Allenamenti per Sprint in MTB

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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stradale
fai esercizi e tecnica...ma i misti? Leggo che in pochi lì fanno, sono molto utili, anzi fondamentali al fine di avere un assetto ottimale e tutti i settori in perfetta spintasmackbutt
Per fare i misti si presuppone che la tecnica in tutti gli stili sia decente, quindi si parla già di un livello accettabile. Per avere questa "decenza" bisogna investire un po di tempo nel nuoto. Considerando che in moltissimi:
- sono neofiti (quindi livello di partenza basso o quasi uguale a zero)
- sono autodidatti (quindi spesso mancano le basi già solo per lo stile libero)
- hanno poco tempo da investire (quindi devono scegliere COME investirlo, per cui si predilige lavorare sullo stile che si usa in gara, ovvero il crawl)

direi che è normale che non si facciano i misti.
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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Roma
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Corsa/MTB
Oggi allenamento in vasca corta 100 vasche con cambio di ritmo ogni 20 in 35 min. puo' andare come uno degli allenamenti settimanali in piscina??
100 vasche x 18 mt quindi 1800 metri giusto ?
35 minuti..mi sembra alto come tempo, no ? Parlo da "neofita" della triplice.. ma non del nuoto, credo che tu debba stare nei seguenti tempi:
1500 mt > 23-25 minuti, ovviamente tocca sentire Fabio, che sicuramente ha piu' esperienza nel triathlon, quindi saprà di sicuro qual è il tempo migliore per la frazione.
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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Corsa/MTB
Per fare i misti si presuppone che la tecnica in tutti gli stili sia decente, quindi si parla già di un livello accettabile. Per avere questa "decenza" bisogna investire un po di tempo nel nuoto. Considerando che in moltissimi:
- sono neofiti (quindi livello di partenza basso o quasi uguale a zero)
- sono autodidatti (quindi spesso mancano le basi già solo per lo stile libero)
- hanno poco tempo da investire (quindi devono scegliere COME investirlo, per cui si predilige lavorare sullo stile che si usa in gara, ovvero il crawl)

direi che è normale che non si facciano i misti.
Infatti questa "normalità" è un grave errore che commettono anche molti "sedicenti" nuotatori esperti.
Il cambio di stile serve a:
- rompere la monotonia spirometrica di un singolo stile (ti porta allo stallo e all'incapacità di variare respirazione in caso di accelerazione improvvisa);
- variare impegno muscolare nei vari distretti, ad es. nella rana la motricità maggiore la recuperi dalla spinta delle gambe (soprattutto nella rana delfinata, stile molto piu' moderno della rana classica o seduta), nello stile dalle braccia (le gambe in realtà danno stabilità idrodinamica);
- aumentare la capacità di adattamento del corpo (ricorda che siamo animali terrestri con lontanissime, forse, origini acquatiche) alle condizioni acquatiche, non per niente il test di acquaticità che fai per la pallanuoto (dove di norma si presentano solo nuotatori MOLTO esperti..ma anche alcuni SEDICENTI tali) è composto da prove cronometrate su 25 - 50 metri e poi 10 vasche tirate al massimo con lo stop improvviso in mezzo alla vasca, l'80% delle persone che si arrestano in mezzo alla vasca, a causa della stanchezza muscolare vanno nel panico, ecco, quello significa ZERO acquaticità.
Il mio consiglio, almeno per la parte nuoto è di non solo variare gli stili ma anche di mixarli tra loro:
Braccia Stile - Gambe Rana (o sforbiciata) tipico dei pallanuotisti: vai come un fulmine con questo stile, allenarlo con frequenza (considera anche l'eventualità di usarlo in gara, saresti tra i primi ad uscire)
Delfino al contrario: le braccia si muovono insieme, la testa va ritmicamente sotto l'acqua per poi fuoriuscire e respirare, il corpo si muove con un'onda costante e i piedi li muovi o a rana (come nello stile farfalla) o all'unisono (delfino classico), anche se non sembra serve a recuperare fiato e ad aumentare le capacità acquatiche generali.
Braccia Rana - Gambe Rana con pull-boy tra le gambe all'altezza del cavallo: qui nuoti molto muscolarmente e dopo 4 vasche ti senti esplodere le braccia, siamo in pieno allenamento anaerobico;
Idem per lo stile con il pull-boy a fare da galleggiante e quindi recuperare motricità solo dalle braccia: allenamento ottimo per il cuore per aumentare la soglia di fatica;
A fine allenamento un po' di sprint sui 25 mt, classica distanza degli sprinter master, alleni molto il cuore, perchè non dimenticare che in acqua, anche se nuoti in superficie, la gabbia toracica è compressa da una massa incredibile di acqua e quindi il tutto ha bisogno di adattarsi alle condizioni diverse.
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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Corsa/MTB
mi sono comperato una Merida O.nine...mi dicono essere un buon prodotto ma sai mica tanto ci capisco...
Cacchio se è un buon prodotto, hai preso la full-carbon ? Quanto t'hanno fatto pushare ? Soprattutto, io prima di farmi assemblare da decathlon la mia MTB (ed ho fatto bene per vari motivi, a cominciare dal rapporto qualità prezzo...) ho provato la Carraro Daytona 436 (che gia entra nella fascia di bici da competizione) ma il telaio L risultava "piccolo" sotto di me, il canotto era troppo "in fuori", poi mi sono seduto su una Merida O.nine ed anche qui, la L, risultava piccola con canotto troppo sollevato.
Non ho osato chiedere il prezzo della Merida, ma ho immaginato...visti i quasi 700 euro della Carraro in alluminio (i modelli full-carbon di Carraro sono fuori da ogni grazia).
Insomma...l'anno prossimo tutti all'XTerra ? Perchè non mettiamo in piedi un team BDC vista l'occasione :mrgreen: ?
 

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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stradale
Infatti questa "normalità" è un grave errore che commettono anche molti "sedicenti" nuotatori esperti.
Il cambio di stile serve a:
- rompere la monotonia spirometrica di un singolo stile (ti porta allo stallo e all'incapacità di variare respirazione in caso di accelerazione improvvisa);
- variare impegno muscolare nei vari distretti, ad es. nella rana la motricità maggiore la recuperi dalla spinta delle gambe (soprattutto nella rana delfinata, stile molto piu' moderno della rana classica o seduta), nello stile dalle braccia (le gambe in realtà danno stabilità idrodinamica);
- aumentare la capacità di adattamento del corpo (ricorda che siamo animali terrestri con lontanissime, forse, origini acquatiche) alle condizioni acquatiche, non per niente il test di acquaticità che fai per la pallanuoto (dove di norma si presentano solo nuotatori MOLTO esperti..ma anche alcuni SEDICENTI tali) è composto da prove cronometrate su 25 - 50 metri e poi 10 vasche tirate al massimo con lo stop improvviso in mezzo alla vasca, l'80% delle persone che si arrestano in mezzo alla vasca, a causa della stanchezza muscolare vanno nel panico, ecco, quello significa ZERO acquaticità.
Il mio consiglio, almeno per la parte nuoto è di non solo variare gli stili ma anche di mixarli tra loro:
Braccia Stile - Gambe Rana (o sforbiciata) tipico dei pallanuotisti: vai come un fulmine con questo stile, allenarlo con frequenza (considera anche l'eventualità di usarlo in gara, saresti tra i primi ad uscire)
Delfino al contrario: le braccia si muovono insieme, la testa va ritmicamente sotto l'acqua per poi fuoriuscire e respirare, il corpo si muove con un'onda costante e i piedi li muovi o a rana (come nello stile farfalla) o all'unisono (delfino classico), anche se non sembra serve a recuperare fiato e ad aumentare le capacità acquatiche generali.
Braccia Rana - Gambe Rana con pull-boy tra le gambe all'altezza del cavallo: qui nuoti molto muscolarmente e dopo 4 vasche ti senti esplodere le braccia, siamo in pieno allenamento anaerobico;
Idem per lo stile con il pull-boy a fare da galleggiante e quindi recuperare motricità solo dalle braccia: allenamento ottimo per il cuore per aumentare la soglia di fatica;
A fine allenamento un po' di sprint sui 25 mt, classica distanza degli sprinter master, alleni molto il cuore, perchè non dimenticare che in acqua, anche se nuoti in superficie, la gabbia toracica è compressa da una massa incredibile di acqua e quindi il tutto ha bisogno di adattarsi alle condizioni diverse.
Come ho detto, in moltissimi non hanno tempo ( o non vogliono ) da dedicare al nuoto , quindi certi esercizi e certi stili, che non vanno improvvisati, non potrebbero essere "recepiti". Un altro grave errore che si fa, è quello di pensare la prima frazione del triathlon come il "nuoto classico", mi citi la sforbiciata tipo pallanuotista....Guarda, non serve a nulla, se non a rischiare di dare qualche gambata pericolosa a qualcuno e, sinceramente, elite che fanno questo tipo di allenamento non ne ho visto nemmeno 1.
Se si ha parecchio tempo e si hanno le basi, consiglio misti ecc, altrimenti se per volere o gioco forza il tempo è limitato, concentrarsi su quello che si può e/o vuole fare.
 

antoreggio

Novellino
24 Novembre 2010
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Reggio Emilia
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mtb specialized xc
100 vasche x 18 mt quindi 1800 metri giusto ?
35 minuti..mi sembra alto come tempo, no ? Parlo da "neofita" della triplice.. ma non del nuoto, credo che tu debba stare nei seguenti tempi:
1500 mt > 23-25 minuti, ovviamente tocca sentire Fabio, che sicuramente ha piu' esperienza nel triathlon, quindi saprà di sicuro qual è il tempo migliore per la frazione.

grazie per la dritta ......... sono un novello anche io e cerco di migliorarmi.... poco per volta, vi faro' sapere appena rientro in quei tempi...
Ieri comunque 1 ora e 30 min. corsa un lungo lento....non misurati ma credo che dovrebbero essere 16 km...
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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Come ho detto, in moltissimi non hanno tempo ( o non vogliono ) da dedicare al nuoto , quindi certi esercizi e certi stili, che non vanno improvvisati, non potrebbero essere "recepiti". Un altro grave errore che si fa, è quello di pensare la prima frazione del triathlon come il "nuoto classico", mi citi la sforbiciata tipo pallanuotista....Guarda, non serve a nulla, se non a rischiare di dare qualche gambata pericolosa a qualcuno e, sinceramente, elite che fanno questo tipo di allenamento non ne ho visto nemmeno 1.
Se si ha parecchio tempo e si hanno le basi, consiglio misti ecc, altrimenti se per volere o gioco forza il tempo è limitato, concentrarsi su quello che si può e/o vuole fare.
Appunto, sai la differenza tra un filosofo ed uno studioso di filosofia ?
Il filosofo non cita, filosofeggia, lo studioso legge e cita.
Se a detta di qualsiasi trainer di nuoto "cambiare stile serve" chi lo dice che "l'elite" non lo fa ? Per curiosità ho ripreso un articolo di "Triathlete" che parlava di condizionamento natatorio, appunto dice "vasche miste e stili mixati".
Con ogni probabilità non hai mai provato la nuotata "pallanuotista", altrimenti sapresti benissimo che non dai nessuna gambata, non cambia l'escursione del movimento, cambia la potenza motrice.
Sempre come dici tu, appunto "se si hanno le basi..." forse uno di noi due pecca con le basi del suo nuoto.
Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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Un altro grave errore che si fa, è quello di pensare la prima frazione del triathlon come il "nuoto classico
Un altro gravissimo errore di chi improvvisa è quello di pensare "lo faccio come viene, tanto poi recupero con la bici e la corsa".
Che tu sia agonista, amatore-agonista o semplicemente amatore che si allena, se devi fare una cosa la fai come dice il manuale, altrimenti non la stai facendo..."ci stai semplicemente provando".
Sinceramente preferisco farle le cose che provarci ;)
 

triathletakids

Pedivella
10 Giugno 2010
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Un altro gravissimo errore di chi improvvisa è quello di pensare "lo faccio come viene, tanto poi recupero con la bici e la corsa".
Che tu sia agonista, amatore-agonista o semplicemente amatore che si allena, se devi fare una cosa la fai come dice il manuale, altrimenti non la stai facendo..."ci stai semplicemente provando".
Sinceramente preferisco farle le cose che provarci ;)
Ivan, guarda che con gli elite mi alleno praticamente tutte le stagioni, parliamo anche di atleti come Farias che sono tra i migliori nuotatori livello mondiale e MAi, ripeto MAI ho visto qualcuno fare esercizi tipo pallanuoto o cose simili. Io di solito preferisco parlare per cognizione di causa piuttosto che per "sentito dire" per cui qualche corso da allenatore / istruttore di triathlon l'ho fatto e non mi sembra che si sia parlato di queste tecniche ecc. La nuotata nel triathlon è diversa da quella "classica", ho visto studi sulle frazioni di nuoto di gare WC e sono emersi dati interessanti sulle varie "fasi" che si attraversano in un 1500m..
Il manuale del nuotatore dice che allenare diversi stili sia ottimale, su questo concordo, ma vallo a spiegare all'amatore che ha solo 1 ora la settimana e fa fatica a fare 100m in 2' e magari è autodidatta che deve fare i misti, fare allenamenti con nuotate "miste" ecc....
Concorso sul fatto che sia un errore dire "tanto poi recupero", ma questo è il classico pensiero di chi si buttano sulle lunghe distanze.
 

Ivan_rm72

Novellino
25 Novembre 2010
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gente come Farias che sono tra i migliori nuotatori livello mondiale
Tri, aspetta, impariamo una cosa, diamo la giusta definizione alle giuste persone. Se io parlo di migliori nuotatori al mondo mi riferisco a nuotatori veri, cioè agonisti del nuoto e non del triathlon.
Io per "uno dei migliori nuotatori del mondo" intendo Thorpe, Phelps, i triathleti, per quanto bravi siano nel nuoto, sono sempre di livello "basic" rispetto a quelli che io definisco "nuotatori".
Detto questo, io non ho la fortuna di allenarmi con pro del circuito, ho la fortuna di avere contatti con ottime società di nuoto e Run, per la bike mi sto affidando a sportivi che praticano. Ti assicuro che se un pro del triathlon imparasse ad allenarsi secondo le tecniche pallanuotiste e del mixing on swim.. renderebbe molto di piu' di quel "tantissimo" che gia rende. Dico "Provare per credere", tu prova e poi mi sai dire.
 

fabio1966

via col vento
11 Ottobre 2009
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monza
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troppe
Appunto, sai la differenza tra un filosofo ed uno studioso di filosofia ?
Il filosofo non cita, filosofeggia, lo studioso legge e cita.
Se a detta di qualsiasi trainer di nuoto "cambiare stile serve" chi lo dice che "l'elite" non lo fa ? Per curiosità ho ripreso un articolo di "Triathlete" che parlava di condizionamento natatorio, appunto dice "vasche miste e stili mixati".
Con ogni probabilità non hai mai provato la nuotata "pallanuotista", altrimenti sapresti benissimo che non dai nessuna gambata, non cambia l'escursione del movimento, cambia la potenza motrice.
Sempre come dici tu, appunto "se si hanno le basi..." forse uno di noi due pecca con le basi del suo nuoto.
Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt
cazzo che smerdata hai dato...complimenti....voglio imparare anche io il Romano:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:ma lui non fà gare non va una beata fava ma si allena con i Professionisti argentini...poi vince tutto e li manda alle olimpiadi e gli fanno il busto in piazza a Verbania...e poi da lezioni di triathlon......vi prego no fatelo smettere, perchè prima o poi su stò fenomeno scrivo un libro:mrgreen: Non ho letto un post dove non abbia dato risposta tecnica contraria...mi spiace solo che quando inizierà la stagione agonistica avrò poco tempo per il forum....e mi perdo tutte stè minkiate......come farò?
Fabio
 

fabio1966

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Ivan, guarda che con gli elite mi alleno praticamente tutte le stagioni, parliamo anche di atleti come Farias che sono tra i migliori nuotatori livello mondiale e MAi, ripeto MAI ho visto qualcuno fare esercizi tipo pallanuoto o cose simili. Io di solito preferisco parlare per cognizione di causa piuttosto che per "sentito dire" per cui qualche corso da allenatore / istruttore di triathlon l'ho fatto e non mi sembra che si sia parlato di queste tecniche ecc. La nuotata nel triathlon è diversa da quella "classica", ho visto studi sulle frazioni di nuoto di gare WC e sono emersi dati interessanti sulle varie "fasi" che si attraversano in un 1500m..
Il manuale del nuotatore dice che allenare diversi stili sia ottimale, su questo concordo, ma vallo a spiegare all'amatore che ha solo 1 ora la settimana e fa fatica a fare 100m in 2' e magari è autodidatta che deve fare i misti, fare allenamenti con nuotate "miste" ecc....
Concorso sul fatto che sia un errore dire "tanto poi recupero", ma questo è il classico pensiero di chi si buttano sulle lunghe distanze.

una domanda: perchè nel triathlon come si nuota? Non sapevo che esisteva il triathlon nuoto;nonzo%;nonzo%,poi visto che sei allenatore, preparatore e costumista: ma la fase di deficit di CO2 nei 1900, nei 3800 quando avviene?
questo mi interessa...non poco!!
Fabio
 

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Pedivella
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Tri, aspetta, impariamo una cosa, diamo la giusta definizione alle giuste persone. Se io parlo di migliori nuotatori al mondo mi riferisco a nuotatori veri, cioè agonisti del nuoto e non del triathlon.
Io per "uno dei migliori nuotatori del mondo" intendo Thorpe, Phelps, i triathleti, per quanto bravi siano nel nuoto, sono sempre di livello "basic" rispetto a quelli che io definisco "nuotatori".
Detto questo, io non ho la fortuna di allenarmi con pro del circuito, ho la fortuna di avere contatti con ottime società di nuoto e Run, per la bike mi sto affidando a sportivi che praticano. Ti assicuro che se un pro del triathlon imparasse ad allenarsi secondo le tecniche pallanuotiste e del mixing on swim.. renderebbe molto di piu' di quel "tantissimo" che gia rende. Dico "Provare per credere", tu prova e poi mi sai dire.
Se vuoi parliamo di triathlon, se non sbaglio qui si discute di questo.Farias è uno dei migliori nuotatori del panorama mondiale (tra l'altro ex campione argentino 1500 Junior) così come tra i vari che sono stati ospiti della nostra squadra Daniel Fontana. Ora, che i big del nuoto si allenino in un certo modo, non vuol dire che sia giusto ne tantomeno dico che sia sbagliato, dico solo che il triathleta ha altre carateristiche da sviluppare e limare il centesimo, ma sviluppare un nuoto "più muscolare" (acqua aperta contatti frequenti), con diverse accelerazioni (alle boe, per chiudere "buchi") e con una muscolatura diversa da un nuotator "puro", che può permettersi di fare un 1500m alla morte e poi accasciarsi a bordo vasca, mentre il trithleta poi dev pedalare e correre