News Alex Morrice e Luca Vergallito i vincitori della Zwift Academy 2022

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Daniele_84

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io onestamente da G3 ad esordiente secondo anno facevo due allenamenti a settimana e 3/4gare al mese da aprile a settembre....il resto giocavo e facevo altro (karate....atletica....ecc).
Pure la bici era un gioco e di fatto "allenamento" era un modo come un altro per stare con gli amici e fare le volate al cartello e/o vedere chi arrivava prima in cima al cavalcavia....o su una piccola salita di zona (quando ero esordiente).

Da allievo ha iniziato a diventare qualcosa di leggermente più serio ma comunque principalmente un divertimento (penso sia o meglio dire fosse la categoria più bella).

Juniores si inizia a far sul serio ma trovo impari ed ingiusta l'attuale classificazione e selezione.
Mi spiego meglio, lato pratico Juniores sei ancora giovane e teoricamente dovresti essere ancora impegnato nello studio.
Dico teoricamente, perché invece poi trovi chi fa "all-in" e lascia la scuola a 16 anni per fare il ciclista a tempo pieno....con l'effetto che con ogni probabilità tenderà a sovra-performare rispetto a chi va a scuola e vuole conseguire un titolo di studio "solido" ma questo non significa che abbia più potenzialità. Di fatto la categoria Juniores è la più iniqua, a mio avviso. E far selezione di "talenti" a quel livello lo trovo poco sensato (salvo per ragazzi prodigio che rientrano in un'altra categoria a prescindere).
beh pure loro ovviamente l'allenamento è pieno di "gioco", che siano i percorsi con i birilli da raccogliere o le volate o l'inseguimento a squadre.
Con la MTB fanno moli esercizi sulla guida, passaggio tra alberi, bunny hop sulle tavole, saltini etc.

Detto questo, il discorso che fai su "sovra-performare" lo vedo anche nelle categorie Giovanissimi, dove chi vince ogni Weekend lo vedi già che è molto sicuro di se e anche intorno tra genitori e allenatori è quasi trattato come una certezza per il futuro quando poi magari vai a vedere ed è magari semplicemente più sviluppato dei suoi coetanei.
Ad esempio c'è un G4 che da noi quest'anno ha letteralmente vinto ogni gara, ma tu lo guardi e lo vedi che ha già una muscolatura completamente diversa dai coetanei..vediamo il futuro cosa dirà.
Questo secondo me è pericoloso perchè poi magari basta il salto da un G5 e un G6 e di colpo passi a non vincere più ogni weekend e non so quanto bene lo possa vivere un ragazzino.
In generale poi secondo me corrono troppo, veramente non ha senso fare gara ogni settimana con a volte addirittura 2 gare capisco che le società e il movimento magari si reggono su questo però boh..io farei meno gare e più allenamento, magari quel Sabato li porti a fare una gita fuori su qualche bella ciclabile lunga.
 
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Daniele_84

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TheLordofBike

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beh pure loro ovviamente l'allenamento è pieno di "gioco", che siano i percorsi con i birilli da raccogliere o le volate o l'inseguimento a squadre.
Con la MTB fanno moli esercizi sulla guida, passaggio tra alberi, bunny hop sulle tavole, saltini etc.

Detto questo, il discorso che fai su "sovra-performare" lo vedo anche nelle categorie Giovanissimi, dove chi vince ogni Weekend lo vedi già che è molto sicuro di se e anche intorno tra genitori e allenatori è quasi trattato come una certezza per il futuro quando poi magari vai a vedere ed è magari semplicemente più sviluppato dei suoi coetanei.
Ad esempio c'è un G4 che da noi quest'anno ha letteralmente vinto ogni gara, ma tu lo guardi e lo vedi che ha già una muscolatura completamente diversa dai coetanei..vediamo il futuro cosa dirà.
Questo secondo me è pericoloso perchè poi magari basta il salto da un G5 e un G6 e di colpo passi a non vincere più ogni weekend e non so quanto bene lo possa vivere un ragazzino.
In generale poi secondo me corrono troppo, veramente non ha senso fare gara ogni settimana con a volte addirittura 2 gare capisco che le società e il movimento magari si reggono su questo però boh..io farei meno gare e più allenamento, magari quel Sabato li porti a fare una gita fuori su qualche bella ciclabile lunga.

Come dicevo "ai miei tempi" era un gioco. Da giovanissimo correvo 3 volte al mese da aprile a settembre...saltando talvolta agosto per via delle vacanze con la famiglia.

Riguardo "a chi vince sempre"...quell'età (giovanissimi) non è nemmeno definibile "ciclismo" e le classifiche non hanno senso in quanto lo sviluppo fisico è la discriminante principale (e lo è anche negli esordienti, mentre inizia a diventare trascurabile tra gli allievi). I giovanissimi si devono solo divertire e quando fanno due allenamenti/gioco a settimana e una 15ina di garette all'anno è più che sufficiente.
Nel resto del tempo facciano altro.
 

Daniele_84

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Come dicevo "ai miei tempi" era un gioco. Da giovanissimo correvo 3 volte al mese da aprile a settembre...saltando talvolta agosto per via delle vacanze con la famiglia.

Riguardo "a chi vince sempre"...quell'età (giovanissimi) non è nemmeno definibile "ciclismo" e le classifiche non hanno senso in quanto lo sviluppo fisico è la discriminante principale (e lo è anche negli esordienti, mentre inizia a diventare trascurabile tra gli allievi). I giovanissimi si devono solo divertire e quando fanno due allenamenti/gioco a settimana e una 15ina di garette all'anno è più che sufficiente.
Nel resto del tempo facciano altro.
come al solito la rovina più grande sono i genitori, se ti capita di vedere già una G2 ti rendi conto di certe bestialità a bordo strada.
 

Ser pecora

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In generale poi secondo me corrono troppo, veramente non ha senso fare gara ogni settimana con a volte addirittura 2 gare capisco che le società e il movimento magari si reggono su questo però boh..io farei meno gare e più allenamento, magari quel Sabato li porti a fare una gita fuori su qualche bella ciclabile lunga.
Anche secondo me in Italia corrono troppo. Per poi alla fine per fare sempre lo stesso tipo di gare e, tutto sommato, nemmeno un buon volume complessivo, anche rispetto altri sport.
 

martin_galante

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io onestamente da G3 ad esordiente secondo anno facevo due allenamenti a settimana e 3/4gare al mese da aprile a settembre....il resto giocavo e facevo altro (karate....atletica....ecc).
Pure la bici era un gioco e di fatto "allenamento" era un modo come un altro per stare con gli amici e fare le volate al cartello e/o vedere chi arrivava prima in cima al cavalcavia....o su una piccola salita di zona (quando ero esordiente).

Da allievo ha iniziato a diventare qualcosa di leggermente più serio ma comunque principalmente un divertimento (penso sia o meglio dire fosse la categoria più bella).

Juniores si inizia a far sul serio ma trovo impari ed ingiusta l'attuale classificazione e selezione.
Mi spiego meglio, lato pratico Juniores sei ancora giovane e teoricamente dovresti essere ancora impegnato nello studio.
Dico teoricamente, perché invece poi trovi chi fa "all-in" e lascia la scuola a 16 anni per fare il ciclista a tempo pieno....con l'effetto che con ogni probabilità tenderà a sovra-performare rispetto a chi va a scuola e vuole conseguire un titolo di studio "solido" ma questo non significa che abbia più potenzialità. Di fatto la categoria Juniores è la più iniqua, a mio avviso. E far selezione di "talenti" a quel livello lo trovo poco sensato (salvo per ragazzi prodigio che rientrano in un'altra categoria a prescindere).
Riguardo "a chi vince sempre"...quell'età (giovanissimi) non è nemmeno definibile "ciclismo" e le classifiche non hanno senso in quanto lo sviluppo fisico è la discriminante principale (e lo è anche negli esordienti, mentre inizia a diventare trascurabile tra gli allievi). I giovanissimi si devono solo divertire e quando fanno due allenamenti/gioco a settimana e una 15ina di garette all'anno è più che sufficiente.
Nel resto del tempo facciano altro.
Secondo hai centrato in pieno alcune delle dinamiche non solo del ciclismo, ma nella maggior parte degli sport. Funzionava cosi' quando ero giovane io, e vedo le stesse cose accadere coi miei figli: si cresce e ci si allena anche e soprattutto aspetti sociali e ludici, che tengono alto l'interesse e la motivazione; ma al tempo stesso alcuni -perche' spinti dai genitori, o perche' motivati dai buoni risultati, o perche' sviluppano precocemente alcune capacita'- si dedicano prima di altri in maniera quasi totale a certe attivita'. Non credo sia necessariamente un problema, ma e' una cosa di cui tenere conto sia come aspiranti atleti, che come genitori, che come allenatori e selezionatori.

Spingendomi ancora oltre, direi che la stessa dinamica si vede pure in altre attivita' competitive per giovani e giovanissimi. Come la musica, ma anche i 'giochi' scientifici.
 

Big_63

Passista
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Parlando di potenza, che non ti dirà dove potrai arrivare ma
Gaffuri ha fatto recentemente sui rulli nei test della Z.accademy 410watt x 30 minuti che divisi per 67kg fanno 6,1 watt/kg. se seguisse il consiglio di Nibali e perdesse 3kg mantenendo i watt passerebbe a 6,4 watt/kg x 30 min .
Non mi sembra male come dato in se.

https://www.strava.com/activities/10205087818/overview

il problema a mio avviso e' che dietro trasmissioni come squalotv e/o podcast ecc. e' emerso che chi sa pedalare veramente non e' detto che sappia anche parlare o abbia lo stesso genio, carisma e viceversa.

giudicati in un grande giro sono dei leader , giudicati come opinionisti , divulgatori , intrattenitori a volte no.

sono mestieri diversi.

la loro storia non li mette automaticamente sul pulpito a prescindere ma devono essere bravi anche li , parlare italiano e ....studiare o aver studiato. (per dire Brambo , vergallito, Gaffuri comunque sono laureati in scienze motorie e si vede/sente)

Gaffuri ha fatto recentemente sui rulli nei test della Z.accademy 410watt x 30 minuti che divisi per 67kg fanno 6,1 watt/kg. se seguisse il consiglio di Nibali e perdesse 3kg mantenendo i watt passerebbe a 6,4 watt/kg x 30 min .
Non mi sembra male come dato in se.

https://www.strava.com/activities/10205087818/overview

il problema a mio avviso e' che dietro trasmissioni come squalotv e/o podcast ecc. e' emerso che chi sa pedalare veramente non e' detto che sappia anche parlare o abbia lo stesso genio, carisma e viceversa.

giudicati in un grande giro sono dei leader , giudicati come opinionisti , divulgatori , intrattenitori a volte no.

sono mestieri diversi.

la loro storia non li mette automaticamente sul pulpito a prescindere ma devono essere bravi anche li , parlare italiano e ....studiare o aver studiato. (per dire Brambo , vergallito, Gaffuri comunque sono laureati in scienze motorie e si vede/sente)
Parlando di potenza, che non ti dirà dove potrai arrivare ma sicuramente ti indicherà dove non arriverai mai... Vergallito da amatore aveva sviluppato 20' a 6.5 e 46' a 5.9... Alcuni in questo forum non sbagliavano dicendo che meritava una possibilità, al di là di quello che pensava ed affermava l' establishment.
 
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Jajaroad

Novellino
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Come dicevo "ai miei tempi" era un gioco. Da giovanissimo correvo 3 volte al mese da aprile a settembre...saltando talvolta agosto per via delle vacanze con la famiglia.

Riguardo "a chi vince sempre"...quell'età (giovanissimi) non è nemmeno definibile "ciclismo" e le classifiche non hanno senso in quanto lo sviluppo fisico è la discriminante principale (e lo è anche negli esordienti, mentre inizia a diventare trascurabile tra gli allievi). I giovanissimi si devono solo divertire e quando fanno due allenamenti/gioco a settimana e una 15ina di garette all'anno è più che sufficiente.
Nel resto del tempo facciano altro.

Dal mio modestissimo punto di vista, andrebbero abolite le classifiche delle categorie Giovanissimi sia strada che MTB/CX con premiazione = pacco gara + medaglietta o coppetta a tutti i partecipanti - tutti uguali - niente podi - niente maglie di circuiti o altro. I bambini non sono stupidi... hai voglia a dirgli "basta partecipare" - per loro il "De Cuebertin" era uno sfigato che non aveva voglia di allenarsi, loro vogliono il dolcetto ovvero la coppetta piu' grande del compagno di squadra o dell'avversario, ovvero la classifica - elimina la classifica e gran parte dei fastidi li hai eliminati.
 

Ser pecora

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elimina la classifica e gran parte dei fastidi li hai eliminati.

Cioé sono pero' abbastanza scemi da non sapere chi passa per primo il traguardo? ;nonzo%

Senza contare che vincere e perdere fa parte del percorso formativo sportivo. Toglierlo è solo una finzione. Pure all'asilo giocano a palla avvelenata e non ci sono coppe, ma se uno vince è contento uguale.
 

trecow

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Cioé sono pero' abbastanza scemi da non sapere chi passa per primo il traguardo? ;nonzo%

Senza contare che vincere e perdere fa parte del percorso formativo sportivo. Toglierlo è solo una finzione. Pure all'asilo giocano a palla avvelenata e non ci sono coppe, ma se uno vince è contento uguale.

Sono d'accoro.... pure la mia bimba quando aveva 2 anni e faceva la "gara" con me a chi arrivava "primo" dall'altra parte della stanza s'incazzava come una belva se non vinceva lei... Sanno più che bene il concetto di "vittoria" altro che abolire le classifiche... se fai "sport" (diversamente è "attività fisica") o lo fai in preparazione di gara o lo fai in gara, e lì uno arriva primo e poi dietro gli altri. L'educazione la si fa sull'accettare serenamente la posizione in cui termini, non eliminando totalmente la classifica che è quanto di più demotivante esista per i ragazzi... Per analogia è come il 6 politico e le promozioni facili che demotivano gli studenti meritevoli.
 

Jajaroad

Novellino
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Cioé sono pero' abbastanza scemi da non sapere chi passa per primo il traguardo? ;nonzo%

Senza contare che vincere e perdere fa parte del percorso formativo sportivo. Toglierlo è solo una finzione. Pure all'asilo giocano a palla avvelenata e non ci sono coppe, ma se uno vince è contento uguale.
Nessuno dice che non ci deve essere un vincitore, tuttavia secondo me non è necessario celebrarlo.

Se c'è una classifica ufficiale con tanto di premi e articoli sul giornale, è inevitabile che l'agonismo cresca e il rischio di degenerare è piu' alto. Dai non penso che bisogna essere dei geni per arrivarci. Anche il cane non mena la coda per niente.
 

Jajaroad

Novellino
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Sono d'accoro.... pure la mia bimba quando aveva 2 anni e faceva la "gara" con me a chi arrivava "primo" dall'altra parte della stanza s'incazzava come una belva se non vinceva lei... Sanno più che bene il concetto di "vittoria" altro che abolire le classifiche... se fai "sport" (diversamente è "attività fisica") o lo fai in preparazione di gara o lo fai in gara, e lì uno arriva primo e poi dietro gli altri. L'educazione la si fa sull'accettare serenamente la posizione in cui termini, non eliminando totalmente la classifica che è quanto di più demotivante esista per i ragazzi... Per analogia è come il 6 politico e le promozioni facili che demotivano gli studenti meritevoli.
Assolutamente daccordo, l'educazione la si fa sull'accettare serenamente la posizione in cui termini ma... l'educazione presumo dica anche che nella vita bisogna migliorarsi sempre... o no? Quindi, il ragazzetto "per battermi nel giro della via" vuole allenarsi di piu' e il cane che non mena la coda per niente finisce col mordersela...
 

Ser pecora

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Nessuno dice che non ci deve essere un vincitore, tuttavia secondo me non è necessario celebrarlo.

Se c'è una classifica ufficiale con tanto di premi e articoli sul giornale, è inevitabile che l'agonismo cresca e il rischio di degenerare è piu' alto. Dai non penso che bisogna essere dei geni per arrivarci. Anche il cane non mena la coda per niente.

Non vedo cosa centri il genio. Il fatto di celebrare o meno una vittoria in modo "equilibrato" è un conto, ma tu hai parlato di togliere le classifiche, che è un'altra cosa. Le classifiche non servono solo a celebrare il vincitore, ma anche a chi perde per imparare a migliorarsi.

Poi non so, ma io articoli di giornale sulle gare dei giovanissimi non ne vedo molti.
 

Daniele_84

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Dal mio modestissimo punto di vista, andrebbero abolite le classifiche delle categorie Giovanissimi sia strada che MTB/CX con premiazione = pacco gara + medaglietta o coppetta a tutti i partecipanti - tutti uguali - niente podi - niente maglie di circuiti o altro. I bambini non sono stupidi... hai voglia a dirgli "basta partecipare" - per loro il "De Cuebertin" era uno sfigato che non aveva voglia di allenarsi, loro vogliono il dolcetto ovvero la coppetta piu' grande del compagno di squadra o dell'avversario, ovvero la classifica - elimina la classifica e gran parte dei fastidi li hai eliminati.
quello è un problema di costi, fare la medaglia per tutti è un costo e non sempre la società che organizza può far fronte, quindi il minimo che fanno è la coppa per i primi 3 o comunque spesso i primi 5 + mazzetto di fiori per il primo.
Il problema non sono i ragazzini ma i genitori a bordo pista che sbraitano e urlano a ragazzini della G2 robe come "ma cosa stai davanti! stai coperto!!"...già a limare a 8 anni, un popolo ciclistico di limatori :doh:
 

Ser pecora

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Il problema non sono i ragazzini ma i genitori a bordo pista che sbraitano e urlano a ragazzini della G2

Ma non solo i genitori. Anche certi allenatori e, perché no, i ragazzini stessi, dato che pure tra loro ci sono quelli che puntano solo alla classifica e non mettono il naso fuori nemmeno per sbaglio....ma si tratta appunto della "società" in senso generale. Lo sport serve appunto ad imparare a navigarci dentro da già da ragazzini. Nel bene e nel male.
 
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Jajaroad

Novellino
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Ma non solo i genitori. Anche certi allenatori e, perché no, i ragazzini stessi, dato che pure tra loro ci sono quelli che puntano solo alla classifica e non mettono il naso fuori nemmeno per sbaglio....ma si tratta appunto della "società" in senso generale. Lo sport serve appunto ad imparare a navigarci dentro da già da ragazzini. Nel bene e nel male.
E se togli la classifica (=premiazioni in base al risultato) li ammazzi nell'orgoglio e c'è qualche barlume di speranza che si diano una regolata... Alla fine parliamo la stessa lingua ma non ci capiamo. Io comunque parlo di Giovanissimi, ovvero di una categoria che per definizione NON è agonistica, tant'è che anche il certificato medico richiesto non è quello agonistico (anche se le cose stanno cambiando e credo che a breve da G6 perlomeno serva quello agonistico...)
 

Ser pecora

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E se togli la classifica (=premiazioni in base al risultato) li ammazzi nell'orgoglio e c'è qualche barlume di speranza che si diano una regolata... Alla fine parliamo la stessa lingua ma non ci capiamo. Io comunque parlo di Giovanissimi, ovvero di una categoria che per definizione NON è agonistica, tant'è che anche il certificato medico richiesto non è quello agonistico (anche se le cose stanno cambiando e credo che a breve da G6 perlomeno serva quello agonistico...)

Guarda che ciclismo a parte in qualunque sport "giocabile" (basket, calcio, tennis, scopa, briscola, etc..) c'è uno che vince e uno che perde....coppa, medaglia, agonismo o no. Non vedo perché bisogna "ammazzare l'orgoglio" di un ragazzino per educarlo all'equilibrio nell'affrontare una situazione di competizione. La situazione stessa lo fa già da sola. E se non lo fa c'è poco da fare: c'è gente (adulta) che si bomba anche per fare le randonnée, che non sono competitive...

Però mi sembra tu dipinga una situazione come "marcia" aldilà della realtà...perlomeno la realtà che vedo io.
 
Stato
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