Acciaio

Orsissimo

Pignone
1 Novembre 2007
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milano
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ho già seguito qua e là dei discorsi sull'argomento.
sto decidendo l'acquisto della prima bici su misura e vorrei che fosse in acciaio, italiana e di stile "tradizionale".
La mia short list, nell'ordine di preferenza, si è ridotta a ;nonzo%:
. pegoretti (magari la luigino)
. scapin
. cinelli
cosa dicono gli esperti al proposito?
Inoltre, tra la pegoretti luigino e gli altri modelli pegoretti in acciaio è solo questione di stile o anche di qualità tecniche?
Infine, vorrei che la bici avesse altre dotazioni "tradizionali", ad esempio ruote a 32 (?) raggi ma leggere: cosa consigliate?

Sono un neofita, ho da 2 anni una Cannondale Six13 con la quale mi diverto, ma siccome più si va più diventa bicimania mi sono fissato con una bici in acciaio: quali sono le prerogative principali dell'acciao rispetto agli altri materiali, oltre alla durata?
Grazie a tutti per i suggerimenti.

O
 

kramyo

Pignone
5 Giugno 2006
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Premesso che non sono un esperto, ma un semplice appassionato ;pirlùn^
ti posso dire che a detta di molti il telaio in acciaio è più confortevole dell'alluminio, per esempio. Sopratutto nella lunga percorrenza, oltre i 100-130 Km, in teoria non dovresti avere i classici mal di schiena.
Io uso una cannondale caad 7 in alluminio piuttosto rigida e non ne ho mai avuti, ma magari questo dipende dal fatto che non faccio abbastanza km per aver il mal di schiena :mrgreen:

Il discorso della durata non è da sottovalutare, ma credo sia anche questo un discorso da fare in una ottica specifica. Tutto dipende dalle tue esigenze e dalle tue abitudini, di certo un telaio molto leggero in carbonio usato agonisticamente e con stress meccanici consistenti probabilmente perde più facilmente di efficacia rispetto ad un acciaio....

Personalmente mi stavo orientando anch'io sull'acciaio per una questione di comodità e di passione. Ma anche l'estetica devo dire che fa la sua parte, anzi forse la maggior parte per un appassionato senza velleità di gare ecc.
Di Pegoretti non saprei proprio, ma sicuramente un nome importante per l'acciaio è Scapin, ma non ho idea sul fattore qualità dei materiali se sono paragonabili.
Ho visto, proprio in sede Scapin, delle bici in acciaio e devo dire che una STYLE mi ha proprio affascinato, è stupenda da un punto di vista di design!! Però è un ibrido in quanto alcune parti sono in carbonio.
Il modello in acciaio (con carro e forcella in carbonio se non sbaglio) è il DYESIS 8, molto bella. Mentre l'acciaio puro lo fanno solo per alcuni modelli cosidetti vintage che chiamano SPIRIT e hanno una geometria e delle linee d'altri tempi...che però non mi prendono in particolar modo.
 

Ser pecora

Diretur
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ho già seguito qua e là dei discorsi sull'argomento.
sto decidendo l'acquisto della prima bici su misura e vorrei che fosse in acciaio, italiana e di stile "tradizionale".
La mia short list, nell'ordine di preferenza, si è ridotta a ;nonzo%:
. pegoretti (magari la luigino)
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. cinelli
cosa dicono gli esperti al proposito?
Inoltre, tra la pegoretti luigino e gli altri modelli pegoretti in acciaio è solo questione di stile o anche di qualità tecniche?
Infine, vorrei che la bici avesse altre dotazioni "tradizionali", ad esempio ruote a 32 (?) raggi ma leggere: cosa consigliate?

La Pegoretti Luigino è una bici favolosa. Non sarà meglio di altre analoghe, ma a livello di finiture e il coraggios tesso di proporre in Italia un modello del genere di questi tempi di carboniomania la rende un modello degno di nota.
Sullo stesso stile puoi fartene fare una da alcuni artigiani che puoi trovare nel topic "telaisti artigiani". Visto che stai a Milano un passaggio obbligato è Alberto Masi al Vigorelli. Se vuoi spendere un po' meno vai da Daniele Marnati o Giovanni Losa (basta che li cerchi con google). Credo, tra l'altro che il supercorsa di Cinelli lo faccia proprio Losa. In passato lo saldava lui sicuramente.

Se cerchi la prestazione pura puoi rivolgerti a prodotti più leggeri, con i set di tubi più recenti. Allora entrano in gioco Scapin, Casati ed altri. Io per fascino e prestigio rimarrei sempre su Pegoretti però.

Per le ruote, basta che scegli un paio di cerchi leggeri basso profilo ed un paio di mozzi record.

o-o
 

Aqualung

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Bici
sì e ci pedalicchio
Anche l'ultimo Master di Colnago "edizione mondiale di Saronni" ha il suo fascino!
Telaio old style ma tecnologia attuale.
Magari con forcella in acciaio e gruppo Record.... :sbavon:
 

utah

Maglia Amarillo
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La mia short list, nell'ordine di preferenza, si è ridotta a ;nonzo%:
. pegoretti (magari la luigino)
. scapin
. cinelli
Grazie a tutti per i suggerimenti.

Non dimenticherei Grandis
Ma Pegoretti ci farei un pensierino sopratutto nelle versioni e colorazioni che propongono su questo sito.
www.competitivecyclist.com

Per le ruote se ti piacciona a 32 raggi bene altrimenti non vedo il
motivo perchè tu non possa montare un paio di ruote piu' agressive
e perforrmanti in carbonio.
Non capisco perchè una bici in acciaio non possa essere considerata performante, visto che alcuni prof vincono con telai in
vetroresina.:mrgreen:
 

quakee

Apprendista Velocista
25 Aprile 2006
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Verona
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Bici
Poche
Non dimenticherei Grandis
Ma Pegoretti ci farei un pensierino sopratutto nelle versioni e colorazioni che propongono su questo sito.
www.competitivecyclist.com

Nutro forti dubbi sulla classicità di Grandis, ottimo telaista ma quello che propone ora non assomiglia per niente allo stile Pegoretti, sicuramente Zullo (rimanendo tra veronesi) ha lo stesso stile e competenza, sono amici!
 

Orsissimo

Pignone
1 Novembre 2007
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Grazie mille per gli interventi.
Scarto da subito il suggerimento di considerare anche altri telai, Colnago in primis. Non ho feeling con la casa!
Concordo con Crock su accessori argento e non neri per la Luigino. Capisco e condivido il parere di ser Pecora sul Campy anzichè Shimano: purtroppo sono abituato al Shimano e quindi non escluso di replicarlo. Nel caso: Dura Ace è molto meglio dell'Ultegra SL?
Peno ce farò una gita nella officina di Pegoretti per vedere i prodotti dal vivo. Penso che sarà facile farsi ... corrompere per la decisione finale.
Tra la Luigino e gli altri modelli (Duende etc) è solo questione di stile del designo o vi sono differenze di prestazioni tecniche?
Grazie a tutti.
O
 

accinson

Passista
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Arcata, CA
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Sono nuovissimo qui, e mi scuso subito se c'e' un posto specifico per le presentazioni. Comunque, sono anche io un grande appassionato di telai in acciaio e fra una settimana arrivera' la nuova supercorsa della mia ragazza. Poi visto che abbiamo la stessa misura, potro' confrontarlo con il cancello* con cui di solito vado in giro.

saluti, acc

* surly pacer, anche lui in acciaio
 

geminiani

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lissone
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Bici
baci
Se vuoi farti fare un telaio su misura prova a chiedere anche come viene sviluppato il telaio, un telaio su misura non è solo un telaio con le tue misure!

Per spiegarmi meglio ti ripeto quello che mi ha detto Rasera su come lui procede (a grandi linee) nella progettazione dei suoi telai.
Partendo dalle tue misure il primo passo, e anche il più ovvio, è il trovare le posizioni di sella e piega rispetto al movimento centrale. A questo punto decide dove posizionare le ruote a seconda della distribuzione dei pesi che vuole ottenere e della lunghezza del carro posteriore che decide in base alle caratteristiche che vuol dare al telaio.
Da quì definisce tutta la geometria del telaio in base alla sua esperienza. Infine rivede le caratteristiche meccaniche dei tubi in modo da avere dei valori di resistenza a torsione, flessione ecc. che lui ritiene ottimale anche in base alle tue caratteristiche (potenza, utilizzo, ecc).
Insomma un lavoro piuttosto impegnativo per ogni telaio (e i prezzi ovviamente vanno di conseguenza).
Spero di essere stato utile.
 

Orsissimo

Pignone
1 Novembre 2007
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milano
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Aggiungo una "provocazione": e se invece di un telaio italiano pensassi ad una Richard Sachs? quale è la differenza tra una pegoretti e una sachs? col dollaro in calo mi sembra che venga anche un affare [per inciso, le bdc negli USA costano molto meno che da noi; gli americani che adorano le bici italiane ne comprano poche per via del costo, il 30/50% superiore, da loro, delle loro Trek, Specy, Cannondale, Klein. Dovrebbero riflettere i nostri produttori ...]
O
 

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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Sono stato da dario (Pegoretti).
E' un grande artigiano ed una persona squisita, pur avendo idee politiche moolto diverse dalla mie... ma questa è un'altra storia...
I suoi prodotti sono rifiniti in modo eccelso, lui, ed il tizio che lavora con lui che è di Latina, ha un'esperienza enorme e può certamente farti un telaio su misura, oltre che attingere dal suo "repertorio" standard.
Ovviamente ogni telaio può essere verniciato seguendo i gusti e le indicazioni, quando non direttamente i disegni ;-), del cliente.
I vari prodotti si differenziano per il tipo di tubi utilizzato, è possibile anche la realizzazione con tubi in acciaio inossidabile, ed utilizzo. Ci sono telai più leggeri, altri volutamente più pesanti, pensati per scattisti, altri ancora con geometrie più confortevoli e così via.
Detto questo, imho, i suoi prezzi sono un po' esagerati.
Le tubazioni da cui parte per le sue realizzazioni sono cmq abbastanza standard, quello che si paga è certamente il nome, il blasone che si può poi sfoggiare sapendo di aver preso la bici da uno degli ultimi artisti del settore, ma come valore aggiunto, dal punto di vista tecnico/funzionale, tutti i soldi richiesti non sono, imho, giustificati.

Detto questo la Luigino è un prodotto sopraffino, con una storia ciclistica ed umana alle spalle, potendo la comprerei anch'io... magari per levarmi la soddisfazione di sverniciare qualche supergallo come il sottoscritto con la bici leggerissimaincarbonelladapaurasuperfica ;-) :-)
 

Ser pecora

Diretur
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Aggiungo una "provocazione": e se invece di un telaio italiano pensassi ad una Richard Sachs? quale è la differenza tra una pegoretti e una sachs?

Le differenze sono poche. Se ci vuoi pensare però è meglio che ti sbrighi perchè Sachs ha liste d'attesa bibliche (2 anni se va bene).
Se decidi di prendere un telaio negli states la lista di artigiani è praticamente infinita, ma come ha giustamente detto ciclistastatunitense una volta: shop locally.
Già ce ne sono pochi in Italia che fanno ancora telai di questo tipo...supportiamoli(ci)!

ps
le differenze con gli altri telai in acciaio sono molte: il "Responsorium" di Pegoretti per es. è fatto col set di tubi Xcr di Columbus ed il prodotto finito è di molto più leggero di un Luigino.
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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Bici
sì e ci pedalicchio
Per curiosità, i telai Pegoretti, completi di forcella, da quanto partono e a quanto possono arrivare in termini di vil pecunia?

P.S.: ho visto che è di Caldonazzo, e io pensavo fosse chissà da dove.....