19a tappa 2020 Morbegno - Asti

Ser pecora

Diretur
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La domanda sorge spontanea: peso per accorciare una tappa? Forse, come hai detto tu, sarebbe stato opportuno farsi sentire con le transenne ad esempio o, addirittura alla prima tappa del tour (anche se già iniziata), vista l'oggettiva pericolosità.

Boh, a pelle direi che sarebbe più produttivo nel medio e lungo periodo coinvolgere una vera associazione corridori nell'organizzazione.

I corridori dovrebbero avere un organo indipendente con qualcuno dei loro ad esempio per valutare assieme agli organizzatori i percorsi e "validarli" o esprimere opinioni. Ad esempio su dislivello, trasferimenti, etc.. Personale opinione il percorso del Giro di quest'ultima settimana era obiettivamente una forzatura (ed il pubblico ha la sua parte, perché si cerca di dargli quello che vuole).

Le presentazioni dei grandi giri sono invece una sorpresona per i corridori, e gli organizzatori non si sognano nemmeno lontamente di ascoltarli invece che farsi gli interessi loro, che sono totalmente slegati da esigenze "di corsa".

Se vai ad una presentazione puoi vedere anche Team Manager fare capanello con gli sponsor però. Quasi tutti i Team manager e tanti (quasi tutti) quelli che lavorano nelle aziende ciclo sono ex pro. Quindi non mi è mai parso un mondo tanto aperto a "mine vaganti"...
 

Takusaru

Pignone
26 Maggio 2016
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Specialized Tarmac
Condizioni simili al Tour non ci sono mai state, per cui è un'affermazione difficilmente dimostrabile. Per dire, non si è mai corso un Tour ad ottobre con la spada di damocle del Covid dentro al gruppo.

Ma di proteste e di scioperi ce ne sono stati anche al Tour. Basta ricordarsi il 1998.

Semmai possiamo dire che al Tour la ricaduta di immagine e di sponsor sarebbe stata più seria anche per le squadre, e che forse qualche DS sarebbe stato più "attento".
Condizioni simili al Tour non ci sono mai state, per cui è un'affermazione difficilmente dimostrabile. Per dire, non si è mai corso un Tour ad ottobre con la spada di damocle del Covid dentro al gruppo.

Ma di proteste e di scioperi ce ne sono stati anche al Tour. Basta ricordarsi il 1998.

Semmai possiamo dire che al Tour la ricaduta di immagine e di sponsor sarebbe stata più seria anche per le squadre, e che forse qualche DS sarebbe stato più "attento".

Non con queste modalità,
tante corse sono bagnate e fredde,
se Keldermann non vuole correre perché ha le difese immunitarie basse forse dovrebbe non partecipare o cambiare sport, su tre settimane di corsa è oggi che si accorge di essere a rischio?
E domani? Perché correre allora? Mah...
 

Francutio

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Coming soon
con questo precedente di accorciare tappe facendo protesta alla partenza con motivazioni aleatorie e soggettive, chi sta vincendo avrà sempre la convenienza a spingere per annullare una tappa scomoda

Oddio, alla fine si avevano dubbi del genere anche dopo l'annullamento del Crostis (anche lì romanzando un po' le motivazioni) dieci anni fa mi sembra, poi non è che sia diventata proprio una consuetudine cambiare le tappe in corso d'opera.

Diciamo che è stata una brutta parentesi da lasciarsi alla spalle dai.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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I corridori dovrebbero avere un organo indipendente con qualcuno dei loro ad esempio per valutare assieme agli organizzatori i percorsi e "validarli" o esprimere opinioni. Ad esempio su dislivello, trasferimenti, etc.. Personale opinione il percorso del Giro di quest'ultima settimana era obiettivamente una forzatura (ed il pubblico ha la sua parte, perché si cerca di dargli quello che vuole).

Le presentazioni dei grandi giri sono invece una sorpresona per i corridori, e gli organizzatori non si sognano nemmeno lontamente di ascoltarli invece che farsi gli interessi loro, che sono totalmente slegati da esigenze "di corsa".

Se vai ad una presentazione puoi vedere anche Team Manager fare capanello con gli sponsor però. Quasi tutti i Team manager e tanti (quasi tutti) quelli che lavorano nelle aziende ciclo sono ex pro. Quindi non mi è mai parso un mondo tanto aperto a "mine vaganti"...
Bravo, concordo. Bella risposta. chapeau
 

samuelgol

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Quando si è felici perchè le proprie richieste sono state accolte, si festeggia la buona notizia schiaffeggiando chi te lo fa sapere, ovvio ;-)
Appunto, quindi questo dimostra come Hansen fosse solo portavoce e la reazione contenta di quello che lo abbraccia di per sè non dimostra una qualche colpa di Hansen.
 
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Dario.Eirene

via col vento
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Oddio, alla fine si avevano dubbi del genere anche dopo l'annullamento del Crostis (anche lì romanzando un po' le motivazioni) dieci anni fa mi sembra, poi non è che sia diventata proprio una consuetudine cambiare le tappe in corso d'opera.

Diciamo che è stata una brutta parentesi da lasciarsi alla spalle dai.
grazie per averlo ricordato, direi invece che pur avendo una mini motivazione più seria allora, valorizza la mia tesi:
"Non si sa bene cosa ci sia dietro a tutto ciò, ma molti sospettano che la squadra di Contador con il suo direttore sportivo Bjarne Riis, abbiano esercitato enormi pressioni per eliminare il Crostis: lo spagnolo, ormai padrone del Giro, fin dalla sua perlustrazione in loco settimane fa, si era detto contrario, anche perché le sue doti di discesista non sono pari a quelle di scalatore. "
 

Gamba_tri

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Oddio, alla fine si avevano dubbi del genere anche dopo l'annullamento del Crostis (anche lì romanzando un po' le motivazioni) dieci anni fa mi sembra, poi non è che sia diventata proprio una consuetudine cambiare le tappe in corso d'opera.

Diciamo che è stata una brutta parentesi da lasciarsi alla spalle dai.

Per non dire della tappa dello Stelvio annullata nel 1984.

Oggi a me sembra solo una delle tante proteste nel ciclismo, non un'apocalisse.

Tour 1978
Alla vigilia della temuta cronosquadre di Caen si disputa un’interminabile frazione di trasferimento che ha la sua meta nella cittadina di Saint-Germain-en-Laye, alle porte di Parigi, e che il gruppo affronta al piccolo tratto, al punto che la media finale sarà di poco inferiore ai 33 Km/h

Il giorno successivo è suddiviso in due semitappe, la prima delle quali viene affrontata con la luna di traverso dal gruppo, che si lamenta per le levatacce alle quali i corridori sono costretti in queste particolari situazioni. Una protesta simile si era avuta anche al Giro d’Italia dell’anno prima, ma poi la rimostranza era rientrata e si era corsa regolarmente la tappa in circuito di Gabicce Mare, vinta da Maertens. Stavolta, invece, i corridori portano avanti il loro “sciopero bianco” fino al traguardo di Valence-d’Agen, arrivandovi in forte ritardo e poi scendendo di bici a 100 metri dalla linea d’arrivo, che varcano a piedi con Hinault in testa, e questo è un segnale dell’autorevolezza che il corridore francese è già riuscito a costruirsi addosso in pochi anni di professionismo. Al contrario, nella semitappa pomeridiana verso Tolosa si ritorna a correre sul serio ed è lo stesso Hinault a tentare la fuga, nonostante il percorso pianeggiante. Arrivato a guadagnare una dozzina di secondi, si fa poi riprendere e quindi si arriva allo sprint con il bis del transalpino Esclassan.

Fonte:

 
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samuelgol

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Non con queste modalità,
tante corse sono bagnate e fredde,
se Keldermann non vuole correre perché ha le difese immunitarie basse forse dovrebbe non partecipare o cambiare sport, su tre settimane di corsa è oggi che si accorge di essere a rischio?
E domani? Perché correre allora? Mah...
Adesso anche Kelderman è diventato uno dei capi rivolta? Su che basi affermi ciò? Qui tra 4 post ci mettono poco a chiederne la decapitazione eh.
 

Doppiomisto

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Alcune...
Non con queste modalità,
tante corse sono bagnate e fredde,
se Keldermann non vuole correre perché ha le difese immunitarie basse forse dovrebbe non partecipare o cambiare sport, su tre settimane di corsa è oggi che si accorge di essere a rischio?
E domani? Perché correre allora? Mah...

Poi che un professionista che arriva dai Paesi Bassi, un posto dove piove un giorno su tre, e che le temperature odierne le trovi ad in pieno agosto, dica che oggi era talmente freddo da non poter correre boh...

Wilco Kelderman: "Il tempo era pessimo. Questa è stata una settimana durissima, per il sistema immunitario è molto difficile ed è rischioso per noi corridori. Stamattina faceva freddissimo. Noi corridori volevamo che la tappa fosse accorciata, siamo stati felicissimi che Rcs ci sia venuta incontro e ci abbia aiutato, siamo loro grati. Hanno preso una buona decisione"

Ovviamente dei tre pretendenti alla vittoria finale lui era quello che ieri ha pagato di più la tappa. E come ha detto Volpi alla Rai, non è la stessa cosa correre per 2 ore e mezzo al posto di 6 sotto l'acqua. La non corsa fatta oggi potrebbe aver giovato più a Kelderman rispetto a un GH in forte ripresa.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
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Bianchi
Per non dire della tappa dello Stelvio annullata nel 1984.

Oggi a me sembra solo una delle tante proteste nel ciclismo, non un'apocalisse.

Tour 1978
Alla vigilia della temuta cronosquadre di Caen si disputa un’interminabile frazione di trasferimento che ha la sua meta nella cittadina di Saint-Germain-en-Laye, alle porte di Parigi, e che il gruppo affronta al piccolo tratto, al punto che la media finale sarà di poco inferiore ai 33 Km/h

Il giorno successivo è suddiviso in due semitappe, la prima delle quali viene affrontata con la luna di traverso dal gruppo, che si lamenta per le levatacce alle quali i corridori sono costretti in queste particolari situazioni. Una protesta simile si era avuta anche al Giro d’Italia dell’anno prima, ma poi la rimostranza era rientrata e si era corsa regolarmente la tappa in circuito di Gabicce Mare, vinta da Maertens. Stavolta, invece, i corridori portano avanti il loro “sciopero bianco” fino al traguardo di Valence-d’Agen, arrivandovi in forte ritardo e poi scendendo di bici a 100 metri dalla linea d’arrivo, che varcano a piedi con Hinault in testa, e questo è un segnale dell’autorevolezza che il corridore francese è già riuscito a costruirsi addosso in pochi anni di professionismo. Al contrario, nella semitappa pomeridiana verso Tolosa si ritorna a correre sul serio ed è lo stesso Hinault a tentare la fuga, nonostante il percorso pianeggiante. Arrivato a guadagnare una dozzina di secondi, si fa poi riprendere e quindi si arriva allo sprint con il bis del transalpino Esclassan.

Fonte:

Guarda che hai ragione, infatti se avessero fatto la stessa cosa, anche ai 20 di media, si sarebbero chiesti il perché in molti, ma la tappa l'avrebbero fatta. Qui, 20 minuti prima della partenza, hanno detto che non avrebbero corso. Quella è la differenza.
 

rapportoagile

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Scapin Dyapason
Adesso anche Kelderman è diventato uno dei capi rivolta? Su che basi affermi ciò? Qui tra 4 post ci mettono poco a chiederne la decapitazione eh.
Però dai, Andrea, Keldermann ha detto una scemenza tirando in ballo le difese immunitarie, perchè è vero che sono talmente tirati che le hanno basse, ma questo sempre, e soprattutto ieri, dove non si è fatto problemi a scendere dallo Stelvio senza mantellina. Diciamo che a lui non poteva andare meglio: una tappa tranquilla, senza rischi, tanto che è stata poco più di una cicloturistica. Non sarà stato un capo rivolta, ma si sarà fregato le mani per questa decisione.
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Però dai, Andrea, Keldermann ha detto una scemenza tirando in ballo le difese immunitarie, perchè è vero che sono talmente tirati che le hanno basse, ma questo sempre, e soprattutto ieri, dove non si è fatto problemi a scendere dallo Stelvio senza mantellina. Diciamo che a lui non poteva andare meglio: una tappa tranquilla, senza rischi, tanto che è stata poco più di una cicloturistica. Non sarà stato un capo rivolta, ma si sarà fregato le mani per questa decisione.
Claus, in gruppo, oggi non si sono fregati le mani di quella decisione, in 5 su 150 mi sa. Non sono di ferro e 260 km in quelle condizioni meteo, almeno quelle che c'erano alla partenza, e dopo le fatiche e il freddo di ieri e dell'altro ieri, saranno stati tutti o quasi ben contenti di schivarseli.
Fossero stati 10/20/30 a non voler pedalare, oggi si sarebbe fatta la tappa prevista. Salvato ha parlato di 2 squadre contrarie su 18....squadre che si sono espresse per bocca dei rappresentanti di squadra. Parliamo di corridori. Io sono propenso a credere che i numeri fossero vicini a quelli.....che poi gli stessi corridori abbiano più o meno negato con i loro DS per paura di ritorsioni è probabile. A cominciare da quelli di Reverberi.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
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Bianchi
Claus, in gruppo, oggi non si sono fregati le mani di quella decisione, in 5 su 150 mi sa. Non sono di ferro e 260 km in quelle condizioni meteo, almeno quelle che c'erano alla partenza, e dopo le fatiche e il freddo di ieri e dell'altro ieri, saranno stati tutti o quasi ben contenti di schivarseli.
Guarda che quando hanno fatto la passerella, hanno pure detto in Rai, che da Como in poi, il tempo e le temperature sarebbero migliorate (certo non 30 gradi).
Tieni infine presente che all'organizzazione risultano in griglia una cinquantina di corridori intenzionati a farla. Se poi aggiungi che le squadre hanno spedito i bus all'arrivo, è evidente che i conti non tornano.