lo studio citato da
@bt3 è sicuramente interessante, soprattutto quando fa riferimento allo studio di Jeukendrup sull'allenabilità della capacità di digestione
" For example, serious contestants in eating competitions are known to “train” their stomach to hold larger volumes of food with less discomfort and—through regular training—are able to eat volumes of food within a small time window that are unthinkable for the average and untrained person. The current all-time record is 69 hot dogs (with bun) in 10 min. "
Però a livello pratico, ingerire grosse quantità di carboidrati è impensabile (nello studio 80 grammi di maltodestrine + 40 di fruttosio), ci vogliono troppi liquidi, in aggiunta a quelli già da reintegrare, e che aumentano ulteriormente con l'aumentare delle temperature e del dislivello. Si rischia di arrivare in tutto ad avere necessità di bere 1,5l/h di acqua, decisamente troppi da gestire.
Quindi per durate brevi, ha poco senso perchè non è necessario ingerire cosi tanto. Per lunghe durate ( > 4h a spanne?) ci vuole l'ammiraglia al seguito, se uno ce l'ha se ne può parlare.
Dunque interessante ma assolutamente impraticabile. Ovviamente si parla di gare, in allenamento è più allenante raggiungere e gestire un buon livello di deplezione, aldilà del fatto che le intensità, per giri lunghi, non necessitano di tali integrazioni.
Credo che l'implicazione più concreta sia nel gestire più liberamente i rifornimenti. Conoscendo e/o studiando un percorso gara, si può pensare di concentrare l'integrazione in un punto poco critico senza il timore di effetti indesiderati, ad esempio assumendo 2 gel a distanza ravvicinata (bevendo il giusto), senza essere troppo ortodossi con il timing.