bikeporn - acciaio (parte terza)

moxin64

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Discorso Pegoretti, da quando è morto Dario, Stan facendo salti mortali per dare linfa al marchio, le nicchie di mercato specialmente del far east e Nordamerica gli stanno dando soddisfazioni, probabilmente è l’obiettivo che si son prefissi. Telaio in alluminio, hanno riveduto e corretto ciò che già avevano in catalogo, nulla di rivoluzionario.
 
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Il sistema Scapin, esteticamente e funzionalmente é quello che più mi garba. Di vere innovazioni in ambito telaistico faccio veramente fatica a vederne, vengono riprese a step idee di 70/80 anni fa , rivedute e raffinate certamente ma comunque già proposte.

Alla fine c'è poco da girarci intorno, il materiale quello consente. Fantasmagorici acciai che consentano pesi mirabolanti o altro non sono viabili o per difficoltà di lavorazione o altro.
Recentemente ho parlato con l'ingegnere di un noto marchio che cercava di proporre qualcosa di nuovo utilizzando molto il 3D, ma alla fine anche li poi esplodevano pesi e costi quindi non se ne fa niente.
In particolare se si seguono tutte le nuove direttrici del mercato, tra tubi oversize, BB, cavi integrati e freni a disco.

Ed alla fine pace cosi, che tanto la nicchia di appassionati è attratta dal fascino del "classico" in qualche modo, non da altro.
 

Gamba_tri

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Discorso Pegoretti, da quando è morto Dario, Stan facendo salti mortali per dare linfa al marchio, le nicchie di mercato specialmente del far east e Nordamerica gli stanno dando soddisfazioni, probabilmente è l’obiettivo che si son prefissi. Telaio in alluminio, hanno riveduto e corretto ciò che già avevano in catalogo, nulla di rivoluzionario.
Su FB Richard Sachs sta dando loro una mano, penso che i numeri fossero tutti nel profilo personale di Dario, ora chiaramente inutilizzabile. Fossi loro farei un modello disco, Sachs è un "one person show", può permettersi di fare bici classiche fin che lavora, poi tirerà giù la saracinesca e entrerà anco più nel mito, ma se la Pegoretti vuole restare attiva non può fermarsi. Una gravel sarebbe un modo per fare un modello disco senza rinnegare quanto detto e fatto finora, per poi passare in modo sfumato anche ai modelli da strada. Più si va avanti, meno il fascino personale di Dario sarà un plus per l'azienda.
 

andry96

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Alla fine c'è poco da girarci intorno, il materiale quello consente. Fantasmagorici acciai che consentano pesi mirabolanti o altro non sono viabili o per difficoltà di lavorazione o altro.
Recentemente ho parlato con l'ingegnere di un noto marchio che cercava di proporre qualcosa di nuovo utilizzando molto il 3D, ma alla fine anche li poi esplodevano pesi e costi quindi non se ne fa niente.
In particolare se si seguono tutte le nuove direttrici del mercato, tra tubi oversize, BB, cavi integrati e freni a disco.

Ed alla fine pace cosi, che tanto la nicchia di appassionati è attratta dal fascino del "classico" in qualche modo, non da altro.

Il peso dell'acciaio è sempre quello, e oltre certi spessori è troppo complesso scendere, non è che ci si possa inventare chissà cosa, men che meno su tirature così limitate e prodotti su misura
Poi appunto gran parte della clientela non cerca innovazione, basta guardare quanti producono ancora bici con forcella in acciaio
Già per come la vedo io anche su un acciaio moderno con gruppo meccanico ci stan benissimo i cavi esterni coi bei registri a portata di mano
Se uno vuole la bici più performante non andrà mai sull'acciaio, il carbonio per peso e forme è troppo superiore
 

Fitzcarraldo

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A me piace molto il gruppo, per me esteticamente è molto meglio di Campy e Shimano (guarnitura soprattutto), è il motivo per il quale per la prima volta nella mia vita ho tradito Campy.
I dischi non sono quelli originali, a meno di filtri grafici nemmeno il pacco pignoni è quello del Red 12v AXS.
Vero, anche a me piacciono molto gli Sram AXS come estetica.
i dischi sono gli Sram Centerline monolitici, mentre la cassetta dovrebbe essere quella del Force AXS
 
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Ser pecora

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Su FB Richard Sachs sta dando loro una mano, penso che i numeri fossero tutti nel profilo personale di Dario, ora chiaramente inutilizzabile. Fossi loro farei un modello disco, Sachs è un "one person show", può permettersi di fare bici classiche fin che lavora, poi tirerà giù la saracinesca e entrerà anco più nel mito, ma se la Pegoretti vuole restare attiva non può fermarsi. Una gravel sarebbe un modo per fare un modello disco senza rinnegare quanto detto e fatto finora, per poi passare in modo sfumato anche ai modelli da strada. Più si va avanti, meno il fascino personale di Dario sarà un plus per l'azienda.

Mah, è sempre una stretta via quella dell'abbandonare il valore della propria immagine per "allargare" il bacino utenti. A volte è l'inizio della fine.

Il profilo personale di Dario era legato, oltre che al carisma personale, all'ostinazione nel non abbracciare alcune novità, perché secondo lui "senza senso". A cominciare dalle geometrie. Personalmente la cosa che mi ha sempre lasciato più perplesso. Personalmente perché in taglie grandi (o piccole) almeno un pelo di sloping ci sta bene. Le geometrie semi-Freuler o con il tubo sterzo "esteso" alla fine sono orribili e di dubbia efficacia secondo me.

Allo stesso tempo cominciare a fare bici sloping coi freni a disco (o peggio, le gravel) come sarebbe visto dagli appassionati del marchio? Perché comprare una Pegoretti a quel punto? Sarebbe una bici completamente fuori dallo "spirito" di Dario, e l'ennesimo clone di quello che ormai propongono tutti. In particolare per clienti esteri, che credo siano il grosso del loro bacino.
 

moxin64

Gregario
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Su FB Richard Sachs sta dando loro una mano, penso che i numeri fossero tutti nel profilo personale di Dario, ora chiaramente inutilizzabile. Fossi loro farei un modello disco, Sachs è un "one person show", può permettersi di fare bici classiche fin che lavora, poi tirerà giù la saracinesca e entrerà anco più nel mito, ma se la Pegoretti vuole restare attiva non può fermarsi. Una gravel sarebbe un modo per fare un modello disco senza rinnegare quanto detto e fatto finora, per poi passare in modo sfumato anche ai modelli da strada. Più si va avanti, meno il fascino personale di Dario sarà un plus per l'azienda.
D’accordo in parte. Quando all’estero parli di Pegoretti De rosa Sachs sono solo elogi quindi nn farei tanta differenza tra questi nomi. Discorso dischi, Bixxis sta facendo ciò che dici su un modello gravel, probabilmente sta sondando il mercato. Personalmente ho sempre preferito l’acciaio al carbonio, mi piace la semplicità e la praticità ma in effetti i dischi mi stanno incuriosendo. Lì ho sulla cx e funzionano che è una meraviglia, anche l’impatto estetico con dischi da 140 si è mitigato. Vedremo cosa faranno i maestri di acciaio e titanio.....
 

Mardot

Velocista
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Recentemente ho parlato con l'ingegnere di un noto marchio che cercava di proporre qualcosa di nuovo utilizzando molto il 3D, ma alla fine anche li poi esplodevano pesi e costi quindi non se ne fa niente.
In particolare se si seguono tutte le nuove direttrici del mercato, tra tubi oversize, BB, cavi integrati e freni a disco.

Come ragionamento generale è vero, però va anche detto che anche con un telaio da 1,5kg in questo momenti si arriva a bici leggere senza troppa fatica (spendendo e rimanendo in sicurezza senza soluzioni esoteriche)

Ed alla fine pace cosi, che tanto la nicchia di appassionati è attratta dal fascino del "classico" in qualche modo, non da altro.

Questo è vero ed è, a mio avviso, la causa primaria del fatto che sul mercato delle bici non se ne vendono.
Io sono attratto dal materiale, ma di certo non dai cancelli anni '70, non ritengo per questo di essere un eretico, piuttosto ho la presunzione che se ci fosse un bacino di utenza più orientato alle nuove soluzioni (che poi mica sono più tanto nuove) anche il mercato delle bici d'acciaio riprenderebbe. Soprattutto quelle di fascia media.
 
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Ma di acciai "moderni" ce ne sono, mi sembra che solo gli artigiani "storici" con la loro nicchia di integralisti facciano fatica a proporre soluzioni più evolute
 

andry96

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Beh se il disco è in acciaio e lo spider in alu, sono flottanti, perché non sono saldate le due parti. Poi il tipo di giunzione determina quanto sono flottanti.

Flottanti vuol dire che han parecchio gioco per farla semplice, solitamente i dischi da bici non ne hanno proprio, sono rivettati e sostanzialmente solidali, qualcuno propone soluzioni flottanti o semi flottanti ma almeno i dischi Shimano e sram non lo sono di certo
 

Ser pecora

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Come ragionamento generale è vero, però va anche detto che anche con un telaio da 1,5kg in questo momenti si arriva a bici leggere senza troppa fatica (spendendo e rimanendo in sicurezza senza soluzioni esoteriche)

Se cominci a infilarci BB oversize, sterzi conici, dischi, tubi oversize cominci ad avere pesi notevoli. Poi la cosa non è più che tanto "grave" perché comunque il mercato si rivolge principalmente all'alta gamma, ad un target a cui che la bici pesi 8kg o 9kg poco importa.

Io sono attratto dal materiale, ma di certo non dai cancelli anni '70, non ritengo per questo di essere un eretico, piuttosto ho la presunzione che se ci fosse un bacino di utenza più orientato alle nuove soluzioni (che poi mica sono più tanto nuove) anche il mercato delle bici d'acciaio riprenderebbe. Soprattutto quelle di fascia media.

Conosco il tuo pensiero, ma secondo me non va cosi. L'acciaio nella media gamma lo vedo proprio male, perché dovrebbe avere appeal per una clientela che massimizza (teoricamente) il rapporto costo/prestazioni, che in brutali soldoni diventa "peso/prezzo".
Già le bici in carbonio coi freni a disco, se montate al risparmio sono dei mattoni oggi, figurati una in acciaio...
Quindi l'acciaio è relegato o agli amanti dell'upcycling, quelli che pagano qualche centinaio di euri per il telaio di recupero da ri-montare moderno, o l'alta gamma, che attrae chi vuole semplicemente "distinguersi" dalla massa ed avere il prodotto artigian-figo.

A questo ci aggiungerei che ci sono anche difficoltà economiche a proporre acciaio moderno di media gamma, se artigianale, per una banale questione di costi, da cui l'artigiano difficilmente riesce a rientrare su quella fascia di prezzo. In particolare se poi deve confrontarsi con l'industriale, dove il costo di un telaio in acciaio è poca roba (tipo Genesis & C.). Industriale che oggi vorrebbe dire cinese, il cui appeal nel settore acciaio-titanio è sottozero persino nella nicchia degli appassionati.

My 2 cents.
 

Mardot

Velocista
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Flottanti vuol dire che han parecchio gioco per farla semplice, solitamente i dischi da bici non ne hanno proprio, sono rivettati e sostanzialmente solidali, qualcuno propone soluzioni flottanti o semi flottanti ma almeno i dischi Shimano e sram non lo sono di certo

Boh, non sono esperto di moto, per quanto riguarda le bici sia gli SRAM 160 della BdC sia gli Shimano XT da 203 che ho sotto la MTB sono venduti a catalogo entrambi come flottanti.
 

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Boh, non sono esperto di moto, per quanto riguarda le bici sia gli SRAM 160 della BdC sia gli Shimano XT da 203 che ho sotto la MTB sono venduti a catalogo entrambi come flottanti.
ho sia gli shimano (XT ed XTR) che gli Sram XR (road AXS) e non sono flottanti, il fissaggio non ha alcun gioco.

entrambi i produttori NON li dichiarano come flottanti (ho controllato i siti),

semmai alcuni venditori lo fanno, ma la cosa non mi dice nulla.
 

Piva Nico

Pignone
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Però diciamoci la verità, chi di noi comprerebbe un Pegoretti post Dario, un telaio che non sia stato cercato o pensato da lui in persona?
Capite che innovare per loro sarebbe la fine di tutto... Almeno questo è quello che penso.
 

Ser pecora

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Però diciamoci la verità, chi di noi comprerebbe un Pegoretti post Dario, un telaio che non sia stato cercato o pensato da lui in persona?
Capite che innovare per loro sarebbe la fine di tutto... Almeno questo è quello che penso.

Se per "cercato" intendevi "creato", ormai erano anni che Dario non li faceva lui in persona, e sinceramente a me cambierebbe niente. I telai li ha pensati lui come caratteristiche tecniche e processi di lavorazione, quindi a livello di qualità ed identità penso non ci sia nessun problema.
Forse sono meglio quelli di oggi che quelli di 30 anni fa (e penso si farebbe una risata a leggerlo) :-)xxxx

Però chiaro che in questo campo tante cose sono soggettive. Quando si tratta di biciclette e bici artigianali in particolare ognuno ha le sue aspettative.
 

Mardot

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Se cominci a infilarci BB oversize, sterzi conici, dischi, tubi oversize cominci ad avere pesi notevoli. Poi la cosa non è più che tanto "grave" perché comunque il mercato si rivolge principalmente all'alta gamma, ad un target a cui che la bici pesi 8kg o 9kg poco importa.

Eh sì, appena installi quelle robe lì (che tra l'altro se non le installi fai sempre più fatica a rendere il telaio compatibile con i nuovi "standard") il peso sale.
Però chi acquista una bici da mila euro, un pochino un occhio anche al peso, che non sia esagerato, ce lo butta.

Conosco il tuo pensiero, ma secondo me non va cosi. L'acciaio nella media gamma lo vedo proprio male, perché dovrebbe avere appeal per una clientela che massimizza (teoricamente) il rapporto costo/prestazioni, che in brutali soldoni diventa "peso/prezzo".
Già le bici in carbonio coi freni a disco, se montate al risparmio sono dei mattoni oggi, figurati una in acciaio...
Quindi l'acciaio è relegato o agli amanti dell'upcycling, quelli che pagano qualche centinaio di euri per il telaio di recupero da ri-montare moderno, o l'alta gamma, che attrae chi vuole semplicemente "distinguersi" dalla massa ed avere il prodotto artigian-figo.

A questo ci aggiungerei che ci sono anche difficoltà economiche a proporre acciaio moderno di media gamma, se artigianale, per una banale questione di costi, da cui l'artigiano difficilmente riesce a rientrare su quella fascia di prezzo. In particolare se poi deve confrontarsi con l'industriale, dove il costo di un telaio in acciaio è poca roba (tipo Genesis & C.). Industriale che oggi vorrebbe dire cinese, il cui appeal nel settore acciaio-titanio è sottozero persino nella nicchia degli appassionati.

My 2 cents.

Sono d'accordo su tutto.

Ma c'è un fraintendimento di fondo, io parlavo di "bici" di media gamma, equipaggiate però con telai in acciaio che (in questo momento) sono top di gamma.

Faccio un esempio, se sul mercato immetti una bici il cui telaio costa 1500 euro (top di gamma Spirit) e la monti con Chorus o Ultegra tutto disc e buone ruote, mica vai lontano da una media gamma delle grandi marche note, anzi il kit telaio BMC, Specy ecc.... costa di più, quindi la bici completa costerebbe di meno.

E' invece diverso se il telaio in acciaio lo monti con top di gamma di tutto il resto, a quel punto per il prezzo che raggiungi vale la pena pensare al top di gamma in carbonio, almeno la mette sotto al sedere un professionista e posso scimmiottarlo.....
 
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