Secondo me il problema della mortalità stradale non va affrontato solo come una questione di disciplina. Altrimenti dovremmo dedurre che in America(nonostante le pene per chi infrange il codice della strada siano generalmente abbastanza severe) o in Europa dell'est, sono tutti più indisciplinati rispetto all'Europa occidentale. Per non parlare della maggioranza dei Paesi africani, del sud est asiatico, della penisola arabica, e dell'America latina, in cui si registrano i tassi di mortalità stradale più elevati al mondo.
Solo indisciplina?
E' una questione di fisica in primis(in Nord America la mortalità più alta rispetto all'Europa probabilmente è dovuta a veicoli di massa maggiore, strade molto larghe che inducono gli automobilisti a correre, e progettazione urbanistica che rende necessario l'uso dell'auto per ogni minimo spostamento), oltre che di infrastrutture(laddove la mortalità stradale è più bassa si progettano le strade in modo tale da rendere fisicamente impossibile l'eccesso di velocità, e da separare il più possibile pedoni e veicoli lenti, dai veicoli motorizzati), educazione, tecnologia.
Conta anche la disciplina e le sanzioni dei comportamenti rischiosi, non dico che siano indifferenti, però li vedo come fattori secondari rispetto alla progettazione delle strade e la pianificazione della mobilità urbana.