Allenamento: cardio o PM?

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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BMC slr01 TREK Madone
no no il fattore tempo non nell'allenamento ma ripeto nell'esprimere quel wattaggio, ma sopratutto per capire i progressi...tutti noi siamo capaci ad esprimere 1000watt in un secondo, quello che ci distingue dai campioni è che loro li esprimono in 3 4 5 minuti (numeri a caso x rendere l'idea)...e tornando all'FC, x dire se tu cammini il tuo organismo richiede 80 bpm se tu corri ne richiedera 120 bpm l'allentamento la muscolatura l'aerobicità il sistema mitocondriale, nella sua crescita ti portea un goiorno a richiedere 80bpm per correre... e dunque tu potrei esprimere ancora piu corsa avendo ancora la riserva dei 120 bpm....(me so capito bahh)
 
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RedCaad

Guest

prova, non rispondiamo tutti allo stesso modo agli stessi stimoli.
 

Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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milano
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Cannondale + n

Mi sa che l'errore è in partenza. Devi definire prima un obiettivo (quale è il tuo?) chiaro misurabile e poi ti crei un piano per raggiungerlo. In questo piano metti tutto quello che ti serve. Le cose di cui parli sono strumenti da usare per un fine, sta a te, o a chi ti fa il piano di allenamento decidere cosa usare e quando. Se non definisci un obiettivo e poi non lo scomponi andrai sempre da tutte le parti. in un periodo potresti aver bisogno di aumentare la potenza e ci lavorerai in modo specifico, in un altro momento avrai bisogno di aumentare il fondo e cosi via.
 

Il Trattore

Maglia Rosa
14 Luglio 2017
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con due ruote
Ma ragionare in termini più semplicistici, facendo un test FTP, impostando le zone di allenamento, fare un ciclo di 4 settimane e poi rifare il test per vedere i miglioramenti, reimpostare le zone e così via è troppo poco di moda?
 

leandro_loi

Velocista
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dovunque si possa pedalare
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mia
Ma ragionare in termini più semplicistici, facendo un test FTP, impostando le zone di allenamento, fare un ciclo di 4 settimane e poi rifare il test per vedere i miglioramenti, reimpostare le zone e così via è troppo poco di moda?
tenendo presente che in 4 settimane la ftp varierà di pochissimo...
 
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Bengi

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tante
Su tale aspetto mi piacerebbe avere un parere da @Roberto Massa
 

Roberto Massa

t.me/massarob
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n+1

1) raro evento in un amatore, più spesso e frequente il "sotto-recupero". Non sono equivalenti.
2) anche facendolo vi sono decine di altre variabili che incidono sulla ....variabilità circadiana
3) e direi che anche ogni 4 settimane è un lasso di tempo troppo stretto per apprezzare eventuali modifiche/adattamenti/variazioni. Si lavora a lungo termine. Ovvio che un programma intenso possa/potrebbe dare in alcuni soggetti un miglioramento anche immediato...poi bisogna vedere quanto sostenibile...
4) per i motivi al punto 2 si considera l'aspetto oggettivo (o più oggettivo) come riferimento prioritario MA NON UNICO; inoltre più che il solo valore sotto sforzo con FC è più rilevante valutare gli ampliamenti (adattamento positivo) o riduzioni (l'opposto) della forbice fc basale ( = adattamento sistema parasimpatico) -sforzo
5) al contrario se aumentano i valori sostenibili dopo test (o altro riferimento non estemporaneo) si adeguano i carichi di lavoro alle intensità più vicine a quelle prefissate
6) non lo è (sottinteso facile) nemmeno per atleti di medio alto livello, in molti casi, tanto che si affidano, soprattutto per intensità più alte, ad una valutazione soggettiva RPE (percezione dello sforzo) che a FC. Il discorso non è O.. FC O.. WATT O.. RPE si utilizzano sempre riscontri oggettivi o quanto più oggettivi e feedback atleta. Non sono contrapposti sono complementari.
7) il problema di questo tipo di domande è vedere sempre tutto, semplicisticamente, in "bianco o nero" "o questo o quello"... in base agli obiettivi non è errato né uno né l'altro né entrambe contemporaneamente. Ma la risposta non è unica e una per tutti, dipende sempre da esigenze, punto di partenza, obiettivi, disponibilità volume allenamento, carichi consolidati, limiti "conclamati" ecc ecc