Anche oggi discussione con una persona che bestemmiando e a suon di parolacce mi ha invitato ad utilizzare la pista ciclabile, che in quel tratto è una pista ciclopedonale. A parte il modo, che dice già tutto della persona (che sia anche automobilista è scontato, lo siamo tutti prima o poi se prendiamo la patente e guidiamo l'auto), ma credo che ormai la maggioranza di quelli al volante ignori che "non sussiste l'obbligo per i ciclisti di usare le ciclopedonali essendo tracciati non ad uso esclusivo", come dice la legge, comma 9 art. 182 Cds.
In più c'è la sentenza Ballerini del 2018 che pone ben l'accento sul fatto che un ciclista, in questo caso professionista, su una bici da corsa che può viaggiare ai 40-50 km/h, e comunque ampiamente sopra il limite consentito nelle ciclabili che è 20 km/h, è equiparabile ad un veicolo a motore e potrebbe essere un pericolo per se e per gli altri nella ciclabile.
https://www.tuttobiciwe b.it/articl...a-ciclopedonale-como-avvocato-filippo-martini
Gli ho urlato che se si fosse fermato gli spiegavo due cose. Ma mi ha risposto con altre parolacce. Al che si è beccato un bel dito medio. Non mi piace scendere a questo livello, e sono molto tollerante su strada, cerco sempre di far finta di niente, ma questo ha passato il segno. Bisogna che il legislatore metta mano alla legge e faccia i dovuti distinguo, è urgente sia per il volume di traffico che ciclisti e auto si trovano ormai ad affrontare, sia per dare un freno all'ignoranza e alla maleducazione: lo auspicava anche il giudice di pace nella sentenza Ballerini del 2018. Bello fare le piste ciclabili, bello se la Comunità europea dà dei fondi, etc. bella l'idea di creare uno spazio per questa mobilità alternativa, la nostra, e sancire che le strade non sono il regno delle auto, ma di tutti gli utenti della strada. Però poi bisogna creare degli articoli ad hoc e rivedere il codice della strada, al più presto. Lo stanno facendo per i pedoni, si sbrighino a farlo anche per i ciclisti.
In più c'è la sentenza Ballerini del 2018 che pone ben l'accento sul fatto che un ciclista, in questo caso professionista, su una bici da corsa che può viaggiare ai 40-50 km/h, e comunque ampiamente sopra il limite consentito nelle ciclabili che è 20 km/h, è equiparabile ad un veicolo a motore e potrebbe essere un pericolo per se e per gli altri nella ciclabile.
https://www.tuttobiciwe b.it/articl...a-ciclopedonale-como-avvocato-filippo-martini
Gli ho urlato che se si fosse fermato gli spiegavo due cose. Ma mi ha risposto con altre parolacce. Al che si è beccato un bel dito medio. Non mi piace scendere a questo livello, e sono molto tollerante su strada, cerco sempre di far finta di niente, ma questo ha passato il segno. Bisogna che il legislatore metta mano alla legge e faccia i dovuti distinguo, è urgente sia per il volume di traffico che ciclisti e auto si trovano ormai ad affrontare, sia per dare un freno all'ignoranza e alla maleducazione: lo auspicava anche il giudice di pace nella sentenza Ballerini del 2018. Bello fare le piste ciclabili, bello se la Comunità europea dà dei fondi, etc. bella l'idea di creare uno spazio per questa mobilità alternativa, la nostra, e sancire che le strade non sono il regno delle auto, ma di tutti gli utenti della strada. Però poi bisogna creare degli articoli ad hoc e rivedere il codice della strada, al più presto. Lo stanno facendo per i pedoni, si sbrighino a farlo anche per i ciclisti.
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