bikeporn - acciaio (parte terza)

Ser pecora

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Ora non vorrei fare confusione, ma la ricordo a croce ed era una mtb. La vedevo pubblicizzata su una rivista del settore a metà ‘90. Al ritorno dal lavoro provo a fare una ricerca.

In fusione di magnesio io ricordo solo la Kirk. Tra l'altro come azienda è finita dopo che è andata letteralmente a fuoco, visto che il magnesio in polvere è altamente infiammabile, e non credo altri si siano lanciati nel settore...

Tra l'altro come materiale è una schifezza in quanto a resistenza a fatica. È andato di moda nei primi anni 2000, le prime Pinarello Dogma eranno in lega di magnesio e credo non ne esista una integra.
Io ho uno stem Deda Mag00 che ho trovato crepato in più punti montato su una bici che non ho usato per anni.
 

Ser pecora

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Pour parler, poi non vi rompo più: fine anni '70 in effetti c'è stata un'azienda attiva nei componenti in fusione di magnesio. Campagnolo.
In quegli anni le varie supercar stradali montavano cerchi Campagnolo, in lega "Elektron" a base magnesio: Lamborghini Miura, Maserati Merak, Ferrari Mondial e Dino, ed altre..



 

Ser pecora

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Un capolavoro soprattutto la forcella, strano che non sia al MoMA

La forcella è in effetti esposta alla Tate Gallery

Il progettista di quella bici, Brent Trimble, è stato il primo però a brevettare il processo di stampo dei telai in carbonio con il "bladder" interno rimovibile. La prima bici fatta così è stata la Kestrel 4000. Kestrel co-fondata da Trimble.



Bici che era un "vero" monoscocca, fatta con uno stampo componibile. Poi per semplificare e risparmiare, uno dei tecnici Kestrel andato da Trek, si inventò il carro incollato al triangolo principale, con la Trek 5000. Che è il sistema usato ancora oggi.
Belle o brutte sono le bici che hanno fatto la storia.
 

Mardot

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Mia
La forcella è in effetti esposta alla Tate Gallery
Mi devo essere distratto allora quando ci sono passato davanti....
Questa bianca non è affatto brutta. Quella rossa nel telaio aveva degli spunti interessanti, la forca fa rabbrividire. Con l'acciaio c'entrano un po' pochino.
 

alespg

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è sempre bello vedere l'evoluzione della tecnica, perchè è grazie a chi ha osato proporre qualcosa di diverso che si è andati avanti.

Obree poi, con pochi mezzi sia tecnici che fisici ha fatto vedere i sorci verdi ad atleti più dotati di lui, perchè aveva capito più di altri l'importanza dell'aerodinamica in quel tipo di competizioni.
 
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alespg

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Questi li conoscevo! nelle curve facevano schintille perchè in pista se si utilizzavano pressioni basse nelle curve in appoggio, il cerchio a contatto con l'asfalto faceva fiamme!
 

Mardot

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Mia
è sempre bello vedere l'evoluzione della tecnica, perchè è grazie a chi ha osato proporre qualcosa di diverso che si è andati avanti.
Verissimo.

Tuttavia dietro al termine "osare" ci sono quelli che ricercano un fine che ha come punto di arrivo il miglioramento di una prestazione, di un particolare tecnico, di un componente piuttosto che di tutto il sistema bici, ma anche puri e semplici (oltre che sterili e inutili per quanto stravaganti) esercizi di stile più o meno venuti bene (o male).
 

bradipus

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un po' di anni fa ne ho visto qualcuno sulla baia, a prezzi allucinanti.
 
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bradipus

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qualunquemente
Non l'avevo mai vista la scritta rovesciata sull'orizzontale, è originale?

Vedi l'allegato 247744
si, e le parti bianche delle scritte sono fosforescenti.
anche con il carbonio bianco non ne ho mai viste di Dyesys.
peccato che fosse un po' piccola per me, l'ho venduta dopo un annetto.
 
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RC30

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Sono convinto a questo punto che si trattasse proprio della Kirk, nella pubblicità c'era una grossa roccia con il negativo del telaio ed accanto il telaio fatto e finito, mi intrigava molto.

Io ho un paio di cerchi Marvic da moto in magnesio con la classica colorazione dorata, usati un paio di volte prima di dismetterli causa misure fuorilegge. Una maneggevolezza da favola.

Difficile da lavorare con le macchine utensili per i noti problemi di infiammabilità e debole contro la corrosione, se la protezione salta vengono mille patemi sul loro utilizzo.




Negli anni ottanta a Torino c'era un noto meccanico che usava quella che era soprannominata la bat-moto, una Suzuki Gamma senza carena tutta nera ipermodificata e con un paio di splendidi Campagnolo a cinque razze.

A distanza di tempo mi è venuto il dubbio che potesse essere stata una quattro in quadrato da gran premio privata con la targa prova.

Non potrò mai saperlo.
 

RC30

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Torno in tema con questa McLennan Mistral



 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
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non tutte alla moda
Vado a memoria quindi potrei dire una fregnaccia , ma mi sembra che la produzione fosse Cromodora . Comunque bellissimi . Ricordo cerchi identici marcati Cromodora .