Per le altre 24h che ho fatto, la sensazione non è mai stata quella del criceto. Per esempio a Finale un giro ti chiedeva tra 20' e 30', con una discesa fantastica piena di curve paraboliche, scavata nel bosco. Non mi sono mai stancato del percorso.
A cremona, dove il circuito è piattissimo, sono stati creati diversi momenti per modificare l'andatura (salti, salite sopra a terrapieni, tratti in sabbia, curve strettissime con immediato rilancio, ...) così da vivacizzare i tuoi giri.
Io ho pensato che, delle 12 h della corsa, probabilmente 1 (spero non di più) la passerò a mangiare, bere, cambiare maglia, gonfiare le gomme, riposarmi, lubrificare la catena, farmi il
caffè, pulire gli steli, ...
Quindi saranno 11h:
- le prime 3-4 saranno divertenti (girare con il buio è sempre un'esperienza, e poi su un circuito a me sconosciuto).
- poi ci sarà una specie di calvario, tra le 12 e le 5 di mattina, con la stanchezza che comincia a farsi sentire
- mi risollevo con l'alba (fino alle 7, quando l'aria è ancora frizzante)
- dopo (dalle 8 circa, in poi) risento la stanchezza, ma vedo la fine (con ritmi mooolto lenti).
Questa dovrebbe essere la mia gara. Se vedo che sto soffrendo, ci metto dentro una penichella (tra l'1 e le 4-5 di mattina, di un'oretta circa, come consiglia "cime bianche").
Parto per finire, non per arrivare primo. Per me è una sfida con me stesso, più che con gli altri.
Pensavo anche che, se sommo tutte le ore di
rulli che ho fatto quest'anno, sono a ben più di 12, che invece farei sulle alpi....
E sui rulli, mi sento molto criceto!