5a tappa 2021 CHANGÉ>LAVAL ESPACE MAYENNE

Francutio

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Prima di dare sentenze oltre a quanto già detto bisognerebbe vedere anche il vento com'era, a quelle velocità basta un nulla per perdere o guadagnare moltissimo e fra Kung e Pogo è passato molto tempo....

Il percorso era circa circolare, poi se Pogacar avesse beneficiato di particolari condizioni delle stesse avrebbero beneficiato anche quelli partiti subito prima o dopo di lui, ma nessun altro ha fatto prestazioni particolari (a parte Kelderman che è partito due minuti dopo lo sloveno ed è andato piano rispetto a quello che ci si poteva aspettare)
 

Teo66

Scavalcacavalcavia
4 Ottobre 2015
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MTB
Prima di dare sentenze oltre a quanto già detto bisognerebbe vedere anche il vento com'era, a quelle velocità basta un nulla per perdere o guadagnare moltissimo e fra Kung e Pogo è passato molto tempo....
Non mi sembra di aver letto tante sentenze, solo una qualche perplessità.
Anche perché per avere più delle perplessità servirebbe tutti i dati dell'atleta e condizioni di vento, cazzi e ramazzi.
A quel punto potrebbero nascere sospetti (da chi quei dati li saprebbe interpretare).
Sentenza solo quando analisi e controanalisi dicono positivo.
Visto il passato (remoto e meno) di questo sport la perplessità è legittima, credo.
Il sospetto molto meno.
La sentenza per niente.
 
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tincone

Cronoman
8 Luglio 2017
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greve in chianti
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giant tcr advanced1 pro
probabilmente fai riferimento a me. Non ho nessuna ambizione di aprir occhi, ho solo espresso le mie sensazioni riguardo il ciclismo, ovvero: visti i precedenti del ciclismo degli ultimi decenni (doping diffuso ed uso del motorino) mi è difficile seguirlo con interesse ed entusiasmarmi per le prestazioni.

Poi se ad altri piace moltissimo, mica ho nulla in contrario, ma non capisco proprio come mai dia così fastidio questa mia sensazione ed il fatto che la esprima
Perché molto probabilmente è una sensazione che abbiamo in tanti, che però per la passione che abbiamo del ciclismo speriamo che rimanga tale
 
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fast1

Apprendista Cronoman
15 Marzo 2007
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Se questi sono i fastidi... trovo solo molto curioso invece come questo sia l'unico tema che ti appassiona e come sia l"unico mantra su un argomento, il ciclismo, che hai detto di non seguire perché invece non ti interessa.
Le zecche sì che invece sono fastidiose :yoga:
ognuno ha i propri interessi. E l'evoluzione del doping ed i suoi effetti a me interessano.

Guarda cosa è accaduto al ciclismo italiano, l'italia è stata all'avanguardia per anni nella ricerca e sperimentazione su come incrementare le prestazioni sportive e abbiamo ottenuto successi notevoli.

E quando inizia il declino del ciclismo italiano? Inizia quando cambiano alcune leggi e la maniera di applicarle; il reato di frode sportiva viene applicato anche per i casi di doping e vi sono inchieste particolarmente pubblicizzate con interrogatori, intercettazioni; insomma il doparsi ed il favorire il doping diviene in Italia, nel giro di pochi anni, cosa grave dal punto di vista penale e fonte di grande condanna morale pubblica e discredito. Probabilmente ha avuto un peso anche la morte di Pantani nello spingere verso norme ed applicazioni severe.
Però, nonostante ciò, l'Italia ha continuato per anni ad avere, anche dopo il 2005 ancora ottimi ciclisti, soprattutto quelli appunto più vecchi e cresciuti nell'epoca in cui l'italia era appunto all'avanguardia nella ricerca delle pratiche di ogni genere per ottenere miglioramenti delle prestazioni. Quando poi questi ciclisti si sono ritirati per motivi d'età, il ciclismo italiano finisce, è finita un'epoca, c'è un crollo visibile dei risultati.
Probabilmente perchè in Italia esser un medico che favorisce largamente il doping è molto pericoloso e poco conveniente, manca quel clima di favore delle istituzioni che vi era sino a 15 anni fa.

E anche quando un ciclista italiano va in una squadra estera, è ora più rischioso coinvolgerlo in pratiche particolarli, perchè ciò significa dargli conoscenze, contatti, fargli sapere indirizzi, nomi,, consuetudini ecc. Tutte cose che un giorno, messo di fronte ad un giudice italiano, potrebbe trovarsi a dover confessare.
Ma è proprio in generale il clima italiano a non favorire più il doping come 20 anni fa. Guarda anche Cassani: è persona che conosce i ciclisti, ma conoscerà anche dirigenti pubblici nel settore sportivo, medici ecc. E Cassani anni fa è andato in televisione a denunciare pubblicamente la possibilità che si usino motorini. Intendo dire che Cassani non è probabilmente persona che copre pratiche illecite, anzi le denuncia o suggerisce di indagare. E quindi se tu sei il direttore di una squadra straniera in cui vi è un ciclista italiano, prima di offrirgli o favorire sue pratiche illecite (meccaniche o mediche) ci pensi non una, ma 3 volte. Perchè poi sai che magari andrà in nazionale e dopo una birra si farà 2 chiacchiere con Cassani. Anche un medico all'estero che favorisca pratiche dopanti, potrebbe aver interesse a limitare i contatti con ciclisti italiani, viste appunto le norme in Italia e la maniera di applicarle e visto che non vi è più un clima favorevole tra le istituzioni.
Probabilmente in Italia sono stati persi contatti con medici e si è perso il know how

Tutto ciò accade appunto con l'inizio di alcune grandi inchieste, molto mediatiche.

Probabilmente in altri paesi le cose sono differenti
 
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Dave64

Pedivella
27 Settembre 2012
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Bianchi Sempre 2014
Allora ieri Pogaciar sarà stato in forma e tirato a lucido , ho visto che il 17 giugno alla TT dei campionati sloveni è arrivato 3° dietro Tratnick e Polanc..cmq vabbè chissà a questo punto come andrà in salita..
 
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Francutio

Apprendista Velocista
2 Marzo 2014
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Guarda cosa è accaduto al ciclismo italiano, l'italia è stata all'avanguardia per anni nella ricerca e sperimentazione su come incrementare le prestazioni sportive e abbiamo ottenuto successi notevoli.

E quando inizia il declino del ciclismo italiano?

Per questo però c'è una spiegazione molto più semplice, il ciclismo è diventato uno sport praticamente globale e tutte le nazioni "storiche" sono "in crisi". In crisi nel senso che i campioni ora possono spuntare ovunque e non solo in quei 4 o 5 paesi dominanti, per cui si va a cicli e una volta domina quello di una nazionalità, una volta un altro. La componente di tradizione resta come basi di allenamento (anche gli stranieri crescono tutti in Italia, in Spagna, in Belgio, ecc) e anche come "semplice" quantità, se fai la conta dei professionisti italiani, francesi, spagnoli sono sempre una marea nonostante non abbiano più (sempre) i corridori di riferimento (ora c'è Alaphilippe ma per anni non c'è stato "nessuno" in Francia, fino all'altro ieri noi avevamo Nibali, la Spagna Contador, ecc)
 

rebus

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Bologna
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Triban RC520
io non lo penso, con il passaporto biologico penso sia veramente difficile barare, ma proprio tanto.
Forse (non sono esperto) basterebbe iniziare a farsi prima del passaporto... sconcertante, ma ne abbiamo già viste di tutti i colori.

Specifico che parlo per assurdo eh... non è mia intenzione puntare il dito verso chicchessia.
 

fast1

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Per questo però c'è una spiegazione molto più semplice, il ciclismo è diventato uno sport praticamente globale e tutte le nazioni "storiche" sono "in crisi". In crisi nel senso che i campioni ora possono spuntare ovunque e non solo in quei 4 o 5 paesi dominanti, per cui si va a cicli e una volta domina quello di una nazionalità, una volta un altro. La componente di tradizione resta come basi di allenamento (anche gli stranieri crescono tutti in Italia, in Spagna, in Belgio, ecc) e anche come "semplice" quantità, se fai la conta dei professionisti italiani, francesi, spagnoli sono sempre una marea nonostante non abbiano più (sempre) i corridori di riferimento (ora c'è Alaphilippe ma per anni non c'è stato "nessuno" in Francia, fino all'altro ieri noi avevamo Nibali, la Spagna Contador, ecc)
vuoi dirmi che i notevolissimi successi Italiani degli anni 90 e primi anni 2000 erano frutto del fatto che il ciclismo era uno sport non globale? Insomma, mi pare piuttosto nota l'esperienza italiana di certi anni nel mettere a punto pratiche per l'incremento delle prestazioni
 

bonny92

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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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Canyon ultimate cf sl disc 8.0 & Cannondale F29 team
Ganna ha fato poco meno di 30 secondi a Kung nella crono dei mondiali, poco più lunga di quella ieri.
Sostanzialmente Pogacar ieri ha fatto il Ganna, numero 1 al mondo, vincendo abbastanza nettamente contro avversari al top o quasi della specialità (erano presenti il secondo, il terzo, il quarto e il sesto dei mondiali dell'anno scorso)
Anche quella piatta con la differenza che da quel che ricordo era più "scorrevole" diciamo in confronto a quella del tour, si comunque la si giri pogacar è andato sopra le aspettative e neanche di poco, io non me l'aspettavo di certo e se mi chiedevano su una crono del genere chi arrivava prima tra roglic e pogacar avrei detto roglic, ma anche un van aert.
roglic anche senza la caduta nella tappa precedente che immagino un pelo lo abbia condizionato dubito si sarebbe avvicinato al tempo di pogacar...
 
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Francutio

Apprendista Velocista
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vuoi dirmi che i notevolissimi successi Italiani degli anni 90 e primi anni 2000 erano frutto del fatto che il ciclismo era uno sport non globale? Insomma, mi pare piuttosto nota l'esperienza italiana di certi anni nel mettere a punto pratiche per l'incremento delle prestazioni
Ci possono essere tanti fattori concomitanti, ma onestamente non credo siano mai esistiti brocchi trasformati in fenomeni, gli aiutini sono aiutini, non irrilevanti certo, ma la maggior parte delle nazioni prima non esisteva del tutto, non è che semplicemente non primeggiasse.
 

matteof93

Scalatore
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bagnolo piemonte
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Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29

i dettagli sulla bici di Van der Poel

Delle ruote si è già parlato, l'altro ieri un albergatore amico di Cameron Wurf le ha portate in auto da Andorra. Ma alla fine di quelle hanno usato solo la posteriore; Princenton Blur 633, mentre sull'anteriore hanno utilizzato una Aerocoach Aeox Titan. Il casco era un Lazer Volante (lo stesso di Roglic sulla Plane des belles filles).
Stravolto anche il settaggio del manubrio: protesi Ascalon sempre di Aerocoach (in titanio). Le braccia erano più alte rispetto al set up utlizzato al giro di svizzera.

Anche sovrascarpe Aerocoah in collaborazione non NoPinz. Tutto prodotto nel paio di giorni immediatamente prima della crono. Oltre al body LeCofSportif al pari di Pogacar

Di qui il ringraziamento sentito ai meccanici che devono aver fatto un lavoro straordinario (nelle bici attuali non è sempre facile adattare pezzi costruiti appositamente per quel telaio con altri). Quindi grande competenza, abilità (come deve essere) e spirito di squadra.
tanto lavoro e poi però lo fanno correre con una bici con i freni a disco che vanifica molti accorgimenti.
al netto del marketing dei produttori, è un dato di fatto che i freni a disco sono meno aerodinamici dei freni tradizionali, punto.
altra cosa assurda a livello aerodinamico, per esempio, è il gap tra tubo piantone e ruota posteriore della specialized che usa la quick step.
 

ghirba

Apprendista Passista
5 Settembre 2006
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Con la o vicino alla i mi capita spesso anche se sembra un maledetto lapsus freudiano :mrgreen:

Se davvero la prestazione a cronometro è sintomo di un ulteriore miglioramento generali delle prestazioni mi sa che al netto di tifosi che salutano i nonni vince il tour "con la pipa in bocca".
A 'sto punto speriamo in Remco o altri giovanissimi, altrimenti ci tocca sorbire alcuni anni di dominio modello Armstrong, il che, dal punto di vista dello spettacolo non è stato il massimo (tranne per i suoi tifosi).

Chia ha troppa foga non va in fuga

A proposito di Kung, non so se qualcuno l'ha già ricordato e me lo sono perso, ma è arrivato terzo anche al mondiale 2019, ma in linea.
E non so se ricordate chi era il grande favorito che deflagrò nel finale facendoci sognare... invano:evil:
 
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matteof93

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Sta perla da indove salta fuori?;nonzo%
salta fuori da un minimo di ragionamento logico. il rotore e la pinza del freno aumentano l'area frontale del mezzo. il freno a pattino la aumenta in modo molto più ridotto, specie se integrato nella forcella.
inoltre, l'aria con cui impatta una pinza del freno tradizionale è già aria turbolenta perchè è entrata in contatto con lo pneumatico durante la rotazione. l'aria che entra in contatto con il disco è, in condizioni teoriche, meno turbolenta quindi offre maggior resistenza.
per questo medesimo discorso, a livello aerodinamico mettere un profilo più alto dietro e uno più basso davanti non ha alcun senso...il vantaggio maggiore si ottiene con 2 ruote lenticolari o, in genere, con un profilo più alto davanti (perchè il profilo maggiore dà il vantaggio più significativo in condizioni di aria non turbolenta).
 

ghirba

Apprendista Passista
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salta fuori da un minimo di ragionamento logico. il rotore e la pinza del freno aumentano l'area frontale del mezzo. il freno a pattino la aumenta in modo molto più ridotto, specie se integrato nella forcella.
inoltre, l'aria con cui impatta una pinza del freno tradizionale è già aria turbolenta perchè è entrata in contatto con lo pneumatico durante la rotazione. l'aria che entra in contatto con il disco è, in condizioni teoriche, meno turbolenta quindi offre maggior resistenza.
per questo medesimo discorso, a livello aerodinamico mettere un profilo più alto dietro e uno più basso davanti non ha alcun senso...il vantaggio maggiore si ottiene con 2 ruote lenticolari o, in genere, con un profilo più alto davanti (perchè il profilo maggiore dà il vantaggio più significativo in condizioni di aria non turbolenta).

Alla formulazione dell'ipotesi deve seguire la verifica sperimentale.
 

matthewbene

via col vento
10 Dicembre 2020
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Soiano al lago
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bianchi specialissima
salta fuori da un minimo di ragionamento logico. il rotore e la pinza del freno aumentano l'area frontale del mezzo. il freno a pattino la aumenta in modo molto più ridotto, specie se integrato nella forcella.
inoltre, l'aria con cui impatta una pinza del freno tradizionale è già aria turbolenta perchè è entrata in contatto con lo pneumatico durante la rotazione. l'aria che entra in contatto con il disco è, in condizioni teoriche, meno turbolenta quindi offre maggior resistenza.
per questo medesimo discorso, a livello aerodinamico mettere un profilo più alto dietro e uno più basso davanti non ha alcun senso...il vantaggio maggiore si ottiene con 2 ruote lenticolari o, in genere, con un profilo più alto davanti (perchè il profilo maggiore dà il vantaggio più significativo in condizioni di aria non turbolenta).
inoltre la ruota a alto profilo serve a ridurre la turbolenza che è causata dai raggi, e le ruote per disco hanno più raggi, sicuramente meno aerodinamiche, come al solito parliamo di poco rispetto alla posizione del corpo però a vedere ogni dettaglio fa sicuramente più la differenza di una ruota lenticolare di marca shimano piuttosto che di marca princeton (cosa che non capisco, forse più leggera la seconda?per un crono piatta?bah..) il punto è che comunque van der poel sulla bici non ha scelta quella è e quella usa