News Alaphilippe: "È un po' complicato per tutti"

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Apprendista Cronoman
18 Febbraio 2014
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A margine della Coppa Bernocchi, vinta da Wout van Aert (Jumbo-Visma) in volata su Lorenzo Albanese (Eolo-Kometa) e Andrea Bagioli (Soudal-Quickstep), l'ex campione del mondo Julian Alaphilippe ha fatto un laconico punto sulla situazione sempre più opaca della sua squadra, la Soudal-QuickStep, sulla quale si sommano orai da giorni speculazioni...
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Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Bici
Colnago V3Rs
Pero’ non capisco … il ciclismo attira sempre piu’ spettatori, le gare godono di riprese integrali, l’esposizione è al massimo da che io ricordi, a questo non corrispondono maggiori introiti?

Come mai non riescono a monetizzare come invece è stato fatto in altri sport (calcio e F1 ad esempio)?
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
Pero’ non capisco … il ciclismo attira sempre piu’ spettatori, le gare godono di riprese integrali, l’esposizione è al massimo da che io ricordi, a questo non corrispondono maggiori introiti?

Come mai non riescono a monetizzare come invece è stato fatto in altri sport (calcio e F1 ad esempio)?
Gli spettatori non pagano il biglietto, e le riprese integrali riempiono i palinsesti ma non è detto che attraggano più inserzionisti o più abbonati, che sono gli unici fattori che consentirebbero un aumento dei diritti televisivi.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
Gli spettatori non pagano il biglietto, e le riprese integrali riempiono i palinsesti ma non è detto che attraggano più inserzionisti o più abbonati, che sono gli unici fattori che consentirebbero un aumento dei diritti televisivi.
Sono parzialmente d’accordo, se è come dici tu significa semplicemente che non sono riusciti a costruire un modello di business che valorizzi il prodotto “ciclismo”. Comunque c’e’ stato probabilmente l’aumento degli ingaggi per i corridori star (wva, mvdp, pogacar, evenepoel, pogacar, ecc…), e c’e’ stato anche l’ingresso di ineos prima e fondi arabi ricchissimi poi che hanno alzato la posta e fatto scricchiolare le squadre piu’ deboli.
 

fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Pero’ non capisco … il ciclismo attira sempre piu’ spettatori, le gare godono di riprese integrali, l’esposizione è al massimo da che io ricordi, a questo non corrispondono maggiori introiti?

Come mai non riescono a monetizzare come invece è stato fatto in altri sport (calcio e F1 ad esempio)?
Perchè i diritti televisivi non vanno alle squadre.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Sono parzialmente d’accordo, se è come dici tu significa semplicemente che non sono riusciti a costruire un modello di business che valorizzi il prodotto “ciclismo”. Comunque c’e’ stato probabilmente l’aumento degli ingaggi per i corridori star (wva, mvdp, pogacar, evenepoel, pogacar, ecc…), e c’e’ stato anche l’ingresso di ineos prima e fondi arabi ricchissimi poi che hanno alzato la posta e fatto scricchiolare le squadre piu’ deboli.
Come dice @fabiopon i diritti non vanno alle squadre, quindi chi ne usufruisce probabilmente non é interessato ad incrementarne il valore perché la sua fetta é soddisfacente
Gli altri, che sono tagliati fuori, non sono coinvolti nelle decisioni e non sono interessati a cooperare più di tanto perché non ne hanno ritorno.
Insomma non si fa fronte comune e quindi la forza e l'appetibilità del ciclismo é molto minore di quello che potrebbe essere.
 

cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Pero’ non capisco … il ciclismo attira sempre piu’ spettatori, le gare godono di riprese integrali, l’esposizione è al massimo da che io ricordi, a questo non corrispondono maggiori introiti?

Come mai non riescono a monetizzare come invece è stato fatto in altri sport (calcio e F1 ad esempio)?
Nelle gare a tappe il pubblico televisivo è molto dispersivo e altalenante. F1 e Calcio hanno un durata di un paio di ore, i GT di tre settimane con3-5 ore di gara, che diciamocelo, al netto di qualche salita o azione particolare, sono pallossissime da vedere.
Discorso leggermente diverso, ma di poco, per le gare di un giorno o classiche.
 
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bradipus

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Sono parzialmente d’accordo, se è come dici tu significa semplicemente che non sono riusciti a costruire un modello di business che valorizzi il prodotto “ciclismo”. Comunque c’e’ stato probabilmente l’aumento degli ingaggi per i corridori star (wva, mvdp, pogacar, evenepoel, pogacar, ecc…), e c’e’ stato anche l’ingresso di ineos prima e fondi arabi ricchissimi poi che hanno alzato la posta e fatto scricchiolare le squadre piu’ deboli.
E' sempre stato un po' così, quando un 'mecenate' ha voglia di buttare un tot di quattrini solo per la passione di avere il 'suo' giocattolo tra le mani ed i 'suoi' campioni come dipendenti, senza chiedersi se ci sia, e di quanto, il ritorno dell'investimento.
Lo era per Teofilo Sanson e, ancora prima, per Ambrogio Molteni, e tanti altri.
E' cambiata solo la scala dei valori in campo, ma come dici tu il modello è sempre lo stesso.

Televisivamente il prodotto è un buon riempitivo dei palinsesti a basso costo, ma non cattura audience, al di là dei soliti appassionati; soprattutto ha un pubblico fortemente segmentato (maschi oltre i quarant'anni), che è quello meno interessante per la gran parte degli investitori pubblicitari.

Escluderei invece l'ipotesi secondo la quale chi organizza le corse guadagni già abbastanza così e si accontenti: avendo conosciuto persone mostruosamente abbienti, vi posso assicurare che non ne hanno mai abbastanza, più ne hanno e più ne vorrebbero.
 
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bianco222

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C'è anche da considerare che i costi sono aumentati spropositatamente.
20 anni fa la Mapei era la squadra con il budget più alto di tutti e, compreso il centro Mapei e i settori giovanili, aveva un budget di circa 10 milioni. Oggi le squadre top hanno budget di 3-4 volte tanto...
 
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PKMic

Apprendista Velocista
28 Settembre 2018
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E' sempre stato un po' così, quando un 'mecenate' ha voglia di buttare un tot di quattrini solo per la passione di avere il 'suo' giocattolo tra le mani ed i 'suoi' campioni come dipendenti, senza chiedersi se ci sia, e di quanto, il ritorno dell'investimento.
Lo era per Teofilo Sanson e, ancora prima, per Ambrogio Molteni, e tanti altri.
E' cambiata solo la scala dei valori in campo, ma come dici tu il modello è sempre lo stesso.

Televisivamente il prodotto è un buon riempitivo dei palinsesti a basso costo, ma non cattura audience, al di là dei soliti appassionati; soprattutto ha un pubblico fortemente segmentato (maschi oltre i quarant'anni), che è quello meno interessante per la gran parte degli investitori pubblicitari.

Escluderei invece l'ipotesi secondo la quale chi organizza le corse guadagni già abbastanza così e si accontenti: avendo conosciuto persone mostruosamente abbienti, vi posso assicurare che non ne hanno mai abbastanza, più ne hanno e più ne vorrebbero.

Concordo sul concetto del mecenate, aggiungendo che molti sponsor sono locali, fuori dal paese di appartenenza non li conosce nessuno: qualcuno di voi ha mai pensato di comprare un prodotto della Jumbo, o Visma, o Soudal, o QuickStep ecc... : chi di voi sa cosa vendono?

Sono appassionati col portafogli largo ma, con l'aumento dei costi, sta diventando stretto pure il loro.
Per la Jumbo ho letto che due (sorelle) dei tre eredi del patron hanno deciso che era un giochino troppo costoso per continuare.

L'ultimo sponsor azzeccato secondo me era Sky, che centrava il target di pubblico a livello globale.
 
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paoloderapage

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Scott Addict
Concordo sul concetto del mecenate, aggiungendo che molti sponsor sono locali, fuori dal paese di appartenenza non li conosce nessuno: qualcuno di voi ha mai pensato di comprare un prodotto della Jumbo, o Visma, o Soudal, o QuickStep ecc... : chi di voi sa cosa vendono?
Io ho scoperto che gli infissi che mi stavano installando a casa erano i Deceuninck il giorno dopo che VDP ha vinto la Sanremo:)))::))):.
Ho visto scaricare tutte le scatole marchiate e speravo che dentro ci fossero delle Aeroad... ma niente...
 
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alespg

Passista
26 Dicembre 2017
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scapin eos 3
Concordo sul concetto del mecenate, aggiungendo che molti sponsor sono locali, fuori dal paese di appartenenza non li conosce nessuno: qualcuno di voi ha mai pensato di comprare un prodotto della Jumbo, o Visma, o Soudal, o QuickStep ecc... : chi di voi sa cosa vendono?

Sono appassionati col portafogli largo ma, con l'aumento dei costi, sta diventando stretto pure il loro.
Per la Jumbo ho letto che due (sorelle) dei tre eredi del patron hanno deciso che era un giochino troppo costoso per continuare.

L'ultimo sponsor azzeccato secondo me era Sky, che centrava il target di pubblico a livello globale.
Soudal e Quickstep si trovano anche in Italia, con Soudal che è concorrente proprio della Mapei sopra citata, ma è comunque un mercato di nicchia. Jumbo è una catena di supermercati Olandese, è come chiedere a loro se hanno mai fatto la spesa all' Esselunga...non sono Carrefour o Lidl che si trovano praticamente in tutta Europa, torniamo sempre al mecanate appassionato di ciclismo che decide di buttare un po di soldi in sponsorizzazioni.
 
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cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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A leggere bene, non è una vera e propria fusione, in quanto il 90%, se non di più, della nuova squadra è la attuale Jumbo-Visma. Si sta spostando solo un main sponsor da una squadra ad un'altra, lasciando la prima senza risorse economiche.
Bisogna vedere a chi sarà venduta la licenza della squadra di Lefevere, anche se la Israel è molto molto interessata
 
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cbr70

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6 Giugno 2018
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Specy
sara' che a pensar male si fa peccato ecc.ecc. ma solo uno mi pare ne esca con un bel guadagno personale da questo affare e non sono ne' i corridori (compreso evenepoel che problemi non ne ha) ne' i dipendenti della Soudal Quickstep.
Ma forse perche' sono prevenuto e questo personaggio non mi e' mai piaciuto e continua a farlo.
 
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Skardy

Siòr
14 Marzo 2022
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Venezia
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Cube/Cannondale
sara' che a pensar male si fa peccato ecc.ecc. ma solo uno mi pare ne esca con un bel guadagno personale da questo affare e non sono ne' i corridori (compreso evenepoel che problemi non ne ha) ne' i dipendenti della Soudal Quickstep.
Ma forse perche' sono prevenuto e questo personaggio non mi e' mai piaciuto e continua a farlo.
Senza forse. E' sicuro che il tuo ragionamento si forma su prevenzione e antipatia verso qualcuno. Se quel qualcuno ha il 20% di una baracca un altro soggetto ha l'80% della baracca, se la baracca viene venduta a pezzi non vedo come possa essere quello che ha il 20% l'unico ad arricchirsi.
Peraltro come detto altrove i termini dell'affare al momento sono pressochè ignoti. Ci si basa su voci incontrollate e inverificate dunque poter stabilire chi ci guadagna e chi no chi fa quel che è nel suo diritto e chi no eccetera sembra uno sparare a casaccio senza saper le cose.
 
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