cerco allenatore in remoto a prezzi modici

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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mondo
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bici
Assolutamente sbagliato, fare 6000 km ad cazzum non porta certo i risultati che da il fare gli stessi 6000 km seguendo un piano ben strutturato.
Seguire un piano ok, ma neanche ben strutturato, che non significa certo farsi seguire da un preparatore, con 6000km che piano vuoi seguire, intensità devi fare, per il recupero non ci sono grossi problemi, a meno che (lo ripeto) non si commettano errori clamorosi.
Poi non capisco questo estremizzare sempre i concetti, non seguire una preparazione, perché deve corrispondere a pedalare a caso, dov’è la relazione?

Se a gusto nel seguire tabelle non c’è nulla di sbagliato, l’ho fatto anch’io per anni, ma scorciatoie per migliorare, non ne esistono, poi se uno vuole convincersi del contrario, per me và bene uguale
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Seguire un piano ok, ma neanche ben strutturato, che non significa certo farsi seguire da un preparatore, con 6000km che piano vuoi seguire, intensità devi fare, per il recupero non ci sono grossi problemi, a meno che (lo ripeto) non si commettano errori clamorosi.
Poi non capisco questo estremizzare sempre i concetti, non seguire una preparazione, perché deve corrispondere a pedalare a caso, nove la relazione?
Se non pedali a caso segui in qualche modo un piano, un metodo,una preparazione, chiamalo come ti pare ma la sostanza non cambia.
Come non cambiano i risultati, se il piano è costruito ad hoc e bene ottieni certi risultati, se il piano è un tanto al kg ottieni risultati inferiori.
Poi siamo d'accordo che il top sarebbe poter fare la vita da atleta ed avere il tempo di fare 25000 km l'anno, ma abbiamo tutti famiglia, lavoro ecc.
Ripeto il concetto, spero definitivamente, anche e soprattutto con poco tempo a disposizione un piano ben strutturato aiuta ad ottenere risultati migliori, il tutto deve avere come base lo stimolo a fare ed a migliorarsi.
Se uno trova mille scuse e problemi per giustificare il non allenarsi non otterrà nulla, tantomeno con piani preconfezionati da 15 euro al mese.
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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Se non pedali a caso segui in qualche modo un piano, un metodo,una preparazione, chiamalo come ti pare ma la sostanza non cambia.
Come non cambiano i risultati, se il piano è costruito ad hoc e bene ottieni certi risultati, se il piano è un tanto al kg ottieni risultati inferiori.
Poi siamo d'accordo che il top sarebbe poter fare la vita da atleta ed avere il tempo di fare 25000 km l'anno, ma abbiamo tutti famiglia, lavoro ecc.
Ripeto il concetto, spero definitivamente, anche e soprattutto con poco tempo a disposizione un piano ben strutturato aiuta ad ottenere risultati migliori, il tutto deve avere come base lo stimolo a fare ed a migliorarsi.
Se uno trova mille scuse e problemi per giustificare il non allenarsi non otterrà nulla, tantomeno con piani preconfezionati da 15 euro al mese.
Sono parzialmente d’accordo, però permettimi, io ho scritto
Un preparatore alla maggior parte di quelli che scrivono in questo forum non serve a nulla
Non ho scritto di pedalare a caso, ho scritto di pestare sui pedali, che significa pedalare con intensità, se fai 6000km all’anno, significa che esci mediamente 3 volte a settimana, ma neanche per 12 mesi, perché altrimenti già li superi 6000km, tradotto significa che fai dei lunghi periodi stop, che non si sposano con nessun tipo di preparazione ben strutturata, perché gli adattamenti fisiologici si perdono molto rapidamente in questo sport.
Pertanto cosa vuoi strutturare, esci due volte infrasettimanalmente dove cerchi di tirarti il collo, recuperi un paio di giorni e la domenica via ad ingarellarsi con gli amici.
O credete veramente che se nei due giorni infrasettimanali segui x minuti a x watt, per x volte, hai un vantaggio tangibile, ma dai…

Oltretutto in uno sport come il ciclismo, dove il rapporto peso potenza (generalizzo volutamente, parlo di chi vuole migliorare in salita, la maggior parte dei ciclopedalatoridelladomenica) è fondamentale, se non si controlla un minimo l’alimentazione, ma dove vuoi andare?

O un preparatore ha anche la capacità di improvvisarsi nutrizionista, motivatore e con 2 tabelle ti da gli stimoli per convincerti che dovresti mangiare meglio?

Volontà ci vuole, costanza e motivazioni, altro che preparatore!

In alternativa su esce in bici divertendosi, prendendo di buono ciò che ti regala questo meraviglioso sport
Ripeto il concetto, spero definitivamente
Io só che di definitivo c’è solo la morte :mrgreen:
 
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sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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Assolutamente sbagliato, fare 6000 km ad cazzum non porta certo i risultati che da il fare gli stessi 6000 km seguendo un piano ben strutturato.
6k annui sono circa 100 km alla settimana , NIENTE se si vuole strutturare un allenmento,meglio divertirsi a pedlare e basta....
pero se qquest 6k sono concentrati su 4 6 mesi (estivi) allora si potrebbe stratturare qualcosa e avere buoni risultati sempre nella limitazione dei 6k.

Dunque l'iordine delle limitazioni sono:
scarsi KM
mentalità e costanza nel seguire il programma impostato da programmi a tebelle preconfigurati
farsi seguire da un allenatore F2F cche crea il programma in base alle tue esigenze logistiche e di risultati
il tutto ovviamente condizionato da constanza e costi
 
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albianir

Apprendista Velocista
14 Settembre 2013
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Colnago V3
6k annui sono circa 100 km alla settimana , NIENTE se si vuole strutturare un allenmento,meglio divertirsi a pedlare e basta....
pero se qquest 6k sono concentrati su 4 6 mesi (estivi) allora si potrebbe stratturare qualcosa e avere buoni risultati sempre nella limitazione dei 6k.

Dunque l'iordine delle limitazioni sono:
scarsi KM
mentalità e costanza nel seguire il programma impostato da programmi a tebelle preconfigurati
farsi seguire da un allenatore F2F cche crea il programma in base alle tue esigenze logistiche e di risultati
il tutto ovviamente condizionato da constanza e costi
le ultime tendenze in allenamento pare siano indirizzate sulla qualità più che sulla quantità, ovvio che 6000-8000 vanno fatti
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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bici
Voglio essere ancora più specifico, perché di definitivo non c’è nulla?
Molti preparatori che anni fà prediligevano un classico schema piramidale/misto (per me, per quello che faccio io in bici, ovvero giri lunghi con parecchio dislivello) ancora il migliore, si sono spostati verso uno schema polarizzato, che promette di avere risultati migliori.

Ma non è che con il metodo precedente i risultati non arrivano, arrivano ugualmente e probabilmente per qualcuno uno scherma rimane ancora oggi, migliore dell’altro, non tutti rispondiamo ugualmente agli stessi stimoli, magari fosse così semplice.

Ma perché i risultati arrivano ugualmente?
Perché come dici giustamente @bianco70 seguire un piano, aiuta a darsi un obbiettivo, ti dà modo di essere più costante e quindi i risultati arriveranno in ogni caso, con uno o con l’altro metodo, ma ancora una volta la variabile più importante rimane la costanza e per strutture un piano non ci vuole certo un preparatore, basta un foglio e una penna e non lo dico scherzando.
Scriviti uno schema, segnati i risultati che ottieni su dei segmenti di riferimento per guardare se e dove stai migliorando, aggiusta il tiro.

Non vale neanche la scusa che non si ha tempo per leggere qualche nozione di base, siamo tutto il giorno con sti cacchio di telefoni in mano, se uno ha la motivazione di migliorare, il tempo lo trova, se non ha voglia…ok lo capisco, ma non lo giustifico, ok prendi un preparatore, ma da qui a dire che serva, c’è in mezzo l’oceano
 
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bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
Sono parzialmente d’accordo, però permettimi, io ho scritto

Non ho scritto di pedalare a caso, ho scritto di pestare sui pedali, che significa pedalare con intensità, se fai 6000km all’anno, significa che esci mediamente 3 volte a settimana, ma neanche per 12 mesi, perché altrimenti già li superi 6000km, tradotto significa che fai dei lunghi periodi stop, che non si sposano con nessun tipo di preparazione ben strutturata, perché gli adattamenti fisiologici si perdono molto rapidamente in questo sport.
Pertanto cosa vuoi strutturare, esci due volte infrasettimanalmente dove cerchi di tirarti il collo, recuperi un paio di giorni e la domenica via ad ingarellarsi con gli amici.
O credete veramente che se nei due giorni infrasettimanali segui x minuti a x watt, per x volte, hai un vantaggio tangibile, ma dai…

Oltretutto in uno sport come il ciclismo, dove il rapporto peso potenza (generalizzo volutamente, parlo di chi vuole migliorare in salita, la maggior parte dei ciclopedalatoridelladomenica) è fondamentale, se non si controlla un minimo l’alimentazione, ma dove vuoi andare?

O un preparatore ha anche la capacità di improvvisarsi nutrizionista, motivatore e con 2 tabelle ti da gli stimoli per convincerti che dovresti mangiare meglio?

Volontà ci vuole, costanza e motivazioni, altro che preparatore!

In alternativa su esce in bici divertendosi, prendendo di buono ciò che ti regala questo meraviglioso sport

Io só che di definitivo c’è solo la morte :mrgreen:
D'accordo solo in parte, ti riposrto il mio esempio solo x chiarire meglio:
Anni fa mi allenavo con metodo, correvo in MTB, ed ero seguito da un preparatore. Dopo alcuni anni ho cominciato a mettere a frutto le conoscenze acquisite e mi allenavo creandomi da solo il piano, facevo circa 8000 km di sola MTB.
Poi mollo le gare e comincio ad uscire solo su strada, continuando ad allenarmi e le prestazioni rimangono più o meno le stesse.
Arriva una figlia, per circa 4 anni esco con poca costanza, quando ho tempo, i km calano ed arrivo sui 5/6000 anno. Il problema è che le prestazioni calano in maniera netta, uscire senza un piano da seguire mi porta a mantenermi sempre nella comfort zone e, di conseguenza, a perdere prestazione.
Poi scatta la molla, prendo un pm, vado un anno da un preparatore per capire le differenze di metodo e mi alleno in modo mirato.
Il tempo rimane poco ed arrivo poco sopra i 6000 km annui, magicamente però le prestazioni tornano a crescere.
Mollo il preparatore, studio un pò e mi costruisco da me il piano. Ora, al terzo anno, le prestazioni sono tornate quasi ai livelli di quando correvo in MTB, tanto che sto facendo i miei PR su parecchi segmenti. Ad oggi nella stagione ho 7200 km, conta che la mia periodizzazione va dal 15 novembre al 30 ottobre, più o meno.
Sono convinto che il miglioramento sia dovuto solo in minima parte ai 1000 km in più ed in grossa percentuale dalla qualità di lavoro fatta, soprattutto in inverno.
 

Bertoglio

Passione pura
17 Novembre 2016
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colline pescaresi
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colnago E1
Assolutamente sbagliato, fare 6000 km ad cazzum non porta certo i risultati che da il fare gli stessi 6000 km seguendo un piano ben strutturato.
....Forse non hai capito....E' assolutamente ovvio il Tuo rilievo...! ma con 6000 km annui, anche ottimizzati al meglio...non potrai mai misurarti con chi ne fa il doppio... Credo che chiunque pedala con un minimo di costanza, cerchi comunque di migliorare e di non farlo "ad cazzum"...e se scrivi su questo forum ...non passi la domenica sulla ciclabile !! o-o
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
....Forse non hai capito....E' assolutamente ovvio il Tuo rilievo...! ma con 6000 km annui, anche ottimizzati al meglio...non potrai mai misurarti con chi ne fa il doppio... Credo che chiunque pedala con un minimo di costanza, cerchi comunque di migliorare e di non farlo "ad cazzum"...e se scrivi su questo forum ...non passi la domenica sulla ciclabile !! o-o
Ovvio quello che dici, sarebbe assurdo fare un confronto del genere.
Il mio discorso era però diverso, se ho modo e tempo di fare solo 6000 km otterrò risultati migliori allenandomi con un piano piuttosto che uscire facendo tirate senza metodo e scannandomi in gruppo.
Ad ogni modo, non credere, sono molti più di quello che pensi quelli che escono e semplicemente pedalano, senza obbiettivi ed aspirazioni al miglioramento.
Anche tra quelli che scrivono qui
 
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TheLordofBike

Apprendista Cronoman
4 Ottobre 2007
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....Forse non hai capito....E' assolutamente ovvio il Tuo rilievo...! ma con 6000 km annui, anche ottimizzati al meglio...non potrai mai misurarti con chi ne fa il doppio...

Posso assicurarti che 6000km fatti con costanza e ben progettati sono sufficienti per arrivare all'85% del proprio potenziale massimo....certo, non in un anno...ma con un paio d'anni (2/3) ci si arriva.

Aggiungo che, al di la dei km, il ciclismo è terribilmente influenzato dal fattore genetico.

Banalmente...dopo 1mese di stop con il Covid (febbre ecc) sono salito in bici e ho fatto 1h "di sfogo" a 260w medi...ovvero quasi 4.1w/kg.

La gran parte delle persone (diciamo un buon 75%) a quel rapporto w/kg non ci arriva nemmeno se si allenasse 20-30.000km all'anno. Tantomeno se si pensa di farlo (i 4.1w/kg) mantenendo l'83% della propria FCmax....o dopo un mese di stop con il covid.

Questo per dire che i km in se servono per tirare fuori "il meglio di se"...tralasciando le competizioni (in quanto certi GAP non li chiudi con l'allenamento...o sei predisposto oppure no).

Cioè davvero, il ciclismo è una passione e deve essere fatta con divertimento ognuno con le proprie aspettative e prerogative.

Inoltre la curva di crescita non è lineare.

Se con 6000km ben distribuiti e ben fatti arrivi all'85% del tuo potenziale....per arrivare al 90% te ne servono 10.000.....per arrivare al 100% te ne servono 20.000....sopra i 20.000km non ho mai rilevato miglioramenti (direi che già sopra i 15.000km diventa complicato migliorare).

In pratica per il 99% degli amatori il gioco non vale la candela...ovvero gli sforzi (tempo ed impegno) richiesti per arrivare ad un personale "limite" potrebbero non restituire un risultato tangibilmente superiore.

Facendola semplice...se con 6000km annui arrivi a 3.5w/kg, e per arrivare a 4 devi farne 20.000....il risultato finale potrebbe non essere cosi entusiasmante se inserito in una competizione....cioè passare da 300esimo con 6000km annui a 200esimo con 20000km annui su una GF da 1000persone non so quanto sia gradevole/positivo per il morale.
Forse è meglio arrivare 300esimi e dirsi "beh ma con il poco allenamento che ho sono stato più che bravo"....il morale di certo ne giova di più (mens sana in corpore sano).

In ambito amatoriale il 95% dei pedalatori "NON SA" cosa significhi andare realmente forte in bici....suggerisco di viverla in modo MOLTO sereno, ognuno cercando ciò che lo fa stare bene....se questo "star bene" passa attraverso il miglioramento dei propri risultati suggerisco di prendere SEMPRE E SOLO come riferimento SE STESSO. Ogni altro riferimento potrebbe destabilizzare, non poco, morale e passione.

Conosco un giovane che ha smesso di pedalare (23anni) per la frustrazione di "allenarsi tanto" (studente che si faceva 15.000km annui da più di 3 anni) per poi trovarsi il 45enne di turno, molto meno allenato ma molto più predisposto, staccarlo in salita e metterlo in difficolta in pianura. L'aspettativa del 23enne era di "esser forte perchè si allenava tanto"....la realtà è che allenarsi porta al proprio miglioramento/limite, per la competizione il fattore genetico è decisivo.
 
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bianco70

Scalatore
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Posso assicurarti che 6000km fatti con costanza e ben progettati sono sufficienti per arrivare all'85% del proprio potenziale massimo....certo, non in un anno...ma con un paio d'anni (2/3) ci si arriva.

Aggiungo che, al di la dei km, il ciclismo è terribilmente influenzato dal fattore genetico.

Banalmente...dopo 1mese di stop con il Covid (febbre ecc) sono salito in bici e ho fatto 1h "di sfogo" a 260w medi...ovvero quasi 4.1w/kg.

La gran parte delle persone (diciamo un buon 75%) a quel rapporto w/kg non ci arriva nemmeno se si allenasse 20-30.000km all'anno. Tantomeno se si pensa di farlo (i 4.1w/kg) mantenendo l'83% della propria FCmax....o dopo un mese di stop con il covid.

Questo per dire che i km in se servono per tirare fuori "il meglio di se"...tralasciando le competizioni (in quanto certi GAP non li chiudi con l'allenamento...o sei predisposto oppure no).

Cioè davvero, il ciclismo è una passione e deve essere fatta con divertimento ognuno con le proprie aspettative e prerogative.

Inoltre la curva di crescita non è lineare.

Se con 6000km ben distribuiti e ben fatti arrivi all'85% del tuo potenziale....per arrivare al 90% te ne servono 10.000.....per arrivare al 100% te ne servono 20.000....sopra i 20.000km non ho mai rilevato miglioramenti (direi che già sopra i 15.000km diventa complicato migliorare).

In pratica per il 99% degli amatori il gioco non vale la candela...ovvero gli sforzi (tempo ed impegno) richiesti per arrivare ad un personale "limite" potrebbero non restituire un risultato tangibilmente superiore.

Facendola semplice...se con 6000km annui arrivi a 3.5w/kg, e per arrivare a 4 devi farne 20.000....il risultato finale potrebbe non essere cosi entusiasmante se inserito in una competizione....cioè passare da 300esimo con 6000km annui a 200esimo con 20000km annui su una GF da 1000persone non so quanto sia gradevole/positivo per il morale.
Forse è meglio arrivare 300esimi e dirsi "beh ma con il poco allenamento che ho sono stato più che bravo"....il morale di certo ne giova di più (mens sana in corpore sano).

In ambito amatoriale il 95% dei pedalatori "NON SA" cosa significhi andare realmente forte in bici....suggerisco di viverla in modo MOLTO sereno, ognuno cercando ciò che lo fa stare bene....se questo "star bene" passa attraverso il miglioramento dei propri risultati suggerisco di prendere SEMPRE E SOLO come riferimento SE STESSO. Ogni altro riferimento potrebbe destabilizzare, non poco, morale e passione.

Conosco un giovane che ha smesso di pedalare (23anni) per la frustrazione di "allenarsi tanto" (studente che per anni si faceva 15.000km annui da 3 anni) per poi trovarsi il 45enne di turno, molto meno allenato ma molto più predisposto, staccarlo in salita e metterlo in difficolta in pianura. L'aspettativa del 23enne era di "esser forte perchè si allenava tanto"....la realtà è che allenarsi porta al proprio miglioramento/limite, per la competizione il fattore genetico è decisivo.
Standing ovation :ola:
 

desperados988

Pedivella
8 Aprile 2014
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mtb per ora
la professionalità si paga, € 30 al mese sono un prezzo onesto per un programma di preparazione che abbraccia, autunno, inverno, primavera ed estate se non 12 mesi poco ci manca.
Chi ti segue deve valutarti e poi stilare un programma che ti vesta per bene, solo per te.
Tutto questo ha alla base una preparazione che costa tempo e denaro.
Ma io 30€ al mese li spenderei anche, ma non trovo nessuno a quel prezzo.