dei dischi lui ha risposto.... "Non li ho ancora provati" .... risposta diplomatica.
Certo che chiedere a nibali cosa nei pensa dei freni è come chiedere a uno squalo cosa ne pensa di un paracadute

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