Bici in titanio vs carbonio

ildoppingnonvincemai

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Bici
nome proprio "Morgana"
De gustibus... Io, al contrario, non sento il fascino dell'artigiano, per bravo ed evoluto che sia. Quelle forme sanno ancora di Coppi e Bartali che, per molti può essere considerato un fattore affascinante, mentre io tendo a essere affascinato dalla ricerca, dal CAD/CAM/CAE, dal FEM, e trovo una immensa poesia negli oggetti progettati al suono della matematica più avanzata e della galleria del vento. Fortunatamente il mercato offre l'uno e l'altro, basta rispettarsi reciprocamente. Io non mi limiterei a scegliere una Pinarello o una Specialized se costasse uguale a una Bertoletti, continuerei a sceglierla anche se costasse sensibilmente di più, perché riconosco un plusvalore alla ricerca avanzata che solo un reparto di ricerca può garantire... Ma è una opinione personale....

Ricerca sui materiali, test in galleria del vento, progettazione CAD/CAM, parti ricavate da pieno (su questo ci puntano in modo particolare) ed ogni dettaglio della bici personalizzabile.
Non so a te, ma a me non ricordano Coppi e Bartali ;-)
 

alvan

Apprendista Velocista
16 Agosto 2014
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Ricerca sui materiali, test in galleria del vento, progettazione CAD/CAM, parti ricavate da pieno (su questo ci puntano in modo particolare) ed ogni dettaglio della bici personalizzabile.
Non so a te, ma a me non ricordano Coppi e Bartali ;-)
Si parlava di Bertoletti... Comunque ho visitato il loro sito. LeHonard 3D è un buon software di disegno, un CAD, non un CAE nè un FEM. Di galleria del vento non vedo traccia - mi sbaglierò - anche perché non mi pare che facciano i numeri per coprirne i costi (però non ho idea di quanto costi una loro bici) e tra un pezzo ricavato dal pieno e un composito con le fibre orientate in FEM, non ho il minimo dubbio su cosa preferire.
Personalmente questo mito del prendere le misure del corpo con il laser e da lì risalire alle 'misure perfette' mi lascia sempre il sospetto di un bell'esercizio di marketing rivolto a determinate aspettative del pubblico. Riconosco che siano belle bici, comunque e che si possa essere attratti dal discorso dell'unicità (a me personalmente rassicura più una Porsche prodotta in 10.000 esemplerari che l'one off da due milioni di euro del piccolo atelier).
E molte bici viste nel sito, non tutte, a me ricordano sempre Coppi e Bartali.
Ma insisto, è bello che si possa scegliere tra cose come queste e i prodotti industrializzati di alta gamma. A ognuno il suo e la propria immagine del desiderio...

P.S. Tanti anni anni fa, Il micidiale Fortebraccio che faceva satira sull'Unità, per parlare di chi si creava grandi immagini ma concludeva poco, coniò la seguente battuta, oggi assolutamente politically incorrect: " Sì, uomo sarà uomo, ma con le donne ci va?". Parafrasando potrei dire "sì, belle, gli award dei saloni li vincono, ma hanno mai vinto una gara vera?". Scusatemi, una battutaccia, ma vi è venuta spontanea...
 
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TOL@93

Pignone
8 Marzo 2010
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Sono un ciclista da oltre 45 anni. Negli anni ho cambiato molte bici, e ho sempre tenuto le vecchie.
Nel 2002 ho comprato una bici in titanio, e negli anni ho aggiornato il gruppo e le ruote.
Ora sono in pensione e mi diverto a cambiare spesso le mie 8 bici, nei miei giri, quasi quotidiani.
Passo dal titanio al carbonio, poi l'acciaio e l'alluminio.
Ma quando decido di fare un giro serio o un viaggio lungo, allora la mia bici è solo quella in titanio.
È la bici definitiva, dopo 18 anni è sempre bella e comoda, e il mio tempo sembra essersi fermato con lei.
Le altre bici invecchiano, e alcune anche molto rapidamente, ma quella in titanio è come un orologio di marca.
Può passare tranquillamente di padre in figlio.
Saluti a tutti.
 

alvan

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Sono un ciclista da oltre 45 anni. Negli anni ho cambiato molte bici, e ho sempre tenuto le vecchie.
Nel 2002 ho comprato una bici in titanio, e negli anni ho aggiornato il gruppo e le ruote.
Ora sono in pensione e mi diverto a cambiare spesso le mie 8 bici, nei miei giri, quasi quotidiani.
Passo dal titanio al carbonio, poi l'acciaio e l'alluminio.
Ma quando decido di fare un giro serio o un viaggio lungo, allora la mia bici è solo quella in titanio.
È la bici definitiva, dopo 18 anni è sempre bella e comoda, e il mio tempo sembra essersi fermato con lei.
Le altre bici invecchiano, e alcune anche molto rapidamente, ma quella in titanio è come un orologio di marca.
Può passare tranquillamente di padre in figlio.
Saluti a tutti.
Uno dei tanti modi per usare una bici, Uno dei tanti, non il migliore, non il peggiore, perché non esistono modi giusti e modi sbagliati. Per il mio uso non avrebbe senso avere 8 bici, per esempio...
 

Paolore

via col vento
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albinea
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Nevi titanio
Uno dei tanti modi per usare una bici, Uno dei tanti, non il migliore, non il peggiore, perché non esistono modi giusti e modi sbagliati. Per il mio uso non avrebbe senso avere 8 bici, per esempio...
Infatti, anche esteticamente il titanio è più una bici tranquilla, assolutamente con linee classiche. Non da chi fa gare ma giri in relax. Uno dei tanti modi di vivere bene la bici. Il paragone nelle macchine potrebbe essere cmq un top di gamma (e visto che l' hai citata tipo Porsche 911) con il carbonio che potrebbe essere una coupé, più votata alla velocità, mentre il titanio è lo stesso modello ma cabrio, più da passeggiata... Naturalmente prendetelo come esempio fatto così....a spanne.....ma per me calza...e ovviamente entrambi possono scambiarsi le parti proprio perché entrambi ottimi prodotti.
Paolo
 
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ildoppingnonvincemai

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nome proprio "Morgana"
..................... Parafrasando potrei dire "sì, belle, gli award dei saloni li vincono, ma hanno mai vinto una gara vera?". Scusatemi, una battutaccia, ma vi è venuta spontanea...

Giusto qualche campionato nazionale su pista, qualche sixday su pista (con in fresco campione del mondo Benjamin Thomas), tutto il possibile su scatto fisso, qualche atleta da loro seguito andrà a Tokio2020 ma se per gare vere intendi quelle su strada che si vedono in tv allora no.
Per l'aerodinamica un loro atleta è l'ingegnere di riferimento che svolge le ricerche in galleria del vento al politecnico di Milano. Lo dico perchè conosco personalmente le parti in causa.
 

Del Tongo

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De gustibus... Io, al contrario, non sento il fascino dell'artigiano, per bravo ed evoluto che sia. Quelle forme sanno ancora di Coppi e Bartali che, per molti può essere considerato un fattore affascinante, mentre io tendo a essere affascinato dalla ricerca, dal CAD/CAM/CAE, dal FEM, e trovo una immensa poesia negli oggetti progettati al suono della matematica più avanzata e della galleria del vento. Fortunatamente il mercato offre l'uno e l'altro, basta rispettarsi reciprocamente. Io non mi limiterei a scegliere una Pinarello o una Specialized se costasse uguale a una Bertoletti, continuerei a sceglierla anche se costasse sensibilmente di più, perché riconosco un plusvalore alla ricerca avanzata che solo un reparto di ricerca può garantire... Ma è una opinione personale....
Nella galleria del vento chi ci va,la bici,il telaio o il ciclista con la bici completa?
Da quale angolazione?
 

Del Tongo

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A dimostrazione di quanto dico, faccio una riflessione. Bartoletti fa telai in tutti i materiali possibil. Singolarmente hanno tutti la stessa forma, a prescindere dal materiale. Questo non è coerente con la mia mentalità di ingegnere progettista. Ogni materiale ha una sua logica, anche formale, Un ponte in acciaio non può avere la stessa forma di uno in c.a., in uno dei due casi si sta tradendo le caratteristiche del materiale, il suo modo di comportarsi ma anche di rappresentarsi... Questo mi porta a dire - magari è un pregiudizio - che dietro questo c'è la logica dell'artigiano, del mago della manualità, ma non quella del progettista evoluto...
Ad un esame molto superficiale puoi dire che hanno tutti la stessa forma,ma cerca di guardarli attentamente,magari soffermati sui carri posteriori.
 

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Giusto qualche campionato nazionale su pista, qualche sixday su pista (con in fresco campione del mondo Benjamin Thomas), tutto il possibile su scatto fisso, qualche atleta da loro seguito andrà a Tokio2020 ma se per gare vere intendi quelle su strada che si vedono in tv allora no.
Per l'aerodinamica un loro atleta è l'ingegnere di riferimento che svolge le ricerche in galleria del vento al politecnico di Milano. Lo dico perchè conosco personalmente le parti in causa.
Li ho provati quasi tutti i t red,non mi sono piaciuti,l' acciaio e' troppo elastico,il titanio lo hanno reso troppo rigido,l'alluminio pare abbia la srrie sterzo bloccata,l'unico che si salva è quello in carbonio.
Inoltre non mi sono piaciute le saldature del telaio in acciaio,grossolane.
 
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Ad un esame molto superficiale puoi dire che hanno tutti la stessa forma,ma cerca di guardarli attentamente,magari soffermati sui carri posteriori.
Troppo poco in relazione alle enormi differenze di comportamento strutturale tra materiali isotropi come i metalli e anisotropi come i compositi. Ogni materiale a un suo linguaggio formale che deriva dal suo comportamento. Limitarsi a sostituire il materiale mantenendo l'architettura generale denota un grave limite progettuale. Il problema è che per progettare un elemento in composito sfruttando tutte le sue caratteristiche occorrono strumenti di calcolo FEM che nel sito non vengono proprio citati. Si parla di CAD parametrico, che altro non è che un CAD che adegua le proporzioni degli elementi al variare di uno di questi (tipico in architettura dell'adeguamento di un oggetto porta o finestra, per esempio), questo serve a determinare il 'su misura' sulla base dei dati dimensionali dell'utente, ma non ha nulla a che fare con il calcolo strutturale. I monoscocca, che sono la vera architettura congruente con i compositi, o li calcoli o li copi (pessima soluzione quest'ultima...).
 
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Nella galleria del vento chi ci va,la bici,il telaio o il ciclista con la bici completa?
Da quale angolazione?
Ovviamente ci va la bici da sola e con vari esempi di ciclista. Da angolazioni variabili, come in ogni galleria del vento che si rispetti. Pinarello usa la galleria della Jaguar, per esempio. I costi di uso di una galleria del vento sono molto alti.
 

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Per l'aerodinamica un loro atleta è l'ingegnere di riferimento che svolge le ricerche in galleria del vento al politecnico di Milano. Lo dico perchè conosco personalmente le parti in causa.
Le forme di quei telai non mi sembra che se ne avvantaggino molto... Per dirla in tutta onestà - opinione personalissima - il loro sito mi pare un lungo elenco di argomenti molto fashion, molto Milano da bere, molto 'scatto fisso world'... E non mi pare che a Berlino Thomas abbia corso con una T*Red...
 

Paolore

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Le forme di quei telai non mi sembra che se ne avvantaggino molto... Per dirla in tutta onestà - opinione personalissima - il loro sito mi pare un lungo elenco di argomenti molto fashion, molto Milano da bere, molto 'scatto fisso world'... E non mi pare che a Berlino Thomas abbia corso con una T*Red...
Sicuramente sono orientati ad un pubblico "figo"....con molto marketing e pubblicità. Anche l estetica e le rifiniture delle loro bici sono moderne, nulla a che vedere con un Legend "il re" o con un titanio de rosa per citarne due stupende nella loro classicità. Per chi apprezza resta cmq una bella lotta....
Paolo
 
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Troppo poco in relazione alle enormi differenze di comportamento strutturale tra materiali isotropi come i metalli e anisotropi come i compositi. Ogni materiale a un suo linguaggio formale che deriva dal suo comportamento. Limitarsi a sostituire il materiale mantenendo l'architettura generale denota un grave limite progettuale. Il problema è che per progettare un elemento in composito sfruttando tutte le sue caratteristiche occorrono strumenti di calcolo FEM che nel sito non vengono proprio citati. Si parla di CAD parametrico, che altro non è che un CAD che adegua le proporzioni degli elementi al variare di uno di questi (tipico in architettura dell'adeguamento di un oggetto porta o finestra, per esempio), questo serve a determinare il 'su misura' sulla base dei dati dimensionali dell'utente, ma non ha nulla a che fare con il calcolo strutturale. I monoscocca, che sono la vera architettura congruente con i compositi, o li calcoli o li copi (pessima soluzione quest'ultima...).
Quindi un telaio in carbonio dovrebbe avere solo un'architettura,idem per quello in alluminio,per quello in titanio....in magnesio invece?
Andava bene l'ak61 di Pinarello o era troppo simile al dogma in carbonio.
Come dovrebbe essere un alluminio legato al berillio,come gli altri alluminii o con una forma tutta sua?
 

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Sicuramente sono orientati ad un pubblico "figo"....con molto marketing e pubblicità. Anche l estetica e le rifiniture delle loro bici sono moderne, nulla a che vedere con un Legend "il re" o con un titanio de rosa per citarne due stupende nella loro classicità. Per chi apprezza resta cmq una bella lotta....
Paolo
E mettici pure che non è dato sapere chi li salda.
 

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Ovviamente ci va la bici da sola e con vari esempi di ciclista. Da angolazioni variabili, come in ogni galleria del vento che si rispetti. Pinarello usa la galleria della Jaguar, per esempio. I costi di uso di una galleria del vento sono molto alti.
E allora devi spiegarmi come fa una delle tante bici "aerodinamiche",ad essere tali con vento di tre quarti,per non parlare di quello laterale.
Quanto incidono i vari tipi di ciclista,dal punto di vista aerodinamico,nell'insieme ciclista+bici?
Quanto invece la sola bicicletta completa?