automobilisti Vs ciclisti (ancora)

Vi sentite meno sicuri ogni volta che uscite in bici rispetto al passato?

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  • No

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green dolphin

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3 Gennaio 2008
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Anche oggi discussione con una persona che bestemmiando e a suon di parolacce mi ha invitato ad utilizzare la pista ciclabile, che in quel tratto è una pista ciclopedonale. A parte il modo, che dice già tutto della persona (che sia anche automobilista è scontato, lo siamo tutti prima o poi se prendiamo la patente e guidiamo l'auto), ma credo che ormai la maggioranza di quelli al volante ignori che "non sussiste l'obbligo per i ciclisti di usare le ciclopedonali essendo tracciati non ad uso esclusivo", come dice la legge, comma 9 art. 182 Cds.

In più c'è la sentenza Ballerini del 2018 che pone ben l'accento sul fatto che un ciclista, in questo caso professionista, su una bici da corsa che può viaggiare ai 40-50 km/h, e comunque ampiamente sopra il limite consentito nelle ciclabili che è 20 km/h, è equiparabile ad un veicolo a motore e potrebbe essere un pericolo per se e per gli altri nella ciclabile.
https://www.tuttobiciwe b.it/articl...a-ciclopedonale-como-avvocato-filippo-martini

Gli ho urlato che se si fosse fermato gli spiegavo due cose. Ma mi ha risposto con altre parolacce. Al che si è beccato un bel dito medio. Non mi piace scendere a questo livello, e sono molto tollerante su strada, cerco sempre di far finta di niente, ma questo ha passato il segno. Bisogna che il legislatore metta mano alla legge e faccia i dovuti distinguo, è urgente sia per il volume di traffico che ciclisti e auto si trovano ormai ad affrontare, sia per dare un freno all'ignoranza e alla maleducazione: lo auspicava anche il giudice di pace nella sentenza Ballerini del 2018. Bello fare le piste ciclabili, bello se la Comunità europea dà dei fondi, etc. bella l'idea di creare uno spazio per questa mobilità alternativa, la nostra, e sancire che le strade non sono il regno delle auto, ma di tutti gli utenti della strada. Però poi bisogna creare degli articoli ad hoc e rivedere il codice della strada, al più presto. Lo stanno facendo per i pedoni, si sbrighino a farlo anche per i ciclisti.
 
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Luka

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Anche oggi discussione con una persona che bestemmiando e a suon di parolacce mi ha invitato ad utilizzare la pista ciclabile, che in quel tratto è una pista ciclopedonale. A parte il modo, che dice già tutto della persona (che sia anche automobilista è scontato, lo siamo tutti prima o poi se prendiamo la patente e guidiamo l'auto), ma credo che ormai la maggioranza di quelli al volante ignori che "non sussiste l'obbligo per i ciclisti di usare le ciclopedonali essendo tracciati non ad uso esclusivo", come dice la legge, comma 9 art. 182 Cds.

In più c'è la sentenza Ballerini del 2018 che pone ben l'accento sul fatto che un ciclista, in questo caso professionista, su una bici da corsa che può viaggiare ai 40-50 km/h, e comunque ampiamente sopra il limite consentito nelle ciclabili che è 20 km/h, è equiparabile ad un veicolo a motore e potrebbe essere un pericolo per se e per gli altri nella ciclabile.
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Gli ho urlato che se si fermava gli spiegavo due cose. Ma mi ha risposto con altre parolacce. Al che si è beccato un bel dito medio. Non mi piace scendere a questo livello, e sono molto tollerante su strada, cerco sempre di far finta di niente, ma questo ha passato il segno. Bisogna che il legislatore metta mano alla legge e faccia i dovuti distinguo, è urgente sia per il volume di traffico che ciclisti e auto si trovano ormai ad affrontare, sia per dare un freno all'ignoranza e alla maleducazione: lo auspicava anche il giudice di pace nella sentenza Ballerini del 2018. Bello fare le piste ciclabili, bello se la Comunità europea dà dei fondi, etc. bella l'idea di creare uno spazio per questa mobilità alternativa, la nostra, e sancire che le strade non sono il regno delle auto, ma di tutti gli utenti della strada. Però poi bisogna creare degli articoli ad hoc e rivedere il codice della strada, al più presto. Lo stanno facendo per i pedoni, si sbrighino a farlo anche per i ciclisti.
 

Luka

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Condivisibile al 100%. Ma devi far conto che sula strada ci sono più UTONTI che utenti :)

Osservazione: ho ripensato a quel criminale strafatto di coca che ha ucciso il carabiniere a luglio. Dato per certo che la droga giri più diffusamente di quanto si possa immaginare, potrebbe succedere d'incontrare qualche animale imbottito di polvere che non ci pensi due secondi a farvi del male. Ne vale la pena? Rischiare la vita e di essere feriti o danneggiati in qualche modo? Quindi io in genere lascio perdere anche quando ho palesemente ragione.
Qualche mese fa un furgone mi ha fatto un pelo di quattro dita.. allorchè alle mie imprecazioni ha inchiodato. C'era colonna quindi si è dovuto quasi fermare. Gli ho spiegato le ragioni, ma era completamente fuori, dava colpi di gas avanzando a scatti verso di me e minacciando di investirmi. Entrati in un self, ho rimarcato la cosa, cercava di scendere ma si deve essere impastato con la disattivazione degli allarmi (alcuni furgoni ce l'hanno). Sfanculato. Sono ripartito. Parecchio traffico, ci avrà messo 20 minuti ad attraversare il paese e a quell'ora io ero già nel mio solito giro, poi completato in tutta tranquillità. Ho deciso che d'ora in poi la linea sarà quella di ignorare perchè, ripeto, in ogni caso non ne vale la pena. Ps. dotarsi di spray al peperoncino per casi estremi?
 

pepe

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Quello che dici e' vero pero nel traffico ci sono regole e per quanto piccolo o grande tu sia le rispetti! Se tu ti metti in pericolo non e' colpa di chi ti ha preso in pieno perche "tu" non hai rispettato le leggi/regole...

Sulle regole da rispettare , ovviamente sono d’accordo, bisognerebbe tutti rispettarle di più , ma realmente quanti saranno in percentuale (sul totale) i ciclisti deceduti , che erano (secondo il cds) in torto ?
Voglio essere generoso , 5%

Per il momento io posso annoverare un solo incidente nel quale sono stato tamponato ed ho ragione (chissà cosa guardava il conducente).

E verso i pedoni (che ovviamente sono più deboli di me) , cerco di essere il più protettivo possibile (vedi previdente), sono certo di aver evitato qualche scontro , sopratutto verso la categoria di persone anziane , con riflessi / udito meno performanti . (Gli automobilisti lo sono vs di noi?)

Gli incidenti invece sfiorati (con me come potenziale vittima ) non bastano le due mani
 

golias

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A me pare decisamente contraddittorio e poco coerente.
A me invece pare che tu voglia eludere una componente a cui ho fatto riferimento in modo specifico e che grazie al cielo anche altri hanno apprezzato.
Non esistono regole o articoli che possano sopperire in modo totale a situazioni che di volta in volta cambiano aspetti, dinamiche e intepretazioni (tant'è che le leggi stesse sono intepretative.. basta vedere le diverse sentenze sebbene casi analoghi)
Detto ciò tocca per forza di cose rifarsi al BUON SENSO (lo scrivo maiuscolo così che si possa leggere in modo chiaro)
Il mio buon senso mi dice che in presenza di un semaforo rosso che impone lo stop ai mezzi circolanti, ivi compresa la biciletta, non è cosa salutare restare fermi incolonnati.. in prima battuta perchè ci troviamo spesso in condizione di polmoni aperti dall'intensità dello sforzo e respirare quel ben di dio che emettono i motori NON è per nulla salutare e poi perchè se stai nel mezzo della colonna saresti d'intralcio ai mezzi motorizzati che son ben più rapidi nella ripartenza, questo spesso ci obbliga a passare a lato colonna (cosa tra l'altro possibile) e porci di fronte o anche a lato ad altri mezzi
e anche in questa situazione nella successiva ripartenza saresti d'intralcio e questo causerebbe sicuramente il disappunto di chi si trova di colpo davanti un mezzo più lento che non è detto si possa superare (prova a pensare ai veicoli che sopraggiungono dal lato opposto e che devono girare incrociandoti.. restringono la carreggiata e quindi spesso non permettono il sorpasso a maggior ragione ora che la distanza minima tra noi e il mezzo deve essere di 1,50 mt.

Se tu invece, sempre che la situazione lo permetta e non intralci chi ha la precedenza, liberi l'incrocio e te ne vai avanti o svolti non fai che semplificare ciò che il CDS non riuscirebbe a fare pur arzigolando altri commi del succitato codice.
Sono in accordo con te quando dici che spesso i nostri amati concittadini adottano 2 pesi e di conseguenza 2 misure ma con questo non facciamo che tornare al punto di partenza.. perchè in questo caso viene a mancare quello che io personalmente tengo come punto di riferimento: Buon Senso e Rispetto altrui.. togli questo hai tolto tutto e le conseguenze sono lì da vedere.
Comunque tranquillo.. come moralizzatore.. fai testo :mrgreen:
 
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Sulle regole da rispettare , ovviamente sono d’accordo, bisognerebbe tutti rispettarle di più , ma realmente quanti saranno in percentuale (sul totale) i ciclisti deceduti , che erano (secondo il cds) in torto ?
Voglio essere generoso , 5%

Per il momento io posso annoverare un solo incidente nel quale sono stato tamponato ed ho ragione (chissà cosa guardava il conducente).

E verso i pedoni (che ovviamente sono più deboli di me) , cerco di essere il più protettivo possibile (vedi previdente), sono certo di aver evitato qualche scontro , sopratutto verso la categoria di persone anziane , con riflessi / udito meno performanti . (Gli automobilisti lo sono vs di noi?)

Gli incidenti invece sfiorati (con me come potenziale vittima ) non bastano le due mani

Chiaro che la parte piu debole deve essere sempre tutelata e molti automobilisti sono poco attenti. Io parlo solo di regole che anche noi dobbiamo rispettare...nel senso, gia il rischio c'e', se poi ci mettiamo del nostro non e' che le cose migliorino... poi sull'insegnare il rispetto nei confronti dei ciclisti, da parte degli automobilisti, possiamo scrivere un libro...ognuno con le proprie esperienze.
 

green dolphin

Scalatore
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Il mio buon senso mi dice che in presenza di un semaforo rosso che impone lo stop ai mezzi circolanti, ivi compresa la biciletta, non è cosa salutare restare fermi incolonnati.. in prima battuta perchè ci troviamo spesso in condizione di polmoni aperti dall'intensità dello sforzo e respirare quel ben di dio che emettono i motori NON è per nulla salutare e poi perchè se stai nel mezzo della colonna saresti d'intralcio ai mezzi motorizzati che son ben più rapidi nella ripartenza, questo spesso ci obbliga a passare a lato colonna (cosa tra l'altro possibile) e porci di fronte o anche a lato ad altri mezzi e anche in questa situazione nella successiva ripartenza saresti d'intralcio e questo causerebbe sicuramente il disappunto di chi si trova di colpo davanti un mezzo più lento che non è detto si possa superare (prova a pensare ai veicoli che sopraggiungono dal lato opposto e che devono girare incrociandoti.. restringono la carreggiata e quindi spesso non permettono il sorpasso a maggior ragione ora che la distanza minima tra noi e il mezzo deve essere di 1,50 mt.

Spero di aver capito bene il tuo discorso, se no perdonami in anticipo e rispiegami, non voglio trarre conclusioni affrettate.

Il buon senso ha un suo valore, ma non si deve confondere con il libero arbitrio. Tu puoi liberare l'incrocio che al semaforo rosso ti impone uno stop usando tutto il buon senso che vuoi ed evitando un ingorgo, intralcio o un incidente, etc.. Ma non è una situazione dove tu od io possiamo esercitare il libero arbitrio, se no gli altri utenti della strada non ci capiscono una mazza e diventa anarchia. Perché chi viaggia in macchina con il finestrino abbassato e arriva ad un semaforo e si ferma, non avrebbe tutto il diritto di non respirare la stessa merda che respiriamo noi ai semafori?!? (anche se è lui stesso a produrla).

Chiaro che un velocipede in una situazione di incrocio e di ripartenza non è mai nel posto giusto per le auto, perché devono prestarvi attenzione, gli devono dare la precedenza se devono svoltare a destra ed il ciclista fermo sul lato dx invece deve andar dritto. Per non parlare di quando ti stringono al lato della carreggiata, anche all'ingresso di una rotonda ad esempio, oppure quando ti aprono la portiera. Tutte situazioni a rischio incidente ed incolumità del ciclista, che grazie al nostro buon senso cerchiamo di prevenire, nonostante il codice dica che il ciclista debba viaggiare il più possibile sul lato destro della carreggiata, ma è un contro senso in termini reali, perché in quella posizione è esposto ad un sacco di problematiche non da poco.

L'unica cosa che possiamo fare è rispettare il codice, perché così devono fare le auto. Se entrambe le categorie cominciano a prendersi licenze, non andiamo da nessuna parte. Se voglio rispetto devo comportarmi in un certo modo: se passo con il rosso e ritengo che, anche in torto, ho usato il buon senso e per questo devo essere giustificato mi comporto esattamente nel modo opposto al messaggio che voglio dare utilizzando la biciletta invece dell'automobile. Divento prepotente, impongo le mie regole, e mi prendo gli insulti degli automobilisti. E se venissi sanzionato dalle forze dell'ordine e volessi continuare ad aver ragione sarei ancora piò ottuso.
 
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allora, non sto prendendo in considerazione il caso specifico pero ti posso dire che prendo la bici per andare a lavorare tutti i giorni e ho 11 km da casa a lavoro. In 11 km di strada vedo porcate fatte sia da ciclisti che dagli automobilisti. Sono sincero, preferisco arrivare 5/10 min piu tardi a lavoro o a casa, ma arrivarci intero. Gia il fatto di mettermi in strada con una bici, e' di suo rischioso, se poi mi ci metto anche io a non rispettare le regole, beh sarei un pirla...perche aumento le probabilita che qualcosa mi possa succedere. Poi ognuno e' libero di scegliere...
Non sempre è vero che il non rispettare le regole aumenta la probabilità che ti accada qualcosa.
Per esempio, secondo il CdS devi stare "il più vicino possibile al margine destro della carreggiata" (art.143 c.2). In questo modo però se un'automobilista apre lo sportello senza controllare non hai alcun margine: o prendi lo sportello o rischi di essere investito per evitarlo. Se passo a un metro dalle auto parcheggiate non rispetto la lettera della legge ma diminuisco, non aumento, il rischio che qualcosa vada storto. Il che ovviamente non fornisce indennità da una multa...
 
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L'unica cosa che possiamo fare è rispettare il codice
Il codice della strada comprende la moltitudine di veicoli che vi circolano e ovviamente non può per ogni caso specifico fare dei distinguo, anche in sede giudiziale il giudice fa capo alla buona fede e buon senso di ognuno (talvolta viene fatto per logica) perchè ogni situazione è spesso a sè stante e va appunto discussa in sede giudiziale facendo riferimento alle norme comportamentali di base che cita il CDS.
Detto questo non pretendo di farmi leggi ad personam ma di sopperire, nel mio piccolo, alle molte lacune che pone in essere un codice che mai riuscirà a coprire in modo totale.. tanto la benamata amicizia tra auto e bici non ci sarà mai a prescindere a meno che lo stesso autista non sia anch'esso nello stesso tempo un ciclista che è in grado di comprendere le varie dinamiche che assoggettano a turno entrambi i mezzi.
 

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...facciamo che tornare al punto di partenza.. perchè in questo caso viene a mancare quello che io personalmente tengo come punto di riferimento: Buon Senso e Rispetto altrui.. togli questo hai tolto tutto e le conseguenze sono lì da vedere.
Insomma, passare col rosso è buonsenso e rispetto. Prendo atto ma non condivido.

Quanto al valore del "buon senso" in tribunale, ti auguro di non dover mai dover mettere alla prova questa tua convinzione, ho il sospetto che il "passare col rosso col buonsenso" o "non rallentare in una rotonda, ma con rispetto" non rientri nella prudenza abituale che è lecito aspettarsi in una specifica situazione che la legge prescrive.
 

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Non sempre è vero che il non rispettare le regole aumenta la probabilità che ti accada qualcosa.
Per esempio, secondo il CdS devi stare "il più vicino possibile al margine destro della carreggiata" (art.143 c.2). In questo modo però se un'automobilista apre lo sportello senza controllare non hai alcun margine: o prendi lo sportello o rischi di essere investito per evitarlo. Se passo a un metro dalle auto parcheggiate non rispetto la lettera della legge ma diminuisco, non aumento, il rischio che qualcosa vada storto. Il che ovviamente non fornisce indennità da una multa...

Ma e' chiaro che in alcune situazioni devi usare il buon senso...non ti attaccare ora alla lettera quando si dice rispettare le regole o le leggi, in questa situazione usi il buon senso. E' chiaro che il margine destro in questo caso lo s'intenda come margine destro libero....anche perche se la corsia e' occupata da un mezzo pesante per lavori in corso e ti viene una macchina in senso contrario...se sei tu ad avere l'ostacolo sul tuo senso di marcia, sei tu che devi fermarti, anche se sei in bicicletta. Quello che voglio cercare di dirti e' che se siamo in bicicletta, non siamo autorizzati a stracciare il rosso, a non fermarci in prossimita' di passaggi pedonali per dar precedenza ai pedoni ecc.ecc....la bici non ci fa il diritto di essere super partes. Poi continua pure a snocciolare tutti gli articoli e i commi del codice della strada ... Ripeto, facciamo il nostro ...
 

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Non sempre è vero che il non rispettare le regole aumenta la probabilità che ti accada qualcosa.
Per esempio, secondo il CdS devi stare "il più vicino possibile al margine destro della carreggiata" (art.143 c.2). In questo modo però se un'automobilista apre lo sportello senza controllare non hai alcun margine: o prendi lo sportello o rischi di essere investito per evitarlo. Se passo a un metro dalle auto parcheggiate non rispetto la lettera della legge ma diminuisco, non aumento, il rischio che qualcosa vada storto. Il che ovviamente non fornisce indennità da una multa...
Per tornare appunto al discorso che si faceva con @golias, su un utilizzo sensato del codice per diminuire i rischi, io ad esempio se non mi sento tranquillo, strada troppo stretta e auto che sopraggiungono ad alta velocità sto sempre un po' più al centro, così sono obbligati a rallentare, suonare per avvertire della loro presenza ed incazzarsi. Loro pensano lo faccia per fargli un dispetto, ma in realtà mi sto difendendo, non mi costa nulla poi spostarmi più a destra. Ma in questo modo evito il pelo del veicolo fatto ad alta velocità, ed evito, cosa che mi è capitata già due volte, il colpo dello specchietto che ti butta per terra. Chiaro che per il codice sarei sanzionabile, ma a me in primis interessa non farmi male. Però appunto, c'è un distinguo dal passare con il rosso, perché se nel caso precedente saremmo in due ad avere torto, io che procedo non alla dx della carreggiata e la macchina che va più forte dei limiti e non rispetta la distanza dal ciclista, nel caso del semaforo se io passo col rosso e la macchina ha il verde, oltre a farmi male, ho torto solo io. E' una piccola distinzione sull'uso del buon senso, ma non è banale.
 
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Insomma, passare col rosso è buonsenso e rispetto. Prendo atto ma non condivido
Si se capisci cosa ho voluto dire nelle spiegazioni precedenti.
A tal proposito ti cito un piccolo episodio accorsomi a metà stagione quando in prossimità di un semaforo (munito per di più del display con i secondi che contano sia il rosso che il verde) mi sono fermato a ridosso di un Camion 3 assi e l'autista vedendomi fermo davanti a lui di circa un paio di mt mi ha fatto segno di proseguire ancora a semaforo rosso perchè lo stesso doveva poi svoltare a dx e gli sarei stato chiaramente d'intralcio.. ovviamente non ho ostacolato ne messo a rischio la mia incolumità pur passando con il rosso.
Quanto al valore del "buon senso" in tribunale, ti auguro di non dover mai dover mettere alla prova questa tua convinzione, ho il sospetto che sostenere che "passare col rosso col buonsenso" non rientri nella prudenza abituale che è lecito aspettarsi in una specifica situazione prescritta dalla legge.
Ma che discorsi :roll:
E' chiaro che se causi un incidente e sei passato con il rosso se finisci in tribunale (perchè poi che saresti chiaramente in torto) la condanna è scontata.
 

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21 Settembre 2008
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Anche oggi discussione con una persona che bestemmiando e a suon di parolacce mi ha invitato ad utilizzare la pista ciclabile, che in quel tratto è una pista ciclopedonale. A parte il modo, che dice già tutto della persona (che sia anche automobilista è scontato, lo siamo tutti prima o poi se prendiamo la patente e guidiamo l'auto), ma credo che ormai la maggioranza di quelli al volante ignori che "non sussiste l'obbligo per i ciclisti di usare le ciclopedonali essendo tracciati non ad uso esclusivo", come dice la legge, comma 9 art. 182 Cds.

In più c'è la sentenza Ballerini del 2018 che pone ben l'accento sul fatto che un ciclista, in questo caso professionista, su una bici da corsa che può viaggiare ai 40-50 km/h, e comunque ampiamente sopra il limite consentito nelle ciclabili che è 20 km/h, è equiparabile ad un veicolo a motore e potrebbe essere un pericolo per se e per gli altri nella ciclabile.
https://www.tuttobiciwe b.it/articl...a-ciclopedonale-como-avvocato-filippo-martini

Gli ho urlato che se si fosse fermato gli spiegavo due cose. Ma mi ha risposto con altre parolacce. Al che si è beccato un bel dito medio. Non mi piace scendere a questo livello, e sono molto tollerante su strada, cerco sempre di far finta di niente, ma questo ha passato il segno. Bisogna che il legislatore metta mano alla legge e faccia i dovuti distinguo, è urgente sia per il volume di traffico che ciclisti e auto si trovano ormai ad affrontare, sia per dare un freno all'ignoranza e alla maleducazione: lo auspicava anche il giudice di pace nella sentenza Ballerini del 2018. Bello fare le piste ciclabili, bello se la Comunità europea dà dei fondi, etc. bella l'idea di creare uno spazio per questa mobilità alternativa, la nostra, e sancire che le strade non sono il regno delle auto, ma di tutti gli utenti della strada. Però poi bisogna creare degli articoli ad hoc e rivedere il codice della strada, al più presto. Lo stanno facendo per i pedoni, si sbrighino a farlo anche per i ciclisti.

IL fatto di Ballerini , è capitato appunto ad un professionista che vuole che venga tutelata la sua salute e il suo allenamento , e grazie anche anche alla squadra , ha denunciato questo. Capitava a uno di noi , veniva pagata la multa perchè l'avvocato costa molto più degli euro di multa , e al massimo potevamo scrivere qualche insulto su bdc.
 
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golias

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Per tornare appunto al discorso che si faceva con @golias, su un utilizzo sensato del codice per diminuire i rischi, io ad esempio se non mi sento tranquillo, strada troppo stretta e auto che sopraggiungono ad alta velocità sto sempre un po' più al centro, così sono obbligati a rallentare, suonare per avvertire della loro presenza ed incazzarsi. Loro pensano lo faccia per fargli un dispetto, ma in realtà mi sto difendendo, non mi costa nulla poi spostarmi più a destra. Ma in questo modo evito il pelo del veicolo fatto ad alta velocità, ed evito, cosa che mi è capitata già due volte, il colpo dello specchietto che ti butta per terra. Chiaro che per il codice sarei sanzionabile, ma a me in primis interessa non farmi male. Però appunto, c'è un distinguo dal passare con il rosso, perché se nel caso precedente saremmo in due ad avere torto, io che procedo non alla dx della carreggiata e la macchina che va più forte dei limiti e non rispetta la distanza dal ciclista, nel caso del semaforo se io passo col rosso e la macchina ha il verde, oltre a farmi male, ho torto solo io. E' una piccola distinzione sull'uso del buon senso, ma non è banale.
Questa è una delle lacune del CDS a cui facevo riferimento.. ma ce ne sarebbero a centinaia che pur contravvenendo alle regole.. ci salvano da varie ed eventuali.
 
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Dall'intero ragionamento estrapolo solo questa frase.

Chiaro che per il codice sarei sanzionabile, ma a me in primis interessa non farmi male.

In realtà l'art. 182 non dice che dobbiamo tenere la destra. Quindi non saresti sanzionato. Inoltre, se ti spostassi a destra quando avvertissi una macchina oppure quest'ultima ti suonasse non potrebbe essere considerato intralcio.

So che, comunque, non bisogna intralciare e stare più a destra possibile, ma non ho trovato l'articolo.

È una tecnica che uso anch'io (già ripetuto diverse volte), un po' perché sono mancino e mi viene naturale spostarmi a sinistra, un po' perché è consigliabile non stare troppo a destra, si viene confusi con lo sfondo, un po' perché riduco il rischio degli imbecilli che aprono all'improvviso la portiera.
 
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Si se capisci cosa ho voluto dire nelle spiegazioni precedenti.
A tal proposito ti cito un piccolo episodio accorsomi a metà stagione quando in prossimità di un semaforo (munito per di più del display con i secondi che contano sia il rosso che il verde) mi sono fermato a ridosso di un Camion 3 assi e l'autista vedendomi fermo davanti a lui di circa un paio di mt mi ha fatto segno di proseguire ancora a semaforo rosso perchè lo stesso doveva poi svoltare a dx e gli sarei stato chiaramente d'intralcio.. ovviamente non ho ostacolato ne messo a rischio la mia incolumità pur passando con il rosso.

Ma fare come in un paese normale dove si rispettano le regole no?
Il camionista avrebbe semplicemente aspettato con calma, non tentare nessun sorpasso azzardato e girare solo quando la strada e' libera. Alla fine e' una soluzione per un problema che non dovrebbe esistere. Cosi facendo lui per avere la comodita' ti ha fatto fare una infrazione.
Qua in UK in tanti semafori c'e' lo spazio davanti a tutti solo per le bici...che dovremmo fare? fare passare tutti o passare col rosso cosi quelli dietro passano veloci?
 
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